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Reggio ricorda Franco Quattrone

Reggio ricorda Franco Quattrone

di PINO NANO Un film racconta e ricostruisce la storia del deputato reggino Franco Quattrone. A Reggio Calabria, venerdì 25 novembre, alle ore 17 a Palazzo San Giorgio, a dieci anni esatti dalla sua morte, in anteprima nazionale, Maria Francesca e Giuseppe Quattrone, figli del politico scomparso, presentano alla stampa italiana il docu-film sulla vita del padre, l’ex Sottosegretario di Stato DC on. Franco Quattrone, e sulla sua disavventura giudiziaria, che alla fine lo portò alla morte. Assolto con formula ampia, ma distrutto dalle inchieste a suo carico.

Il documentario – anticipa la società di produzione che lo ha realizzato – ripercorre la biografia e l’ascesa politica di Franco Quattrone, dall’elezione a rappresentante degli studenti universitari a Messina nel 1960 a soli 19 anni, passando per gli importanti incarichi di governo come deputato DC e sottosegretario, fino alle ingiuste incriminazioni e successive assoluzioni per la vicenda Mani Pulite in Calabria

Nel 1992, Quattrone finì coinvolto nella stagione di Mani pulite a Reggio Calabria. Fu arrestato e detenuto, a scopo preventivo, con la massima pena restrittiva della libertà, in carcere. Gli furono contestati reati gravissimi, persino quello di essere tra i mandanti dell’omicidio dell’on. Vico Ligato, già Deputato DC e all’epoca Presidente delle Ferrovie dello Stato, assassinato nella sua villa di Bocale nel 1987. 

È l’inizio di un inferno per lui e per tutta la sua famiglia. Alla fine Franco Quattrone, viene assolto perché il fatto non sussiste, con sentenza della Cassazione nel 1993 per le implicazioni con l’omicidio Ligato, ma rimase in regime di carcerazione preventiva per le altre accuse rivoltegli, e poi anche esse rivelatesi assolutamente infondate. 

Non ci crederebbe nessuno, ma l’uomo di Governo subì in totale 13 mesi di carcerazione preventiva, 7 rinvii a giudizio e 17 processi nei vari gradi di giudizio, durati oltre 10 anni che lui seguì tutti personalmente, non mancando mai a nessuna udienza dibattimentale, e questo nonostante i gravissimi problemi di salute che nel frattempo erano sopravvenuti. 

Alla fine Franco Quattrone fu assolto in tutti i processi istruiti contro di lui, e lo fu con la formula più ampia. Ottenne dallo Stato Italiano un risarcimento irrisorio per la detenzione subita, lui fece ricorso alla Corte di Strasburgo che con sentenza del 26 novembre 2013 (Ricorso n. 13431/07 – Quattrone c. Italia), accolse il suo ricorso condannando lo Stato Italiano per “l’ingiusto processo e confermando l’ingiusta detenzione”. 

«Una vita – racconta oggi la figlia Maria Francesca Quattrone, avvocato di grido e di successo tra Roma Milano e Reggio Calabria- contrassegnata dalla passione per la politica che ha condizionato nel bene e nel male la sua intera esistenza». 

«La vita di un politico – aggiunge il giornalista Gregorio Corigliano già Caporedattore delle stessa Sede Rai calabrese e vecchio amico dello stesso Franco Quattrone – che è anche uno spaccato della storia del nostro paese e degli anni che vanno dal ’70 al ’92, e che hanno segnato i più importanti cambiamenti storici e sociali da cui ha poi avuto origine la recente evoluzione della politica del nostro Paese. Dunque, dagli anni 90 fino ad oggi». 

A presiedere la solenne cerimonia, perché tale ci pare di capire sarà la proiezione del documentario di Brando Bartoleschi dedicato a Franco Quattrone, sarà la giornalista di Rai Uno, inviata di punta di Porta a Porta, Giancarla Rondinelli. Il docu-film andrà poi in onda su RTV, la televisione di Edoardo Lamberti Castronovo, sabato e domenica 26 e 27 novembre.

La linea guida del racconto del docufilm di Bartoleschi, che è vi posso anticipare di grande effetto mediatico, è rappresentata dalle interviste fatte proprio da sua figlia, Maria Francesca Quattrone, alle persone che hanno conosciuto bene suo padre: familiari, giornalisti, medici, avvocati e uomini politici. In testa per tutti l’uomo politico che gli è stato più vicino di tutti gli altri, Enzo Scotti, professore universitario come lui, già Ministro dell’Interno e oggi ancora autorevole protagonista della storia della Seconda Repubblica.

«Le varie testimonianze proposte – dice ancora Maria Francesca Quattrone serviranno a delineare da diversi punti di vista il profilo di un uomo che ha avuto un ruolo di grande rilevanza nella storia politica del proprio paese e della propria Regione, la Calabria, ma anche nei cuori di chi lo ha conosciuto e gli è stato accanto nei momenti più difficili».

L’ultima sottolineatura che la giovane giurista calabrese affida al cronista è una dichiarazione di metodo: «Il tono del documentario- sottolinea Maria Francesca Quattrone – non sarà quello dell’inchiesta, ma l’intento sarà quello di restituire in modo oggettivo una storia, la storia di Franco Quattrone, la vita di un uomo politico, la vita di un uomo perbene». 

Ma vi rimandiamo allo speciale che il settimanale di Calabria Live, diretto da Santo Strati, dedicherà domenica a questo evento con una intervista a 360 gradi della stessa Maria Francesca Quattrone su suo padre. Questo invece è il trailer del film, un lavoro di straordinario impatto giornalistico. https://imagehunters.it/portfolio/franco-quattrone/.(pn)