;
Rotolando Verso Sud

‘Rotolando verso la Calabria’ tra le meraviglie e i tesori della nostra terra

«Mi chiamo Stefano, ho 25 anni, vengo da Salerno ma vivo a Milano. Viaggio sempre con il sole in valigia». Si presenta così Stefano Maiolica, il fondatore della pagina Facebook Unterroneamilano e del progetto Rotolando Verso Sud, una road trip di 15 giorni per girare una docuserie che racconti il sud Italia attraverso le sue storie, tradizioni e meraviglie tutte da scoprire.

«In questi 4 anni al nord – ha spiegato Maiolica – mi sono reso conto che le persone quando parlano del sud raccontano sempre una storia a metà. Si parla del mare e del sole (come se l’avessimo creati noi al sud), della mafia e del fatto che si mangia in continuazione (il che è abbastanza vero). Ma dov’è finita l’altra metà? Dove sono finite le storie di successo dei meridionali? Le grandi innovazioni arrivate “da giù”? I valori e le tradizioni che si fondono con il moderno creando qualcosa di unico?».

«Vogliamo girare – ha aggiunto – una serie a puntate con uno stile documentaristico (non ho idea di chi incontreremo) con l’obiettivo di dar voce alle storie delle persone con cui verrò a contatto. È per questo che raccoglierò le vostre storie e, in base a queste, sceglierò le tappe da affrontare».

Il gruppo, composto da Maiolica, Pietro TotaroGiulia RoscoMichele Cesario e Mouad, dopo la tappa di Matera, è giunta in Calabria: «Lo sapete che in Calabria esiste un borgo meraviglioso, con una vista incredibile ma quasi totalmente abbandonato?» ha scritto Maiolica sulla sua pagina Facebook, parlando di Belmonte Calabro, e della storia di Rita, «una ragazza di 29 anni che dieci anni fa si è trasferita a Londra per studiare architettura. Dopo i suoi studi si è detta “visto che architetti e designer devono fare pratica, perché non sperimentare direttamente in zone che hanno bisogno?”».

«Così – prosegue il post – ha convinto studenti, neolaureati e professori provenienti da tutto il mondo ad andare a Belmonte per studiarla e progettare delle soluzioni innovative, creative e sociali. Oggi, questo progetto prende il nome di La rivoluzione delle Seppie, ed è veramente una grandissima idea!».

Dopo Belmonte, non poteva mancare la tappa a Cosenza, dove il gruppo è stato guidato da Francesco «che ci ha mostrato lo stato di abbandono in cui verte uno dei borghi più belli che io abbia mai visto».

«Francesco sta lottando in tutti i modi – spiega Maiolica su Facebook – per riqualificare la parte più storica della città, ma le difficoltà sono tante. Bisogna crederci di più e investire in questa meravigliosa città perché è davvero un enorme peccato. Meravigliosa anche la parte nuova arricchita dalle opere del MAB, il museo all’aperto Carlo Bilotti. Visitate Cosenza, ne vale la pena!».

E ancora, dopo una breve sposta a Tropea – dove Maiolica scrive «il paradiso me lo immagino come Tropea» -, il tour non poteva che concludersi nel cuore di una delle specialità simbolo della Calabria: Spilinga.

«Dopo lo shock iniziale – ha raccontato Maiolica su Facebook – dovuto alla scoperta che la pronuncia corretta è simile al francese: “ndugia” e non “nduglia”; ho avuto il piacere di osservare come viene prodotta e di conoscere la sua storia. Antonio ci ha aperto le porte dell’azienda di famiglia, ‘Nduja San Donato, e abbiamo pranzato con prodotti tutti a base di ‘nduja (si, ho sofferto dopo)». (pa)

In copertina, foto da unterroneamilano, nella tappa a Belmonte Calabro