CROPANI (CZ) – Piazzale antistante il Convento intitolato allo storico padre Remigio Le Pera

A conclusione di una solenne cerimonia, a Cropani, è stato intitolato al compianto padre Remigio Alberto Le Pera il piazzale antistante il convento dei Padri Cappuccini. Regista e promotore dell’iniziativa, il parroco padre Francesco Critelli – che ha organizzato al meglio l’evento sapendosi fare aiutare dalle persone giuste – nell’ambito della novena in preparazione alla festa del serafico padre san Francesco d’Assisi: 25 Settembre 3 Ottobre 2023. L’intitolazione del piazzale è avvenuta ieri, in occasione del trentesimo anniversario della morte del Molto Reverendo Padre Remigio Le Pera.

La concelebrazione della Santa Messa è stata presieduta da padre Giovanni Loria, Provinciale dei Frati Minori di Calabria; il saluto dell’amministrazione comunale è stato portato dall’assessore Giuseppina Ruffo; padre Giuseppe Sinopoli, apprezzatissimo storico e scrittore, ha commemorato padre Remigio Alberto Le Pera sotto i profili umano, evangelico e storico. Infine, è stato tolto il velo ed è stata benedetta la targa toponomastica alla presenza di centinaia di fedeli, oltre che di padre Pasquale Pitari, apprezzatissimo studioso; e di padre Salvatore grande predicatore. Nutrita la presenza dei famigliari, fra cui Bruno Risoleo e Anna Renda, Giovanna Caccavaro, Rina Le Pera, Paola Bianco, Tommaso e Titina Le Pera, Gino Lepera e Cettina Stanizzi, Francesco Talarico e Lina Lepera, Carmela Le Pera e Mimmo Macrì, Tommaso Buccafurri e signora. Enzo Caccavaro, Premio Mar Jonio Estate 2023, ha seguito da Genova la cerimonia collegato al telefono. Stessa cosa per don Donato Le Pera parroco di San Pio V in Roma, e per i fratelli Angelo e Luigi Le Pera. Assente per improcrastinabili motivi di lavoro il famoso fotografo di scena teatrale Tommaso Le Pera.

Fra i presenti, gli ex sindaci di Cropani Domenico Macrì, Pasquale Capellupo, Antonello Grano; la Vicepresidente Nazionale della Lega Italiana Lotta contro i Tumori avv. Concetta Stanizzi, il Direttore Generale della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria avv. Giuseppe Stanizzi ed altre autorità. Il servizio d’ordine è stato affidato ai Rangers del Mediterraneo. Dopo la cerimonia, degustazione di dolci a cura dell’Ordine Francescano Secolare guidato da Rita Innocenti. A margine della sentita manifestazione, in molti hanno ricordato padre Remigio. Il Dott. Bruno Risoleo, apprezzatissimo neuropsichiatria infantile sempre generosamente dalla parte dei bisognosi, ha ricordato quando da studente universitario si recava al convento di padre Remigio per preparare gli ultimi esami più difficili.

Il vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani Luigi Stanizzi ha dichiarato: «Trent’anni fa, era il 2 Ottobre 1993, ricordo la bara di padre Remigio deposta sul pavimento dell’altare di questa chiesa che tanto amò, e la commozione dell’intero paese. Padre Remigio ha seguito da par Suo le grandi orme lasciate nella storia del paese da Francesco Grano, padre Arturo Lattanzio, padre Giovanni Fiore». Luigi Stanizzi ha poi ricordato fra l’altro come fu «provvidenziale e decisivo l’intervento di padre Remigio Lepera con il presidente della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria, Dott. Giuseppe Spagnuolo, per la ripubblicazione di tutte le opere dello scrittore futurista Alfonso Dolce, apprezzato nientemeno che dal padre del futurismo Filippo Tommaso Marinetti”. (rcz)

CROPANI (CZ) – Passeggiata salutare e partecipata lungo il fiume Crocchio

Un corretto e sano stile di vita è il movimento fisico: per dimostrare che muoversi non solo fa bene ma può essere piacevole e divertente, la ProLoco di Cropani, in collaborazione con l’associazione Calabriando, ha organizzato una camminata lungo il fiume Crocchio, che ha visto un’adesione superiore ad ogni aspettativa, grazie alla condivisione dell’evento su Facebook e sulla pagina della Pro loco. Una cinquantina di persone si sono ritrovate nella piazza di Cuturella per poi avviarsi lungo il sentiero che porta a fiume, sotto la guida del responsabile dell’associazione Calabriando Riccardo Maurizio Elia e del Presidente della Pro Loco di Cropani Angelino Grano, del suo vice Alberto Brescia e del Presidente onorario Luigi Stanizzi. Un percorso storico e ameno fino al ponte sul Crocchio.

L’iniziativa ha permesso di riscoprire angoli inaspettati del territorio; la passeggiata è stata anche l’occasione per far conoscere il percorso tra Cropani e Cuturella, e le sue finalità, al vasto pubblico di camminatori che hanno aderito all’iniziativa. Nonostante il numero elevato di partecipanti, tutti sono stati correttamente seguiti ed indirizzati in un luogo veramente incantevole e poiincontaminato. I commenti, al termine della giornata, sono stati positivi, la passeggiata nelle acque del fiume ha lasciato un ricordo apprezzabile, i partecipanti a ridosso del fiume si sono deliziati con la degustazione di prodotti tipici (soppressate, salsicce, capicollo, formaggio, pancetta, olive di vario tipo). Qualcuno ha anche fatto il bagno nel fiume, involontariamente. Al rientro, i partecipanti sono stati accompagnati nella chiesa di San Michele Arcangelo protettore del piccolo borgo, e guidati nei vicoli del paese rimasti autentici.

Il presidente Angelino Grano si è impegnato a cercare i canali giusti per dare concretezza ad un percorso, che per storicità è sempre esistito, che collega Cropani a Cuturella. Resta infatti impervio e difficilmente percorribile il sentiero che dal ponte sul Crocchio conduce a Cropani, da ripristinare al più presto. Nella passeggiata da Cuturella al ponte invece il percorso è molto più accessibile e fruibile. Durante questo meraviglioso percorso si è parlato della necessità di rendere più decoroso il tempietto sacro con le effigi di San Michele e della Madonna, del mito del fiume Aroca, di storie di briganti, di quando i bambini di Cuturella andavano a piedi alle scuole di Cropani facendo il percorso andata e ritorno tutti i giorni, di rare piante della macchia Mediterranea, del desiderio di far risplendere il famoso sentiero Cropani-Cuturella, per rendere ancora più forti i legami fra le due comunità. E tutti dovrebbero cooperare in tal senso. (rcz)

CROPANI (CZ) – Successo per la passeggiata lungo il fiume Crocchio

Ha riscosso grande partecipazione la camminata lungo il fiume Crocchio, a Cropani, organizzata dalla Pro Loco di Cropani in collaborazione con l’Associazione Calabriando.

Una cinquantina di persone si sono ritrovate nella piazza di Cuturella per poi avviarsi lungo il sentiero che porta a fiume, sotto la guida del responsabile dell’Associazione Calabriando Riccardo Maurizio Elia e del Presidente della Pro Loco di Cropani, Angelino Grano, del suo vice Alberto Brescia e del Presidente onorario Luigi Stanizzi. Un percorso storico e ameno fino al ponte sul Crocchio.
L’iniziativa ha permesso di riscoprire angoli inaspettati del territorio; la passeggiata è stata anche l’occasione per far conoscere il percorso tra Cropani e Cuturella, e le sue finalità,  al vasto pubblico di camminatori che hanno aderito all’iniziativa. Nonostante  il numero elevato di partecipanti, tutti sono stati correttamente seguiti ed indirizzati in un luogo veramente incantevole e poi incontaminato. I commenti, al termine della giornata, sono stati positivi, la passeggiata nelle acque del fiume ha lasciato un ricordo apprezzabile, i partecipanti a ridosso del fiume si sono deliziati con la degustazione di prodotti tipici (soppressate,  salsicce, capicollo, formaggio,  pancetta, olive di vario tipo). Qualcuno ha anche fatto il bagno nel fiume, involontariamente.
Al rientro, i partecipanti sono stati accompagnati nella chiesa di San Michele Arcangelo protettore del piccolo borgo, e guidati nei vicoli del paese rimasti autentici.
Il presidente Angelino Grano si è impegnato a cercare i canali giusti per dare concretezza ad un percorso, che per storicità è sempre esistito, che collega Cropani a Cuturella. Resta infatti impervio e difficilmente percorribile il sentiero che dal ponte sul Crocchio conduce a Cropani, da ripristinare al più presto. Nella passeggiata da Cuturella al ponte invece il percorso è molto più accessibile e fruibile.
Durante questo meraviglioso percorso si è parlato della necessità di rendere più decoroso il tempietto sacro con le effigi di San Michele e della Madonna, del mito del fiume Aroca, di storie di briganti, di quando i bambini di Cuturella andavano a piedi alle scuole di Cropani facendo il percorso andata e ritorno tutti i giorni, di rare piante della macchia Mediterranea, del desiderio di far risplendere il famoso sentiero Cropani-Cuturella, per rendere ancora più forti i legami fra le due comunità. E tutti dovrebbero cooperare in tal senso. (rcz)

CROPANI (CZ) – Morto a 101 anni l’imprenditore Rosario Grano, trasformò la sua prigionia in opportunità

Si è spento serenamente all’età di 101 anni, a Cropani, Rosario Grano, imprenditore agricolo, molto stimato nell’intero comprensorio. Al suo capezzale gli amati figli Pino, ingegnere meccanico, Giampiero e Antonello (già sindaco di Cropani) imprenditori agricoli, l’adorata moglie Lina Romano, e i famigliari più intimi. Le massime autorità si sono recate in visita in casa Grano.

I funerali si terranno oggi, sabato 9 Settembre, alle ore 16,30, al Convento dei Padri Cappuccini di Cropani. Con la morte di Rosario Grano si chiude un’epoca. Persona distinta, discreta, riservata, ha sempre fatto parlare bene di sé e della sua famiglia. È stato anche uno dei soci fondatori della Banca di Credito Cooperativo Centro Calabria presieduta da Giuseppe Spagnuolo.

Rosario Grano incarnava il trionfo della ragione, da autodidatta ha imparato a fare il meccanico di trebbiatrici, trattori, da giovanissimo è stato uno dei primi fotografi per diletto ma anche il primo a girare filmini con una telecamera rudimentale (favoloso e preziosissimo il suo archivio fotografico e cinematografico), ha anche scritto versi poetici che sono rimasti inediti. Nell’ultimo conflitto mondiale venne fatto prigioniero e portato in America, dove ha imparato l’inglese e si è fatto avanti anche come prigioniero, facendosi apprezzare per le sue doti di intelligenza, intraprendenza e capacità lavorativa.

Una sua intervista rilasciata al giornalista Luigi Stanizzi registrata dallo storico Mario Saccà, già presidente di Calabria in Armi e Assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, è ritenuta di grande interesse storico e documentaristico, in quanto Rosario Grano, uno degli ultimi superstiti del conflitto mondiale del 1940- 1945, narra vicende inedite della guerra e dei soldati fatti prigionieri. In pratica, il soldato Rosario Grano riuscì a ribaltare la triste condizione di prigioniero facendola diventare un’opportunità per il suo futuro, attraverso lo studio dell’inglese e la formazione.

La comunità cropanese è sempre stata orgogliosa di un cittadino così apprezzato, e lo aveva festeggiato quando ha compiuto un secolo di vita, venerdì 29 aprile 2022. Ai festeggiamenti non solo i familiari e il parroco Francesco Critelli, ma anche il presidente del Consiglio comunale Paolo Colosimo e il primo cittadino Raffaele Mercurio che dichiarò: «La lucidità di Rosario straordinaria. È stato emozionante ascoltare i suoi racconti e constatare la rettitudine, la passione e amore per la famiglia e per la sua terra». Lucidità straordinaria che ha mantenuto fino all’ultimo. Naturalmente, è stato festeggiato anche ai 101 anni, nell’aprile scorso. Ora, la comunità di Cropani, addolorata, piange la sua scomparsa. (rcz)

CROPANI (CZ) – Il 9 agosto il Premio Mar Jonio Estate

Il 9 agosto, a Cropani, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Mar Jonio Estate, giunta alla 24esima edizione e promossa dall’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, dalla Pro Loco di Cropani e patrocinata dal Comune.

Riceveranno il prestigioso riconoscimento Vincenzo Caccavaro (Imprenditore – Ditta Ossidal Genova dal 1964),  «Modello di emigrato vincente che vede il lavoro come mezzo di emancipazione e riscatto sociale»;  Wanda Ferro (Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno), «Una vita dedicata alla buona politica e allo sviluppo sociale»; Ignazio Mangione (Direttore Centro Governativo di Accoglienza di Isola Capo Rizzuto – Il più grande d’Europa), «L’incessante testardo impegno quotidiano in favore dei più fragili»; Famiglia Mancuso di Marcedusa (Allevatori da cinque generazioni), «Protagonista del film Figli del Minotauro che racconta al mondo la pratica millenaria della transumanza»; Floriano Noto (Imprenditore – Presidente US Catanzaro), “La forza della sfida nel mercato e nello sport”; Concetta Stanizzi (Avvocato – V.Presidente Nazionale Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), «Da tanti anni il generoso impegno di tutte le sue energie per creare la cultura della prevenzione che è vita».

Premi alla Memoria: Carlo Alberto dalla Chiesa (Generale dei Carabinieri – Prefetto di Palermo assassinato dalla mafia con la moglie e la scorta), “Fulgido e incancellabile esempio della necessaria lotta alla criminalità”; Beato Paolo D’Ambrosio (Frate Francescano del Quattrocento), “Testimone di fede e taumaturgo cropanese venerato da secoli”.

All’evento ha dato la Sua adesione il signor Generale di Divisione Pietro Salsano, Comandante Legione Carabinieri “Calabria”. Presiede la cerimonia di premiazione Mons. Vicario Generale Salvatore Cognetti, su espressa delega dell’Arcivescovo Metropolita Mons. Claudio Maniago impegnato nella Giornata Mondiale dei Giovani a Lisbona. Coordinamento generale affidato a Valentina Caramuta. Gli intermezzi musicali sono a cura del Maestro Luigi Cimino e del Cantautore Michele Stanizzi. Per sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza sulle donne, interverrà l’avvocatessa Donatella Soluri, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Catanzaro.

La cittadinanza è affettuosamente invitata a partecipare. Sono invitati tutti i sindaci e amministratori. La frase guida di questa edizione è di Corrado Alvaro: «La vita non è altro che una comunione di solitudini».

Il Comitato d’Onore del Premio Mar Jonio è composto da Luigi Stanizzi (Presidente e Fondatore), Angelo Grano (Presidente Pro Loco Cropani); Mons. Claudio Maniago (Arcivescovo Metropolita Catanzaro-Squillace), Pasqualino Pandullo (Caporedattore Rai Calabria), Principe Fulco Ruffo di Calabria, Giuseppe Soluri (Presidente Ordine Giornalisti Calabria), Giuseppe Spagnuolo (Presidente Credito Cooperativo Centro Calabria).

Nell’Edizione Inverno 2023 avevano ricevuto il prestigioso riconoscimento Simona dalla Chiesa (Promotrice di Legalità), Franco Levato (Mister Europa 2022), Daniele Maselli (Cardiochirurgo), Antonietta Santacroce (Promotrice di Cultura). E Premi alla memoria: Antonio Cantisani (Arcivescovo Metropolita Catanzaro-Squillace) e Luigi Maria Lombardi Satriani (Antropologo).

Il Premio Mar Jonio ogni anno viene assegnato a personalità che con le loro opere e la loro vita onorano la nostra terra di Calabria. Fondato nell’anno Duemila dal giornalista Luigi Stanizzi, Vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, e giunto alla tredicesima edizione, il Premio Mar Jonio in passato è stato assegnato fra gli altri a Vittorio De Seta, Sergio Paolo Foresta, Eugenio Attanasio, Augusto Placanica, Giuseppe Spagnuolo, Tommaso Le Pera, Roberto Colao, Giuseppe Soluri, Angelo Grano, Concetta Basile, Concetta Funaro, Maria Grazia Aisa, Clodoveo Ferri, Antonio Olivadese, Remigio Alberto Le Pera, Giovanni Olivo, Giovanni Fiore, Alfonso Dolce, Domenico Porcelli, Teresa Chiodo, Gianfranco Migliaccio, Enzo Ruggeri, Emanuele Servino, Giovanna Moscato, Ernesto Pucci, Biagio Amato, Giuseppe Cimino, Igor Staglianò, Salvatore Boemi, Luigi Bulotta, Elio Miracco, Antonio Garcea, Pino Michienzi, Gianni Pellegrino, Francesco Grisi, Saverio Grande, Domenico Spinelli, Carmela Borelli, Giovanni Bianco, Vincenzo Calderazzo, Mimmo Rotella, Enzo Basile, Emilia Zinzi, Elio Colosimo, Agazio Traversa, Raffaele Piccolo. Venne anche assegnato all’alto magistrato Emilio Ledonne, che purtroppo è venuto a mancare in questi giorni.

E fu proprio in quella kermesse estiva di tanti anni fa, a Cropani Superiore, all’ombra del famoso campanile del Duomo, che il giornalista e docente Vincenzo Bubbo conobbe il Vice Procuratore Nazionale Antimafia Ledonne, originario di Zagarise. Da quell’incontro speciale, nacque il desiderio di Bubbo di promuovere un’iniziativa di educazione alla legalità. E da allora, ogni anno, invita nelle scuole di Petronà i magistrati più impegnati nella lotta alla criminalità di ogni tipo. (rcz)

 

CROPANI (CZ) – Come promuovere il patrimonio culturale della Calabria per sensibilizzare alla sua tutela e fruizione

Al salone del convento si è concluso il convegno di studi sul tema “Il patrimonio culturale di Cropani: conoscerlo per valorizzarlo”, organizzato dal Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Catanzaro. L’evento ha concluso il corso modulare “L’ arte a Cropani: viaggio tra i tesori dell’antico borgo”, che la Prof.ssa Michela Scalise, Docente di Lettere presso la sede Cpia di Cropani, ha svolto durante l’anno scolastico appena terminato.

Il convegno ha visto la partecipazione dell’Arma dei Carabinieri rappresentata dal Comandante della locale stazione, Maresciallo capo Giuseppe Tripaldi, accompagnato dal Maresciallo Gianluca Pagano, e di numerose associazioni e gruppi parrocchiali attivi nel Comune presilano. La moderazione è stata affidata al giornalista Luigi Stanizzi, che ha introdotto i lavori con i saluti del Parroco Padre Francesco Critelli, del Dirigente scolastico Prof. Giancarlo Caroleo, del Responsabile della sede Cpia di Cropani Prof. Antonio Armone e del Sindaco Geom. Raffaele Mercurio.

La prima relazione è stata tenuta proprio della Prof.ssa Scalise, che ha spiegato il razionale del corso modulare e ne ha passato in rassegna gli argomenti trattati. La docente ha ripercorso la storia di Cropani, dai primi insediamenti del Periodo Neolitico al XX secolo. Ha presentato il suo ricchissimo patrimonio storico-artistico e ricordato i tanti concittadini che hanno dato lustro al loro paese nel corso dei secoli, fra cui Francesco Grano, padre Arturo Lattanzio, Giovanni Fiore, Alfonso Dolce, padre Remigio Lepera, Concetta Basile. La Prof.ssa Scalise ha quindi tracciato il bilancio finale del corso, del quale si è detta sinceramente soddisfatta, anzitutto per l’entusiasta e costante partecipazione degli iscritti, e ha auspicato che anche in futuro si possano promuovere progetti formativi analoghi, con la sinergia istituzionale e la collaborazione dei privati cittadini.

Nella seconda relazione la Presidente del Fai Calabria, Dott.ssa Anna Lia Capogreco Paravati, ha presentato il Fondo per l’Ambiente Italiano, soffermandosi sulla sua origine e struttura. Ha quindi illustrato alcuni importanti risultati che la fondazione ha ottenuto nell’ambito della fondamentale attività di recupero dei beni culturali e paesaggistici ricevuti in donazione. La Presidente Paravati ha riconosciuto le enormi potenzialità di sviluppo del territorio di Cropani in relazione alle sue ricchezze culturali, per la cui tutela e valorizzazione ha dichiarato la disponibilità a cooperare da parte del FAI. La presidente, vista la magistrale illustrazione della Prof. Scalise, ha assicurato che la coinvolgerà nelle iniziative Fai a tutela del patrimonio artistico. Il moderatore Luigi Stanizzi ha evidenziato anche la necessità di divulgare le immagini dei beni culturali di Cropani, sempre illustrate da Michela Scalise, davanti a migliaia di persone – soprattutto turisti – a Cropani Marina, nell’ambito del Premio Mar Jonio edizione estiva. La proposta è stata immediatamente accolta dal Presidente della Proloco Angelo Grano, presente in sala, che ha assicurato la massima disponibilità, come è nello stile della Proloco sempre pronta a cogliere le migliori opportunità mirate alla promozione del territorio. Il lavoro di Scalise – ha aggiunto il giornalista Luigi Stanizzi – andrebbe trasmesso anche sulle reti televisive per raggiungere i grandi numeri ed avere anche un ritorno sul piano del turismo culturale, oltre che ambientale ed enogastronomico. Fare conoscere quindi il patrimonio culturale per sensibilizzare alla sua tutela, valorizzazione e fruizione.

Il moderatore Stanizzi ha messo in rilievo l’attività dei militari dell’Arma nella tutela del patrimonio culturale, ricordando che una colonna di pietra collocata all’ingresso dell’Antiquarium venne recuperata proprio dai Carabinieri della Compagnia di Sellia Marina in un’area archeologica presa di mira dai tombaroli. Ha quindi ringraziato pubblicamente anche a nome della scuola il comandante della stazione Carabinieri di Cropani, Maresciallo Capo Giuseppe Tripaldi, sia per la necessaria incessante attività di repressione sull’intero territorio che per quella di prevenzione e di educazione civica: «Il comandante Tripaldi è sempre presente in ogni manifestazione culturale e sociale della nostra comunità, segno tangibile dell’attenzione e della sensibilità delle istituzioni».

La terza relazione ha visto la Prof.ssa Caterina Dragone, Docente di Lettere, fare il punto sui lavori di ristrutturazione dell’Insigne Collegiata dell’Assunta e del Complesso di Santa Caterina d’Alessandria, tanto cari ai Cropanesi e purtroppo inaccessibili a fedeli e visitatori ormai da troppi anni. Proprio sul diritto di fruire del patrimonio culturale è stata incentrata la seconda parte dell’intervento della Prof.ssa Dragone, la quale ha ricordato la necessità, costituzionalmente riconosciuta, che tutti i cittadini abbiano garantita la possibilità di godere delle bellezze che Natura e Storia ci hanno donato. Prima delle conclusioni, la Sig.ra Rita Innocente, ex insegnante e attuale Ministra dell’Ordine Francescano Secolare di Cropani, ha voluto ringraziare, a nome di tutti i corsisti, la Prof.ssa Michela Scalise, per la passione e la professionalità che l’hanno animata nel corso delle lezioni, svolte presso i locali del Cpia e, ove possibile, direttamente nei siti oggetto della didattica. Un altro emozionante contributo è stato offerto dal poeta Serafino Schipani, (figlio di una cropanese, Antonietta Basile) che ha omaggiato la comunità declamando un suo componimento dedicato proprio a Cropani. Il poeta Serafino Schipani ha donato la sua poesia al sindaco Raffaele Mercurio, il quale ha detto che la incornicerà per affiggerla nel Palazzo Comunale.

Il primo cittadino Mercurio si è soffermato sull’impegno concreto dell’amministratore comunale per sollecitare i lavori al Duomo, a Santa Caterina e a Palazzo Colucci, esaltando il valore artistico delle chiese e delle opere d’arte custodite. Ha poi esortato tutti alla collaborazione evitando sterili lamentele. Il parroco padre Francesco Critelli ha ribadito il suo costante impegno nella conservazione dei beni artistici, che comunque hanno bisogno anche di risorse. Padre Francesco Critelli, come ha detto Luigi Stanizzi, «ha costruito la storia di Cropani con la forza del cemento», per evidenziare i lavori del “padre Cappuccino-Architetto” a tutela dei templi sacri del paese, tenuti nella massima pulizia e manutenzione.

Il Dirigente scolastico Prof. Giancarlo Caroleo, nelle sue considerazioni finali, ha sottolineato che il Cpia si conferma una risorsa preziosa per l’intero comprensorio, nel quale appare sempre più radicato anche grazie a corsi come quello sull’arte a Cropani che, arricchendone l’offerta formativa, ne potenziano la fruibilità. Fra i rappresentanti delle associazioni presenti in sala, che si sono complimentati per la riuscita dell’iniziativa, la Vicepresidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (Lilt) Avvocato Concetta Stanizzi da tanti anni generosamente impegnata sul fronte della prevenzione. (rcz)

CROPANI (CZ) – Mercoledì il convegno sul patrimonio culturale

Mercoledì 14 giugno, a Cropani, alle 18, nel Salone del Convetno, si terrà il convegno Il patrimonio culturale di Cropani: Conoscerlo per valorizzarlo.

L’evento chiude le lezioni del corso modulare L’arte a Cropani: Viaggio tra i tesori dell’antico borgo della prof.ssa Michela Scalise, docente di Lettere al Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Catanzaro.

La moderazione sarà affidata al giornalista Luigi Stanizzi. Interverranno il Dirigente scolastico, prof. Giancarlo Caroleo; il responsabile della sede Cpia di Cropani, prof. Antonio Armone; il Parroco di Cropani, Padre Francesco Critelli, e il Sindaco della comune presilano, geom. Raffaele Mercurio.
Sarà proprio la prof.ssa Scalise a tenere la prima relazione, dal titolo “Programma e bilancio finale del corso”, in cui presenterà il lavoro svolto e ne traccerà un bilancio conclusivo. Seguirà la relazione della dott.ssa Anna Lia Capogreco Paravati, Presidente del Fai per la regione Calabria, sul tema “Fondo Ambiente Italiano e promozione culturale per la crescita dei territori “. Quindi la Prof.ssa Caterina Dragone,  Docente di Lettere, relazionerà su “Collegiata dell’Assunta e Complesso di S. Caterina: stato dei lavori”.
Il convegno, che si concluderà con le considerazioni finali del Dirigente scolastico, vedrà la partecipazione di autorità civili e militari, associazioni di volontariato, gruppi parrocchiali.  Il patrimonio culturale di Cropani sarà dunque protagonista di questo importante appuntamento organizzato dal Cpia, istituzione scolastica sempre più radicata nel comprensorio e apprezzata per la vastità e la qualità dell’offerta formativa. (rcz)

CROPANI (CZ) – Fontana Vecchia riapre grazie all’imprenditore Antonio Grano

«Ad Antonio Grano, imprenditore, il vino che veniva offerto ad Atene ai vincitori delle Olimpiadi, perché per aprire oggi un’attività economica in Calabria (Magna Graecia) bisogna avere capacità Olimpioniche: e Antonio Grano ce l’ha», queste le testuali parole scritte sull’etichetta della preziosa bottiglia donata al giovane imprenditore, in occasione del taglio del nastro per la riapertura della “Fontana Vecchia” a Cropani Superiore, in un momento di congiuntura molto difficile.

La cerimonia è stata officiata dal parroco padre Francesco Critelli, alla presenza dei collaboratori dell’imprenditore, parenti e amici.

Non è certo cosa facile oggi imbarcarsi in un’attività commerciale, visti i tempi difficili e complessi, ma Grano è convinto di potercela fare grazie all’impegno, serietà e professionalità dell’intera squadra, anche per dare un servizio di ristorazione in più in una cittadina vocata soprattutto al turismo. E ciò che lascia ben sperare, per tutte le attività presenti sul territorio, è che pullulano le prenotazioni per l’ormai vicina stagione estiva, tanto che già da giugno cominceranno ad entrare in funzione i primi lidi balneari. Il territorio cropanese è fra i più ricercati dai turisti per la varietà dell’offerta, la bellezza e pulizia del mare e delle spiagge, l’eccezionale vicinanza Mare-Sila resa ancora più breve dalla nuova arteria Cropani Marina-Sersale, per l’inestimabile patrimonio artistico, archeologico, monumentale ed ambientale.

E ancora, per il ricco calendario di iniziative culturali, sportive e ricreative promosso dal Comune e dalla Proloco come la Serata Piccantissima, il Premio Mar Jonio, e tantissime altre di prestigio. Turisti a parte, oltre che a villeggianti della Presila e di ogni zona della Calabria, e il rientro degli emigrati, i locali vengono presi d’assalto per le prelibatezze uniche che sono capaci di offrire, dai prodotti della terra agli insaccati, formaggi, ai piatti tipici della più alta e autentica tradizione calabrese, al pesce fresco, non trascurando la soavità dei vini e la salubrità dell’olio extravergine di oliva di cui Cropani è preziosa produttrice. Insomma, tra guerre, post pandemia, inflazione, disoccupazione, ‘ndrangheta, delinquenza, depressione e chi più ne ha più ne metta, si intravede un raggio di sole e di speranza che spinge ad essere più ottimisti in questa nostra Calabria, anche grazie a giovani imprenditori che si rimboccano le maniche per un futuro migliore per tutti. Ecco perché bisogna augurare e loro e ai collaboratori tanta fortuna e prosperità. (rkr)

Appena piove Cuturella di Cropani resta isolata, comunità in ginocchio

Degrado, incuria, abbandono, nessuna manutenzione. Questa la drammatica situazione in cui versa la strada che “collega”, ma sarebbe meglio dire, “dovrebbe collegare” Cuturella a Cropani, Botricello e zone marine.

Unica via di accesso del versante sud che ad ogni pioggia diventa impraticabile, con enormi disagi per gli abitanti e per chiunque debba raggiungere Cuturella, frazione di Cropani, che spesso rimane isolata per giorni e giorni. A nulla sono valse finora le sollecitazioni dei cittadini agli enti interessati che, purtroppo, non hanno trovato soluzioni definitive nonostante gli sforzi compiuti. Un problema che si trascina da decenni e che meriterebbe di essere affrontato con il contributo fattivo di tutti gli enti preposti.

Quando piove la strada in alcuni tratti si trasforma in un fiume, con grave pericolo per gli automobilisti. Fango e sabbia fanno sparire il tracciato. Lo sanno bene i lavoratori, e sono tanti, che devono raggiungere le campagne circostanti e i pendolari che svolgono attività fuori dal paese, oltre agli imprenditori e ai commercianti. A tutti saltano i piani di lavoro quando piove un po’ di più. Incredibile ma vero, nonostante i potenti mezzi meccanici e tecnici oggi a disposizione.

Ad aggravare la situazione, già gravissima, la mancata pulizia del torrente Umbro e di altri canali che riversano sulla strada – dove non in tutti i tratti c’è lo spazio per incrociare un’altra macchina – pietre, terriccio, rami e tronchi d’albero. A ciò si aggiungono i tombini otturati e, quindi, addio al cosiddetto collegamento stradale. In un’economia rurale come quella di Cuturella, nell’ ambito di una congiuntura cosi tragica, ci manca solo la strada bloccata per soffocare ogni timido segnale di speranza.

E allora, aprire un’unità di crisi permanente composta da tutte le componenti responsabili per dare sicurezza a una strada che di fatto non esiste. È questo che chiedono i cittadini! Che affermano inoltre: “Anche il Prefetto potrebbe prendere a cuore la nostra situazione”. E le previsioni metereologiche dei prossimi giorni non fanno presagire nulla di buono.

Capitolo a parte meriterebbe la mancanza di adeguata  segnaletica stradale: chi non conosce la zona nemmeno riesce a capire (soprattutto di notte, e – per chi c’è l’ha – con navigatori non sempre attendibili) come si arriva a Cuturella! Nessuna indicazione visibile nei vari bivi da Botricello, da Cropani o dall’altra frazione Difesa, per non parlare della strada Statale 106 dove non viene mai citata. Neanche un cartello visibile con la scritta Cuturella. E per questo, non vi vuole certo una Conferenza dei Servizi. (Francesca Stanizzi)

A Cropani, dopo L’Epifania, tra mito e rito l’uccisione del maiale in Calabria

A Cropani, passata l’Epifania comincia una festa ancora più intima di quella natalizia: si tratta dell’uccisione del maiale.

Una festa famigliare, squisitamente di casa che affonda radici nella notte dei tempi. Una festa fuori da ogni canone religioso, totalmente pagana, un “sacrificio”, un “lutto”: quello del maiale, una volta denominato ‘u purcu. Ma, si sa, col tempo tutto cambia, e non sempre in meglio, anche le parole. Non cambiano i sapori autentici, se u’ purcu viene “allevato in casa” come a Cuturella, cc’a vrodata, ammazzato alla vecchia maniera all’antica e operato dalle ultime donne della storia Magno greca, del mito,  che sanno ancora oggi, grazie al cielo,  ricavarne frittole, resimugghi, fegato e sangue  fritti, capocolli, soppressate, salsicce, pancette, salati, costati, ecc. ecc. Esattamente come tremila anni fa e più. Cruento era lo sgozzamento con il coltello: il primo sangue uscito doveva cadere a terra, a mo’ di ringraziamento alle divinità generalmente femminili (Demetra), perché il porco significa fertilità.

“Amaru chi lu purcu nun ammazze ca vide e desidere u sozizzu” , un detto molto significativo di chi non ha avuto la fortuna di uccidere il maiale e vede il vicino di casa che l’ha ucciso e “operato”, invidiandogli nu stoccu e sozizzu. Il sapore ineguagliabile, seducente. Ma attenzione, qui non parliamo di acquisti di salsicce in macelleria che oggi – anche se a prezzi esorbitanti, ingiustificati – tutti possono affrontare, seppure per insaccati quasi sempre  mediocri e sicuramente  deludenti, anzi troppo deludenti rispetto al prezzo.
Qui parliamo di salsicce di porci allevati in casa, che solo pochi privilegiati possono assaporare, con vino sempre di casa non  etichettato  ma schietto a Denominazione di Origine Controllata e Onorata (Doco), come quello di Angelo Grano di Sebastiano, di Cuturella, che aiutato dalla moglie Rosa, e dai figli Sebastiano e Giuseppe, senza scopo di lucro garantisce sicurezza e genuinità sia per  vino che per maiale: ma soltanto per pochi eletti del suo entourage famigliare e rari amici.
Nei prossimi giorni di gennaio si aspetta finalmente il freddo per immolare sull’altare della tavola i maiali pezzati calabresi, una gioia che ormai solo pochissimi palati sanno apprezzare, come nella notte dei tempi. Nell’Era della qualità non della quantità come quella odierna. E, davanti a un porco o due ammazzati a Cuturella appesi davanti a un focolare, viene un senso di compassione vedere ragazzini/e che distrattamente masticano Hotdog americani. Poverini! Noi e loro, abbiamo fallito in tutto, anche nell’educazione alimentare! Non rassegniamoci  comunque sugli errori commessi finora e  tentiamo ancora a dare valore alla nostra storia, alle nostre tradizioni, al nostro passato che gli altri ci invidiano e tentano di  imitare ma che noi, purtroppo e assurdamente, ancora oggi non riusciamo ad apprezzare appieno. “Scannare u purcu” è sempre stato ed è un vero e proprio rito, una festa, un momento a cui l’intera famiglia partecipa, assieme a parenti e amici.
Ognuno da il proprio apporto nella fatica e tutti mangiano e bevono in allegria.
«Una volta – ha dichiarato Luigi Stanizzi, curatore del libro Tradizioni in Calabria di Concetta Basile – le proteine della carne venivano assicurate per tutto l’anno proprio nel periodo dell’uccisione del maiale, da qui derivava l’importanza vitale dell’evento che oggi ha valore esclusivamente simbolico, enogastronomico ma non per questo meno importante. Chi ha avuto il privilegio di assistere e partecipare ai riti autentici del passato, oggi nella rara eventualità di  riviverli dà un valore enorme a queste usanze che racchiudono i più intimi segreti millenari, che fanno rivivere una gioia archetipica».
Beati coloro che vissero (e vivono!) la gioia di essere invitati a lu purcu! (rcz)