Emilio Errigo è il nuovo commissario Arpacal

Prestigioso incarico per il generale della Guardia di Finanza Emilio Errigo, che è stato nominato commissario di Arpacal, succedendo a Domenico Pappaterra. La nomina è stata fatta dalla Giunta regionale guidata da Roberto Occhiuto. Il mandato è di otto mesi, per varare una riforma complessiva del sistema Arpacal.

Il congedo di Pappaterra

Mi congedo con la convinzione che l’intenso lavoro di rilancio e di riorganizzazione possa tornare utile per le sfide future che attendono l’Agenzia. A seguito della nomina del nuovo Commissario Straordinario da parte della Giunta Regionale si è conclusa la mia esperienza di Direttore Generale/Commissario Straordinario alla guida dell’Arpacal, un lavoro triennale svolto con passione e massimo impegno che spero torni utile per favorire la definitiva opera di rilancio e di riorganizzazione dell’Agenzia.

Al termine di questa esperienza che mi ha arricchito sul piano umano e professionale, avverto il dovere di ringraziare l’ex Presidente Mario Oliverio che mi ha nominato, la compianta Presidente Jole Santelli che in forza del nostro rapporto personale e di fiducia mi ha confermato nell’incarico e l’attuale Presidente Roberto Occhiuto che mi ha consentito di portare a termine il lavoro contrattualizzato.

Nel mio messaggio di fine anno avevo già voluto ringraziare tutto il personale dell’Agenzia per la collaborazione ed il sostegno ricevuto in questi anni di lavoro non senza difficoltà, nel pieno dell’emergenza Covid e con scarsissime risorse finanziarie ed umane a disposizione.

È doveroso farlo anche in questa occasione per esprimere un sentimento di profonda gratitudine che meritano i circa 250 dipendenti dell’Arpacal che anche nelle fasi emergenziali non sono mai venuti meno al loro dovere e soprattutto al senso di appartenenza all’Ente. Mi auguro che nei prossimi anni le tante professionalità di cui l’Agenzia dispone possano ricevere dalla Regione segnali di maggiore fiducia che gioverebbero molto anche al fine di affermare la centralità dell’Arpacal nelle attività di monitoraggio e controllo che quotidianamente svolge al servizio delle istituzioni, dei cittadini e delle forze dell’ordine impegnate a combattere e reprimere i reati ambientali. Un capitale umano di prim’ordine che se valorizzato e rispettato appieno può costituire il vero punto di forza delle politiche di governance ambientale della Regione Calabria.

La mia personale esperienza è stata anche una straordinaria occasione per instaurare rapporti di collaborazione con i più alti rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo a diverso titolo coinvolte nel comune lavoro a partire dai colleghi del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa), i Prefetti delle province calabresi, i Procuratori della Repubblica dei territori coinvolti nell’attività di controllo delle acque di balneazione, i Comandanti Regionali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto, i Sindaci ed i Presidenti delle Province, il Presidente del Consiglio Regionale e tutti i Consiglieri Regionali, il Presidente della Giunta e gli assessori Regionali, i Direttori dei Dipartimenti con particolare riferimento a quelli con i quali abbiamo interagito quotidianamente, ovvero Ambiente, Bilancio e Salute, oltre naturalmente ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste che svolgono in Calabria un ruolo di controllo severo, ma necessario per migliorare le condizioni ambientali della nostra terra.

Queste relazioni ed in particolare quelle con i colleghi Direttori Generali delle Arpa delle altre regioni hanno consentito all’Arpacal di aumentare la propria credibilità istituzionale a livello nazionale culminata con il mio riconoscimento quale vicepresidente di Assoarpa

Tornando a parlare di Arpacal, grazie al nuovo Regolamento di Organizzazione approvato dalla Giunta Regionale si è consegnato all’Agenzia un assetto organizzativo fortemente unitario ma sensibile alle diverse specificità territoriali per costruire un sistema di responsabilità diffuse sia per le diverse strutture dirigenziali ma anche per gli incarichi di funzione del personale del comparto.

La grande operazione di revamping di tutte le attrezzature dei cinque dipartimenti provinciali, dei centri specialistici e della rete laboratoristica, ha consentito di dotarli di strumentazioni all’avanguardia necessarie per le attività di monitoraggio e controllo di tutte le matrici ambientali.

Gli investimenti poderosi sulle sedi di proprietà dell’Agenzia sono stati un altro tassello importante dell’azione di questi anni. A Catanzaro a seguito dell’incendio del luglio 2109 sono stati ristrutturati i laboratori, adesso si dovrà intervenire sulle sedi di Crotone, di Vibo Valentia e Reggio Calabria e si procederà allo spostamento della dorsale laboratoristica di Cosenza a Castrolibero per poi completare gli interventi alle sedi.

Ovviamente la sfida del rilancio definitivo la si potrà vincere ad una sola condizione, ovvero quella dell’incremento della dotazione finanziaria dell’Agenzia che per legge dovrebbe essere l’1% del fondo sanitario regionale ed oggi sfiora solo lo 0,45%. Da oltre dieci anni viene trasferito un contributo omnicomprensivo di 15 milioni di euro quando in realtà ad oggi all’Arpacal spetterebbero quasi 36 milioni di euro. Queste risorse aggiuntive sono necessarie per colmare il vuoto di organico che, negli ultimi anni, è passato dai circa 400 dipendenti previsti in pianta organica agli attuali 250. Nonostante questa nota carenza di personale ad oggi l’Agenzia non è mai venuta meno ai suoi compiti istituzionali garantendo sempre le prestazioni ed i servizi richiesti o derivanti da precisi obblighi di legge.

Avverto il dovere infine di esprimere al nuovo Commissario Straordinario, il Generale Emilio Errigo che incontrerò nei prossimi giorni per il passaggio delle consegne, un sincero augurio di buon lavoro; sono certo che sua esperienza professionale tornerà utile per il rafforzamento di uno dei più importanti Enti Strumentali della Regione Calabria. (rcz)

LA LUNGA STRADA PER UN MARE PULITO
IN CALABRIA, LA SINERGIA È LA CHIAVE

Il mare non è solo una questione della Calabria, ma anche – e soprattutto – dei calabresi. Il problema dell’inquinamento e della maladepurazione, infatti, è un problema atavico a cui si è iniziato a lavorare seriamente solo di recente, con l’elezione di Roberto Occhiuto a presidente della Regione.

Non che prima non fosse stato fatto nulla ma, con dati e fatti alla mano, il presidente Occhiuto è riuscito a creare quelle sinergie – forse prima irrealizzabili – tra Enti, Associazioni e autorità che potrebbero dare davvero la svolta di cui il nostro mare ha decisamente bisogno.

Come già ribadito dal direttore dell’ArpacalDomenico Pappaterra, c’è stata «una nuova consapevolezza nell’affrontare le criticità causate da decenni di incuria e abusi di ogni genere; penso alle iniziative dell’Associazione Mare Pulito Bruno Giordano nel vibonese, al recente incontro dell’associazione Mare Pulito (con la quale Arpacal ha sottoscritto un protocollo di collaborazione) con il presidente della Regione Calabria e le altre istituzioni, all’uscita del rapporto Mare Monstrum di Legambiente, alle proposte di Alleanza Ecologica per l’Italia e alle diverse iniziative di controllo ambientale delle associazioni ambientaliste dell’alto tirreno cosentino e del medio tirreno lametino».

«Questo fermento denota un cambio di passo che va nella giusta direzione, ovvero – ha detto Pappaterra – quella di unire tutte le forze in una sfida quasi impossibile ma che si potrà vincere se tutti quanti remeremo dalla stessa parte».

Ne è l’esempio del Protocollo d’intesa per la Salvaguardia e la Tutela del Mare, sottoscritto nel 2021 tra l’Associazione Mare Pulito e i Comuni dell’Alto Tirreno Cosentino, che sono continuamente vittime di casi di maladepurazione.

Una situazione, che è stata continuamente denunciata da Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino, e che, in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Occhiuto, secondo cui «per 20 anni non si è parlato di depurazione; quindi ora stiamo cercando di rimediare a 20 anni di inerzia. Non sarà facile avere un mare cristallino già questa estate. Confidiamo di risolvere il problema della depurazione in due anni, ma se quest’anno lo risolvessimo al 40% non sarebbe male», ha chiesto di «vedere prima i fatti», oltre che «più serietà e responsabilità da parte di tutti».

Detto fatto. Il Governatore ha avviato una serie di iniziative per il Mare Pulito, come l’ordinanza del 16 giugno per interventi urgenti sui depuratori di 13 Comuni della fascia Tirrenica e sugli scarichi abusivi, la collaborazione con il direttore della Stazione Zoologica “Anthon Dorn”, Silvio Greco e, per ultimo, un’azione di monitoraggio sperimentale del mare, che si svolge utilizzando elicotteri e droni. Importante, poi l’attivazione di un tavolo regionale con Procure, Prefetture, Capitanerie di Porto, Guardia di Finanza e Carabinieri per le attività di verifiche degli scarichi abusivi e delle anomalie presenti.

Tutte azioni che sicuramente non risolveranno il problema immediatamente ma che porteranno, nel tempo, ai risultati tanto sperati. Tuttavia, anche se Arpacal ha rilevato che quasi il 90% della nostra costa con acque in qualità eccellente, solo il 2,3% è da considerare in qualità scarsa, il problema del mare sporco, purtroppo, sarà un tema continuo nell’estate dei calabresi.

Proprio nella giornata di domenica, a Marina di San Lorenzo, in provincia di Reggio, è arrivata la denuncia da residenti e turisti per il mare inquinato.

«Prendere un’infezione dovuta al mare inquinato nel 2022 è davvero inaccettabile. Come possiamo definire questo un paese civile quando mancano anche le cose più basilari? Tutto questo, poi, è aggravato dal fatto che il cittadino non ha un punto di riferimento nelle istituzioni con cui interfacciarsi, a cui chiedere risposte. La rassegnazione regna sovrana», hanno denunciato i bagnanti, che hanno chiesto a Occhiuto di «”toccare con mano” la gravità della situazione nella costa jonica reggina. Servono soluzioni concrete, basta a quelle tampone che non fanno altro che peggiorare la situazione. Questa terra ha bisogno di riscatto, mentre cittadini e turisti meritano di vivere in serenità i pochi giorni di ferie di cui possono godere». (rrm)

 

Il convegno sul mare di Nicotera: a breve acque marine pulite nel Vibonese

Interessanti contributi al convegno di Nicotera sulla Tutela e la conservazione del mare come eredità delle generazioni future che si è tenuto nella sala convegni del Liceo “Vinci” alla presenza di molte autorità civili, militari e religiose, ed un folto pubblico di cittadini, rappresentativi anche di associazioni e comitati, nonché di studenti del locale istituto superiore.

Il convegno, organizzato dall’associazione “Mare Pulito – Bruno Giordano”, è stato presieduto dalla dr.ssa Francesca Mirabelli che, nel suo messaggio di saluto introduttivo ai lavori, ha sottolineato come l’associazionismo sia una leva importante per stimolare le Istituzioni a svolgere le proprie competenze e, in questo caso specifico, dare risposte concrete alle criticità ambientali presenti sulle nostre coste regionali. Tra i relatori presenti al dibattito, moderato dal giornalista Pino Brosio, anche il dott. Camillo Falvo, procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, il dott. Silvio Greco, direttore della sezione di Amendolara della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” ed il Comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, Massimo Pignatale.

Presente anche il direttore generale di Arpacal, dott. Domenico Pappaterra: «Ancora una volta – ha detto – la provincia vibonese si contraddistingue come avamposto della sensibilizzazione collettiva verso la soluzione delle criticità ambientali, in cui le associazioni ed i comitati si sono resi propulsori di un dibattito estremamente costruttivo, a volte anche duro ma concreto, che ha attivato le istituzioni per dare risposte alle necessità del comprensorio. E qui il ruolo del dott. Camillo Falvo, procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, è stato straordinariamente efficace perché, forse anche fuori dal suo ruolo istituzionale, è riuscito a mettere intorno ad un tavolo tutte le istituzioni per concretizzare quanto le associazioni, appunto, chiedevano a gran voce. E noi, come agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, abbiamo ancora una volta garantito la nostra presenza. Mi ero riservato – ha dichiarato Pappaterra nel suo intervento – di illustrare le attività che la nostra Agenzia ha svolto da quel 16 dicembre scorso, in cui a Pizzo si sancì ciò che già concretamente si stava costruendo da qualche mese, ossia un patto interistituzionale per affrontare la problematica del mare nel tratto compreso da Tortora sino a Nicotera. Perché sebbene gli addetti ai lavori lo sanno, è giusto anche che la cittadinanza sappia che il Presidente della Regione Occhiuto ci ha chiamati a raccolta per collaborare con le nostre competenze, noi ad esempio per il controllo e monitoraggio, ed in quella cabina di regia ciascuno ha dato la sua disponibilità: ad esempio, ciò che sta facendo la Stazione Zoologica “Anton Dohrn” del professore Greco è possibile anche perché Arpacal ha messo a sua disposizione uomini e mezzi per operare sul territorio. A dimostrazione che la collaborazione delle buone volontà deve avere solo un unico obiettivo. Noi abbiamo messo a disposizione anche l’alta tecnologia, con droni in grado di sorvolare i letti dei fiumi per verificare, come già fatto anche per il fiume Mesima, potenziali criticità determinate da sversamenti abusivi. Ma, come detto dagli altri relatori, è bene che la cittadinanza sappia che ci saranno dei miglioramenti nella prossima stagione balneare, ma non così evidenti come qualcuno ha potuto fraintendere. È una lotta da combattere insieme se tanti fronti, ed i risultati sensibili si potranno percepire solo a medio e lungo termine». (rvv)

SAN DONATO DI NINEA – Fino a domenica la Festa d’Autunno

2 novembre 2018 – Ha preso il via ieri, a San Donato di Ninea, la 28esima Festa d’Autunno. Organizzata dal Comune di San Donato di Ninea, la manifestazione è cominciata con l’inaugurazione e la passeggiata nel percorso enogastronomico con il Complesso Bandistico Amici della Musica  di San Donato di Ninea.

Oggi, alle 16.00, a piazza Artuso, sarà proiettato il docufilm Viaggio tra i monti naviganti, a cui seguirà un dibattito sulle possibilità di rinascita dei piccoli borghi.


Domani, invece,, la giornata prevede, alle 11.30, l’inaugurazione dell’Ostello della Gioventù e un convegno dal titolo Enogastronomia di qualità come attrattore turistico per i nostri territori.
Partecipano Jim di Giorno, sindaco di San Donato di Ninea, Angelo De Maio, Assessore Lavori Pubblici del Comune di San Donato di Ninea, Filippo Capellupo, presidente Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, Domenico Pappaterra, presidente Ente Parco Nazionale del Pollino, Graziano Di Natale, Consigliere Provinciale, e Mario Oliverio, presidente Regione Calabria. Modera il giornalista Michele Cucuzza.
Alle 21.00, il concerto, a Piazza F. Artuso, di Eugenio Bennato.
Domenica 4, ultimo giorno di Festa, dopo la commemorazione dei caduti in guerra, si svolgerà, presso l’Ostello della Gioventù, la presentazione del libro Vie d’uscita, di Giuseppe Aieta.
La Festa d’Autunno si concluderà con il concerto del gruppo Zabatta Staila. (rcs)