VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Momento Civico: «Sulle indennità Caminiti perde la faccia»

Per Momento Civico di Villa San Giovanni il sindaco Caminiti, sulla vicenda indennità, «perde la faccia». Le ragioni sono spiegate in una lunga nota.

«La tragicomica vicenda del percepimento delle indennità – scrive Momento Civico – ricorda l’immagine del film “TotòTruffa” con il principe Antonio De Curtis che provava a vendere “Fontana di Trevi” allo sprovveduto americano. Così l’amministrazione comunale, ha pensato di essere un “rappresentante di bollicine d’aria” ritenendo di avere di fronte dei cittadini sprovveduti, cui “piazzare” una verità cotta al momento. Non c’è dubbio alcuno che la campagna elettorale della Caminiti si sia basata sull’affermazione che ove avessero vinto le elezioni, si sarebbero fatti carico “sebbene in discontinuità dei danni provocati dalla politica con la dichiarazione di dissesto”, rinunciando alla indennità finché non fosse cessata la condizione di dissesto. Dissesto che – sempre a detta della Caminiti – avrebbero fatto pagare ai politici ed alle imprese che lo avevano provocato. Con una versione corretta e, usando un eufemismo, molto edulcorata, la città ha invece appreso di essere stata fregata e non una sola volta, dal momento che da agosto scorso risulta che sindaco e le altre cariche istituzionali percepiscano le indennità ma anche che gli atti in nostro possesso, firmati impropriamente dal Segretario Comunale per conto dei dirigenti interrogati, dicono che non risulti alcuna deliberazione o altra indicazione sulla rinunzia alle indennità. Il che vuole ulteriormente dire che le affermazioni consegnate alla stampa dalla maggioranza, siano totalmente difformi dalla verità».

Continua Momento Civico: «Il tentativo di mascherare una verità ormai grandemente diffusa, è poi contenuto nella stessa nota stampa, laddove oggi vorrebbero far credere che il loro impegno si sarebbe esaurito una volta approvato il “bilancio stabilmente riequilibrato”. Non sappiamo se sia cosa peggiore dimostrare di non avere alcuna dimestichezza con le norme che regolano i comuni in dissesto o se arrendersi all’evidenza di una clamorosa bugia che per dignità, una volta scoperta, dovrebbe portare ad un solo e inevitabile atto. E difatti, la norma prevede che i comuni permangono in una situazione di dissesto per 5 anni non da quando il bilancio riequilibrato viene approvato – peraltro dal Ministero – ma da quando viene redatta l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Delle due una: o ci troviamo di fronte alla totale incompetenza politico-amministrativa, oppure è stata raccontata una bugia che non ha eguali, perché il comune resterà in dissesto per 5 anni e la sollenne promessa era quella di non percepire le indennità fino alla definizione del dissesto. Che la verità raccontata riconduca alla bugia, è poi desumibile dal fatto che le dichiarazioni e le interviste di cui si beava il sindaco, attestano che le risorse delle indennità sarebbero state, mensilmente, utilizzate per interventi che la città avrebbe indicato di volta in volta, mentre la realtà dice altro, nel senso che mai si è registrata una richiesta in tal senso, da parte dell’amministrazione comunale, rivolta alla Comunità. Comunità che continuerà a pagare caramente per i prossimi 5 anni, al posto delle “società di capitali” che avrebbero dovuto pagare il dissesto, con buona pace degli elettori a cui rimane l’amaro in bocca e la delusione per ciò che avrebbe potuto essere e che invece non sarà più».

«Finalmente cade la maschera della Caminiti – conclude la nota – di cui si odono chiaramente i rumori delle unghie che disperatamente strisciano sugli specchi e che usa il pretesto di un finanziamento di Città metropolitana, destinato alla Street art, per affrontare nel modo peggiore una vicenda che, quand’anche ce ne fosse ancora bisogno, dimostra la perdita totale di dignità e credibilità». (rrc)

ROSARNO (RC) – Noi moderati al fianco della protesta degli agricoltori

Noi moderati solidarizza con la protesta degli agricoltori che si sta tenendo in questi giorni anche a Rosarno come in altre zone del Paese. «Oggi il settore dell’agricoltura si trova ad affrontare sfide senza precedenti, come i cambiamenti climatici, la globalizzazione e i nuovi modelli di consumo – è scritto in una nota – A rischio un sistema produttivo che garantisce reddito e lavoro a centinaia di migliaia di famiglie e difende il territorio dall’abbandono, dal degrado e dallo spopolamento. Basti pensare che in Calabria la superficie agricola rappresenta circa il 37,6% dell’intera regione. Il settore contribuisce all’occupazione di circa il 15% degli occupati regionali totali, dato di 5 volte superiore a quello medio nazionale. Con 200.904 ettari, la regione Calabria ad esempio occupa il terzo posto dopo Sicilia e Puglia per importanza delle superfici biologiche in Italia».

Continua la nota: «La protesta nasce dalla visione di un’Europa lontana dalle esigenze e dal settore primario e di un’ecologia, capitanata dal Green Deal, che rappresenta una vera e propria punizione per tutta la categoria, perché troppo rigida, limitante e a tratti disarmante. L’aumento delle tasse, il taglio nei sussidi agricoli con l’eliminazione dei principali privilegi fiscali, tra cui quello sul gasolio, non poteva non provocare agitazioni».

«C’è in gioco la dignità degli agricoltori. La politica sembra aver dimenticato che dietro il lavoro ci sono famiglie con tutte le loro difficoltà. I malcontenti nascono da una serie di riforme europee che sembrano esclusivamente mirate alla transizione verso l’energia pulita, senza tener conto di tutto il contesto». Questo il commento di Cetty Scarcella, dirigente provinciale del partito Noi moderati.

«In particolare – continua il comunicato di Noi moderati – le nuove regole comunitarie impongono agli agricoltori di mantenere il 4% dei terreni incolti sopra i 10 ettari, una mossa che ha suscitato preoccupazioni tra i coltivatori di grano e mais. Mentre la manodopera non si trova, si vogliono introdurre carni sintetiche e farine di insetti, i mutui aumentano, i produttori sono oberati da tasse e cartelle esattoriali per dei servizi non forniti, si decide a tavolino di ridurre l’utilizzo di input chimici producendo di meno e paradossalmente inquinando di più, l’estremismo ambientalista la fa da padrone portando a un danno ambientale maggiore e un baratro economico per un intero settore».

«Bisognerebbe – prosegue la Scarcella – mitigare le scelte ecologiste comunitarie e superare la miopia politica europea che vuole fare di tutta l’erba un fascio con una revisione del Green deal europeo. L’Europa non può e non deve imporre regole uguali per tutti perché differenti produzioni in differenti superfici, necessitano di differenti esigenze. L’Europa dovrebbe anzi tutelare la specificità e la particolarità dei suoi territori. È necessaria una tutela a 360 gradi perché l’agricoltura è il cuore pulsante di questa terra. È necessario istituire un tavolo tecnico di veri agricoltori, perché per scrivere le leggi bisogna prima conoscere approfonditamente il tema». (rrc)

CINQUEFRONDI (RC) – “Un posto di Calabria” trova la propria sede

Una sede per l’associazione “Un posto di Calabria”. L’inaugurazione è stata effettuata presso la Casa delle associazioni “Vittorio Arrigoni” domenica 4 febbraio.

La tutela, la promozione, la valorizzazione dei beni ambientali e delle risorse storiche e culturali rientra tra gli obiettivi prioritari dell’amministrazione comunale.

In questa ottica particolare attenzione viene dedicata a progetti ed iniziative di educazione ambientale ed alle realtà associative che le promuovono.

Tra le associazioni attive nel Comune di Cinquefrondi c’è, appunto, “Un posto di Calabria” che propone un denso calendario di attività orientate alla realizzazione di progetti rivolti al miglioramento dell’offerta turistica, ad agevolare l’accessibilità al patrimonio naturalistico e storico-artistico, alla realizzazione di reti sentieristiche.

L’amministrazione comunale, valutata positivamente l’attività svolta dall’Associazione, ha determinato di assegnare alla stessa locali idonei ad ospitarne la sede sociale presso la Casa delle associazioni “Vittorio Arrigoni”.

Alla cerimonia hanno partecipato i rappresentanti dell’associazione, il sindaco Michele Conia e l’assessora Giada Porretta. Era presente il presidente del Comitato regionale Calabria della Federazione italiana escursionismo Paolo Latella.

Un ulteriore passo in avanti lungo il percorso che l’amministrazione comunale sta costruendo per valorizzare le sinergie che devono caratterizzare il rapporto tra l’ente e il mondo dell’associazionismo per sviluppare azioni che possano contribuire alla crescita sociale e culturale della nostra comunità. (rrc)

SIDERNO (RC) – Al Liceo Oliveti Paneta il progetto “La salute è di tutti! Mettiamoci la faccia”

Al Liceo Oliveti Paneta parte il progetto di cittadinanza attiva “La salute è di tutti! Mettiamoci la faccia”.

Il Primo febbraio 2024, gli alunni del Liceo artistico di Siderno hanno realizzato un’installazione temporanea composta con i poster raffiguranti la comunità che condivide il messaggio sulla salute lanciato dalla piattaforma di Inside Out Project (https://www.insideoutproject.net/en/explore/group-ac)on/la-salute-e-di-tu;-1).

La performance si è tenuta in Piazza Portosalvo a Siderno (Rc): guidati dal professore Attilio Papandrea, gli alunni hanno composto una spirale con 250 foto della comunità che, mettendoci la faccia, sostiene il progetto.

La scelta della spirale non è stata casuale, racchiude in sé i concetti di dinamismo, sviluppo ed espansione ed è ciò che i nostri group action si prefiggono con le loro azioni: diffondere un messaggio costruttivo di assunzione di responsabilità nei confronti del diritto alla salute e alimentare il dibattito nella comunità e nelle Istituzioni al fine di ricercare nuove risposte che ne garantiscano un’efficienza sempre maggiore perché, per usare le parole di Pericle nel celebre discorso del 431 a.C., noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla strada dell’azione politica, ma come indispensabile premessa ad agire saggiamente [Tucidide, Guerra del Peloponneso, II].

«Si ringraziano – si legge in una nota – l’amministrazione Comune di Siderno e le forze di polizia; un sincero ringraziamento va a Don Bruno Cirillo che ci ha permesso di accedere alla finestra del cleristorio della chiesa di Santa Maria di Portosalvo per poter documentare fotograficamente l’azione. Le successive azioni si svolgeranno, sempre nel mese di febbraio, nella città di Locri. Per rimanere aggiornati sulle date delle azioni è possibile consultare: il sito web del progetto (https://www.insideoutproject.net/en/explore) alla pagina dedicata all’ azione di Locri, la sezione Magazine di Radio Ivo, la web radio dell’Istituto e le pagine Facebook e Instagram del Liceo classico di Locri e del Liceo artistico di Siderno». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Oltre 4000 persone hanno applaudito lo show di Brignano

Oltre 4000 persone hanno applaudito Enrico Brignano nel suo spettacolo tenuto a Reggio Calabria. Oltre due ore di risate e pubblico dei grandi eventi al Palacalafiore di Reggio Calabria per il megashow di “Ma… diamoci del tu”, che ha aperto la 38° edizione di Fatti di musica, il festival del live d’autore di Ruggero Pegna che si svolge in varie località della Calabria, presentando e premiando con il Riccio d’argento del celebre orafo crotonese Gerardo Sacco alcuni dei migliori live dell’anno.

Uno show comico irresistibile che ha fatto letteralmente esplodere di risate contagiose il palasport, tra battute, interazioni con il pubblico, racconti esilaranti della sua gioventù, dai tanti “no” ai provini di attore fino ai primi amori in una scomodissima utilitaria disegnata da Giugiaro. Irrefrenabili le risate nella parodia di “Radio Maria”, con lo scambio di lettere tra Corinzi e Romani. Non sono mancate apprezzatissime gag in perfetto dialetto calabrese premiate da lunghi applausi.

«Da Rende a Catanzaro, fino a Reggio – afferma il promoter Ruggero Pegna – in circa 8000 spettatori hanno applaudito questo show di puro divertimento, portato in scena da un fuoriclasse della comicità come Enrico Brignano; numeri straordinari in Calabria per uno spettacolo teatrale che, però, ha superato eccezionalmente anche la prova di un grande palasport, riempito normalmente dalle star della musica. Una vera sfida raccolta da un pubblico numeroso ed entusiasta, che ancora una volta ha premiato l’ assoluta qualità artistica. L’amore e il calore del nostro pubblico mi sta facendo riflettere sulla possibilità di riproporlo anche in estate!».

E’ partita con un clamoroso successo una nuova stagione che si preannuncia ricca di eventi, tra i quali spicca lo storico concerto del 24 luglio a Roccella Jonica del “Pink Floyd” Nick Mason con i Saurceful of Secrets, la sua super band di all stars composta da Guy Pratt, Gary Kemp, Lee Harris e Dom Beken, un live di straordinari successi della leggendaria band destinato a scrivere un’altra pagina memorabile della musica dal vivo in Calabria e dell’albo d’oro del festival.

Dopo lo show di Enrico Brignano e Nick Mason, secondo il format collaudatissimo di “Fatti di musica” che tocca varie location della regione, Pegna ha già confermato altri appuntamenti: il nuovo spettacolo di Stefano De Martino il 4 marzo al Teatro Rendano di Cosenza e la spettacolare Divina Commedia opera musical dal 7 al 9 marzo al Teatro Politeama di Catanzaro, già vicina al sold out, per il progetto speciale “Opere d’Arte”.

Altri eventi saranno annunciati a breve. Previste, come ogni anno, interazioni con altri Festival di prestigio.
“Fatti di musica” è tra i grandi eventi regionali storicizzati ed ha il Patrocinio della Regione Calabria. Per informazioni sono disponibili lo 0968441888 e il sito web www.ruggeropegna.it. (rrc)

POLISTENA (RC) – Alla Fondazione Tripodi presentato il libro di Zecchi su Pier Paolo Pasolini

“L’inchiesta spezzata di Pier Paolo Pasolini. Stragi, Vaticano, Dc: quel che il poeta sapeva e perché fu ucciso”, è il titolo del libro di Simona Zecchi, presentato nella sala della Comunità Luigi Monti, grazie all’impegno della Fondazione Girolamo Tripodi fra il grande interesse di chi ha partecipato all’incontro.

La presentazione è stata aperta dal giornalista Rai Michele Carlino, moderatore dell’incontro, che ha ricordato l’importanza di Pier Paolo Pasolini, la sua capacità poliedrica di intellettuale a tutto tondo sempre vicino al mondo del sottoproletariato e degli ultimi. Pasolini negli anni ’70 ha rappresentato, forse, l’elemento culturalmente più avanzato, capace di mettere in crisi con il suo lavoro un sistema di potere che lui contrastava a viso aperto e che lo ha eliminato perché lo ha considerato pericoloso per la sua stabilità.

Subito dopo ha portato i saluti Michelangelo Tripodi, presidente della Fondazione Girolamo Tripodi, che ha ringraziato i relatori e i numerosi partecipanti per aver accolto l’invito della Fondazione.

Tripodi ha ricordato i vari momenti della rassegna culturale “Senza Memoria non c’è Futuro” che la Fondazione sta portando avanti (tra i quali l’incontro con Claudia Pinelli, figlia di Pino, e la proiezione del Docufilm “Pino, Vita accidentale di un anarchico” che si è svolto a Polistena il 14.01.2023; la proiezione del docufilm “Non è un caso, Moro” avvenuta il 25 marzo 2023 con la partecipazione del regista Tommaso Minniti; la presentazione del libro “Ustica & Bologna. Attacco all’Italia” di Paolo Cucchiarelli avvenuta il 23 settembre 2023 e il libro “L’estate del golpe – 1973, l’attentato a Mariano Rumor, Gladio, i fascisti. Tra Piazza Fontana e il compromesso storico” (Chiarelettere) di Stefania Limiti presentato il 28 ottobre 2023) che danno il senso di un progetto organico di approfondimento e riflessione su un tragico periodo che ha contrassegnato e, talvolta condizionato pesantemente e negativamente, la libertà e la democrazia nel nostro paese.

La tragedia dell’omicidio crudele e tribale di Pier Paolo Pasolini si inserisce pienamente nel quadro di quegli eventi, a partire dalla strage di Piazza Fontana. Simona Zecchi con il suo libro ha il grande pregio di fare definitivamente piazza pulita, con documenti e fatti inoppugnabili, del tentativo durato oltre quarant’anni di rappresentare l’omicidio di Pasolini come un omicidio a sfondo omosessuale per restituirci il reale movente, che è legato al ruolo di Pasolini e alla sua inchiesta su Piazza Fontana e sulle altre stragi che avevano insanguinato l’Italia dal 1969 al 1974: Pasolini era un personaggio scomodo che sapeva e, proprio per questo, doveva essere fatto tacere.

È poi intervenuto Giuseppe Auddino (Insegnante – già senatore della Repubblica) che ha sottolineato come sia necessario «che un libro del genere venga presentato nelle scuole per far conoscere ai ragazzi la vicenda di Pasolini perché sono ancora troppi quelli che non sanno e non conoscono. In Italia abbiamo una democrazia incompiuta proprio perché le verità sono state negate e solo grazie al lavoro meritorio di giornalisti e scrittori come Simona Zecchi noi cittadini siamo in grado di raggiungere sprazzi di conoscenza che altrimenti ci vengono negati e che sono invece fondamentali per lo sviluppo della vita democratica».

Ha preso poi la parola Simona Zecchi che ha ringraziato per l’accoglienza. «Nel mio viaggio lungo oltre 10 anni di questa inchiesta, nella quale ho pubblicato prima “Pasolini, Massacro di un poeta”, sono finita anche in Calabria dove negli anni ’70 si era svolto il processo per la strage di Piazza Fontana con diversi imputati di varia provenienza: tra questi c’era anche il capo del controspionaggio del Sid Maletti che ho intervistato e mi ha confermato la pericolosità, secondo un certo Stato, che rappresentava Pasolini per le denunce che faceva. Affrontare il caso Pasolini, che è un caso ancora aperto e, infatti, è stato indagato anche dalla Commissione Antimafia nella scorsa legislatura, rappresenta un modo per immergersi nello spaccato dei segreti italiani. Pasolini è il caso più aperto per antonomasia perché, oltre il processo, e le quattro indagini aperte e chiuse tra il 1985 e il 2015, nonostante ci sia stato un solo procedimento terminato nel 1979 con la condanna di Giuseppe Pelosi, ancora oggi rimane il cono d’ombra che nasconde gli autori dell’omicidio. L’inchiesta è aperta anche perché il concorso con ignoti del responsabile “ufficiale” dell’omicidio, che ha avuto l’avvocato pagato dalla Dc, è rimasto una falla aperta che non è stata mai chiusa. Per me questa inchiesta, lo scoprire il chi, il come e il perché è un po’ come togliere un mattone fradicio da una costruzione, come se togliendo questo mattone riguardante Pasolini venisse giù tutto, perché Pasolini aveva capito che si doveva indagare in una certa direzione e stimolava i giornalisti ad approfondire determinati ambiti».

Simona Zecchi ha poi parlato della corrispondenza, ritrovata e pubblicata nel libro, tra Giovanni Ventura e Pier Paolo Pasolini, della vicenda del furto delle bobine delle scene finali dell’ultimo film di Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma” avvenuto nell’agosto 1975 che lo scrittore voleva ritrovare e che sono state l’esca per il suo assassinio, ha evidenziato le analogie e i collegamenti esistenti tra il caso Pasolini e il caso Moro, fatti tragici avvenuti a distanza di due anni e mezzo l’uno dall’altro e rimasti entrambi avvolti nel segreto. Inoltre, la scrittrice ha fatto proiettare alcune foto del corpo martoriato di Pasolini e della scena del delitto all’idroscalo di Ostia che dimostrano in maniera inequivocabile come sul posto quella notte si trovassero più persone e più mezzi mobili (autovetture e motociclette), ricostruendo le varie fasi dell’assassinio ed anche evidenziando le armi che sono state utilizzate e che sono leggibili sul corpo di Pasolini, ma non sono mai state ritrovate. Simona Zecchi ha espresso un grande rammarico per il fatto che a suo parere la magistratura aveva tutti gli elementi per proseguire nelle indagini, ma, evidentemente per ragioni politiche, non ha voluto andare avanti per fare luce sull’omicidio, perché ciò avrebbe significato chiamare in causa le espressioni del potere costituito.

La Fondazione ringrazia i relatori e i numerosissimi cittadini che hanno partecipato a questo bellissimo momento di confronto e di approfondimento sulla vicenda tragica e drammatica di Pier Paolo Pasolini che ha segnato profondamente la vita del nostro paese e ha cambiato, chiaramente in negativo, il destino dell’Italia.
La Rassegna “Senza Memoria non c’è Futuro” proseguirà nel prossimo futuro con altri momenti importanti di incontro e di iniziativa. (rrc)

CAULONIA (RC) – Incontro fra amministrazione comunale e il vescovo Oliva

Incontro cordiale fra l’amministrazione comunale di Caulonia e mons. Francesco Oliva, vescovo della Diocesi di Locri-Gerace.

«Questo incontro è il segno tangibile della Sua vicinanza alla Comunità di Caulonia, che noi oggi ci onoriamo di rappresentare. La ringraziamo per la sua presenza in questa sede e per tutto quello che ha fatto e continua a fare per Caulonia e i suoi cittadini. Facciamo tesoro delle Sue parole di pace e riconciliazione e dell’invito a camminare insieme per il bene comune». È quanto ha affermato il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, nel corso dell’incontro tenuto sabato pomeriggio nella Biblioteca comunale alla presenza dei consiglieri Comunali.

«La ringraziamo per le sue parole e per la vicinanza ai cittadini che sta incontrando nel corso della visita pastorale. Ringraziamo i parroci, in particolare don Donato Ameduri e don Lorenzo Spurio, che sono una guida costante per la nostra comunità», ha aggiunto il sindaco Cagluso che ha rappresentato a mons. Oliva anche i numerosi progetti portati a compimento dall’amministrazione in questi mesi e quelli in corso d’opera su tutto il territorio di Caulonia: «Il nostro impegno è incessante, sia per le difficoltà a gestire un comune in dissesto, sia perché ci sono occasioni che non possiamo lasciarci sfuggire per imprimere una svolta decisiva al presente e al futuro di Caulonia, che ha un territorio vasto e complesso che è una ricchezza da valorizzare, come lei, mons. Oliva ha ben sottolineato, definendo Caulonia un paese arlecchinato, ovvero esteso ed eterogeneo. Riteniamo importante continuare nel confronto democratico con l’interno consiglio comunale, cercando soluzioni condivise, nel solco del confronto democratico che, del resto, appartiene storicamente alla cultura di questo Paese».

«Caulonia è una comunità ricca di tante risorse, con una storia e una cultura importante, ha delle bellissime tradizioni e un patrimonio religioso che stiamo recuperando attraverso fondi del Pnrr, e puntiamo a creare una comunità sempre più unita a livello parrocchiale. È un “paese arlecchinato”, per via delle sue eterogenee differenze che rappresentano un valore aggiunto che va valorizzato. È importante che l’amministrazione sia unita e si dialoghi per portare avanti le istanze di tutta la comunità e per il bene dei cittadini», ha sottolineato mons. Oliva, che ha evidenziato le tante realtà produttive che ha già visitato, mentre si appresta ad incontrare tutte le comunità di Caulonia.

«Caulonia ha un territorio vasto e molto articolato, con delle peculiarità che rappresentano una ricchezza da valorizzare. È importante che le istituzioni lavorino in sinergia e con in costante dialogo», ha aggiunto il vescovo che ha ricordato l’impegno della Chiesa nella tutela del patrimonio di culto presente sul territorio, dove insistono 3 progetti, sul totale di 7, che attingono investimenti dai fondi del Pnrr, a dimostrazione dell’impegno della Diocesi su Caulonia, destinati, nello specifico ad interventi presso la Chiesa Immacolata concezione Maria Santissima delle Anime del Purgatorio, la Chiesa Santa Maria del Rosario e l’Eremo di Sant’Ilarione, ricordando, altresì, la presenza di altre splendidi luoghi di culto, compreso il Piccolo Eremo delle Querce, divenuto un punto di riferimento di fede e di arte cristiana, nonché luogo di spiritualità e ospitalità.

Il momento istituzionale è stato arricchito dagli interventi degli assessori e dei consiglieri comunali presenti, che hanno ringraziato Mons. Francesco Oliva per l’attenzione che rivolge alla comunità di Caulonia.

Al termine dell’incontro il sindaco a nome dell’intera amministrazione ha consegnato a S.E. il vescovo Francesco Oliva un cesto con prodotti locali e una pergamena in ricordo della visita istituzionale. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Presentato il calendario delle attività del Cai Aspromonte

Presentato il calendario attività 2024 della sezione Cai Aspromonte di Reggio Calabria. Dopo i saluti istituzionali, dei due direttori dei dipartimenti di ingegneria, per il Diceam prof. Giovanni Leonardi e il prof. Claudio De Capua per il Diies, la presidente Augusta Piredda ha invitato a parlare il sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte Francesco Malara.

Nel suo intervento il sindaco Malara, ha ricordato la proficua collaborazione intrapresa nel 2023 con il Cai e Cnr che ha portato alla qualificazione della stazione di terapia forestale “La faggeta del benessere” presso Gambarie. Si è inoltre augurato, che con l’ufficializzazione dell’apertura del rifugio “Virdia” in concessione alla Sezione Cai Aspromonte, si possano intensificare i rapporti di collaborazione tra i due enti per futuri progetti che possano far diventare il comprensorio di Gambarie punto di riferimento non solo turistico-culturale ma anche laboratorio outdoor per scuola università e centri di ricerca.

Il programma ha visto relazionare la presidente della commissione regionale Tam (Tutela ambiente montano) Mara Papa, che ha illustrato il bidecalogo, documento che riassume, in venti punti, le regole che ogni socio Cai si impegna a rispettare in tema di tutela ambientale e di comportamenti etici durante le attività in montagna.

Il professore Domenico Gattuso ha invece presentato l’ambizioso e bellissimo lavoro sul quale sta lavorando da qualche anno, «Una rete di cammini e sentieri per un turismo equo-sostenibile in Calabria». Ha chiuso la prima parte dei lavori Valentino Santagati artista, musicista e ricercatore in campo musicale, ma con una spiccata sensibilità verso temi ambientali, con l’appello alle istituzioni di uno stop all’installazione di ulteriori pale eoliche in Calabria se non dopo un coinvolgimento tutti gli stakeholder.

A seguire, Daniela Scuncia e Gianni Posillipo responsabili del settore conferenze hanno presentato i protagonisti del programma 2024 che quest’anno prevedono una preponderante presenza di giovani ricercatori e professionisti calabresi, esperti in temi ambientali e culturali. L’obiettivo è duplice: occasione di formazione e divulgazione per i soci ma aperto a tutta la cittadinanza e nello stesso valorizzare le tante eccellenze presenti nella nostra regione. Dopo il brillante intermezzo del Coro diretto dal maestro Luigi Miriello e fiore all’occhiello della Sezione Cai Aspromonte, I responsabili delle discipline sezionali hanno presentato le attività future previste nel calendario 2024. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Chiude con successo il progetto Noa

Venerdì 2 febbraio si è chiuso il progetto Noa (Never you own alone-Mai più solo). Il progetto, finanziato dalla Regione Calabria, si è concluso con l’evento di sensibilizzazione e formazione al volontariato “A scuola di solidarietà: Educazione alla cittadinanza attiva per i giovani delle scuole calabresi” rivolto agli studenti dell’Istituto tecnico statale economico Raffaele Piria – Ferraris/da Empoli.

Il seminario formativo ha visto la partecipazione del presidente Emmanuela Perri, dell’avv. Maurizio Fiorenza (nonché comandante della pattuglia nazionale di Protezione civile Lions dell’Ipf), della dott.ssa Zsuzsanna Turtsanyi (assistente sociale) e del dott. Filippo Ripepi (psicologo) che hanno approfondito, attraverso la partecipazione attiva degli studenti, temi di rilevanza sociale tra cui il mondo del volontariato e le caratteristiche del terzo settore, la cittadinanza attiva, la protezione civile, e l’importante ruolo svolto dall’unità di strada e dai suoi operatori. Inoltre, si è parlato del progetto Noa e di tutte quelle che sono le attività giornaliere che l’Istituto Per la Famiglia Odv porta avanti attraverso i suoi volontari.

«Si ringrazia – è scritto in una nota – il dirigente scolastico avv. Anna Rita Galletta e la prof.ssa Patrizia Praticò per l’opportunità preziosa che è stata concessa di poter condividere con i giovani il valore e l’importanza del volontariato. La sinergia e collaborazione tra l’Ipf Odv e l’Ite Piria hanno reso possibile la realizzazione di un momento formativo significativo e stimolante. Tale sinergia diventa fondamentale per costruire un legame solido tra mondo associativo e realtà educativa, permettendo agli studenti di accedere a opportunità di crescita personale e di comprendere appieno il loro ruolo nella costruzione di una società più inclusiva. La profonda interazione con gli studenti si è quindi rivelata un’esperienza altamente arricchente, auspicando che le riflessioni avviate nel corso del seminario possano fungere da catalizzatore per la formazione di cittadini consapevoli e attivamente impegnati nel tessuto della solidarietà».

L’associazione di volontariato composta da 450 sezioni su tutto il territorio nazionale operanti da oltre 30 anni, afferente al Sistema Acu fondato dal missionario cristiano Gilberto Perri, conferma il suo ruolo di forza motrice nel terzo settore, promuovendo iniziative virtuose volte a eliminare ogni manifestazione di povertà, e si distingue per la sua rilevanza sociale e umanitaria, e guarda con fiducia al futuro, sicuro che l’entusiasmo e la dedizione degli studenti coinvolti contribuiranno a promuovere un impegno sempre più profondo nel volontariato e nella solidarietà sociale basato sui principi cristiani.

Finanziato nell’ambito dell’avviso pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza locale ai sensi degli artt. 72 e 73 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, della Regione Calabria, il Progetto Noa (Never you own alone-Mai più solo) ha visto nei mesi la realizzazione di numerose iniziative tra cui spiccano attività di formazione e sensibilizzazione dei giovani nelle scuole, la promozione del volontariato, la creazione delle “Giornate della Bontà” con raccolte mensili di beni di prima necessità, e l’attivazione dell'”Unità di Strada” per la creazione di una rete tra le persone senza dimora e le risorse del territorio. Il progetto ha altresì supportato attivamente le famiglie attraverso servizi a 360 gradi, con consegne a domicilio di beni essenziali e supporto nel disbrigo pratiche, consulenze fiscali e legali. Il Progetto Noa ha quindi rappresentato un impegno tangibile dell’Istituto Per la famiglia nel promuovere il benessere sociale e affrontare le sfide locali con iniziative concrete e solidali dando una risposta concreta, perseguendo i valori cristiani di giustizia, amore e altruismo, a tutte le tipologie di bisognosi presenti nel territorio della Città metropolitana di Reggio Calabria che sempre di più versano in una condizione di grave indigenza e che spesso si ritrovano soli ad affrontare problemi quotidiani. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Torna protagonista a Sanremo il cantautore Michelangelo Giordano

Mercoledì 7 e venerdì 9 febbraio, il cantautore calabrese Michelangelo Giordano sarà protagonista a Sanremo.
Giordano, infatti, sarà ospite musicale e giurato per il talent artistico “Miss & Mr Sanremo”, organizzato dalla Jasmin’s cinema moda and dance.

L’evento si svolgerà alle porte di Sanremo e sarà uno dei numerosi eventi collaterali del Festival di Sanremo 2024 che accenderanno la settimana più importante dell’anno nella riviera ligure. Il cantore reggino sarà giurato in commissione per selezionare i migliori talenti nell’ambito della moda, del canto, del ballo e della recitazione; inoltre, si esibirà in qualità di ospite musicale con alcuni suoi brani ed un medley acustico dedicato al Festival di Sanremo.

Sanremo sembra essere, nel bene e nel male, un destino per Michelangelo Giordano; ormai nota la vicenda della sua esclusione dalle selezioni del Festival di Sanremo che ha suscitato clamore ed indignazione del pubblico, della stampa e della tv.

La tanto discussa esclusione di Michelangelo Giordano con il brano “Chi bussa alla porta”, aveva accesso l’attenzione di testate giornalistiche nazionali (Ansa, Il Giorno, Il Tempo, Libero Quotidiano, ecc.) e delle trasmissioni televisive “Striscia la notizia” su Canale 5 e “Report” su Raitre. Q

uest’ultima, andata in onda lo scorso maggio, ha approfondito la vicenda con un’inchiesta giornalistica di Emanuele Bellano, dando nuovi elementi all’indagine aperta dalla Procura d’Imperia e tutt’ora in corso.

La spiacevole vicenda del 2014, non aveva frenato il percorso artistico del cantautore calabrese che, nonostante l’importante opportunità preclusa, ha continuato a cercare strade percorribili per promuovere la sua musica.

Nel 2018, dopo alcune fortunate esperienze internazionali, Michelangelo Giordano era tornato a Sanremo per presentare il suo secondo album nella città dei fiori, proprio durante la settimana del Festival di Sanremo. Il tanto discusso brano di Michelangelo Giordano, escluso dalle selezioni del Festival di Sanremo, si può ascoltare al seguente link Youtube: https://youtu.be/Ce09R9JBAyc?si=WT_eubHK8hdXKZiu (rrc)