Dalla Regione 25 milioni di euro per l’inclusione scolastica

La «Calabria è la prima regione a intervenire contro dispersione». È quanto ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione, Sandra Savaglio, nel corso della presentazione del progetto A Scuola di inclusione, per cui la Regione Calabria ha stanziato 25 milioni di euro.

Un progetto, dunque, con finanziamenti per le scuole di ogni ordine e grado, per venire incontro ai ragazzi con bes (bisogni educativi speciali) ma anche per contrastare e prevenire fenomeni di cyberbullismo e dispersione scolastica e per alleviare le difficoltà psicologiche degli studenti e che si articola in una serie di misure che potenzieranno la vocazione formativa e inclusiva delle istituzioni scolastiche calabresi.

Ogni istituto comprensivo potrà avere un finanziamento fino a 170mila euro in due anni. Le attività oggetto dell’intervento sono tre: 1) i percorsi di sostegno didattico, che mirano al superamento e alla rimozione degli ostacoli di apprendimento e di partecipazione riferibili al bisogno educativo speciale, attraverso la realizzazione di interventi in modalità laboratoriale nell’ambito dell’approfondimento delle competenze di base linguistiche e matematiche, sui temi dell’arte, teatro, musica, sport, lingue straniere, cultura ambientale, enogastronomia, cittadinanza attiva; 2) i percorsi di ascolto e supporto psicologico che realizzano la finalità di contrastare la dispersione scolastica, contribuendo a migliorare l’inclusione e la riduzione dello svantaggio degli studenti attraverso interventi di contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, attività di counselling psicologico, educativo e familiare, azioni volte a potenziare la motivazione allo studio, l’autostima e l’intelligenza emotiva.

In particolare, saranno possibili interventi psicologici anche all’interno delle famiglie; 3) la formazione dei docenti per migliorare le conoscenze e competenze del personale della scuola e dei docenti nell’approccio agli alunni e studenti illustrando strategie, indicazioni operative, programmazione educativo-didattica, parametri di valutazione dell’apprendimento ed eventuali correttivi da implementare in funzione dei bisogni degli allievi coinvolti.

«Abbiamo ascoltato le esigenze delle famiglie, dell’associazionismo e del territorio, sia per quanto riguarda gli studenti che hanno difficoltà riconosciute, sia per quanti, a causa del Covid – ha spiegato l’assessore Savaglio – vivono in un isolamento psicologico e sociale ostativo».

«Siamo fieri – ha aggiunto – di essere la prima Regione d’Italia a impegnarsi su questo fronte, anche in considerazione del contrasto a fenomeni come il cyberbullismo e il bullismo che rappresentano un’emergenza nazionale».

Con una dotazione finanziaria di 25 milioni di euro, la misura prevede la concessione in favore delle istituzioni scolastiche statali primarie e secondarie di primo e secondo grado di una sovvenzione nella misura del 100% dei costi sostenuti, sulla base di una procedura valutativa a sportello.

Il prossimo 6 maggio si terrà un webinar, alla presenza del dirigente di settore, Anna Perani, per illustrare alle scuole tutte le procedure e chiarire qualsiasi dubbio relativo alla partecipazione al bando. (rcz)

I sindaci della Città Metropolitana di Reggio chiedono a Spirlì di riaprire le Scuole

Sono numerosi i sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ad aver chiesto al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, di «ritirare la sua ordinanza di interruzione delle attività didattiche in presenza, uniformando la nostra regione alle condizioni definite dalle autorità scientifiche nazionali, evitando in questo modo di attendere che sia il Tar ad ordinare la riapertura delle scuole».

I sindaci, tra cui quelli di Reggio Calabria, Monasterace, Santo Stefano, Roghudi, Bagaladi, Cardeto, Bova, Roccaforte, Cinquefrondi, Benestare, Palmi e Scilla, in una nota hanno espresso di non condividere « la scelta del Presidente della Regione Calabria Nino Spirlì di interrompere le attività didattiche in presenza nelle scuole calabresi. Il presidente aveva annunciato nei giorni scorsi che avrebbe atteso i dati relativi alla diffusione dei contagi per decidere il da farsi».

«Ma i parametri diffusi nella giornata di ieri – prosegue la nota –affermano che la Calabria si trova in zona gialla, con una delle densità di contagio più basse d’Italia. Non si capisce, dunque, perché effettuare una scelta in netta controtendenza rispetto ai parametri diffusi dalle autorità scientifiche che, seppur nella necessità di mantenere alta l’attenzione, non giustificano la decisione di interrompere le attività didattiche in presenza assunta dal presidente Spirlì».

«La situazione attuale infatti – prosegue la nota dei sindaci – vedrebbe nella sostanza aperture generalizzate per quasi tutte le attività produttive, in virtù della zona gialla confermata dalle autorità scientifiche, e la chiusura delle scuole, decisa dall’ordinanza di Spirlì. Un controsenso che rischia peraltro di essere censurato dal Tar che, già più volte in passato, si è espresso nel merito di ricorsi presentati dai cittadini, affermando la necessità di motivare provvedimenti cosi drastici e generalizzati, con effetti sociali molto pesanti sulla quotidianità delle famiglie calabresi oltre che sui percorsi formativi e sullo sviluppo educativo dei nostri ragazzi». (rrm)

L’Unità di crisi regionale: Opportuna la chiusura temporanea delle scuole per vaccinare gli operatori scolastici

L’Unità di crisi regionale ha deliberato che è «opportuna e auspicabile» la «temporanea chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, anche al fine di avviare una massiccia e immediata vaccinazione a tutti gli operatori scolastici in modo che possano, al meglio e senza eccessivi rischi, operare all’interno degli istituti per la limitazione dei contagi con gli alunni in presenza».

Ma, prima di ciò, bisognerà attendere la risposta da parte della struttura commissariale nazionale per l’emergenza, in ordine alla distribuzione delle dosi di vaccino necessarie per la popolazione scolastica.

Al vertice, oltre al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, al commissario ad acta della Sanità Guido Longo e agli altri componenti dell’Unità di crisi, hanno preso parte anche il consigliere nazionale Anci Marco Maiolo e il segretario generale Ugl Calabria e segretario nazionale Ugl scuola Ornella Cuzzupi.

L’Unità di crisi ha constatato che «il trend dei contagi, attualmente in ascesa, per come dimostrato anche dagli ultimi dati forniti dall’Istituto superiore della sanità», richiede «l’assunzione di iniziative più incisive a tutela dell’intera popolazione scolastica regionale».

«La scuola – è scritto nel verbale redatto dall’Unità di crisi – è fondamentale per il futuro del Paese e la didattica in presenza è un bene inestimabile dal quale non si può prescindere; tale assioma non deve, tuttavia, impedire che sia messa in opera una strategia di ampio respiro che punti al contenimento dei contagi attraverso l’innalzamento di una vera e propria diga rappresentata dal personale scolastico vaccinato. Solo in tal modo sarà possibile mettere in pratica le soluzioni che portano a una scuola in presenza con una buona dose di sicurezza».

L’Unità di crisi ha deciso di creare una sezione del sito www.rcovid19.it dedicata ai vaccini. La Protezione civile si impegna a organizzare un servizio di segreteria, anche attraverso il volontariato, per contattare i medici di Medicina generale e acquisire i dati da inserire nella apposita sezione del sito. Quanto alla disponibilità di vaccini, il commissario della Sanità ha riferito che, ad oggi, sono disponibili circa 55mila dosi e che la piattaforma dei flussi dei dati è stata realizzata da Poste italiane.L’Unità di crisi ha stabilito che, entro le ore 20 di ogni giorno, dovrà essere messa a conoscenza, dal dipartimento Tutela della salute, dei dati di avanzamento della vaccinazione.

Alle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere è stato inoltre ordinato il completamento della “Fase 1” della campagna vaccinale rivolta alle categorie target di cittadini già individuate, tra cui persone estremamente vulnerabili affette da patologie severe con immunodeficienza, anche pregresse, rientranti nelle “Aree di patologia” individuate a livello nazionale e identificate sulla base di un maggior rischio e di condizione di fragilità, con i loro accompagnatori e/o conviventi.

«Tali soggetti, infatti – riporta il verbale – hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o anche letali di Sars-Cov2». L’Unità di crisi ha concordato anche di approfondire le procedure relative allo screening volte a rafforzare le misure di sorveglianza rispetto alle varianti del Covid eventualmente presenti in regione.

È stato, inoltre, deciso di richiedere all’Esercito l’attivazione di punti di vaccinazione provinciali. Quanto all’ospedale da campo di Cosenza, verrà chiesta la sua trasformazione in centro di vaccinazione; stessa richiesta per la postazione “drive through” di Catanzaro, che sarà trasferita in un immobile idoneo di competenza dell’Azienda ospedaliero universitaria “Mater Domini”.

La prossima riunione dell’Unità di crisi è stata convocata per il prossimo 6 marzo. (rcz)

Franco Corbelli: Dad in tutte le scuole per fermare contagio tra bambini e maestri

«Dad in tutte le scuole per fermare massacro bambini e maestri». È questo l’appello lanciato da Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili, a seguito dell’esplosione dei contagi tra i bambini in una scuola primaria di Cosenza.

Corbelli, infatti, ha denunciato «la drammatica condizione in cui sono costretti a stare, tra molti disagi, i bambini, a scuola, con un sensibile, preoccupante aumento dei casi tra di loro proprio in questi ultimi giorni e con il rischio che, anche per colpa della cosiddetta variante inglese, da poco individuata anche in Calabria, possano verificarsi proprio nelle aule dei veri e propri focolai, trasformando la scuola in una pericolosa polveriera pronta ad esplodere».

Per questo Corbelli nel suo video appello-denuncia ritorna a chiedere «la Dad in tutte le scuole sino al superamento di questa fase emergenziale per mettere, così, al riparo bambini, studenti, docenti e le loro stesse famiglie. La Dad subito in tutte le scuole per fermare il massacro di bambini, maestri e personale del mondo della scuola e le loro rispettive famiglie e comunità».

Diritti Civili aveva chiesto, nelle settimane scorse, l’immediata chiusura delle scuole, anche in Italia, almeno sino a Pasqua, come si sta facendo in mezza Europa, Israele e come ha fatto finanche la Cina per scongiurare una strage. Il leader di Diritti Civili anche nel video protesta, ha annunciato che «i responsabili del mancato intervento, dovranno essere perseguiti per crimini contro l’umanità e, per questo, dovranno essere giudicati davanti ad un Tribunale speciale militare, come si è fatto a Norimberga, dopo la seconda guerra mondiale, per i crimini di guerra».

Corbelli, che si dice «assolutamente contrario alla folle idea di far continuare le lezioni sino a luglio, per recuperare giorni di lezione che si pensa (sbagliando) siano stati persi»,  ha ricordato i «pareri contrari alla riapertura delle scuole di autorevoli scienziati (i prof. Galli, Crisanti, Pregliasco, Lopalco…) e dello stesso consulente del ministro della Salute, il prof. Ricciardi, che afferma, quest’ultimo, come le scuole siano il centro di trasmissione della pericolosa, più contagiosa e letale variante inglese.

«Cosa si aspetta allora ad intervenire? – si chiede Corbelli –. Ci si rende conto del pericolo? Non bastano le decine di migliaia di contagi e le centinaia di morti, che si registrano ogni giorno anche in Italia, con l’impressionante numero complessivo di vittime che, nel nostro paese, sfiora le 90mila? Non bastano i pareri di questi scienziati per disporre la Dad in tutte le scuole”?». (rcs)

Riapertura scuole: Il presidente ff Spirlì valuta la didattica integrata

In Calabria potrebbe essere introdotta la didattica integrata. Lo ha annunciato nel corso di una diretta Facebook il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, che ha sta lavorando a una nuova ordinanza, che darà «la possibilità, per i nostri ragazzi, di poter seguire le lezioni sia in presenza, sia a distanza».

«Stiamo cercando di capire – ha aggiunto – fino a quali classi ci possiamo spingere. Certamente valuteremo tutte le possibilità in modo tale che non ci siano problemi».

«Il diritto alla scuola e allo studio è sacrosanto. Ho cercato – ha aggiunto – di rimanere in mezzo tra le esigenze delle famiglie, dei ragazzi, degli insegnanti e tra le pretese del ministro Lucia Azzolina che, per giustificare quell’effluvio di euro che sono stati spesi per i banchi a rotelle, ha spaccato l’unità degli italiani riguardo la tutela della salute dei nostri giovani, bambini, personale scolastico. Si è parlato tanto della necessità di far rientrare in aula i ragazzi, senza riflettere sul fatto che siamo in piena pandemia. Un qualificato professore, Massimo Galli, tra i vari che affianca il governo stesso, ribadisce che con la riapertura delle scuole, i contagi risaliranno quasi del 25%».

«La tutela della salute dei nostri ragazzi – ha aggiunto Spirlì – non è un giochino o un braccio di ferro tra la Regione e il tribunale, tra il presidente e le forze politiche avverse, o tra i genitori favorevoli e quelli contrari alla didattica a distanza. Smettiamola».

«Ricordiamo che, – ha concluso – se oggi in Calabria l’Rt è inferiore a 1, è perché i giovani sono rimasti a casa». (rcz)

REGGIO – Dal Miur 900 mila euro per la messa a norme delle Scuole Metropolitane

Sono 900 mila euro la somma che la Città Metropolitana di Reggio Calabria ha stanziato per i lavori di messa a norma di alcune scuole della Città Metropolitana.

A renderlo noto il consigliere metropolitano delegato al Bilancio, Istruzione ed Edilizia Scolastica Antonino Castroina, che ha spiegato che la Città Metropolitana, su impulso del sindaco Giuseppe Falcomatà, e con un grande lavoro di racconto da parte del  Settore Edilizia Scolastica e del suo Dirigente arch. Pino Mezzatesta, ha previsto con la delibera 99/2020 una variazione al bilancio di previsione 2020 arrivando alla somma da destinare alle Scuole.

«L’amministrazione Falcomatà, in questi mesi – ha aggiunto – ha intensificato i rapporti con il Ministero dell’Istruzione grazie ad una positiva interlocuzione con il viceministro con delega all’Edilizia Scolastica, Anna Ascani, il cui Ministero ha ammesso a finanziamento gli interventi finalizzati all’adeguamento alla normativa antincendio degli edifici pubblici adibiti ad uso scolastico presentati dalla città Metropolitana e che riguardano ben nove interventi tra Reggio Calabria, Area dello Stretto e Piana di Gioia Tauro».

«La sfida che ci attende – ha detto ancora il consigliere Castorina – è quella di implementare ed efficientare i sistemi di sicurezza e gli spazi di studio e sport per i nostri studenti in accordo con l’intera comunità studentesca con la quale vi è un dialogo costante anche alla luce dei vari interventi realizzati ed al dialogo diretto con il Miur».

«In queste settimane – ha proseguito – con la regia del dirigente all’Istruzione, Francesco Macheda e di tutto il settore 5 siamo già pronti per la predisposizione del Piano al Diritto allo Studio che prevede un intervento di 2 Milioni di euro spalmato sui comuni dell’Area Metropolitana in base al numero degli studenti e la dimensione territoriale e che già nelle annualità precedenti ha avuto positivi riscontri da tutti i comuni interessanti. Con una importante progettualità presentata dal settore 5, alla città Metropolitana viene approvata dal Miur la scheda progettuale di acquisto di arredi scolastici per una somma complessiva di € € 911.000,00 le cui criticità ci erano state segnalate da diversi istituti scolastici e che oggi avranno risposta  come riposta è stata data con la pubblicazione del bando per l’aggiornamento della Short List dei “ Tecnici dell’Assistenza a favore di Persone con disabilità».

«Con la guida di Giuseppe Falcomatà – ha concluso – la Città Metropolitana di Reggio Calabria prosegue Castorina dimostra con azioni concrete e tangibili l’interesse per le nuove generazioni e per la loro sicurezza a scuola». (rrc)

Nucera: Regione Calabria segua sentenza del Tar e riapra le Scuole

Giuseppe Nucera, presidente del movimento La Calabria che vogliamo, ha sottolineato che «le scuole calabresi vanno riaperte», in quanto «il Tar Calabria ha disposto la sospensione del provvedimento con il quale il 14 novembre la Regione Calabria aveva disposto la chiusura di tutte le attività scolastiche di ogni ordine e grado».

Nucera, infatti, lo scorso 20 novembre aveva invocato con forza la riaperture di asili e scuole dell’infanzia (http://lacalabriachevogliamo.it/nucera-riaprire-scuole-dellinfanzia-in-calabria-e-dramma-sociale/). La decisione del Tar Calabria, in attesa di capire gli sviluppi ad essa legata, non può che essere accolta con soddisfazione.

«Il tribunale amministrativo regionale  – ha dichiarato Nucera – ha evidenziato in particolare ‘il grave pregiudizio educativo, formativo ed apprendimentale ricadente sui destinatari del servizio scolastico’, sottolineando inoltre come non vi sia ‘alcuna certezza alcuna del nesso di causalità intercorrente fra lo svolgimento in presenza delle attività didattiche nella scuola materna, in quella elementare e media di primo grado (limitatamente al primo anno) e il verificarsi dei contagi’. Il Movimento ‘La Calabria che vogliamo’ a pochi giorni dall’appello pubblico nel quale si evidenziava il bisogno di riaprire asili e scuole dell’infanzia, esprime compiacimento per la decisione espressa dal Tar Calabria. La nostra regione non necessita di misure così pesanti, che penalizzano in modo enorme le famiglie calabresi e tutti i bambini».

«In modo particolare – ha aggiunto – in una situazione difficile sia emotivamente che psicologicamente come quella che stiamo attraversando, è di fondamentale importanza proteggere le nuove generazioni, senza adottare misure che causano evidenti problematiche da un punto di vista formativo e della socializzazione».

«La Calabria – ha concluso – può guardare al prossimo futuro con ottimismo e coraggio, rispettando le regole ma senza abbandonarsi ad eccessivi allarmismi e chiusure che non servono a nulla». (rrm)

 

Iniziative online sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ai tempi del Covid

Da lunedì 16 novembre, sulla pagina Facebook di Vita, prendono il via la serie di appuntamenti dedicati ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ai tempi del Covid-19.

L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in collaborazione con il Centro Comunitario Agape e Vita in occasione della presentazione dell’11esimo Rapporto di monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che consegna solo una retrospettiva sui passi avanti che sono stati fatti e sui ritardi che ancora permangono, ma allarga lo sguardo sull’impatto della pandemia in corso sui quasi 10 milioni di bambini e adolescenti che vivono in Italia.

Per questo, sono stati organizzati cinque appuntamenti con esperti, opinionisti e istituzioni che si chiuderanno il 20 novembre, Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Lunedì 16 novembre: Una generazione in bilico, tra social e distanziamento sociale.

Chiusi in casa, le ore trascorse davanti a uno schermo sono aumentate a dismisura per tutti, anche per i bambini e ragazzi. Il digitale è stata l’unica via per restare in contatto con amici e compagni e il canale privilegiato usato dai ragazzi per informarsi. Ma sono anche aumentati i casi di cyberbullismo. Come i ragazzi hanno utilizzato internet? Quanto ne hanno abusato? Come sono stati rappresentati? Intervengono  Elena Bozzola e Mauro Cristoforetti, per il Gruppo Crc Dalila, Pier Cesare Rivoltella, direttore del Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica di Milano, Luca De Biase, giornalista, caporedattore di Nòva, Paola Pisano, ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Nunzia Ciardi, direttore del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Martedì 17 novembre, Fragilità di bambini e adolescenti, solitudine delle famiglie. Quali risposte?                      

Le famiglie si sono trovate improvvisamente a dover far fronte a mille esigenze potendo attingere solo a risorse interne. La vicinanza ha rafforzato legami e fatto esplodere le situazioni conflittuali dall’altro. Il lockdown è stata la lente di ingrandimento per una situazione già esistente, ma non messa a fuoco: la solitudine in cui troppo spesso sono lasciate le famiglie. Quale supporto riusciamo a dare oggi alle genitorialità? Intervengono Giorgio Tamburlini e Liviana Marelli, per il Gruppo Crc, Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dell’educazione e dello sviluppo, Università di Padova,  Sandra Zampa, Sottosegretario alla Salute, Chiara Giaccardi, Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia.

Mercoledì 18 novembre, Povertà e ambiente: l’agenda per le nuove generazioni.

C’è una stretta connessione tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 e la realizzazione dei diritti delle persone di minore età. Porre al centro i bambini significa declinare concretamente il tema dello sviluppo sostenibile, in tutte le sue dimensioni, a partire dal benessere sociale e da quello ambientale. Intervengono Giacomo Toffol, per il Gruppo Crc, Federica Gasbarro, Friday For Future, Filomena Maggino, presidente cabina di regia Benessere Italia, Stanislao Di Piazza, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Giovedì 19 novembre, Uguali diritti, diverse attuazioni: le conseguenze delle disuguaglianze.

Il Covid-19 ha messo drammaticamente in luce la realtà: i bambini e le bambine vivono in condizioni estremamente differenti e troppo spesso la rete di servizi e di welfare non riesce a colmare quel gap di opportunità legato alla condizione di nascita. Dal tablet alla mensa, dai libri alla salute, troppi sono i divari nell’accesso ai servizi, alla scuola, alle opportunità educative Intervengono Maurizio Bonati e Aldo Garbarini, per il Gruppo Crc, Marco Rossi Doria, Forum Disuguaglianze Diversità e vicepresidente Con i Bambini, Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, Giuseppe Provenzano, ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

Venerdì 20 novembre, Oltre il Covid-19: una strategia per i bambini e gli adolescenti.

Nell’emergenza Covid-19 inizialmente non è stato adeguatamente considerato l’impatto sociale della pandemia sulle persone di età minore. Un proliferare di tavoli informali – istituzionali e inter-associativi – ha cercato di richiamare l’attenzione su infanzia e adolescenza, indicando le criticità, facendo proposte e discutendo le priorità e le azioni necessarie. Questo sforzo però, in assenza di efficaci meccanismi di raccordo tra i vari livelli di governo, con il Parlamento e nella stessa società civile, rischia di essere poco incisivo. La risposta all’emergenza è l’occasione per mettere in pratica i principi della CRC, con una visione finalmente strategica rispetto alle nuove generazioni. Intervengono Gruppo CRC, Consiglio Regionale Ragazzi Veneto, Chiara Saraceno, portavoce Alleanza per l’infanzia. Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Licia Ronzulli, presidente Commissione Bicamerale Infanzia, Paolo Siani, portavoce Intergruppo parlamentare Infanzia e Adolescenza, Coordinano Arianna Saulini, portavoce del Gruppo CRC

Il sindaco di Castrovillari scrive a Conte e a Spirlì: più flessibilità di orari per le Scuole per garantire diritto allo studio

Il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, ha scritto una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, in merito al nuovo Dpcm entrato in vigore, chiedendo più flessibilità agli Istituti per organizzare l’orario delle lezioni e destinare più mezzi di trasporto pubblico, necessari per gli spostamenti degli studenti.

Il sindaco Lo Polito, infatti, ha evidenziato la difficoltà di attuare le regole emesse con il nuovo Dpcm nel capoluogo del Pollino, ome in altri Comuni della regione, a causa delle distanze che si frappongono tra le residenze degli studenti, e spesso anche dei docenti o personale, con le scuole che insistono in città o in quelle dove sono ubicate nelle vaste zone.

«Infatti – ha scritto il primo cittadino – il trasporto degli alunni pendolari – che raccorda le aree con i centri che accolgono gli istituti superiori – avviene attraverso pullman i quali difficilmente riescono a variare gli orari. Per tale motivo, si rischia di far fare un enorme sacrificio agli alunni che arrivano a Castrovillari prima delle ore 8, poiché saranno costretti a vagare fino all’inizio delle lezioni».

«Da qui – prosegue la lettera – l’espressa richiesta, ai rappresentanti istituzionali, di garantire a ciascuna autonomia scolastica ulteriore flessibilità negli orari al fine di assicurare l’effettivo diritto allo studio di tutti, prevedendo, contestualmente, più mezzi di quelli che sono in servizio. La scuola, oggi, più di prima, è la sfida alla ripresa desiderata e voluta, che riaffronta la questione “futuro” della collettività, anche quando si presenta, temporaneamente, nella realtà, con il volto imprevedibile di un “dramma” come può essere la pandemia. Questo è significativo come le persone che fanno la differenza».

Anche i sindaci di Saracena e di San Basile, Renzo RussoVincenzo Tamburi, si sono mossi per ‘proteggere’ i loro studenti, scrivendo a Ferrovie della Calabria, chiedendo di «incrementare il numero di autobus che collegano Saracena e San Basile a Castrovillari in modo da garantire agli utenti di viaggiare in sicurezza».

«Poiché sono molti gli studenti di Saracena e San Basile – si legge in una nota – che quotidianamente raggiungono Castrovillari con gli autobus, con la presente si rinnova la richiesta, già avanzata dagli scriventi a mezzo pec il 29 settembre u.s., di voler provvedere ad incrementare il numero di autobus» hanno scritto i due primi cittadini».

Inoltre si chiede «l’inserimento per detta tratta di nuove corse in modo da permettere agli studenti di raggiungere gli istituti scolastici rispettando i nuovi orari ed evitare ogni possibile assembramento nelle strade e nelle piazze della Città di Castrovillari».

«Il nostro interesse – hanno dichiarato i due sindaci – è quello di garantire il diritto alla studio come supremo momento di formazione per i nostri giovani cittadini, ma farlo nel rispetto delle disposizioni del governo e soprattutto nell’assoluta sicurezza per la salute di tutti. Confidiamo che l’attenzione di Ferrovie della Calabria per questo territorio si manifesti con l’urgente risposta alle nostre sollecitazioni». (rcs)

Si torna a Scuola: gli auguri della presidente Santelli agli studenti

La presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha voluto porgere i suoi auguri agli studenti calabresi che, da oggi, tornano a Scuola.

«Oggi finalmente ritornate a occupare i vostri spazi vitali – ha dichiarato la presidente – tornano il tempo e lo spazio della scuola: il luogo in cui si orientano e si incrociano stili, culture, società, attraverso cui le nuove generazioni socializzano con le ipotesi di un futuro possibile».

«Un luogo – ha aggiunto – in cui accadono trasformazioni fertili, nel quale anche i più piccoli apprendono pratiche in grado di incidere sulla realtà sociale e sulle sue diseguaglianze, è lì che si creano coscienze critiche e cittadini competenti. Tutto il mondo che vive di scuola e nella scuola sta offrendo il meglio di sé per arrivare, oggi, a riaprire i cancelli in presenza e in sicurezza: dirigenti, docenti e tutto il personale tecnico e amministrativo insieme, e senza sosta, ha lavorato per arrivare a questo primo giorno che quasi 300mila studenti calabresi attendevano con gioia».

«“La cultura è una cosa meravigliosa come il mangiare ma chi mangia da solo è una bestia, bisogna mangiare insieme alle persone che amiamo e così bisogna coltivarsi insieme alle persone che amiamo”, scriveva Don Lorenzo Milani in una delle sue bellissime lettere – ha proseguito la Santelli –. Ecco: insieme e uniti tornate in classe, tra compagni, perché è lì che le cose accadono ma siate audaci con la vostra intelligenza».

«Distanziatevi, adoperate la mascherina, lavatevi spesso le mani, rispettate le regole per affrontare questo lungo momento difficile – si è raccomandata la presidente della Giunta regionale –. Resistono ancora alcuni problemi logistici e strutturali – ha ammesso la Santelli – ma sono certa che la creatività degli studenti, supportata dalla competenza dei docenti, aiuterà a superare ogni problema, perchè la scuola calabrese ha grandi eccellenze».

«Noi, intanto – ha aggiunto – restiamo impegnati a innovare la tecnologia potenziando laboratori per i sistemi di videoconferenza, con didattiche inclusive e aprendo ad una Comunità educante che si apra al territorio con suggestioni provenienti dal mondo delle arti, della musica e dello spettacolo e anche dalle botteghe che sono pagine di storia vivente».

«Iniziamo tutti oggi, di nuovo – ha concluso – a raccontarci cos’è successo in classe, ritorniamo tutti insieme oggi a frequentare il nostro futuro: buon nuovo inizio, allora, e buon cammino». (rrm)