«Voglio lanciare un appello affinché si superino nel brevissimo periodo le incomprensioni che stanno alla base della mancata approvazione del tracciato finale per l’ammodernamento della Ss 106 nel tratto a sud di Sibari e si proceda spediti verso la realizzazione di una strada Europea e sicura». È quanto ha chiesto il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, invitando a prendere «una presa di posizione forte per garantire l’interesse generale e riuscire a non perdere questo treno che il nostro territorio attende da troppo tempo».
Basta Vittime sulla 106: Accolta proposta del sottopasso per collegare Corigliano-Rossano
L’Odv Basta Vittime sulla SS 106 e il Comitato per il Sottopasso, hanno reso noto che il Comune di Corigliano Rossano, guidato dal sindaco Flavio Stasi, ha inoltrato un’osservazione sul progetto di ammodernamento della Statale 106 tra Sibari e Corigliano Rossano, accogliendo la proposta, avanzata dai cittadini, della realizzazione di un sottopasso.
«Nell’intervento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 22 marzo 2023 – si legge nella nota del Comitato per il Sottopasso – il sindaco Stasi in merito al cavalcavia previsto nel progetto nell’area urbana di Corigliano disse testualmente che “la soluzione proposta è scaturita anche da un percorso di condivisione con il territorio, al fine di integrare sotto il profilo dell’assetto urbanistico ed anche paesaggistico l’attraversamento urbano di Corigliano Scalo“».
«Noi non siamo mai stati, non siamo e non saremo mai contro il progetto di ammodernamento della Statale 106 – viene ribadito nella nota dal Comitato – ma siamo dell’idea che anche il passaggio nell’area urbana di Corigliano debba avvenire mediante un sottopasso. In questo senso guardiamo con apprezzamento l’inversione ad “U” del Sindaco Stasi e ci auguriamo che questa proposta possa essere accolta dalla Via regionale e dall’Anas Spa».
«Dopo l’iniziativa di sabato scorso – ha dichiarato l’Ing. Fabio Pugliese, Direttore dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – è emerso chiaramente quanto questo progetto, mai visto da nessuno, calato dall’alto e sviluppato nel chiuso delle stanze dell’Anas Spa, sia il peggiore possibile. Del resto chi ha partorito questo progetto? Gli stessi che hanno realizzato la rotatoria di Santa Lucia… Ora, è chiaro che sarebbe stato opportuno aprire questo progetto al contributo di tutti per migliorarlo quando ciò poteva e doveva essere fatto. Tuttavia fummo noi i soli a dirlo mentre c’era chi, con il megafono in mano, aveva l’ansia da prestazione ed alla fine è sotto gli occhi di tutti che “la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi».
«Ritengo infine – ha concluso Pugliese – che è certamente positivo che il Sindaco abbia condiviso la proposta dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” rispetto alla necessità che la realizzazione di un solo lotto sia vincolato al finanziamento complessivo del Progetto perché se ciò non accade c’è un rischio concreto di realizzare l’ennesima opera incompiuta».
«Auspico – ha detto Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – che la Via regionale ora accolga la nostra proposta di vincolare la realizzazione anche di un solo un lotto al finanziamento del progetto complessivo altrimenti saranno chiare le responsabilità, prima di tutto politiche, di chi ha voluto gestire questo processo a livello regionale».
«Ringrazio l’Amministrazione di Corigliano-Rossano – ha concluso Caligiuri – per aver accolto la nostra proposta di buon senso ed a tutela degli interessi della collettività». (rcs)
L’OPINIONE / Pasqualina Straface: No a confusione su SS 106, si a un progetto sicuro che salvaguardi il territorio
di PASQUALINA STRAFACE – Ho preso atto, complimentandomene, della lodevole iniziativa che sabato 9 marzo, al Centro di Eccellenza dell’area urbana di Corigliano il Comitato “Basta vittime sulla SS. 106”, da anni presente sull’intero territorio calabrese per rivendicare il diritto alla vita attraverso la messa in sicurezza di tale importante arteria stradale, e il neofita Comito “Si al sottopasso”, nato nella Città di Corigliano-Rossano, hanno voluto organizzare al fine di presentare l’importante Progetto della SS 106, adeguamento e messa in sicurezza da Coserie sino all’innesto con la SS. 534 in Comune di Cassano all’intera Città.
Un progetto che Anas S.p.a. ha condiviso con l’Amministrazione Comunale e con nessun altro! Ricordo, a me stessa, che il dibattito su tale importante, tra l’Amministrazione Comunale e l’Anas, iniziò sin dal 10 luglio 2019 ma, da quella data in poi niente e nessuno seppe mai di come la progettazione si stava evolvendo.
Ricordo alla città che già in data 29.11.2012 furono trasmessi gli elaborati del Pfte (Studio di fattibilità tecnica economica) per l’avvio dell’iter per la concessione della deroga al dibattito pubblico, la cui istanza fu presentata dal Commissario Straordinario Anas già in data 29.11.2022.
Successivamente, dopo la trasmissione della Direzione Tecnica di Anas del Pfte per la richiesta dei pareri al Csllpp, nel gennaio 2023, dopo un confronto che l’Amministrazione Comunale avviò, già da settembre 2022, l’Amministrazione Comunale diede consenso positivo sulla soluzione del tracciato individuato come preferenziale per l’Anas fra quelli altri elaboratori dall’esecutore!
Su tale scelta progettuale il 30 marzo 2023 il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha rilasciato parere “positivo” ma con prescrizioni sul progetto dell’esecutore.
Nell’aprile del 2023, con delibera n.°166 la Regione Calabria, avendo acquisito anche il consenso dell’Amministrazione di Corigliano-Rossano ha concesso la “deroga al Dibattito Pubblico”!
Per come sotto gli occhi di tutti se non fosse stato per un gruppo di cittadini di Corigliano-Rossano la città si sarebbe, un bel giorno, svegliata con un progetto poco incline alle caratteristiche paesaggistiche della città e, per i residenti nell’area urbana dello scalo di Corigliano, con un viadotto sopra la testa.
Deleterio è stato demandare al dibattito pubblico perché ha privato la città di un esercizio, quello “del democratico confronto”!
Il Comitato “basta Vittime sulla SS 106” congiuntamente con il comitato “Si al sottopasso”, per come pubblicamente detto nella manifestazione di sabato 9 marzo, ha presentato già da giorno 11 marzo le proprie osservazioni alla “Via” (Valutazione di Impatto Ambientale) alla Regione e i cui termini ultimi scadevano il 12 marzo!
Bene! Fra le tante Osservazioni giunte in Regione giunge notizia anche di quella dell’Amministrazione Comunale della Città di Corigliano-Rossano frutto della promessa pubblica che il sindaco Flavio Stasi, solennemente, prese appunto nella manifestazione di sabato al Centro di Eccellenza.
Noi ne prendiamo atto ed anche soddisfatti diciamo che tale adempimento altro non è che il rispetto di quanto assunto pubblicamente.
Ma di contro, ci sia consentito fare alcune riflessioni. Ma il Sindaco di questa città non era lo stesso che nel gennaio 2023 ha acconsentito all’attuale soluzione individuata preferenziale da Anas e che sabato è stata, per la prima volta, portata a conoscenza della città?
Ma il sindaco di questa Città non è lo stesso che ha dato il consenso alla Regione che con delibera n.°166 ha derogato al Dibattito Pubblico?
Mi chiedo: ma se non ci fosse stato il Comitato “Si al sottopasso” che ha portato a conoscenza della città le mostruosità di tale progetto tutto sarebbe passato inosservato.
Ma ancora!!!!
Come può adesso il Sindaco presentare delle Osservazioni su un Progetto che lui stesso, con la sua Amministrazione, ha avallato con Anas, quindi ritenendolo accettabile per la nostra città?
Mi viene quasi da pensare che tali osservazioni siano il frutto di una emotività che sabato, in maniera irrefrenabile e quasi a giustificare i marchiani errori commessi, ha avvinghiato il Sindaco nella speranza di cercare giustificazioni verso i tanti errori commessi oltre che per dare sollievo al suo interiore rimorso per essere stato attore “assente”, quindi protagonista inutile, di fronte ad un progetto che dovrebbe, negli anni, condizionare lo sviluppo e la crescita economica e urbanistica dell’intera nostra città. (ps)
[Pasqualina Straface è consigliera regionale]
Basta Vittime: Nel primo Cipess 2024 neanche un euro per la Statale 106
L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, hanno denunciato come, nella prima seduta del Comitato Interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), non sia stato stanziato nemmeno un euro per la Strada Statale 106, «una infrastruttura di primaria rilevanza strategica non solo per la Calabria e per il Paese ma per il continente europeo».
E, mentre la strada della morte non ha ricevuto nessuna delibera di finanziamento, sono stati approvati «270 milioni (a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), per la realizzazione dell’intervento ferroviario “Potenziamento infrastrutturale direttrice Roma – Pescara. Raddoppio tratte Interporto d’Abruzzo-Manoppello-Scafa (Lotti 1 e 2)”».
«È stato, altresì – ha spiegato l’Odv – approvato l’adozione del Programma operativo complementare (POC) 2014-2020 della Regione Abruzzo, con una dotazione finanziaria pari a circa 146,5 milioni di euro, comprensiva delle risorse – pari a 78,3 milioni di euro – rese disponibili nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione a seguito del rimborso, da parte dell’Unione europea, delle spese emergenziali anticipate temporaneamente dallo Stato, a valere sulla Sezione speciale del Piano di sviluppo e coesione (PSC) 2014-2020 della Regione, contestualmente ridotta di pari importo».
«Anche questa seduta del Cipess ci lascia con l’amaro in bocca poiché non è stato approvato alcun finanziamento per la strada Statale 106», ha dichiarato Leonardo Caligiuri, presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.
«È davvero sconfortante – dichiara l’Ing. Fabio Pugliese, direttore operativo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che il Cipess abbia impegnato 866 milioni in Abruzzo a 10 giorni dalle elezioni regionali ma, ancora più rilevante è il fatto che 720 milioni siano stati utilizzati a valere dal Fondo di Sviluppo e Coesione, ovvero il principale strumento finanziario attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali tra le regioni più ricche e quelle più povere».
«E tra quelle più povere c’è la Calabria – ha concluso Pugliese – che pur essendo in cima alla lista al momento non ha ottenuto quasi nulla». (rrc)
Il gruppo regionale del Pd chiede formalmente la convocazione di Rfi e Anas per statale 106 e Alta velocità
Il gruppo regionale del Pd chiede la convocazione di Rfi e Anas per quanto riguarda la statale 106 e Alta velocità.
Una iniziativa per fare «il punto della situazione su statale 106 e alta velocità», ha spiegato il capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua.
«Chiediamo formalmente al presidente del consiglio regionale Mancuso e al presidente della IV Comissione Raso la convocazione dei vertici di Rfi e Anas per fare il punto della situazione su statale 106 e alta velocità», dice Bevacqua.
«Da tempo stiamo insistendo sulla vicenda, anche tramite il nostro rappresentante in Commissione Giovanni Muraca, senza avere alcun tipo di risposta. Nel frattempo – prosegue Bevacqua – il governo regionale annuncia e riannuncia finanziamenti e fondi di cui non si ha contezza, come abbiamo avuto modo di dimostrare in occasione di un’apposita conferenza stampa che ha avuto luogo a Lamezia. Chiediamo che si faccia finalmente chiarezza e che i rappresentanti di Anas e Rfi si assumano le proprie responsabilità nelle sedi istituzionali, illustrando nel dettaglio l’utilizzo delle risorse a propria disposizione per queste fondamentali infrastrutture».
«Serve rispetto per il ruolo dell’opposizione – conclude Bevacqua – come noi abbiamo rispetto di chi oggi svolge il ruolo di presidente del Consiglio. Un ruolo da svolgere in maniera imparziale e fornendo le dovute risposte anche a chi cerca come minoranza di svolgere al meglio la propria funzione nell’interesse esclusivo dei cittadini calabresi».
Il sindaco Falcomatà: La Calabria non può più piangere le morti evitabili sulla ss 106
«Servono delle risposte subito: non è più possibile ascoltare a giorni alterni la conta delle vittime di incidenti sulla statale 106. La Calabria non può più piangere queste morti che potrebbero essere evitate». È l’appello lanciato dal sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, a seguito della scomparsa del difensore della squadra As San Luca, Marco Pezzati, avvenuta ieri notte, nell’ennesimo incidente verificatosi sulla statale 106.
«In questi giorni a Bianco e poi a Locri – ha detto – nel corteo coi sindacati e gli amministratori dei Comuni locridei per la difesa e il rilancio della Strada, abbiamo chiesto un’assunzione di responsabilità da parte della Regione e dell’Anas. Una voce, la nostra, condivisa da diverse province calabresi che adesso dovrà essere ascoltata per intervenire in maniera decisa con l’ammodernamento totale e la messa in sicurezza di un’arteria stradale tanto pericolosa quanto importante per il nostro territorio».
«La speranza è che questo ennesimo sacrificio su un’arteria, noto teatro di tante assurde tragedie, non passi invano spingendoci, sempre più, a riflettere sull’importanza della vita», ha concluso il sindaco Falcomatà. (rrc)
Basta Vittime sulla 106: Serve un piano immediato di interventi di messa in sicurezza della SS 106
L’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha denunciato lo stato «comatoso in cui versa l’attuale tracciato della Strada Statale 106 e propone un piano immediato di interventi di messa in sicurezza urgente e di ordinaria e straordinaria manutenzione al fine di mitigare il crescente fenomeno dell’incidentalità e della mortalità stradale sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte”».
In collegamento a L’Aria che Tira su La7, Fabio Pugliese, direttore operativo dell’Od, ha espresso apprezzamento per i 3 miliardi impegnati dal Governo Meloni sulla Statale 106, ma ha ricordato che servono ulteriori 11 miliardi per il completamento dell’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.
Sul punto, inoltre, il Direttore Pugliese ha stigmatizzato la campagna mediatica di chi afferma che con le attuali risorse è possibile ammodernare la Statale 106 da Sibari fino a Catanzaro specificando che «il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e noi abbiamo fatto un accesso agli atti, afferma che con i 3 miliardi è possibile ammodernare la Crotone-Catanzaro» e ha spiegato che «questi due lotti sono stati divisi in stralci e noi abbiamo il timore che loro vogliono finanziare un primo stralcio sulla Corigliano-Rossano – Sibari, un primo stralcio sulla Crotone – Catanzaro per questioni politiche ed elettoralistiche e noi non lo consentiremo, perché noi vogliamo che i lotti funzionali siano ammodernati nella loro interezza».
«La politica deve assumersi la responsabilità e la serietà di decidere, di scegliere cosa deve fare con queste risorse: se ammodernare il lotto Sibari – Corigliano-Rossano oppure quello tra Crotone e Catanzaro», ha sottolineato.
Molto dura, poi, la presa di posizione sul Ponte sullo Stretto: «andare a spiegare ad una delle centinaia e centinaia di Famiglie che sulla strada Statale 106 hanno perso un proprio figlio che la priorità infrastrutturale della Calabria è il ponte sullo stretto significa veramente offendere la dignità di quella famiglia ma anche la dignità della verità».
Per Pugliese, infatti, la manifestazione indetta da tutti i sindacati per Statale 106 «rappresenta un sentimento maggioritario in Calabria. Cioè quello di chi non ha preclusioni verso la realizzazione del ponte sullo stretto ma non la ritiene un’opera infrastrutturale prioritaria per la Calabria». (rrm)
Sit-in dei sindacati per la SS 106: Regione, Anas e Governo finanzino i 15 mln per completarla
Tutti uniti per la Statale 106, per il diritto alla mobilità e la sicurezza. E, soprattutto, ammodernare la strada della morte. È sulla scia di queste rivendicazioni che Cgil, Cisl e Uil Calabria si sono ritrovati a Bianco, Locri, Crosia e Torre Melissa, per chiedere di fare «tutte le procedure che servono per completare la statale 106 a partire da Rossano verso Crotone, da Catanzaro verso Roccella jonica e così via».
Ma, cosa più importante, ha evidenziato Enzo Scalese, segretario generale di Cgil Area Vasta, «il nostro ruolo è sensibilizzare soprattutto la Regione Calabria, Anas e Governo affinché finanzino questi 15 miliardi per servono per completare la Statale 106».
«Le situazioni che portano sviluppo e lavoro – ha aggiunto Scalese – sono riconducibili soprattutto alle infrastrutture: qui abbiamo da fare la statale 106 e completare l’elettrificazione della ferrovia ionica. Perché, altrimenti, è inutile fare i mega progetti. Soprattutto diciamo che bisogna mettere in sicurezza questa strada perché non è più possibile che qui ogni giorno si registrino vittime».
La Statale 106, come rimarcato da Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, è «un pezzo importante del territorio» che, se completata, significa intanto bloccare questa carneficina di vite umane, significa creare occasioni di crescita e di sviluppo per questo territorio per toglierlo dall’isolamento, per cercare di collegare opere infrastrutturali importanti, penso all’aeroporto di Crotone e penso al nascente ponte sullo Stretto di Messina».
«Se non completiamo la statale 106 – ha spiegato – queste opere saranno cattedrali nel deserto. È un’opera che adesso la stessa Europa riconosce nel tragitto di Ten-T e quindi va completata. Proprio per questo stamattina abbiamo concentrato le manifestazioni in questi lotti dove langue la progettazione o manca la copertura finanziaria, perché già dalla programmazione del prossimo documento di programmazione economica e finanziaria del Governo si incomincino a destinare le ulteriori risorse che servono».
Santo Biondo, segretario generale di Uil Calabria, ha chiesto al Governo non solo di sollecitare Anas per presentare il progetto dell’intera opera entro il 2024, ma anche di indicare «una data anche per il completamento di questa strada strategica per la viabilità calabrese e dell’intero Mezzogiorno».
Una manifestazione, quella della triplice sindacale, con cui «poniamo al Governo il tema complessivo dell’infrastrutturazione del Mezzogiorno – ha spiegato Biondo –. Altro che regionalismo differenziato, il Sud ha bisogno di infrastrutture moderne ed efficienti e, per vederle realizzate, servono investimenti importanti e sicuri».
« Il ministro Salvini la smetta di “spottegiare” – ha aggiunto – e dia risposte infrastrutturali al Mezzogiorno che, per i ritardi nelle connessioni stradali e ferroviarie, vede compromesse le sue prospettive di crescita economica e sociale». Per Biondo «senza finanziamenti, infatti, non si possono aprire i cantieri e realizzare le opere. Lo avevamo detto, in tempi non sospetti, per l’Alta velocità ferroviaria, quando in perfetta solitudine avevamo denunciato il fatto che le coperture per portare questa infrastruttura da Salerno a Reggio Calabria non esistevano».
«Allora, il nostro allarme non venne ascoltato e, oggi – ha detto ancora – ci troviamo di fronte al fatto compiuto: con i fondi a disposizione l’Alta velocità difficilmente valicherà il Pollino e si penalizzeranno così le speranze di crescita del porto di Gioia Tauro, riducendo le possibilità che questo hub possa diventare il più importante del Mediterraneo».
«Il governo e, in particolare, il ministro Salvini smettano di fare campagna elettorale – ha concluso – e ci dicano, senza giri di parole, quanti soldi hanno intenzione realmente di mettere per aiutare il Mezzogiorno a superare il suo pensante gap infrastrutturale». (rkr)
L’OPINIONE / Giuseppe Falcomatà: Sindaci e Comunità reclamano il diritto alla mobilità sicura e moderna
di GIUSEPPE FALCOMATÀ – Non basta un progetto di fattibilità. Bisogna correre, andare avanti, fare qualcosa in più per la Statale 106 e per questi 147 chilometri di territorio dove vivono e operano cittadini, sindaci, calabresi che reclamano diritti, sicurezza e sviluppo.
Ringrazio la triplice sindacale per aver alzato l’attenzione su un problema sentito e reale in una parte importante della regione. Con questa manifestazione i sindaci del territorio chiedono un’assunzione di responsabilità alla Regione e all’Anas affinché il progetto di ammodernamento veda finalmente la luce. Le risorse ci sono e, se del caso, si devono adeguare alla particolare congiuntura economica e all’aumento dei prezzi e dei materiali. È bello che la mobilitazione odierna coinvolta, contemporaneamente, diverse province calabresi perché la voce unitaria delle comunità è sempre più forte.
Mentre noi siamo qui a manifestare, una delegazione di consiglieri regionali del reggino, con in testa l’onorevole Giovanni Muraca, si trova negli uffici della Regione Calabria, a Catanzaro, per verificare la situazione e procedere in maniera coordinata e sinergica.
Mi auguro e ne sono convinto che, questo spirito, in cui prevalgono gli interessi del territorio, prosegua anche rispetto all’autonomia differenziata, un altro importante tema da affrontare e contrastare con quanti hanno il dovere di difendere il comprensorio. Diventando legge, questa riforma creerebbe una spaccatura ed un divario insanabile con le regioni del Centro-nord. A quel punto, sarebbe inutile parlare di infrastrutture e progetti di sviluppo di un territorio che il Governo vuole diviso. (gf)
[Giuseppe Falcomatà è sindaco di Reggio Calabria]