Il presidente Occhiuto: Grazie a progetto Ponte sullo Stretto ottenuti 3 miliardi per la Statale 106

«Grazie al progetto Ponte ho ottenuto dal governo 3 miliardi di euro nella legge di bilancio per la strada statale Jonica 106». È quanto ha annunciato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, intervenendo a Start su Skytg24.

«Ho chiesto al ministro Salvini altre risorse per rifare alcuni tratti dell’autostrada perché, è evidente – ha detto – che il Ponte serve a poco se non saranno realizzate le opere complementari per raggiungerlo».

«Negli ultimi mesi sento, giustamente – ha detto – parlare del Mezzogiorno come hub energetico ed economico sul Mediterraneo. Noi stiamo comprando l’energia dal Mediterraneo e ci confronteremo con Paesi che hanno tassi di incremento del Pil sensibilmente superiori a quelli europei. In questo contesto la Calabria e la Sicilia possono essere davvero l’hub dell’Italia e dell’Europa sul Mediterraneo. Il Ponte sarà anche un attrattore di altri investimenti infrastrutturali.
Si ribadisce sempre che in Calabria e in Sicilia manca l’alta velocità, le ferrovie e, in alcuni casi, mancano persino le strade. Ma mancano, e il Ponte finora non c’è stato. Il Ponte sarà un attrattore anche per queste infrastrutture».

«Quando si doveva fare l’autostrada del Sole ci si lamentava che al Sud non c’erano neanche le strade; poi è stata fatta l’autostrada e in seguito furono realizzate anche le strade» ha ricordato Occhiuto.

Il Governatore, poi, ha parlato dell’emigrazione intellettuale e dei laureati in particolare, «un problema gravissimo per la Calabria, perché è la prima ragione di impoverimento della mia Regione» che «non si contrasta col salario minimo».

«Un giovane che si laurea, che magari fa un master – ha spiegato – non ha come obiettivo il salario minimo, ma quello di lavorare in un contesto che gli offra delle opportunità. Per cui il modo migliore per arginare questo fenomeno non è quello di fare un decreto o una legge su questa misura, ma piuttosto di creare opportunità sul territorio e fare in modo che la scelta di rimanere nella propria Regione e di non andare via, sia una scelta libera».

«Oggi non è così – ha proseguito – andare via per i giovani calabresi è talvolta una scelta obbligata. Io so che non è un problema che si risolve in qualche mese di governo regionale, ma soltanto creando delle opportunità e credo che la Calabria queste opportunità le possa offrire».

«È un processo complesso, certo, che necessita anche di investimenti sullo sviluppo e soprattutto nei servizi essenziali – ha sottolineato –. Si sceglie di vivere in una Regione se c’è una sanità di qualità, se tutti i servizi sono di qualità. Il mio sforzo è quello di fare diventare la Calabria una Regione normale, ma anche di grandi opportunità per i giovani affinché possano rimanerci».

Sul tema dell’immigrazione, invece, Occhiuto ha ribadito che la Calabria «si è dimostrata un esempio per l’Italia».

«Io sono molto orgoglioso di governare una Regione che ha mostrato, attraverso i suoi abitanti – ha proseguito – grande solidarietà in occasione della tragedia di Cutro. E ho anche detto più volte che questa solidarietà l’ha dimostrata in silenzio anche nei mesi passati quando la Calabria ha accolto solo nel 2022 oltre 18mila migranti».

«Per cui, sono molto orgoglioso del senso di solidarietà della mia Regione – ha aggiunto –. Una Regione che ha patito la piaga dell’emigrazione nei decenni passati, che sa cosa vuol dire distaccarsi dalla propria terra. Sono d’accordo col ministro degli Esteri tedesco, credo che salvare le persone in mare sia un obbligo, ma credo che l’Europa non possa solo limitarsi a missioni di polizia come Frontex, ma debba pensare a realizzare delle missioni di soccorso che non si esauriscano solo nel salvataggio, ma che si occupino nell’immediato anche delle ricollocazioni dei migranti in Europa».

«Io governo una Regione – ha ricordato – che rischia di essere travolta dai flussi migratori, perché i dati ci dicono che nei prossimi anni cresceranno in maniera esponenziale, per cui ritengo che sarebbe il caso di iniziare a pensare come trasformare una crisi potenziale in un fattore di sviluppo per il territorio».

«Mi riferisco al fatto – ha concluso – che se noi riuscissimo a catalizzare una migrazione da domanda, vale a dire, una migrazione di persone che in Italia potrebbero svolgere quei lavori che molti non fanno, questo sarebbe un modo per creare un percorso di emancipazione per quelli che vogliono venire nel nostro Paese e un modo per dare quella manodopera alle imprese che in alcune mansioni non riescono più a reperire». (rrm)

Il sindaco di Cariati Greco chiede un incontro a Salvini: Portare avanti progetto originario della SS 106

«Portare avanti l’idea originaria di realizzazione della nuova SS 106». È quanto ha chiesto il sindaco di Cariati, Filomena Greco, in una lettera inviata al vicepresidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini.

Ma non solo questo: «non vogliamo – si legge – l’allargamento della 106 esistente ma una nuova strada a 4 corsie a monte che possa dare respiro anche alle popolazioni montane e mantenere il tratto esistente per gli spostamenti slow, come avviene per esempio in Liguria. Collocare la nuova strada in collina, lontana dalle aree produttive agricole e turistiche/archeologiche. Non si può tornare indietro rispetto agli investimenti fatti in questi anni. In alcuni punti del tracciato della 106, come nel caso di Cariati, vi è la concreta impossibilità di procedere al suo allargamento».

Per accelerare la realizzazione del progetto il Consiglio Comunale di Cariati ha approvato la deroga alla procedura di dibattito pubblico per il tratto tra l’aeroporto Pitagora di Crotone e Sibari all’innesto SS 534 nel comune di Cassano allo Jonio, ma solo ed esclusivamente così come previsto nel progetto del megalotto 9: con una strada di tipo B (due carreggiate e 4 corsie, con spartitraffico centrale).

«Con la sua cittadella fortificata bizantina, tra i marcatori identitari della Calabria, Cariati rappresenta una destinazione tra le più attrattive e turisticamente competitivi della regione – ha sottolineato il primo cittadino – raggiungibile però o percorrendo la Strada Statale 106, viaggiando alla velocità media inferiore ai 50 Km/h, oppure per mezzo della linea ferroviari percorsa da vecchie littorine diesel in quanto non ancora elettrificata».

«Certo – ha proseguito la Greco – abbiamo anche un porto e quindi il mare ma, diciamo che, anche questo per motivi di insabbiamento e di erosione costiera non consente una utilizzazione piena per la mobilità. È facile intuire i disagi e le difficoltà che i cittadini sono costretti ad affrontare giornalmente. Ciò agevola lo spopolamento e la riduzione del Pil regionale, costruito quest’ultimo sul turismo e sui prodotti di eccellenza che nel primo caso difficilmente riescono a raggiungerci e nel secondo difficilmente riescono ad uscire per raggiungere i mercati nazionale ed internazionale con le conseguenze economiche e sociali che Lei sicuramente riuscirà ad immaginare».

«Quali progetti si stanno portando avanti per la realizzazione dell’importante nuova SS 106?», è l’interrogativo posto al Ministro Salvini.

«Quanto richiesto dal territorio –  ha detto ancora la sindaca – è la realizzazione del progetto che sta alla base del Magalotto 9. Questa volontà è stata espressa più volte e negli anni dalle varie amministrazioni che si sono succedute, con delibere di Consiglio Comunale. Questo significa che nonostante i sindaci non vengano tenuti in debita considerazione, questa è la volontà del territorio».

«La valenza progettuale del tracciato a monte – ha concluso la Greco – è stata vagliata e apprezzata fin dall’origine. Per raggiungere un tale obiettivo molte risorse sono state spese direttamente ed indirettamente, in quanto la programmazione futura dei territori si sono basate considerando la futura SS 106 posta a monte». (rcs)

Tavernise (M5S): Rappresentanti istituzionali restino uniti nella battaglia per Statale 106

Il consigliere regionale e capogruppo del M5SDavide Tavernise, ha ribadito che «la battaglia sulla Strada Statale 106 è oggi una battaglia che coinvolge indistintamente tutti i rappresentanti istituzionali del territorio dal sindaco, ai consiglieri regionali, ai parlamentari».

«Anche questo– ha aggiunto – è stato frutto di un lavoro costante, che deve però continuare nell’interesse precipuo di un immediato intervento di ammodernamento della statale 106, specie nei tratti che più hanno mietuto vittime. Il completamento, secondo stime, della statale 106 da Sibari a Catanzaro ha un costo di 8 miliardi e solo dopo frequenti solleciti istituzionali si è riusciti ad ottenere un percorso condiviso e i primi 3 miliardi di euro. Il percorso condiviso, i 3 miliardi ottenuti e la prospettiva di immediata cantierizzazione dei lavori sono risultati frutto di lavoro di squadra, che però deve proseguire».

«Nel mese di ottobre del 2021 – ha proseguito – il mio primo incontro con il sindaco di Corigliano Rossano perché tutti i rappresentanti istituzionali lavorassero ad obiettivo comune. Nel mese di dicembre dello scorso anno la lettera del presidente Occhiuto, su sollecito dei consiglieri regionali del territorio, all’allora ministro delle infrastrutture per un’attenzione maggiore alla questione e un deciso intervento di ammodernamento con due carreggiate separate e 4 corsie»f.

«Tanti gli ostacoli, inutile nasconderlo – ha continuato – per cui si è richiesto da un lato diverse prese di posizione congiunte e trasversali sull’amministrazione di Corigliano Rossano per un tracciato condiviso nei tempi giusti per ottenere il finanziamento dell’opera, dall’altro il lavoro in consiglio regionale che ha portato all’approvazione unanime di una mozione per rivendicare le risorse necessarie. Una battaglia che ha visto interessati anche i sindacati con i rappresentanti nazionali».

«Siamo ai passi conclusivi, Anas ha depositato al consiglio superiore dei lavori pubblici il tracciato per le prime conferme e la cantierizzazione. Serve – ha concluso – e continua a servire lavoro di squadra, come la deroga, da parte dei sindaci, al dibattito pubblico, perché i tracciati della 106 che più mietono vittime, risultino tra gli interventi prioritari. Le risorse oggi sono esigue e il futuro chiama tutti a nuove battaglie per le risorse mancanti». (rrc)

L’OPINIONE / Giacomo Saccomanno: Doveva venire Salvini a impegnarsi per il nostro territorio

di GIACOMO SACCOMANNO – Per la prima volta in Calabria la politica nazionale si interessa direttamente e con forte impegno alle infrastrutture per le quali vi è stata, per oltre 30 anni, una continua presa in giro. Tanti annunci e poca concretezza.

Dal ponte all’alta velocità, dal completamento dell’autostrada alle inaugurazioni simulate, dal rigassificatore alla SS. 106! Tante promesse quasi sempre mai mantenute. Matteo Salvini, con coerenza e integrità morale, ha annunciato determinate cose in campagna elettorale e solo dopo qualche settimana dalla formazione del Governo ha affermato che ci sarà un forte finanziamento per tale ultima opera. Le polemiche tante, la concretezza zero per chi vuole solo fomentare queste: come può un intervento strutturale del genere entrare in una manovra urgente per sostenere il momento difficile in cui vive l’Italia, le famiglie, le imprese e i pensionati?

È di notoria conoscenza che la manovra serve per fronteggiare condizioni di estrema urgenza (come ad esempio, per come accaduto, il contrasto al caro energia per famiglie ed imprese e tante altre misure indirizzate a impedire gravi sofferenze di tali settori), nel mentre le infrastrutture e il sostegno alla crescita, trattandosi di provvedimenti strutturali, dovranno entrare in provvedimenti che non sono, certamente, quelli d’urgenza. Le regole sono regole e non si possono calpestare per accontentare questa o quella informazione, certamente non libera ed oggettiva. Il Ministro delle Infrastrutture, correttamente e nel rispetto della legge, ha annunciato che nella manovra di bilancio, che dovrà chiudersi a brevissimo, vi sarà un intervento importante per il completamento della SS. 106.

Questa la volontà politica, che dovrà, poi, confrontarsi con le risorse esistenti ed evitare, comunque, pericolosi scostamenti di bilancio. Fare polemiche su questa corretta azione è, veramente, intollerabile! Il dato sul quale soffermarci è uno solo: per la prima volta, dopo qualche mese dalla formazione del Governo, si parla concretamente delle infrastrutture calabresi e si indicano le strade da percorrere. Cosa mai successa nei 30 anni precedenti. Anzi, per quanto riguarda la SS 106, vi sono zone ove ancora mancano i progetti! Ci chiediamo: cosa hanno fatto i Governi precedenti in oltre 30 anni!

La risposta è sotto gli occhi di tutti: nulla di serio. Oggi, ripetesi per la prima volta, grazie al Governo attuale, alla Lega ed a Matteo Salvini si parla concretamente della realizzazione di un’opera fondamentale come la SS 106 e le polemiche vengono restituite tutte al mittente. (gs)

3 miliardi in più anni per la Strada statale 106: l’annuncio del Mit

È previsto un finanziamento pluriennale di 3 miliardi di euro per l’ammodernamento e la messa in sicurezza dell’arteria nel tratto ricadente nella Regione Calabria. È quanto ha annunciato il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, guidato dal ministro Matteo Salvini.

Ma non è finita: previsto, anche, lo stop agli aumenti delle multe e finanziamenti ad hoc anche per la
Torino-Lione.

«Un risultato storico dopo anni di chieste inascoltate» riporta l’Ansa.

Il Mit guidato da Salvini, dunque, sta rispettando gli impegni presi. Lo scorso 9 novembre il ministro aveva incontrato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, per discutere appunto della Statale 106, e aveva ribadito che «la determinazione del ministero è trovare nuovi strumenti normativi e finanziari per prevedere interventi risolutivi e stanziamenti chiari e spalmati su più anni».

Il Governatore, dal canto suo, in una recente intervista a Il Corriere della Calabria, aveva ribadito che «la Strada Statale Jonica è una delle priorità del mio governo regionale. Già dai primi mesi dopo il mio insediamento alla Cittadella ho chiesto all’esecutivo nazionale, allora guidato da Mario Draghi, di accendere un faro su un’arteria di vitale importanza per la nostra Regione e per l’intero Mezzogiorno».

Il governatore nell’intervista ha spiegato che l’obiettivo è «quello di concludere i lavori della Ss 106 in 10-15 anni al massimo: per completare interamente questa infrastruttura ci vorranno più risorse di quelle che verranno stanziate per il Ponte sullo Stretto» e che finanziamenti «dovranno, auspicabilmente, essere scadenzati nel tempo, per evitare la possibilità di disimpegnare queste risorse a causa dei tempi tecnici necessari a costruire l’opera». (rrm)

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Governo intervenga concretamente per infrastrutture

I segretari nazionali e regionali di CgilCislUil CalabriaA Maurizio LandiniLuigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno ribadito come «ritengono decisivo per il futuro del Sud che il Governo intervenga concretamente per la riqualificazione e la realizzazione di quelle opere infrastrutturali prioritarie che sono determinanti per la ripartenza economica e la sostenibilità sociale del territorio meridionale».

L’ammodernamento delle infrastrutture, infatti, per i sindacati sono un punto fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese, per questo hanno chiesto al Governo «di dare continuità alle decisioni assunte dal precedente Esecutivo e prevedere nella legge di bilancio l’intervento previsto per l’opera pubblica denominata Strada statale 106 che, attraverso quanto previsto dal Documento di economia e finanza, è stata definita un’opera strategica con investimenti congrui e finalizzati al completamento dei tratti cantierizzati, alla esecuzione dei restanti e al finanziamento degli studi progettuali dei tratti necessari alla realizzazione di questa infrastruttura su tutto il territorio regionale interessato fino a Reggio Calabria».

«Cgil, Cisl e Uil – hanno concluso – ricordano al Governo che l’ammodernamento e la completa realizzazione della Strada statale 106, un’arteria letale che è stata ribattezzata come famigerata “strada della morte”, rappresenta il punto fondamentale della “Vertenza Calabria” aperta tra Cgil Cisl Uil Calabria e Governo regionale calabrese, sostenuta dalle scriventi, che prevede, tra le altre questioni, la richiesta di adeguamento strutturale e ammodernamento di questa opera strategica». (rcz)

Sanità, Occhiuto: Entro fine anno Governo approvi il Piano Operativo

«Se il Programma operativo non ci verrà restituito approvato entro fine anno, comunicherò al ministro della Salute e al ministro dell’Economia che non mi siederò più al Tavolo Adduce». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, in una intervista alla Gazzetta del Sud.

«Ho ereditato una sanità in serie D, l’obiettivo è di portarla in serie A, ma sono consapevole che ci vorrà qualche stagione. Un anno, dopo decenni di disastri, non può essere sufficiente: non ho la bacchetta magica» ha aggiunto Occhiuto, spiegando che «in questi i primi 12 mesi abbiamo gettato le basi per il cambiamento. Cariati, Trebisacce e Praia a Mara sono nuovamente nella rete ospedaliera».

«Abbiamo impresso un’accelerazione decisiva alla costruzione degli ospedali di Vibo Valentia e della Sibaritide – ha proseguito – e stiamo risolvendo i problemi per l’ospedale di Palmi. Con il Cis  Salute del Pnrr avremo 350 milioni per ospedali di comunità e case della comunità. Abbiamo scritto la ‘manovra d’autunno’ che ci permetterà di assumere 3.600 operatori sanitari. Ci sono 826,2 milioni di fondi Inail e 320 milioni di fondi statali per i presidi e gli ospedali, tra i quali Locri, Melito Porto Salvo, Castrovillari, Cetraro e Paola.
Abbiamo avviato la riorganizzazione del 118: avremo anche noi una centrale unica dell’emergenza/urgenza. E con il 2023 partirà Azienda Zero, l’organo di governo regionale della sanità».

«Sarò il primo commissario ad aver fatto la ricognizione del debito – ha detto ancora –. Le persone che ho incaricato mi hanno assicurato che entro fine dicembre avremo una quantificazione di massima. Il Programma operativo è stato inviato mesi fa ai Ministeri vigilanti. Ci mandano osservazioni e continue osservazioni alle nostre risposte alle loro osservazioni: un circolo vizioso.
Il Tavolo Adduce così non funziona, la sanità della Calabria ha bisogno di strutture ministeriali che ci aiutino, non di atteggiamenti pignoleschi e ragionieristici da parte di funzionari dello Stato».

Il Governatore, poi, ha parlato della Strada Statale 106, annunciando che è al lavoro per una legge speciale: «Sto dialogando ai più alti livelli – con il sottosegretario Mantovano e con i ministri Giorgetti e Salvini – per una legge speciale che preveda finanziamenti certi e pluriennali per la Ss106. Nelle prossime settimane spero che avremo importanti novità».

«Le grandi opere servono – ha ribadito – ma devono anche produrre vantaggi per i territori e per i cittadini. Con questa prospettiva sarebbe più facile far digerire alle popolazioni i rigassificatori, i termovalorizzatori, gli impianti eolici. Dico No alla logica Nimby: la Calabria è una Regione affamata di opportunità. Da un anno chiedo la firma del Dpcm per dichiarare strategico il rigassificatore di Gioia Tauro, e sono fiducioso che con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi avremo una svolta epocale per il nostro territorio».

«C’è un grande interesse intorno al porto di Gioia Tauro – ha continuato –. The European House Ambrosetti qualche giorno fa ha riunito proprio dentro il porto investitori, istituzioni e decisori. Aponte, che ho incontrato a Ginevra qualche mese addietro, vuole investire a Gioia Tauro altri centinaia di milioni». (rcz)

Occhiuto: Chiederò a Salvini di investire anche sulla SS 106

«Chiederò al ministro Salvini di investire anche sulla Statale Jonica, la SS 106, che è definita purtroppo da vent’anni la strada della morte. Credo che in un Paese civile non ci possa essere una strada che viene definita così», ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a Buongiorno Regione.

Nel suo intervento, Occhiuto ha ricordato di governare una «regione nella quale insiste un porto, quello di Gioia Tauro, che è diventato il primo in Italia, con una movimentazione di 3,6 milioni di container all’anno: un numero superiore a quello che fanno i porti di Genova, Savona e Trieste, sommati tra loro. Questo significa che il Mediterraneo è diventato davvero il luogo centrale degli scambi commerciali».

«Il Mezzogiorno e in particolare la Calabria e la Sicilia – ha ricordato – possono essere l’hub dell’Italia e dell’Europa sul Mediterraneo, per cui credo che realizzare infrastrutture strategiche come il Ponte sullo Stretto dimostrerebbe la volontà del governo di investire in questa parte dell’Italia che può divenire una risorsa per tutto il Paese».

«Io sono assai favorevole alla realizzazione di quest’opera – ha concluso – ma è del tutto evidente che insieme al Ponte, vanno fatte anche le altre infrastrutture. In Calabria, ad esempio, abbiamo una sola strada di collegamento con le altre Regioni, l’autostrada A2, e non ho altre direttrici ridondanti». (rrm)

Statale 106, Bruni, Bevacqua e Tavernise: Occhiuto chieda a Salvini i 3 miliardi

In una nota congiunta, Amalia Bruni, capogruppo del Misto, Giuseppe Bevacqua, capogruppo del Partito democratico e Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5Stelle in Consiglio Regionale, hanno chiesto al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, di chiedere al ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che «vengano messi a disposizione i tre miliardi di euro previsti dal Def» per la Statale 106.

«Deve essere rimasto male il Presidente Occhiuto – si legge nella nota – quando ha scorso la lista dei Sottosegretari, nominati ieri pomeriggio nel corso del Consiglio dei ministri. Tra i nomi letti non ha trovato quello del senatore Giuseppe Mangialavori, ampiamente da lui caldeggiato e sostenuto, oltre che dato per certo da qualche settimana. Un brutto risveglio nel constatare che a livello nazionale non ha più lo stesso sex appeal di qualche tempo fa».

«Se accetta un consiglio, lo fa di rado ma non per questo ci sottraiamo dal darglielo – hanno detto – torni a occuparsi seriamente e con più determinazione delle cose di casa sua, faccia in modo che le istanze più importante dei calabresi vengano finalmente prese in considerazione dal governo che ora è dello stesso colore politico della sua giunta. La prima occasione è vicina, precisamente l’8 novembre quando incontrerà il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini al quale può sottoporre la vicenda della 106, magari spingendo perché finalmente vengano messi a disposizione i tre miliardi di euro previsti dal Def, ora da inserire nella Legge Finanziaria che serviranno a mettere in sicurezza una delle arterie viarie più pericolose di tutta la Penisola».

«Sarebbe finalmente un’ottima notizia – hanno concluso – per risolvere definitivamente una questione che da anni tiene banco ma che mai nessuno è stato in grado di risolvere definitivamente. Ogni anno sono decine le vittime che questa strada killer continua a mietere. È arrivato il momento di parlarne in modo franco e diretto con il ministro Salvini e portare a casa un risultato che sarà apprezzato da tutti i calabresi». (rrc)

Basta Vittime sulla 106: Con questa Regione su SS 106 non ci sarà nulla

Il Direttivo dell’Organizzazione Basta Vittime sulla Statale 106 ha denunciato come «con questa Regione Calabria sulla Strada Statale 106 non ci sarà nulla», e ha invitato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mauro Dolce, a «percorrere insieme con la nostra Organizzazione la Statale 106: questa volta da Reggio Calabria fino a Catanzaro».

«Non per discutere con lui  – ha detto il Direttivo – lungo il percorso dei progetti già esistenti da circa 20 anni per la Nuova Statale 106 tra Reggio e Melito di Porto Salvo e per parlare del nuovo tratto tra Locri e Ardore o della variante di Caulonia. Perché sappiamo che non saranno realizzati per qualche decennio! Ma per fargli comprendere qual è lo stato comatoso in cui versa la Statale 106 esistente».

L’Odv, infatti, ha riportato le parole dell’assessore Dolce, in cui ha ribadito che la 106 «è una delle priorità, nel prossimo mese tutta la progettazione della parte da Sibari a Catanzaro, sarà completata e portata anche al parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici». «Quanto ai tempi, noi abbiamo come prima attività il tratto Crotone-Cutro», circa 10 chilometri di Nuova Statale 106».

«Il momento della verità non tarda ad arrivare – ha spiegato l’Organizzazione – quando Dolce – in coerenza con quanto affermato di recente dal Presidente della Regione Calabria Occhiuto – afferma che «una volta che c’è la progettazione pronta, saremo in grado di intercettare i finanziamenti che saranno disponibili nel prossimo futuro, speriamo che ce ne siano» ed aggiunge «questo ovviamente non dipende da noi» ma «dal nuovo governo».

«Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – si legge in una nota – ormai da mesi denuncia annunci e proclami ripetuti da parte del Presidente della Regione Calabria e dell’assessore alle infrastrutture Dolce sostenendo che non vi è alcun investimento previsto sulla Statale 106. Non solo: siamo stati letteralmente “oscurati” ogni qual volta abbiamo denunciato che la “nuova progettazione” era solo uno strumento per sperperare denaro pubblico al solo fine di non fare ciò che concretamente serviva: trovare finanziamenti, anche tramite i fondi del Pnrr ed il Fondo di Sviluppo e Coesione. al fine semplicemente di realizzare i progetti che sulla Statale 106 esistono da oltre 20 anni!».

«Anche in questa sede – continua la nota – ricordiamo che il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ormai da mesi denuncia l’incapacità e l’inadeguatezza dell’attuale dirigenza di Anas Spa in Calabria chiedendone ripetutamente le dimissioni. Il Presidente della Regione Calabria e l’assessore Mauro Dolce dovrebbero chiedere alla Direzione Generale di Anas Spa perché negli ultimi 3 anni sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” non viene realizzata neanche la manutenzione ordinaria e straordinaria e mancano importanti interventi di messa in sicurezza urgente già programmati ed in parte finanziati da anni».

«Parliamo dei dirigenti della Struttura Territoriale di Anas Spa in Calabria che, insieme al fantomatico “Commissario Straordinario per la Statale 106” Massimo Simonini ormai da anni hanno prodotto solo e soltanto una cosa che è sotto gli occhi di tutti: il nulla più assoluto – prosegue la nota –.  Sono gli stessi che quando furono convocati in quarta commissione nello scorso mese di febbraio per essere auditi non si sono presentati dimostrando in modo palese l’assoluta mancanza di autorevolezza e di capacità che manca, in materia di infrastrutture e sulla Statale 106 nello specifico, in seno al Governo della Regione Calabria».

«Una Regione Calabria – è stato evidenziato – che è totalmente incapace di aprirsi al confronto con quanti possono offrire un contributo di idee e di proposte sulla Statale 106 dimostrando di non possedere conoscenze, competenze e idee. Non hanno visione e, purtroppo, navigano a vista. Riteniamo, altresì irricevibile il messaggio dell’assessore Dolce secondo cui i nuovi finanziamenti dipenderanno dal nuovo Governo. Perché del nuovo Governo fa parte Forza Italia che qui in Calabria è rappresentata dal Presidente della Regione Roberto Occhiuto il quale, a più riprese, nei mesi scorsi, ha dichiarato che nella prossima legge finanziaria – che verrà ovviamente redatta anche da Forza Italia – avremmo ottenuto 3 miliardi di euro sulla Statale 106».

«Nella realtà non ci sarà nulla – continua l’Odv –. Anche per questa ragione il Direttivo intende confermare che l’unico obiettivo resta il nuovo tracciato della Statale 106 Crotone – Cutro e per essere realizzato servirà un decennio. E nel frattempo? Lasciamo che altri cittadini continuino a morire sulla Statale 106 senza fare nulla? Servono interventi urgenti ed immediati di messa in sicurezza e deve essere avviato al più presto un piano di ordinaria e straordinaria manutenzione al fine di intervenire sulle diverse ed innumerevoli criticità al fine di rendere più sicura la Statale 106 esistente: ovvero quella che dovremo percorrere per chissà quanti altri decenni a venire».

«Il Direttivo dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende, infine – si legge – ricordare che nel triennio 2016 – 2018 sulla Statale 106 furono avviati – Bilanci di Esercizio di Anas Spa alla mano – diversi interventi di messa in sicurezza conclusi in tempi rapidissimi, fu regolarmente svolta l’attività di ordinaria e straordinaria manutenzione e furono approvate dal Governo le Delibere CIPE della Nuova Statale 106 in costruzione tra Sibari e Roseto Capo Spulico anche grazie all’ottima interlocuzione tra la nostra Organizzazione di Volontariato e l’allora Presidente della Regione Calabria Mario Gerardo Oliverio e gli assessori regionali Francesco Russo e Roberto Musmanno».

«Non dimentichiamo – conclude la nota – che con l’Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno con la nostra O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” nel novembre 2016 percorse la Statale 106 in auto da Sibari fino a Caulonia. Passaggio che fu propedeutico ad una serie di interventi già completamente realizzati ed altri progettati ed in parte finanziati». (rrc)