RENDE (CS) – Il musical “Alice”

In scena domani sera, al Cineteatro Garden di Rende, alle 20.30, il musical Alice (Dove sono le meraviglie?) di Francesco Mastroianni e una produzione Teatro Rossosimona.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Tirreno Festival curato da Dedo Eventi e prevede una matinèe per gli studenti.

Una versione attualizzata dell’eroina di Lewis Carroll nella quale – spiega Mastroianni, che oltre ad aver curato drammaturgia e regia è anche in scena – «viene dato valore allo smarrimento della protagonista in quella delicata fase di passaggio dall’età dell’innocenza al mondo degli adulti. Il paese delle meraviglie, e i suoi abitanti, non sono altro che lo specchio della vita di Alice e dei suoi rapporti familiari e sociali». 

Il ruolo di Alice è affidato alla giovanissima Raffaella Zagordo, selezionata fra gli allievi del “Performing Arts Studio Mirella Castriota” insieme a Benedetta Bilotto, Sofia Cundari, Francesca Froio, Paolo Rendace, Vincenzonilo Stellato e Sara Zanolini.

Ad affiancarli un gruppo di performer professionisti con un background di tutto rispetto – Donato Altomare, Gea Andreotti, Giulia Maffei, Linda Gorini, oltre allo stesso Mastroianni –, in scena con Mirko Iacquinta, Alessia Mandoliti e Gabriella Sarubbo.

Da segnalare anche le coreografie di Angela Tiesi, la direzione di scena di Patrizia Castriota e la direzione di produzione di Lindo Nudo; completano i credits Jacopo Andrea Caruso (responsabile tecnico), Vittorio Falbo (fonico) e Raffaele Iantorno (macchinista). 

Lo spettacolo sarà in replica al teatro Odeon di Paola domani, 24 aprile, al cineteatro Vittoria di Diamante il 26 e 29 aprile, all’auditorium Massimo Troisi di Morano Calabro il 27 e 28 aprile. (rcs)

Rizziconi, i riti sacri della Pasqua celebrati in un film di Ferdinando Sette

di PINO NANOSabato Santo a Rizziconi va in scena il film della Pasqua cristiana mista ai riti pagani della stessa, un documentario firmato dal giovane regista Ferdinando Sette e interamente dedicato alla storia della Pietà Popolare nella Piana di Gioia Tauro, a ridosso di Palmi, tra Taurianova e Cittanova, insomma il cuore dell’Aspromonte.

Ad ospitare la prima nazionale del film sarà il Municipio di Rizziconi con il saluto iniziale del sindaco Alessandro Giovinazzo. Sarà poi la volta dell’assessore alla cultura Giuseppe Scarfò e della professoressa Maria Rosaria Russo che daranno del documentario una chiave di lettura antropologica. Poi l’intervento del sacerdote don Nino La Rocca studioso e profondo conoscitore delle tradizioni locali di queste zone e di questi paesi.

A me hanno chiesto invece di parlare ancora una volta del Caso-Natuzza Evolo, avendo la storia di Natuzza Evolo, e che io ho raccontato per la Rai mille volte diverse, una parte predominante anche in questo documentario televisivo.

«Parliamo di un docufilm – spiega il giovane regista di Rizziconi – che vuole riproporre “La Sacra Tragedia di Cristo”, una rappresentazione teatrale divisa all’epoca in 5 atti, nel tempo ridotta a 3 atti, scritta dal Professore Francesco Carbone, ai fini del ‘800. Il copione è considerato una «priorità locale» da non consegnare alle altre località limitrofe. La sua durata totale di 150 minuti, unita ai versi entrati nel linguaggio popolare, la rende una componente culturale radicata nel tessuto sociale di Rizziconi». 

Atto Primo. Si parte dalla Domenica delle Palme: l’ingresso di Cristo a Gerusalemme Il documentario apre con le immagini della scena teatrale in cui Gesù viene accolto dalla folla festante con rami di palma e ulivo. Queste riprese si intrecciano con la cerimonia contemporanea della benedizione delle palme che si svolge presso la Chiesa del Calvario, in un montaggio che evidenzia la continuità simbolica tra passato e presente. 

Atto Secondo, la lavanda dei piedi e l’Ultima Cena: anche in questo caso, le sequenze della tragedia si alternano con le riprese della liturgia odierna, celebrata durante la Santa Messa del Giovedì Santo. L’intimità del gesto di Cristo che lava i piedi agli apostoli si riflette nell’intensità spirituale della celebrazione religiosa attuale.

Atto Terzo, la Salita al Calvario e il legame con Natuzza Evolo. Il dolore della Via Crucis si manifesta attraverso le immagini teatrali della salita al Calvario e del pianto della Veronica. Questi momenti trovano eco nella figura di Natuzza Evolo, cui è dedicato un approfondimento simbolico, e nella processione del Cristo Morto, documentata con un montaggio che alterna la tradizione teatrale con le riprese dell’ingresso in chiesa della statua del Cristo. 

Atto Quarto, l’Affruntata. San Giovanni corre per tre volte per portare alla Madonna la notizia della Risurrezione. Il culmine è l’incontro con il Cristo Risorto, svelato tra applausi e fuochi d’artificio. Un evento che, ogni anno, emoziona profondamente la comunità: occhi lucidi negli anziani, partecipazione intensa nei giovani. 

Il documentario – aggiunge ancora Ferdinando Sette – prende vita attraverso immagini d’archivio delle varie manifestazioni locali, restituendo il sapore del tempo e delle emozioni collettive vissute negli anni e le immagini di chiusura, immagini contemporanee delle stesse celebrazioni, mostrano come la fede e la tradizione continuino a camminare insieme, rinnovandosi continuamente e senza mai perdere la loro essenza. (pn)

A Cinquefrondi inizia la costruzione del primo asilo comunale

È stato aperto il cantiere per la costruzione del primo asilo comunale di Cinquefrondi. Lo ha reso noto l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Conia, sottolineando come «questo intervento segna una nuova tappa nel percorso di sviluppo e miglioramento dei servizi sociali per le famiglie del nostro territorio, che si aggiunge ai tantissimi cantieri attualmente attivi, con progetti che spaziano da infrastrutture a opere di forte utilità sociale».

«L’asilo nido – viene spiegato nella nota del primo cittadino e di Roberta Manfrida, assessora alla Pubblica Istruzione – che sorgerà in una zona facilmente accessibile, rappresenta una vera e propria innovazione per il nostro comune. Si tratta di una struttura che risponde a un bisogno concreto delle famiglie, offrendo un ambiente sicuro e stimolante per i bambini dai 3 mesi ai 3 anni».

«La nuova struttura – hanno aggiunto – non solo garantirà un servizio essenziale per i più piccoli, ma si inserisce anche in una visione di sviluppo che pone al centro il benessere delle persone, in particolare delle madri, in un’ottica di politiche di genere concrete e di supporto alla conciliazione tra vita familiare e professionale».

«L’asilo nido si inserisce in un contesto di rinnovamento e di crescita – si legge – che ha visto negli ultimi anni altre importanti opere pubbliche. Tra queste, ricordiamo la creazione della nuova sede del Liceo Musicale e l’introduzione del nuovo Liceo Coreutico, unica sede nel territorio reggino, rispondendo così alla crescente domanda di specializzazioni in ambito artistico. Inoltre, sarà inaugurata una scuola di alta specializzazione in costruzione che sorgerà nella ex sede della Comunità Montana, per favorire la formazione professionale e il rafforzamento delle competenze in diversi settori».

«Il nostro impegno per il futuro non si ferma: l’apertura dell’asilo nido comunale segna un altro passo importante verso la realizzazione di una comunità più inclusiva, solidale e al passo con i tempi. L’asilo nido – viene sottolineato – non è solo un servizio per i bambini, ma anche un supporto fondamentale per le donne del nostro territorio, permettendo loro di accedere più facilmente al mondo del lavoro, senza rinunciare alla cura e alla crescita dei propri figli».

«In un momento storico in cui la conciliazione tra impegni familiari e lavorativi è sempre più difficile – hanno continuato Conia e Manfrida – l’Amministrazione comunale di Cinquefrondi ha deciso di investire con decisione su politiche che pongano al centro le persone, con particolare attenzione alla tutela delle pari opportunità e all’inclusività».

«La realizzazione di questo asilo nido – conclude la nota – è il frutto di un lavoro collettivo, che coinvolge diversi settori dell’Amministrazione e che testimonia ancora una volta la nostra volontà di rispondere alle esigenze dei cittadini, con interventi mirati, concreti e di qualità. Siamo certi che questa nuova struttura rappresenterà un punto di riferimento per tutte le famiglie e contribuirà a rendere Cinquefrondi una città sempre più accogliente, moderna e attenta al futuro dei più piccoli». (rrc)

Il progetto della Pro Loco per celebrare i 243 anni di Filadelfia

Il 16 aprile del 1783 fu fondata Filadelfia. Sono passati 243 anni da allora e, per l’occasione, la Pro Loco di Filadelfia ha presentato in Comune un progetto/programma per l’anno 2026 intendendo organizzare un evento che unisca storia, cultura e comunità. “Festeggiamo la nostra storia. 16 aprile 1783 – 16 aprile 2026”.

La proposta della Pro Loco prevede: una cerimonia istituzionale con cerimonia d’apertura alla presenza del Sindaco, della cittadinanza, della scuola, delle associazioni, degli enti, delle istituzioni e di tutte le realtà sociali di Filadelfia; la benedizione della città con la partecipazione delle autorità religiose;  l’istituzione della data del 16 aprile come “Giornata celebrativa della Fondazione di Filadelfia”, in ricordo della posa della prima pietra della città e la posa di una targa o di una stele commemorativa della fondazione. 

La proposta proseguirà con il momento della rievocazione storica in cui è prevista una mostra fotografica con immagini e documenti storici, i momenti più salienti della vita della città e la Lettura di documenti storici sulla fondazione della città. Altro momento sarà il “Filadelfia si Mostra: Anniversario” con Mercatino dei Sapori e delle Tradizioni: stand gastronomici con piatti e prodotti tradizionali di Filadelfia. E ancora attività per coinvolgere i cittadini e la scuola tramite concorsi di poesia, fotografia, disegno a tema “La mia Filadelfia”.

Non può mancare il momento delle note, in cui si chiederà alla Banda musicale Ampas e all’Orchestra Gemelli ed altri attori musicali presenti sul territorio di Filadelfia l’esecuzione di brani tratti dai loro vasti repertori. 

Il momento conclusivo prevede una torta gigante dei 243 anni ed un brindisi collettivo, uno spettacolo pirotecnico per chiudere la festa. Il programma proposto è ricco e articolato, pensato per valorizzare al meglio la storia e le tradizioni di Filadelfia ma la sua realizzazione sarà modulata ed arricchita dalle collaborazioni che si riuscirà a mettere in campo, mantenendo sempre l’obiettivo di offrire alla comunità un evento significativo e partecipato. 

Attraverso incontri periodici si intenderà co-progettare la giornata in cui ognuno propone e costruisce un pezzo della Festa. La Pro Loco di Filadelfia intende quindi non solo istituzionalizzare la “Giornata celebrativa della Fondazione di Filadelfiama anche valorizzare il significato profondo del nome Filadelfia (amore fraterno), rafforzando così il senso di appartenenza e rendendo la festa davvero collettiva. (rvv)

All’Antico Mulino delle Fate di Lamezia la Primavera in Festa

All’Antico Mulino delle Fate di Lamezia Terme riprendono gli eventi della Primavera in Festa fino al 26 aprile.

Da sabato al 26 aprile sono previste, dalle 15, visite guidate quotidiane al Bosco delle Fate e all’Antico Mulino, per gruppi e famiglie.

Domenica, giorno della Santa Pasqua, alle 9.30 gli Amici dell’Antico Mulino delle Fate, con il suggerimento della Fata Gelsomina, faranno visita ai piccoli pazienti del reparto di Pediatria del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme, con l’evento“Incantesimi in Corsia”, appuntamento che si rinnova ogni anno in cui la Fata Gelsomina sente il bisogno di trascorrere qualche ora con i più piccoli che non riusciranno a far visita al suo Regno proprio il giorno di Pasqua, e quindi è previsto il racconto della leggenda “Gelsomina e il Suo Regno l’Antico Mulino delle Fate”, accompagnati dalla donazione di giochi, gadget e il libro della Fata Gelsomina. 

Nel pomeriggio, dalle 16.30, sarà rinnovato l’appuntamento con la tradizione, faremo visita alla chiesa della Veterana o “Chiesa delle Cucchijarelle”, per poi scendere all’Antico Mulino delle Fate e rivivere l’incantesimo di Fata Gelsomina con la degustazione di dolci pasquali della tradizione accompagnati da momenti musicali offerti dal Tenore Giancarlo Paola.

Lunedì 21 di Pasquetta, “Restare in città” nel Parco Naturale-Culturale il Bosco delle fate” con l’evento “’A Galanea al Mulino”. Il ritrovo è alle ore 10.45, visita guidata con termine ore 12:30, segue pranzo a sacco negli spazi verdi attorno al mulino e alle 17.30 evento per bambini con la “Caccia alle Uova nel Bosco delle Fate”, pranzo a sacco non offerto, necessaria prenotazione.

Martedì 22 aprile ore 10,30: evento Macinare Cultura con “Pachamama,, riconnettersi con gratitudine a Mamma Natura, a cura della “Fata delle Armonie” Paola Girelli, in collaborazione con “Artivisti”, evento gratuito richiesta prenotazione.

Sempre martedì 22 aprile alle 15:30, per bambini, “Le leggende del Bosco Incantato” e a seguire alle ore 16:30 “Le Olimpiadi dei piccoli Esploratori”, eventi gratuiti gradita prenotazione.

Mercoledì 23 e giovedì 24 aprile dalle9.30 alle 12.30, Gli Amici dell’Antico Mulino delle Fate faranno visita all’Istituto Comprensivo “Ardito-Don Bosco” classi primarie, per l’occasione a tutti gli alunni dei diversi plessi che hanno partecipato da piccoli esploratori alle visite guidate nel Bosco e al Mulino e che quindi conoscono la Fata Gelsomina, sarà illustrata “La Storia e il mistero del Bosco delle Fate sui passi dell’ingegnere”, con la visione e spiegazione dello studio e del monitoraggio della Fauna del Bosco delle Fate, tramite la visione di filmati inediti registrati durante il monitoraggio in continuo con l’ausilio di fototrappole a cura dell’ingegner Fabio Aiello, nel luogo dove da secoli si mescolano Storia e Mistero.

Venerdì 25 aprile alle 10.30 torna, con il suo terzo appuntamento l’entusiasmante viaggio in natura con l’evento: “Fermate i Social: Voglio Scendere!” Vivere senza il consenso di nessuno ritrovando se stessi. Esercizi in natura con i suoni di campane tibetane a cura di Marcello Turco, evento sempre gratuito in collaborazione con l’Associazione Dharmonia, richiesta prenotazione, garantita disponibilità fino ad esaurimento posti.

Sempre venerdì 25 aprile alle 17:45, evento Macinare Cultura con ”Attaccamu Buttuna” nel regno di fata Gelsomina, un viaggio entusiasmante dal tessere delle fate del Reventino a quello degli uomini: magia, arte e passione, con spunti di riflessione e laboratorio per tutti. Evento organizzato in collaborazione con “Ago filo & Tu” a cura della maestraVittoria Orlando, gratuito per tutti.

Sabato 26, alle 10, per bambini, “Le leggende del Bosco Incantato” e a seguire dalle ore 10.30 e fino alle ore 13:00 Laboratorio didattico con “Tourou-bune-Nagashi”le lanterne galleggianti della Pace con la città di Nagasaki, a cura della Visual Artist e coordinatrice internazionale per Kids Guernica Savina Tarsitano, evento gratuito per bambini e ragazzi, organizzato in collaborazione con Hearts for the Earth.

Alle 15.30, la chiusura della settimana mulino in festa con l’ultima visita guidata nel Bosco e all’Antico Mulino delle Fate. (rcz)

LAMEZIA – Venerdì si presenta la nuova rassegna di proiezioni di film in lingua originale

Venerdì mattina, al Chiostro di San Domenico di Lamezia, alle 10.45, sarà presentata la nuova rassegna di proiezioni di film in lingua originale, organizzata dal Sistema Bibliotecario Lametino e dall’Associazione Culturale Una e che prenderà il via il 27 aprile.

Il progetto ‘Cinema in Biblioteca’, finanziato col sostegno del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, vanta la collaborazione tra il Sistema Bibliotecario Lametino e l’Associazione culturale Una che, ormai da diversi anni, promuove l’iniziativa della proiezione dei film stranieri in lingua originale; una manifestazione unica nel suo genere che, in ogni appuntamento, richiama appassionati cinefili da tutta la Calabria e anche da fuori regione. 

La sinergia tra Sistema Bibliotecario Lametino e Associazione Una coinvolge diverse generazioni di spettatori tra cui tanti giovani e, al contempo, incentiva la conoscenza e la valorizzazione di luoghi ed edifici lametini emblemi della storia locale come Palazzo Nicotera e il Chiostro di San Domenico. La nuova rassegna di proiezioni porterà a Lamezia 14 film della filmografia contemporanea internazionale; pellicole che hanno ottenuto importanti riconoscimenti di pubblico e di critica nei festival cinematografici internazionali più famosi o al botteghino dei rispettivi paesi di origine. 

Il film d’apertura è ‘Cattiverie a domicilio’ (27 aprile, 19:00), una commedia campione di incassi in Gran Bretagna con il Premio Oscar Olivia Colman. A maggio potremo vedere il film tunisino ‘Il frutto della tarda estate di Erige Sehiri (11 maggio, 19:00), un delicato ritratto della condizione femminile nel mondo arabo. Nel mese di giugno il primo appuntamento è col ‘gioiello’ francese Manodopera (1 giugno, 20:30; premio come miglior lungometraggio d’animazione ad Annecy e ai premi EFA). Il secondo appuntamento è col thriller coreano ‘Nido di vipere’ (15 giugno, 20:30; campione di incassi in Corea nel 2020 e premiato come miglior film ai Blue Dragon Awards). A seguire la commedia nera spagnola El buen patron (4 luglio, 20:30; 6 premi Goya, tra cui Javier Bardem miglior attore) e l’israelo-iraniano ‘Tatami’ (18 luglio, 20:30; premio Brian alla Mostra di Venezia).

Ad agosto, in calendario, la proiezione del film-cult ‘Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino (1 agosto, 20:30), uno dei primissimi film proiettati dall’associazione Una all’inizio della sua attività. E, ancora, ‘L’innocenza’ opera magistrale di Hirokazu Kore’eda (22 agosto, 20:30; Premio per la sceneggiatura e Queer Palm a Cannes).

La rassegna proseguirà con la commedia ‘Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen (5 settembre, 20:30) e poi si andrà avanti con la pellicola spagnola Il maestro che promise il mare’ (19 settembre, 20:30; Premio Gaudí del pubblico).

Il mese di ottobre ci porterà in Mongolia con il film ‘Se solo fossi un orso (19 ottobre, 19:00), esordio della regista Purevdas Zolzargal. A novembre idealmente ci sposteremo in Iran con Il mio giardino persiano (16 novembre, 19:00; premio Fipresci e Premio della giuria ecumenica a Berlino).

A dicembre, gli appuntamenti prevedono la proiezione del film ungherese Una spiegazione per tutto(26 dicembre, 19:00; premio Orizzonti a Venezia). Sarà poi la volta della pellicola francese Un anno difficile (30 dicembre, 19:00) dei registi del campione di incassi Quasi amici, Éric Toledano e Olivier Nakache.(rcz)

LAMEZIA – All’Ospedale l’evento “Buona Pasqua in Oncologia”

Domani mattina, alle 11, all’Ospedale di Lamezia Terme, si terrà l’evento Buona Pasqua in Oncologia, organizzato dal Reparto di Oncologia dell’Ospedale.

Dopo l’ottima riuscita dello scorso anno, anche per  questa Santa Pasqua il reparto oncologico dell’ospedale lametino ha deciso di riproporre l’evento festoso a beneficio dei pazienti oncologici in cura a Lamezia Terme.

L’appuntamento è nella sala d’aspetto del reparto, dove ci sarà l’estrazione dei numeri per l’assegnazione dei premi ai vincitori. I prodotti, un uovo di Pasqua gigante, e due ceste  con dolci pasquali, donati al reparto, saranno messi in palio e saranno assegnati con una estrazione, tutto l’evento sarà accompagnato dalla solita animazione che le brave infermiere coordinate dalla capo-sala Gina Primavera, sapranno mettere in atto. alla “Buona Pasqua in Oncologia” parteciperanno anche quest’anno i medici che allieteranno il momento in compagnia dei loro pazienti.

Testimonial dell’evento quest’anno sarà Francesco Marino, paziente oncologico, già Agente di Pubblica Sicurezza e componente del gruppo sportivo della Polizia di Stato F.F.OO, al quale toccherà estrarre i numeri vincenti. Un momento di svago ritagliato all’interno di un reparto dove è vero si soffre tanto, ma che è capace di regalare anche momenti felici nella semplicità più assoluta.

BISIGNANO (CS) – Il Festival del broccolo di rapa

Domani pomeriggio, a Bisignano, alle 16, a Viale Roma, si terrà la terza edizione del Festival del Broccolo di Rapa”.

Per l’occasione, la città di Bisignano si veste a festa per condividere con tutti il ricco programma di iniziative e intrattenimenti, che renderanno ancor più piacevole l’opportunità  di ritrovarsi e stare in compagnia.

Ad accogliere un’atmosfera che coinvolge tutti i sensi, attraverso un viaggio di gusto.

Accanto alla degustazione di vini del “Consorzio Terre di Cosenza”, un’area dedicata alle specialità gastronomiche locali preparate con l’ingrediente protagonista: il Broccolo di Rapa prodotto dalle aziende agricole del territorio.

«Vogliamo compiere un balzo in avanti – sottolinea l’assessore all’Agricoltura del Comune di Bisignano, Francesco Chiaravalle –. Un ulteriore salto di qualità per promuovere e valorizzare i nostri prodotti, ma soprattutto per intercettare possibili opportunità di crescita e sviluppo, che portino beneficio alle aziende agricole del territorio».

«Un’occasione per immergersi in un mix seducente di sapori, musiche e buon gusto. Vi aspetto in tanti per il concerto finale di Cecè Barretta!» conclude Chiaravalle. (rcs)

A Gioia Tauro Un viaggio Musicale nel Teatro della Compagnia Giangurgolo

di CATERINA RESTUCCIA – «Pe curpa di n’azioni vili a cultura calabrisi non avj a finiri», conclude così un videospot di invito alla serata del Concerto degli allievi di “Incanto Casa delle arti”.

Si tratta di un momento di solidarietà per sostenere il Gruppo Teatrale Gioiese “Giangurgolo”, che a causa di un grave furto si è ritrovata senza gli strumenti essenziali per la sua attività di educazione culturale al teatro e per la realizzazione dei conseguenti spettacoli.

Entrati in teatro furtivamente e rubati microfoni, fili elettrici, chitarre non hanno solo spogliato un gruppo teatrale, ma hanno soprattutto offeso la volontà di fare, crescere e migliorare il territorio e la sua bella gente.

Il gruppo non si è, tuttavia, abbattuto e arreso alla vicenda da condannare e all’azione di meschino depredo delle attrezzature, che non colpisce solo materialmente gli amatori e le amatrici del teatro, ma anche psicologicamente coloro che coltivano l’amore per le tradizioni locali, la cultura, le rappresentazioni teatrali.

Nonostante il meschino atto subito, l’allegra Compagnia reagisce fortemente, chiedendo il supporto di tutti e tutte, investendo tutte le proprie forze nella serata di oggi, 12 aprile, portando in scena alle  19.30, al Piccolo Teatro “Franco Tilotta” a Gioia Tauro, uno spettacolo musicale accorato e partecipato dal titolo “Un viaggio Musicale nel Teatro della Compagnia Giangurgolo”.

Nel videospot, realizzato da attori e attrici della Compagnia, si invita alla partecipazione e si avvisa che non biglietto sarà richiesto, bensì offerta libera e buona, affinché si possano ripristinare i servizi culturali al bisogno sociale dei più giovani e delle generazioni future. (cr)

LAMEZIA – Venerdì si presenta il libro “Col buio me la vedo io”

È con la presentazione del libro Col buio me la vedo io di Anna Mallamo, in programma venerdì 11 aprile, alla Libreria Tavella di Lamezia, che prende il via la rassegna Aspettando Trame 14.

La presentazione si inserisce nel percorso di avvicinamento alla quattordicesima edizione di Trame. Festival dei libri sulle mafie, in programma a Lamezia Terme dal 17 al 22 giugno 2025.

L’autrice dialogherà con Maria Francesca Gentile in un incontro organizzato in collaborazione con Fondazione Trame Ets. L’incontro sarà animato dalle letture di Angelica Ventura e Ari Anello.

Il romanzo, ambientato nella Reggio Calabria dei primi anni Ottanta, scava nel cuore oscuro della storia recente del Sud Italia, in un tempo sospeso tra la prima e la seconda guerra di ‘ndrangheta. Protagonista è Lucia Carbone, una sedicenne inquieta e risoluta, che compie un gesto tanto estremo quanto simbolico: rapisce Rosario, figlio di un boss, e lo rinchiude nella cantina della nonna. Un atto che mescola vendetta, amore e ricerca di verità, mentre tutto intorno il mondo si muove tra tensioni politiche, matriarcati nascosti e violenze invisibili.

Con uno stile originale, ricco di tensione, Mallamo offre un affresco potente del femminile in un contesto patriarcale e mafioso, dando vita a una protagonista che sfida gli archetipi e tenta, con ogni mezzo, di riscrivere il proprio destino.

“Col buio me la vedo io” è un romanzo di formazione che attraversa il mito e la cronaca, l’interiorità e il paesaggio sociale, restituendo una voce autentica e coraggiosa a un Sud troppo spesso raccontato da fuori. (rcz)