LAMEZIA – Il 22 luglio Stefano De Martino in “Meglio stasera”

Il prossimo 22 luglio, al Teatro di Parco Mitoio di Lamezia, in scena Stefano De Martino con Meglio stasera, scritto dallo stesso poliedrico artista insieme a Riccardo Cassini, che ne è pure il regista, con le musiche di Pino Perris e le coreografie di Andrea Larossa.

L’evento, prodotto da Best Live e ITC2000, distribuito da Terry Chegia, farà parte della 39° edizione di Fatti di Musica, il Festival-premio del live d’autore diretto da Ruggero Pegna. I duemila biglietti, tutti di posto a sedere, saranno in vendita da giovedì sul circuito Ticketone (Lamezia: Uffici Show Net).

«Sono felice di portare questo spettacolo al Teatro di Parco Mitoio di Lamezia, un luogo paesaggisticamente unico e incantevole, che si trova nella zona termale di Caronte – ha detto Pegna – Un teatro all’aperto incastonato in un parco naturale, in mezzo a 250 ettari di macchia mediterranea, perfetto per grandi eventi estivi, facilmente raggiungibile da tutta la regione…».

«Confido – ha concluso il promoter – nella risposta innanzitutto dei lametini…».

Ballerino, conduttore e mattatore televisivo, in questo show di oltre due ore Stefano De Martino si presenta al pubblico con tutto il suo ricco bagaglio artistico. Uno spettacolo divertente e sorprendente, che ne mette in luce bravura e padronanza del palcoscenico.

“Meglio Stasera” è uno show confezionato in modo impeccabile, un vero varietà in cui De Martino dimostra di essere realmente un personaggio versatile ed eclettico, capace di performance attoriali straordinarie. Se ce ne fosse bisogno, si ha la conferma che l’ex ragazzo di Amici è oggi un protagonista a tutto tondo dello spettacolo e del teatro leggero italiano, interpretato con grande maestria.

C’è lo Stefano che si racconta: dall’infanzia in un paese affascinante e difficile, al susseguirsi dei tanti episodi legati al semplice lavoro di fruttivendolo prima, ballerino poi, infine intrattenitore a tutto campo. C’è il ‘crooner’ che, insieme alla Disperata Erotica Band, sospesa fra Carosone e Sanremo, metterà in scena giochi musicali, mash up e virtuosismi canori con una sola regola: “Non è mai una sola canzone per volta”. Insomma, un’offerta speciale armonica, elegante e intrigante.

C’è il danzatore, che si rimette in gioco con alcuni ballerini professionisti, colleghi di stagioni addietro. C’è poi il De Martino imprevedibile, quello dell’allegria e dei giochi in tv, quello che dialoga ed empatizza con gag, monologhi umoristici, riferimenti insospettabilmente colti, improvvisazioni e scherzi col pubblico. Non mancheranno le soprese che renderanno unico ogni suo live.

Per il trentacinquenne artista di Torre Annunziata, che muove i primi passi nel settore della danza a dieci anni, è stata un’ascesa vertiginosa verso il successo. Nel 2007 si aggiudica una borsa di studio al Broadway Dance Center di New York, grazie alla quale entra in contatto con la danza moderna e contemporanea. Dopo aver lavorato nella Oltre Dance Company con la coreografa Macia Del Prete, nel 2009 partecipa ad Amici di Maria De Filippi su Canale 5, classificandosi primo tra i ballerini.

Nel 2010 torna ad Amici, questa volta come ballerino professionista. Nel 2011 interpreta il ruolo di Enea accanto a Rossella Brescia nel balletto di Luciano Cannito Cassandra. Dal 2015 è un susseguirsi di nuovi successi, da Pequeños gigantes, programma condotto da Belén Rodríguez, a Selfie – Le cose cambiano, condotto da Simona Ventura, entrambi su Canale5. Nel 2018 è l’inviato del reality L’isola dei famosi, per poi condurre il programma comico Made in Sud, affiancato da Fatima Trotta, Elisabetta Gregoraci e Biagio Izzo. Tra i successi recentissimi Stasera tutto è possibile e il comedy show Step Stasera Tutto è Possibile su Rai2. L’ esplosione definitiva arriva a settembre 2024 con Affari Tuoi, che porta a record di ascolti! (rcz)

COSENZA – Successo per San Giuseppe Rock

Ha riscosso grande successo, a Cosenza, il San Giuseppe Rock, la manifestazione ideata da Franco Dionesalvi e ripresa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso, che ha parlato di «un successo che è andato ben oltre le nostre attese».

La manifestazione, infatti, «ha fatto registrare – ha spiegato il primo cittadino – una straordinaria partecipazione di pubblico con oltre 2500 spettatori nelle due serate del 21 e 22 marzo scorsi, con una presenza significativa soprattutto durante il live dei Modena City Ramblers». È quanto ha detto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, sottolineando come il «San Giuseppe Rock ha rappresentato non solo un appuntamento musicale, ma anche un’occasione concreta per riabitare i luoghi della fiera con nuovi linguaggi, rinsaldando il legame tra memoria urbana e pratiche contemporanee».

«È stato, infatti – ha concluso – animato il centro storico di Cosenza tra Piazza Mercato Arenella e Piazza Spirito Santo, con un programma articolato tra concerti, laboratori, mercato artigianale e proposte culturali. L’entusiasmo e la vivacità che ha suscitato l’intera manifestazione ha reso questa prima edizione veramente unica».

I numeri della partecipazione attiva alle due giornate, sono dati non solo dalle serate concertistiche, ma anche dalla presenza alle varie attività sviluppate dal laboratorio di cucito, a cura di Graziella “Cous Cous” che ha registrato la partecipazione di almeno 35 bambine e bambini, alla performance di teatro di figura curata da Stefano Cuzzocrea che ha coinvolto circa 50 spettatori.
Allo stand della Libreria Raccontami, inoltre, sono passate oltre 200 persone con bambini e bambine che si sono fermati a giocare a scacchi o ascoltare letture animate. Più in generale nella giornata del 22 marzo, l’Arenella è stata attraversata da circa 400 persone grazie anche al dj set di Italia Serie Oro e Mujina Crew e Stand Espositivi di artisti, fotografi e designer che già operano nel centro storico, come Zinee, Stamperia Senza Pressa e Manocchio. Graditissimo e visitatissimo, infine, il MACS – Mercato Artigianale del Centro Storico, che ha ospitato una selezione di artigiani e autoproduzioni, riscuotendo apprezzamenti sia dal pubblico che dagli espositori. (rcs)

COSENZA – Sabato si presenta “Maschicidio” di Daniela Rabia

Sabato 29 marzo, a Cosenza, alle 17.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà presentato il libro Maschicida. Una promessa bugiarda di felicità di Daniela Rabia ed edito da Pellegrini Editore.

L’evento chiude Un Marzo di Libri, iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Franz Caruso e ideata dalla consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza che rientra nell’ambito della rassegna  libraria “LibrinComune”.

La presentazione sarà preceduta dai saluti del sindaco Franz Caruso. A dialogare con l’autrice saranno Antonietta Cozza, delegata del Sindaco alla Cultura, il critico letterario Antonella Falco e Michele Andronico, specialista HR-Formazione.

“Maschicidio” racchiude una storia intensa, che si muove sul confine tra ironia e dramma, tra vendetta e riscatto. Protagonista è Martha, una donna indipendente, appassionata del suo lavoro, che si trova a fare i conti con un amore sbagliato, capace di ingabbiarla in una relazione tossica e distruttiva.

Lontano da ogni apologia della violenza, il romanzo utilizza un linguaggio raffinato e un’ironia pungente per raccontare il percorso di Martha, che dalla caduta nella trappola dell’amore malato, giunge alla propria rinascita, persino dietro le sbarre del carcere. È qui che scoprirà la sua vera forza, capendo che la vita è fatta anche di errori che diventano necessità, di sentieri obbligati dai quali, però, si può sempre ripartire.

Daniela Rabia, con il suo stile incisivo e poetico, regala al lettore un’opera che scuote, emoziona e invita alla riflessione. Tra le pagine del romanzo si intrecciano sentimenti contrastanti, passioni e ossessioni, in un racconto che ribalta gli stereotipi e costringe a guardare la realtà sotto una luce nuova. Il romanzo, durante la presentazione, sarà analizzato mettendone a fuoco le tematiche principali: il ruolo della donna nella società, la costruzione e la distruzione dei legami affettivi, il potere della parola come strumento di liberazione. (rcs)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Il 30 marzo in scena “Aramen & Stannum”

Domenica 30 marzo, al Teatro Primo di Villa San Giovanni, alle 18.15, andrà in scena Aramen & Stannum” O del dì-saggio degli Dei  (Produzione Teatro Primo), di Domenico Loddo per la regia di Christian Maria Parisi e con protagonisti Silvana Luppino e Domenico Canale.

In questo spettacolo i Bronzi di Riace come metafora di un viaggio epico, simbolo di emigrazione, identità e trasformazione culturale. Il titolo stesso, che richiama il rame (Aramen) e lo stagno (Stannum) – i due metalli che compongono il bronzo – ci parla di un legame tra materia e memoria, tra mito e storia. Le domande che si pone la drammaturgia di Domenico Loddo riflettono un’interrogazione profonda sulla natura dell’essere umano: chi erano quei due uomini prima di essere statue? Guerrieri? Divinità? Esuli di un’epoca dimenticata?
La loro scoperta accidentale, immersa nel mistero, diventa il punto di partenza per un racconto che esplora il confine tra leggenda e realtà, tra il passato e il presente.

Nelle note di regia, Christian Maria Parisi scrive: «Gli attori danno forma e vita alla scrittura composta in quadri scenici versatili. I cambi scena veloci e i cambi d’abito fronte pubblico sono parte della costruzione drammaturgica e fanno da camera di decompressione per gli attori stessi ed il pubblico. Si passa dal buio tagliente di una nottata di pioggia in cui avviene un ritrovamento di corpi in mare (sono le meravigliose statue bronzee o altri poveri cadaveri?) alla comicità di un coloratissimo e assurdo quiz sui Bronzi di Riace».

«Nel terzo quadro un grottesco confronto tra due politici in giacche luccicanti – ha proseguito – personaggi che rappresentano un condensato ibrido del lessico, dei tic linguistici e dell’assenza di etica utilizzato negli ultimi anni dalla politica, fa da vera e propria chiave di volta drammaturgica. La penultima scena vede due divinità, un Apollo cantautore ed una scatenata Melpomene, discutono dei miseri mortali e si interrogano sull’identità dei Bronzi mentre la parte finale si concentra proprio sul concetto di identità e si tirano le fila di tutto questo intenso percorso. I migranti annegati, a differenza dei Bronzi restituiti dal fondo del mare e festeggiati, muoiono senza avere un nome, un’identità, e spesso senza nemmeno poter avere nemmeno dignità e sepoltura». (rrc)

Elezioni a Lamezia, Doris Lo Moro: Insieme al lavoro per la centralità e serenità della città

«La nostra comunità ha bisogno di ritrovare serenità e fiducia. Ho scelto di tornare all’impegno pubblico per ripartire da dove ci eravamo lasciati». È quanto ha detto Doris Lo Moro, illustrando le motivazioni della sua candidatura a sindaco di Lamezia Terme.

«La città – spiega la candidata – deve acquisire centralità nel quadro regionale e quindi svilupparsi per dare opportunità ai giovani, servizi di qualità ai cittadini e risposte concrete nell’ambito sociale».

«Dobbiamo lavorare tutti insieme – ha proseguito Lo Moro – affinché Lamezia Terme cresca nel fermento culturale e diventi modello di attrattività e accessibilità. Vogliamo una città in cui vivere bene».

«Stiamo costruendo un progetto politico – ha sottolineato Lo Moro – lontano da personalismi, in cui prevalgano le idee collettive e l’obiettivo del bene comune. Intendiamo valorizzare le risorse umane del municipio, riqualificare le periferie e il centro storico, rilanciare la funzione dell’aeroporto e della stazione ferroviaria».

«Puntiamo sulla partecipazione dei lametini e sulla rigenerazione urbana. Crediamo nel valore della collaborazione e in quello della bellezza degli spazi urbani. Illustreremo il nostro programma e – ha concluso – dialogheremo ogni giorno con i cittadini, con la pazienza dell’ascolto e l’entusiasmo di servire la cittadinanza». (rcs)

Paola celebra la nascita di San Francesco nel suo 609° anniversario

di FRANCO BARTUCCI“Con Francesco di Paola….. Pellegrini di Speranza per Costruire la Pace” , è il titolo dato al manifesto, che nell’anno del Giubileo, l’Ordine dei Minimi ha promosso nella città di Paola per celebrare la ricorrenza della nascita di San Francesco, avvenuta il 27 marzo 1416, ricorrendo quest’anno il  609° anniversario.

Ma la data del 27 marzo per San Francesco e i paolani, come per tutti i credenti sparsi nel mondo, segna l’elevazione di San Francesco a Patrono della Gente di Mare italiana proclamata da Papa Pio XII nel 1943. Inoltre la data richiama anche la protezione della città di Paola durante il terremoto del 1638.

La tradizione vuole, ci ricorda padre Domenico Crupi, che la statua collocata nel centro storico sull’arco di San Francesco, denominato anche Porta di San Francesco, durante la scossa di terremoto si sia girata verso l’abitato sviluppatosi sulla fascia montagnosa dominata dal Santuario, salvandolo dagli effetti sismici.

Nell’anno Giubilare i frati Minimi hanno pensato bene di dare a questo evento un significato particolare mettendo al centro delle cerimonie religiose la casa natale di San Francesco, collocata nel centro storico paolano e trasformata in cappella, dove ha preso il via dal 24 marzo un triduo di preghiera serale per terminare il 26 marzo con una veglia di preghiera.

Proprio in questa fase di meditazione e preghiera si è ricordato il pensiero di San Giovanni XXIII che nel proclamarlo patrono della Calabria lo definì “luce della Calabria”. Ha irradiato luce con la sua vita, muovendosi nella società del suo tempo come costruttore di speranza e di giustizia tra i più poveri; costruttore di pace tra le nazioni; promotore e profeta di conversione all’interno della Chiesa. Ha avuto coscienza di essere stato inviato da Dio per proclamare la grazia e la misericordia del Signore.

E non si è tirato indietro, ma ha svolto questa missione per tutta la vita. Perciò Leone X, quando lo canonizzò, lo definì astro splendente nella Chiesa, acceso da Dio per diradare le tenebre del male e del mondo.

Terminato il triduo l’attenzione è rivolta alla giornata del 27 marzo in cui la casa natale del Santo sarà aperta per l’intera giornata per visite di preghiera da parte dei fedeli. Alle 10.15 ci sarà la recita del Rosario in forma tradizionale, seguita alle 11 da una Santa Messa, presieduta da padre Domenico Crupi e dalla sua voce si potrà continuare ad ascoltare il racconto della nascita del Santo e del suo percorso di vita.

Nel pomeriggio, alle ore 17.30, ci sarà, partendo dalla casa natale, il pellegrinaggio giubilare “Pellegrini di speranza con San Francesco”, fino ad arrivare al Santuario, curato dall’Associazione “Cammino di San Francesco”, che hanno dato a tale evento il titolo: “Giubileo del viandante”, sottolineato da una frase di Papa Francesco “Mettersi in cammino è tipico di chi cerca il senso della vita”. 

Durante il tragitto ci saranno varie soste per la preparazione spirituale al Giubileo. Arrivati al santuario ci sarà un tempo per la liturgia penitenziale in Basilica e alle 19,00 una Santa Messa presieduta da don Enzo Gabrieli, delegato al Giubileo della Diocesi di Cosenza- Bisignano.

Tutto questo precederà i festeggiamenti di San Francesco di Paola per il 518° anniversario del Pio Transito che si festeggia il 2 aprile come sempre per tradizione.

Il 1° aprile ci sarà al Santuario il raduno regionale dei cenacoli di preghiera di mamma Natuzza che in Basilica nel pomeriggio, con inizio alle ore 16,00, ci sarà il momento di preghiera e ostensione della Reliquia del “Cranio” di San Francesco di Paola, portata in giro per questo mese di marzo in pellegrinaggio in varie chiese della Calabria. La giornata si chiuderà alle 18,00 con la santa Messa, presieduta da don Michele Cordiano, Rettore del Santuario “Cuore Immacolata di Maria, rifugio delle anime”, di Paravati (Vibo Valentia).

La giornata del 2 aprile si svolgerà nella Chiesa Grande con diverse SS. Messe ed una solenne celebrazione Eucaristica alle 19,00, presieduta da S.E.R. Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, animata dal Coro Diocesano dell’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano, diretta dal maestro Serafino Bianco(fb)

LAMEZIA – Si presenta il libro “La natura bella delle cose”

Domani pomeriggio, a Lamezia, alle 18, a Palazzo Nicotera – Severisio, sarà presentato il libro “La natura bella delle cose” di Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia.

L’autrice dialoga con Ugo Floro, giornalista e Mariacristina Mazzei, Slow Food Lamezia Terme. L’evento è patrocinato dal Comune di Lamezia Terme.

La natura bella delle cose, edito da Slow Food Editore, è il saggio-memoir con cui Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, esordisce da autrice.

Gli eventi della nostra vita narrano chi siamo e ancora di più chi vogliamo diventare.

Quando prendiamo decisioni dirompenti spesso si aprono spazi inaspettati, prima solo lontanamente immaginati. È questo che tra le righe emerge dal libro firmato da Barbara Nappini, un saggio accorato che ci invita all’azione raccontandoci non soltanto quello che nel mondo non funziona ma anche, e soprattutto, gli uomini e le donne che possono rendere la nostra Terra migliore, nella sua bellezza più autentica. (rcz)

COSENZA – Il 31 marzo si presenta il B-Book Festival

Il 31 marzo, a Cosenza, alla BiMblioteca della Città dei Ragazzi, sarà presentato  il “B-Book Festival – un mondo di arte e letteratura per bambini e ragazzi” giunto alla nona edizione e in programma dal 6 al 9 aprile alla Città dei Ragazzi.

Saranno presenti il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, la consigliera comunale delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, il presidente della Fondazione Carical, Gianni Pensabene e, per lo staff del B-Book, Lucia Ambrosino.

Il festival è organizzato dalla cooperativa delle donne, dalla cooperativa Don Bosco e da Teca srl, con il contributo della Fondazione Carical e nell’ambito del progetto “Edu Hub” finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU- Pnrr M5C3 – Investimento 1.3 – Interventi socio educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore.

Al centro di questa edizione gli incontri con gli autori, la formazione per gli insegnanti e l’accoglienza per gli studenti delle scuole che arrivano da fuori provincia. La Città dei Ragazzi si conferma così polo culturale ed educativo per giovani e giovanissimi, impegnata a contrastare, quotidianamente, la povertà educativa. Purtroppo, la Calabria è maglia nera nella graduatoria delle regioni per percentuale di lettori, penultima secondo gli ultimi dati ISTAT e tra le regioni italiane con i tassi più elevati di abbandono scolastico, ben oltre la media nazionale.

Nell’occasione sarà illustrato il programma e saranno presentati gli autori ospiti del Festival, ma si farà anche il punto sulla finalità e i possibili sviluppi di una kermesse che il prossimo anno si appresta a spegnere le 10 candeline. (rcs)

COSENZA – Il 5 aprile il convegno sulla Riforma del premierato

Il 5 aprile, a Cosenza, alle 17.30, alla Biblioteca nazionale, si terrà il convegno La riforma del premierato, verso la Terza Repubblica, organizzato dal Circolo di Nazione Futura di Cosenza.

Dopo l’introduzione del responsabile del circolo, Vincenzo Campanella, interverranno Alessandro Conforti, responsabile giustizia di Nazione Futura, il coordinatore di Rende, Antonio Mattia Bruno, la presidente della commissione affari istituzionali del consiglio regionale della Calabria, Luciana De Francesco, il deputato della Lega, Simona Loizzo, e il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

Modererà il dibattito, Alex Bavoso, del direttivo provinciale di Nazione Futura.

«Abbiamo voluto organizzare un incontro su un tema delicato ma fondamentale – si legge nella nota del circolo – perché il premierato, con una riforma elettorale, può aprire scenari importanti e dare vitalità alla politica».

«Il premierato è una sfida costituzionale aperta che speriamo possa concludersi presto per poi dare voce ai cittadini – conclude la nota – e rendere ancora più importante il ruolo della partecipazione popolare».

«Parteciperò volentieri al dibattito organizzato da Nazione Futura il prossimo 5 aprile a Cosenza sul premierato insieme alla collega Simona Loizzo, Luciana De Francesco e ai giovani del movimento presieduto da Francesco Giubilei con grande convinzione», ha detto il deputato Antoniozzi.

«Il premierato è una grande occasione – ha ricordato – per costruire le giuste riforme nel Paese e per sollecitare una partecipazione popolare che oggi è ancora debole. Le riforme costituzionali sono una necessità di modernizzazione che non possiamo perdere». (rcs)

PAOLA (CS) – La commedia musicale “Stanlio e Ollio”

Domani sera, a Paola, alle 21, al Teatro Odeon, in scena “Stanlio & Ollio, amici fino all’ultima risata”, una commedia musicale senza cervello che sta animando i più grandi teatri italiani e che ha già conquistato la critica e il pubblico da Milano a Marsala.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Tirreno Festival.

La regia ha la firma di Claudio Insegno che fa coppia in scena con Federico Perrotta nell’interpretazione del duo. Sul palco sono numerosi gli antagonisti e i protagonisti che animano la scena: da Thelma Todd, famoso Cold Case hollywoodiano, a Mae Bush, frequente protagonista dei film di Stanlio e Ollio insieme a Jim Finlayson e lo storico e dispotico produttore Al Roach e perfino tutte le mogli che hanno animato la vita e sono state a volte il presupposto artistico dei due protagonisti.

Caratterizzato da una comicità semplice e leggera, incentrata sulla mimica, lo spettacolo viaggia a ritmo di “slapstick”, celebre genere comico che deve il suo nome all’effetto sonoro del bastone usato dagli attori per colpirsi sulla scena senza nessuna conseguenza fisica ma con assicurato effetto comico. Ed ecco che basta un piccolo incidente drammaturgico perché tutti entrino nella battaglia infinitamente esilarante.

Quest’operazione teatrale è un atto d’amore da condividere con il pubblico che è cresciuto con i loro mito e un’occasione per le nuovissime generazioni di conoscere un tipo di comicità universale: quella loro goffa ingenuità che li ha resi sullo schermo due adulti mai davvero cresciuti che non hanno mai perso occasione per farsi dispetti, il loro stile e le loro invenzioni comiche non sono stati mai prevedibili, mai volgari, mai deludenti. Nel tempo hanno insegnato sorridere, a ridere, e a “sbellicarsi dalle risate”.

In questa commedia musicale, gli autori del testo sono gli attori e produttori Sabrina Pellegrino e Claudio Insegno sul palco con Federico Perrotta, Valentina Olla ed inoltre nel cast c’è anche Franco Mannella, attore, regista, doppiatore, con Giacomo Rasetti e Lorenza Giacometti. Fabrizio Angelini, invece, ha curato le coreografie.

Le scene sono di Alessandro Chiti ed i costumi di Graziella Pera, le musiche originali del Maestro Claudio Junior Bielli. Disegno luci Marco Laudando, progetto audio Marco De Angelis, aiuto regia Step Minotti.

«Scrivere una commedia sulla loro vita artistica è un’impresa impossibile, visti la quantità di film girati e il materiale archiviato su di loro, eppure della loro vita privata sappiamo poco. Quanti sanno che Oliver Hardy aveva avviato un allevamento di polli che poi regalava agli amici perché gli dispiaceva mandarli al macello? Quanti sanno che Stan Laurel fu arrestato perché percorse 50 miglia contromano in autostrada completamente ubriaco? E cosa dire poi della loro vita sentimentale?», incalzano Claudio Insegno e Sabrina Pellegrino.

Eppure, come proseguono, «abbiamo così voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni».

«Sì, è vero – spiega Insegno – potrebbe essere molto difficile portare sulle tavole di un palcoscenico le gesta dei nostri beniamini della risata. Ma l’amore e il profondo rispetto che proviamo per loro ci portano a rappresentarli come non li abbiamo mai visti».

In questo spettacolo è possibile essere travolti dalla loro rocambolesca vita privata, soprattutto, nell’articolato rapporto con le loro numerose mogli: è dal 1921 che abituano il pubblico a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia, è un invito a continuare a farlo anche nella contemporaneità. (rcs)