Un pool di Associazioni scrivono a Trenitalia e alla Regione: No a nuove fermate sulla Sibari-Bolzano

L’Associazione Ferrovie in Calabria, l’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, il Gruppo Jonia-Magna Graecia, hanno inviato una lettera a Trenitalia, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, opponendosi all’istituzione di nuove fermate nella tratta del Frecciargento Sibari-Bolzano.

Motivo della missiva, l’opposizione alle richieste del senatore Francesco Castiello, di far istituire alcune fermate del treno Frecciargento Sibari-Bolzano nel Cilento. Nella stessa, le Associazioni hanno invitato i destinatari «ad investire su nuovi collegamenti veloci che consentano a tutta la Calabria, ed in particolar modo all’area dell’Arco Jonico, di uscire da una condizione di isolamento infrastrutturale atavico. A tal riguardo è stato proposto di attestare il FrecciaRossa Taranto-Milano a Sibari e l’istituzione di un servizio Intercity RC-BA via Paola-Sibari. Per entrambi i servizi, con la predisposizione di coincidenze per le città di Corigliano-Rossano e Crotone».

Nella lettera, viene spiegato che non si tratta di «una presa di posizione su mere questioni strumentali e di pennacchio, quanto la necessità di significare che il treno in questione è l’unico collegamento veloce predisposto al servizio di aree depresse del territorio calabrese».

«Si è voluto chiarire, infatti – viene spiegato – che tutto l’ambito dell’Arco Jonico Sibarita e Crotoniate, servito dal treno sopra richiamato, non dispone di altri servizi a mercato, tantomeno di servizi Intercity, diretti verso la Capitale. Nel caso dell’Alto Tirreno, invece, territorio anch’esso servito dal convoglio veloce, è stato specificato che già gli altri servizi Frecciarossa, transitanti sull’area, sono stati riempiti di fermate aggiuntive. Tale condizione ha dilatato i tempi di percorrenza, sminuendo il significato stesso di treno veloce».

«Nel merito – viene spiegato in una nota – è stato ricordato che già nel luglio 2020, in occasione dell’arrivo di FrecciaRossa ed Italo a Reggio Calabria, fu proprio il senatore Castiello a chiedere, oltre le già 3 concesse fermate nel territorio Cilentano, ulteriori 6 fermate aggiuntive a servire il medesimo ambito. Pertanto, è stato posto il quesito su come possa un Senatore della Repubblica, che dovrebbe conoscere le caratteristiche di un treno ad Alta Velocità, pretendere ben 9 fermate in così pochi chilometri. Risulta evidente che le citate richieste abbiano uno sfondo meramente campanilistico e che non considerino le esigenze di ambiti ben più disastrati di quello Cilentano. Parimenti a come ignorino cosa siano i servizi in coincidenza ed intermodalità».

«Inoltre, i Sodalizi civici – si legge – hanno chiesto ragguagli circa le motivazioni del tardivo interessamento riguardo il treno Sibari-Bolzano, da parte del senatore Castiello. Con rammarico è stata constatata la mancata premura da parte del Senatore in atto istituzione del servizio a mercato. Allorquando, ritenuto infruttuoso da parte di Trenitalia, fu necessario un contributo da parte della regione Calabria (tuttora in essere), per permetterne la messa in esercizio».

«A margine delle motivazioni addotte nella lettera, le Scriventi  hanno concluso sostenendo che se la politica avesse davvero interesse a migliorare la situazione dei trasporti, dovrebbe impegnarsi concretamente a far istituire nuovi collegamenti. Appare insensato, d’altronde – prosegue la nota – rimpinguare di fermate aggiuntive le corse  dei treni Freccia esistenti. Vieppiù, gravadole di una dilatazione dei tempi di percorrenza.

«Molte delle evocate fermate, tra l’altro – conclude la nota – poste nelle immediate vicinanze l’una dell’altra, contribuiscono a diminuire la qualità dei vettori facendo venir meno il senso stesso dei collegamenti ad alta velocità. Quanto esposto con l’auspicio di porre fine ad una mercificazione politica che utilizza il Freccia Sibari-Bolzano, in barba a qualsivoglia principio di equità tra territori serviti. Così come già in passato avvenuto con l’istituzione delle fermate a Torano e, durante il periodo estivo, a Maratea». (rkr)

Al via i lavori si restyling della stazione di Scalea-S. Domenica di Talao

Sono 3,5 mln di euro la somma stanziata con i fondi dal Pnrr per i lavori di restyling della stazione di Scalea-Santa Domenica Talao. Lo ha reso noto l’Unione delle Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino, nella persona del suo coordinatore Ettore Simone Durante, spiegando che tale progetto è inserito nel piano commerciale di RFI.

Il progetto prevede la totale riqualificazione dell’impianto, nello specifico saranno effettuati numerosi interventi fra cui l’installazione degli ascensori, la realizzazione di nuove pensiline, la rifunzionalizzazione degli spazi interni, l’ammodernamento dei sistemi per l’informazione al pubblico, un nuovo sistema di illuminazione a led, nuovi servizi igienici, nuovi percorsi tattili per non vedenti/ipovedenti e nuova segnaletica.

«Siamo felici – ha dichiarato il coordinatore – perché RFI oltre a progetrare quanto previsto dalle normative in materia di sicurezza ha accolto quasi tutte le nostre proposte. E davvero non possiamo fare a meno di sottolineare la grande professionalità degli ingegneri e dei tecnici che stanno curando l’opera nei minimi dettagli. É un segno concreto di attenzione non solo verso i turisti ma soprattutto verso i lavoratori e le fasce più deboli».

«Essendo il treno il mezzo in assoluto più ecologico – ha auspicato Maurizio Cava, presidente dell’Associazione ScaleaFuturo, aderente all’Unione delle Associazioni – vogliamo sperare che la bellezza di questo luogo in futuro possa ulteriormente incentivare la mobilità dolce, specie in un’epoca di crescente sensibilizzazione verso le tematiche ambientali».

«Per onestà – si legge in una nota – va detto inoltre che nel periodo di pandemica la realizzazione dell’opera fu richiesta dall’allora consigliere regionale Antonio De Caprio. In conclusione, é opportuno anche ricordare, come ha più volte affermato RFI, che le stazioni non devono essere intese come un luogo isolato bensì come un’opera ben inserita nel contesto urbano». (rcs)

 

Unione Associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino: 3,5 milioni di euro per la Stazione di Scalea

Sono 3,5 milioni di euro la somma stanziata da Rfi per la ristrutturazione della stazione ferroviaria di Scalea-Santa domenica Talao, i cui lavori dovrebbero prendere il via a gennaio 2022, «appena saranno concessi i fondi necessari per la realizzazione delle opere progettate». Lo ha reso noto l’Unione delle Associazione della Riviera dei Cedri e del Pollino, spiegando che tale ristrutturazione è stata possibile grazie all’inserimento della stazione nel Piano Pluriennale di Investimenti di Rfi denominato Easy and Smart Station.

Nella missiva indirizzata dal direttore di Rfi al coordinatore Ettore Simone Durante, si legge che «il progetto prevede la riqualificazione dell’intero complesso di stazione dal punto di vista architettonico, infrastrutturale e tecnologico, grazie alla realizzazioni di tutte le opere necessarie a rendere i luoghi completamente accessibili ai viaggiatori. Il fine ultimo è quello di migliorare ulteriormente la fruibilità dei servizi offerti in questa stazione, dove già attualmente sono state abbattute la maggior parte delle barriere architettoniche».

«Preme rassicurare – specifica il Direttore – che trovano piena soddisfazione tutti i punti segnalati a suo tempo dall’Unione delle Associazioni».

Gli ambienti interni inoltre saranno completamente ripensati, con una nuova distribuzione degli spazi, della sala d’attesa e dei nuovi servizi igienici. Nell’atrio è stata pensata una parete artistica ovvero un fondale scenografico che consentirà l’apertura verso nuove funzioni della stazione (museali, mostre d’arte ecc…) per la narrazione storico-culturale del luogo. Una nuova opportunità per valorizzare tutto il comprensorio, attraverso un nuovo impatto visivo.

É previsto inoltre anche il rifacimento completo dell’impianto di comunicazione e la sostituzione dell’attuale segnaletica con cartellonistica rispondenti ai nuovi standard di ferrovia.
«Per onestà intellettuale – si legge – va precisato che questo risultato non si sarebbe potuto raggiungere senza l’impegno dell’ex consigliere regionale Antonio De Caprio, il quale fin dal primo giorno è stato sensibile alla tematica ed intende ringraziare. Egli, congiuntamente alle Associazioni, desidera ringraziare i vertici di Rfi con i quali si è interagito, per la loro disponibilità».

«Un’ottima notizia che – sottolineano dalle Associazioni – intendiamo anzitutto a favore delle fasce più deboli, che magari oggi hanno difficoltà ad usufruire dei mezzi pubblici. Un risultato non ottenuto non solo nell’ottica della promozione del turismo ma anche dell’attenzione verso coloro che ogni giorno si servono del treno per motivi di studio, di lavoro o di salute». (rcs)

Il Comitato Magna Graecia scrive lettera al direttore commerciale di Italo per la mobilità

Il Comitato Magna Graecia, congiuntamente all’Unione delle Associazioni della riviera dei Cedri e del Pollino ed alla Associazione Ferrovie in Calabria, ha inviato una lettera al direttore Commerciale dell’azienda NTV, Fabrizio Bona, in cui vengono illustrate alcune proposte «ritenute migliorative per la mobilità a mercato su ferro».

Nello specifico, sono state richieste 3 tipologie di intervento: la possibilità, nel periodo estivo, di aggiungere sulla coppia di treni Italo 8195/8192 recentemente istituita, anche la fermata presso la stazione di Scalea, in considerazione dell’afflusso turistico ricadente nella zona nei prossimi mesi.

«Considerati i notevoli flussi turistici – si legge nella lettera – che si prevedono per quest’estate, e la strategicità degli ultimi due collegamenti istituiti fra Roma e Reggio Calabria, vorremmo invitarVi a valutare l’istituzione di una fermata della nuova coppia di treni 8195/8192 presso la stazione di Scalea-S. Domenica Talao, dal prossimo 15 luglio fino al 31 agosto oppure nei soli fine settimana. La richiesta si fonda sulla necessità di garantire a questo comprensorio, che d’estate supera le cinquecentomila presenze, dei collegamenti attraverso cui fare andata e ritorno in giornata e che permettano di sfruttare al massimo il weekend. Scalea inoltre ha una posizione strategica non solo tra Sapri e Paola, ma anche fra la costa e l’entroterra».

«Il nostro invito, poi – continua la lettera – è quello di valutare, sulla scia di quanto avvenuto con il Frecciargento Sibari-Bolzano, l’istituzione di un nuovo collegamento a servizio dell’Alto Tirreno ma soprattutto dell’Arco Jonico Magnograeco. L’Arco Jonico è quel lembo di terra che si estende da Crotone a Sibari. Si tratta di un territorio con un’alta densità abitativa, ove sono situati due fra le più grandi città calabresi: Corigliano-Rossano e Crotone».

«Su questo versante – viene spiegato – l’unico servizio a lunga  percorrenza esistente è il citato Frecciargento, il quale al momento termina la corsa a Sibari in attesa del completamento dell’elettrificazione fino a Crotone, ad oggi ancora in uno stato embrionale nonostante siano trascorsi ormai tre anni dall’affidamento dei lavori d’appalto, ma per cui, recentemente, sono state istituite delle coincidenze su ferro con treni regionali. Con un ipotetico nuovo servizio in partenza dal nodo di Sibari si potrebbe valutare l’opportunità di portare l’Alta Velocità anche direttamente nell’area Brutia di Cosenza-Rende, il cui hinterland conta una popolazione di duecentocinquantamila persone. In tale zona sono inoltre situati numerosi uffici e  l’Università della Calabria».

«Suggeriamo, inoltre – conclude la lettera – di valutare l’opportunità di instradare uno dei servizi fra Reggio Calabria ed il Nord Italia, via San Lucido-Sibari. La corsa dunque proseguirebbe lungo l’asse Taranto-Bari-Adriatica e nei pressi del nodo di Bologna tornerebbe sulla linea Av\Ac. Si tratterebbe di un collegamento inedito attualmente inesistente che permetterebbe di collegare  la Calabria con il versante Adriatico». (rkr)