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Italo Treno in Calabria

Il Comitato Magna Graecia scrive lettera al direttore commerciale di Italo per la mobilità

Il Comitato Magna Graecia, congiuntamente all’Unione delle Associazioni della riviera dei Cedri e del Pollino ed alla Associazione Ferrovie in Calabria, ha inviato una lettera al direttore Commerciale dell’azienda NTV, Fabrizio Bona, in cui vengono illustrate alcune proposte «ritenute migliorative per la mobilità a mercato su ferro».

Nello specifico, sono state richieste 3 tipologie di intervento: la possibilità, nel periodo estivo, di aggiungere sulla coppia di treni Italo 8195/8192 recentemente istituita, anche la fermata presso la stazione di Scalea, in considerazione dell’afflusso turistico ricadente nella zona nei prossimi mesi.

«Considerati i notevoli flussi turistici – si legge nella lettera – che si prevedono per quest’estate, e la strategicità degli ultimi due collegamenti istituiti fra Roma e Reggio Calabria, vorremmo invitarVi a valutare l’istituzione di una fermata della nuova coppia di treni 8195/8192 presso la stazione di Scalea-S. Domenica Talao, dal prossimo 15 luglio fino al 31 agosto oppure nei soli fine settimana. La richiesta si fonda sulla necessità di garantire a questo comprensorio, che d’estate supera le cinquecentomila presenze, dei collegamenti attraverso cui fare andata e ritorno in giornata e che permettano di sfruttare al massimo il weekend. Scalea inoltre ha una posizione strategica non solo tra Sapri e Paola, ma anche fra la costa e l’entroterra».

«Il nostro invito, poi – continua la lettera – è quello di valutare, sulla scia di quanto avvenuto con il Frecciargento Sibari-Bolzano, l’istituzione di un nuovo collegamento a servizio dell’Alto Tirreno ma soprattutto dell’Arco Jonico Magnograeco. L’Arco Jonico è quel lembo di terra che si estende da Crotone a Sibari. Si tratta di un territorio con un’alta densità abitativa, ove sono situati due fra le più grandi città calabresi: Corigliano-Rossano e Crotone».

«Su questo versante – viene spiegato – l’unico servizio a lunga  percorrenza esistente è il citato Frecciargento, il quale al momento termina la corsa a Sibari in attesa del completamento dell’elettrificazione fino a Crotone, ad oggi ancora in uno stato embrionale nonostante siano trascorsi ormai tre anni dall’affidamento dei lavori d’appalto, ma per cui, recentemente, sono state istituite delle coincidenze su ferro con treni regionali. Con un ipotetico nuovo servizio in partenza dal nodo di Sibari si potrebbe valutare l’opportunità di portare l’Alta Velocità anche direttamente nell’area Brutia di Cosenza-Rende, il cui hinterland conta una popolazione di duecentocinquantamila persone. In tale zona sono inoltre situati numerosi uffici e  l’Università della Calabria».

«Suggeriamo, inoltre – conclude la lettera – di valutare l’opportunità di instradare uno dei servizi fra Reggio Calabria ed il Nord Italia, via San Lucido-Sibari. La corsa dunque proseguirebbe lungo l’asse Taranto-Bari-Adriatica e nei pressi del nodo di Bologna tornerebbe sulla linea Av\Ac. Si tratterebbe di un collegamento inedito attualmente inesistente che permetterebbe di collegare  la Calabria con il versante Adriatico». (rkr)