Partecipazione ed entusiasmo per il V Net4Science Workshop dell’Umg al Centro Crisea

Tradizione e innovazione, formazione e promozione: è il percorso che sta portando avanti l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Nei giorni scorsi si è svolta al Centro di Ricerca Crisea la V edizione del workshop promosso dallo spinoff universitario Net4Science su “Ricerca scientifica e valorizzazione aziendale”.
Come ogni anno il workshop è stato organizzato dal corso di dottorato in Scienze della Vita dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, in collaborazione con Crisea, Centro di Ricerca Avanzati per l’Innovazione Rurale, in località Condoleo di Belcastro, in provincia di Catanzaro.

Grande soddisfazione da parte del presidente di Crisea, Stefano Alcaro: «L’evento si è svolto in un clima di grande condivisione ed entusiasmo. Il Centro si è dimostrato location perfetta per esprimere il grande potenziale dello spinoff, in sintonia con tutti i fondamentali attori coinvolti, l’Università Magna Graecia, la Regione Calabria e gli altri Enti intervenuti. Le premesse per riuscire a mettere a terra gli sforzi che si stanno compiendo ci sono tutte. Bisogna vincere le resistenze della burocrazia, dei personalismi e continuare a fare squadra, anche stabilendo nuove collaborazioni scientifiche ed organizzative».

L’incontro è stato aperto dai saluti del neo rettore dell’Umg di Catanzaro, Giovanni Cuda; il presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso; l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo; il sindaco di Belcastro, Antonio Torchia; il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro Crotone e Vibo, Pietro Falbo; il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara; il commissario straordinario Arsac, Fulvia Caligiuri; il commissario straordinario Sin Crotone, Emilio Errigo; il presidente Gal Kroton, Natale Carvello. Il tema dell’appuntamento ha riguardato aggiornamenti su composti bioattivi in cibi funzionali.

La prima sessione, moderata da Vincenzo Mollace e Antonio Procopio dell’Umg, è stata dedicata all’esposizione dei risultati della ricerca condotti nel 2023, con particolare riferimento ai progetti su prodotti agroalimentari dell’azienda olivicola Torchia, al Gal Kroton e al Comune di Cardinale. A questi si è aggiunta l’esperienza della prima coltura e trasformazione del grano Senatore-Cappelli realizzato totalmente sui terreni in cui è presente il centro Crisea. A relazionare sono stati: Francesco Ortuso, professore ordinario di Chimica Farmaceutica dell’Umg e Ceo di Net4Science; Emanuela Marchese e Antonio Curcio, dottorandi dell’Umg; Isabella Romeo, docente esercitatore di Chimica Farmaceutica Umg & Net4Science; Luigi Muraca, consigliere di amministrazione Crisea e neo assessore del Comune di Lamezia Terme.

Nella seconda sessione, condotta da Antonio Mazzei di Fincalabria, incentrata su modelli innovativi e future collaborazioni, si è spaziato su temi come gli aspetti organizzativi; una pianta dotata di effetti antiossidanti molto spiccati; il monitoraggio glicemico di diete basate su grani antichi; progetti Prin che coinvolgeranno il centro Crisea e la dibattuta questione del contrasto ai cibi sintetici. A relazionare sono stati: Fulvio Mattivi e Agostino Cavazza della Fondazione Edmund Mach; Paola Dugo, professoressa ordinaria di Chimica degli Alimenti dell’Università di Messina; Maurizio Cipolla, segretario generale della Società Italiana di Telemedicina; Anna Artese, professoressa associata dell’Umg; Luigi Scordamaglia, amministratore delegato Filiera Italia.

E’ stato presentato il volume bilingue dedicato alle “Attività del Centro Crisea dal 2021 al 2023”, con l’intervento di Francesco Chiellino, dirigente Settore Competitività del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.

La giornata si è conclusa con la prima degustazione Granum@Crisea, caratterizzata da declinazioni culinarie della farina prodotta dal centro Crisea dal suo grano duro ad opera di noti esperti del comparto di trasformazione cerealicolo locale: Fioccata, Amato, Agrama, Tassone e Caccavari. (rcz)

Università Magna Graecia di Catanzaro sempre più inclusiva e internazionale

L’incremento dell’internazionalizzazione è uno degli obiettivi strategici dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro e viene perseguito grazie alla collaborazione delle diverse Aree dell’Ateneo, delle Scuole e dei Dipartimenti coinvolti.

I Progetti Europei per l’istruzione e la formazione costituiscono uno strumento privilegiato per il raggiungimento di questi obiettivi, e pertanto l’Università Magna Graecia da anni partecipa attivamente alle azioni del Programma Erasmus+, il programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport in Europa, mediante l’operato dello staff dell’Area Affari Generali, diretto dalla Responsabile Eleonora Consoli e con la collaborazione della Dott.ssa Carmen Scerbo e della Dott.ssa Ivana Criniti.

Nell’ambito del Programma Erasmus+ KA131 Call 2021, è giunto a conclusione presso l’Ateneo di Catanzaro il Progetto finanziato dalla Commissione Europea che promuove la mobilità degli studenti e del personale dell’Ateneo nei Paesi stranieri partecipanti al Programma.

Nell’ambito del Progetto, nel corso degli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023, l’Ateneo ha realizzato attività di mobilità per fini di studio che hanno consentito agli studenti di vivere un’esperienza di studio all’estero presso Università partner europee per svolgere attività didattiche, sostenere esami e/o effettuare ricerca tesi; attività di mobilità per fini traineeship che ha consentito agli studenti di realizzare un’esperienza di tirocinio in Ue presso Imprese/Istituzioni/Organizzazioni estere; attività di mobilità dei docenti che ha consentito ai docenti di svolgere un periodo di mobilità all’estero per fini d’insegnamento presso un Ateneo europeo. I partecipanti hanno avuto così l’opportunità di entrare in contatto con realtà accademiche di eccellenza nell’ambito di un programma europeo innovativo e dinamico.

N.69 sono stati gli studenti e neolaureati dell’Ateneo, del 1°ciclo, del 2° ciclo e del 3° ciclo, che hanno partecipato con forte entusiasmo alle iniziative di questo Progetto ed hanno avuto così l’opportunità di trascorrere un’esperienza di mobilità per fini di studio in prestigiosi Atenei stranieri partner e/o un’esperienza mobilità per fini di tirocinio in strutture di eccellenza in Paesi come Spagna, Danimarca, Belgio, Svezia, Francia e Germania. Sono state inoltre realizzate n. 4 mobilità di docenti per fini d’insegnamento.
Attraverso la realizzazione delle suddette attività sono stati perseguiti svariati obiettivi: opportunità per gli studenti di realizzare una significativa esperienza formativa, culturale e sociale che abbia spendibilità nel mondo del lavoro; opportunità per i docenti di assegnare alta qualità, elementi di innovazione e di respiro internazionale ai corsi; favorire la specializzazione delle competenze dei docenti nonché l’aggiornamento e la formazione professionale continua; ampliare la cooperazione internazionale in ambito didattico-scientifico.
Di seguito alcuni tra i prestigiosi Atenei che hanno accolto gli studenti dell’Università Magna Graecia: Center for Healthy Aging dell’Università di Copenaghen, Università di Murcia, Università de Lisboa, Università di Strasburgo, Johannes Kepler Universitat di Linz, Universitad de Bilbao, Universitad Complutense de Madrid.
Come testimoniato da tutti i partecipanti questa esperienza ha rappresentato un momento di crescita sotto ogni aspetto, un «viaggio profondo attraverso culture diverse, un’immersione di ricerca e studio che spalanca le porte al futuro della scienza e dell’umanità», come racconta una studentessa, un’occasione possibile grazie all’Università Magna Graecia di Catanzaro, sempre attenta a fornire ai propri studenti opportunità di conoscenza e arricchimento.

Nel corso del Progetto EErasmus+ KA131 anche i docenti dell’Università di Catanzaro hanno svolto attività di scambio didattico: il partenariato fra Umge Università di Novi Sad in Serbia è iniziato nel 2012; negli anni il rapporto di cooperazione si è intensificato e, nel 2018, i due Atenei hanno sottoscritto un programma di scambio Erasmus+ che ha visto la mobilità di diversi docenti, tra cui il professore Ludovico Montebianco Abenavoli, Professore Associato di Gastroenterologia dell’Università Magna Graecia, il quale ha sottolineato come «questo partenariato abbia consentito di concretizzare numerosi progetti scientifici i cui risultati sono stati pubblicati su importanti riviste scientifiche internazionali».

La realizzazione del Progetto ha consentito quindi di sostenere ed espandere il livello di internazionalizzazione dell’Ateneo di Catanzaro, valorizzando l’attrattività e la ricchezza dell’Istruzione Superiore europea nonché la condivisione di buone pratiche. (rcz)

“Diario di un maestro” del regista De Seta dopo 50 anni incanta studenti dell’Università Magna Grecia

Giornata dedicata al regista Vittorio De Seta, in occasione del centenario della nascita e dei 50 anni dalla presentazione del film “Diario di un maestro”. L’iniziativa è stata organizzata dai docenti dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, Emilio Gardini e Antonio di Ruggiero, unitamente al Presidente della Cineteca della Calabria Eugenio Attanasio.

La manifestazione si è tenuta presso l’Aula Magna di Sociologia, in Catanzaro, Discesa Eroi, ed è proseguita con la proiezione del film Diario di un maestro al cinema Supercinema di Catanzaro, nell’ambito del Cineforum Universitario promosso dalla Fondazione dell’Università Magna Grecia.

Davanti ad un pubblico composto da studenti universitari, si è tenuto questo seminario dedicato al regista e al Diario di un maestro, film prodotto dalla Rai che nel 1973 registrò un indice d’ascolto altissimo.

Magistrali gli approfondimenti critici dei docenti di Ruggiero e Gardini; il regista Attanasio ha invece inquadrato l’opera sotto l’aspetto storico narrando peraltro aneddoti inediti su Vittorio De Seta.

«Un film commovente, di grande attualità ancora oggi, con una sceneggiatura eccelsa, arricchisce le conoscenze e diventa nutrimento prezioso per lo spirito degli studenti ma, soprattutto, dei docenti che nei metodi di insegnamento sono rimasti indietro. Inoltre, non si più fare finta di ignorare le nuove tecnologie. Un film da proiettare anche negli Istituti di pena minorile», ha affermato il Vicepresidente del Sindacato libero scrittori italiani sezione Calabria, Luigi Stanizzi.

Ancora oggi, anche grazie alla Cineteca, viene proiettato nelle scuole e nei Festival di tutto il mondo: il regista arriva a girare questo film traendo ispirazione dal libro di Albino Bernardini, Un anno a Pietralata ma anche dalla lezione di Mario Lodi. Per De Seta, il cinema era un metodo e quindi anche un mezzo di conoscenza di quello che lui andava a rappresentare. Non conosceva molto del mondo della scuola ma, per affrontare questo lavoro che non voleva dimostrare tesi precostituite, aveva lavorato molto in preproduzione.

L’idea geniale del film è stata quella di costruirlo con i ragazzi che frequentavano questa scuola elementare del Tiburtino terzo e che, quindi, modificavano ogni giorno l’andamento delle riprese. Oltre a un anno scolastico, un altro anno fu necessario per il montaggio. Grandioso il successo in televisione che portò lo stesso De Seta a montare una versione per le sale cinematografiche, di circa due ore e venti, riducendo le oltre quattro ore delle quattro puntate televisive. (rcz)

“Diario di un maestro” del maestro De Seta incanta gli studenti dell’Università Magna Graecia

Giornata dedicata al regista Vittorio De Seta, in occasione del centenario della nascita e dei 50 anni dalla presentazione del film “Diario di un maestro”.

L’iniziativa è stata organizzata dai docenti dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, Emilio Gardini e Antonio di Ruggiero, unitamente al Presidente della Cineteca della Calabria Eugenio Attanasio.

La manifestazione si è tenuta presso l’Aula Magna di Sociologia, in Catanzaro, Discesa Eroi, ed è proseguita con la proiezione del film Diario di un maestro al cinema Supercinema di Catanzaro, nell’ambito del Cineforum Universitario promosso dalla Fondazione dell’Università Magna Grecia.

Davanti ad un pubblico composto da studenti universitari, si è tenuto questo seminario dedicato al regista e al Diario di un maestro, film prodotto dalla Rai che nel 1973 registrò un indice d’ascolto altissimo.

Magistrali gli approfondimenti critici dei docenti di Ruggiero e Gardini; il regista Attanasio ha invece inquadrato l’opera sotto l’aspetto storico narrando peraltro aneddoti inediti su Vittorio De Seta. «Un film commovente, di grande attualità ancora oggi, con una sceneggiatura eccelsa, arricchisce le conoscenze e diventa nutrimento prezioso per lo spirito degli studenti ma, soprattutto, dei docenti che nei metodi di insegnamento sono rimasti indietro. Inoltre, non si più fare finta di ignorare le nuove tecnologie. Un film da proiettare anche negli Istituti di pena minorile», ha affermato il Vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, Luigi Stanizzi.

Ancora oggi, anche grazie alla Cineteca, viene proiettato nelle scuole e nei Festival di tutto il mondo: il regista arriva a girare questo film traendo ispirazione dal libro di Albino Bernardini, Un anno a Pietralata ma anche dalla lezione di Mario Lodi. Per De Seta, il cinema era un metodo e quindi anche un mezzo di conoscenza di quello che lui andava a rappresentare.

Non conosceva molto del mondo della scuola ma, per affrontare questo lavoro che non voleva dimostrare tesi precostituite, aveva lavorato molto in preproduzione. L’idea geniale del film è stata quella di costruirlo con i ragazzi che frequentavano questa scuola elementare del Tiburtino terzo e che, quindi, modificavano ogni giorno l’andamento delle riprese. Oltre a un anno scolastico, un altro anno fu necessario per il montaggio. Grandioso il successo in televisione che portò lo stesso De Seta a montare una versione per le sale cinematografiche, di circa due ore e venti, riducendo le oltre quattro ore delle quattro puntate televisive. (rcz)

Davide Costa dell’Università di Catanzaro all’VIII Conferenza nazionale dei dottorandi in Scienze Sociali

Si è appena conclusa la sessione Genere, lavoro, istituzioni dell’VIII Conferenza Nazionale dei dottorandi in Scienze Sociali tenuta si presso l’Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Tale sessione è stata aperta dal dottorando di ricerca dell’Umg di Catanzaro, il dottore Davide Costa, con la sua relazione, parte del suo progetto di dottorato, dal titolo Nuovi modelli sulla salute delle persone transgender e relative barriere dal punto di vista della sociologia della salute e della malattia, seppur da remoto, per via di problemi di salute del giovane studioso.

È stata la prima volta che un dottorando di area sociologica del dottorato di ricerca in Ordine Giuridico ed Economico Europeo, coordinato dal professore Massimo La Torre, ha presentato un panel di ricerca in questo importantissimo evento.

La sessione, aperta al pubblico, ha visto come discussant le professoresse Stefania Mazzone e Rossella Bozzon dell’Università di Catania, ed è stata focalizzata sulle questioni di genere declinate nell’ambito della salute, lavoro e nelle carceri.

Durante la discussione entrambe le professoresse hanno fatto un plauso a Davide Costa, non solo per la relazione e il rigore metodologico ma anche, e con grande apprezzamento, per l’intera carriera scientifica che, come hanno sottolineato, consta di oltre 40 pubblicazioni scientifiche e ben due saggi di cui uno, in cui ancora una volta, si è occupato di questioni di genere, “Cannibalismo, questioni di genere e serialità” grazie al quale ha vinto la Menzione di merito dalla giuria della X edizione del Concorso Nazionale “Caffè delle arti”; nonché si sono complimentate sia per le collaborazioni con altri atenei come l’Università Federico II, La Sapienza, e molte altre ed anche per le collaborazioni didattiche con i corsi di Alta Formazione dell’Umg. La sessione si è chiusa con l’auspicio di collaborare per la realizzazione di progetti comuni. (rcz)

Una mostra in ricordo di Rosario Livatino nel campus universitario di Catanzaro

Accogliendo una proposta di “Dll – Digit Lab Law” (Centro di ricerca su “Transizione digitale, autonomie negoziali e relazioni di lavoro”), l’Ateneo di Catanzaro ospiterà da lunedì 27 novembre a venerdì 1 dicembre, la Mostra “Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino”, magistrato siciliano ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato il 9 maggio 2021.

«Autentico testimone dei valori della Repubblica, Rosario Livatino, ucciso in un vile agguato mafioso mentre si recava al Tribunale di Agrigento, sua sede di servizio, ha sacrificato la propria vita per affermare i valori dello Stato di diritto contro la cieca violenza della criminalità. Nella consapevolezza del ruolo che la Costituzione affida alla Magistratura, Livatino ha svolto le sue funzioni con rigore morale, autorevolezza, instancabile dedizione, senso del dovere. La memoria del suo esempio invita tutti a proseguire nella battaglia a difesa della legalità, rinnovando l’impegno a cui tutti siamo chiamati per contrastare ogni forma di criminalità, con la stessa coerenza e determinazione che hanno contraddistinto il suo agire».

Con queste parole, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha compendiato in modo mirabile la figura di Rosario Livatino; ma in esse è possibile ritrovare anche le ragioni stesse dell’iniziativa che l’Ateneo ha inteso sostenere e promuovere per unanime volontà del Magnifico Rettore, del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione.

La Mostra sarà allestita nel corridoio adiacente all’Auditorium, strutturata in quattro sezioni con trentacinque pannelli e accompagnata da registrazioni video della durata complessiva di circa trenta minuti. Dottorandi con funzione di guide accompagneranno i visitatori nella lettura dei materiali esposti. La Mostra sarà inaugurata con un convegno nella mattinata di lunedi 27 novembre al quale parteciperanno il Magnifico Rettore, prof. Giovanni Cuda, autorevoli rappresentanti delle istituzioni civili, l’Arcivescovo di Catanzaro Squillace, Mons. Claudio Maniago, e soprattutto i promotori della Mostra già presentata in moltissime realtà italiane.

Nella mattinata di martedì 28 novembre è prevista invece una specifica iniziativa rivolta agli studenti dell’Ateneo che incontreranno, nell’Aula A del Dipartimento Diges, Simone Luerti, magistrato di sorveglianza in Corte d’Appello di Milano, e Salvatore Mazzitelli, direttore sanitario del San Raffaele che tratteranno il valore educativo della testimonianza esistenziale del giudice assassinato nei processi formativi, con la presenza di Giovanni Calabrese, assessore regionale al lavoro e alla formazione professionale. Per ognuna delle iniziative è stato richiesto il riconoscimento dei crediti a beneficio degli studenti dell’Ateneo. (rcz)

A Germaneto si discute delle patologie del sistema nervoso centrale

Le patologie del sistema nervoso centrale dal dolore alla epilessia, passando dall’autismo, sono quadri che al di là della epidemiologia o della incidenza nella popolazione generale e dell’età di insorgenza hanno come denominatore comune la riduzione della qualità della vita con un coinvolgimento della famiglia e dei caregiver.

Al fine di meglio definire il ruolo e lo stato dell’arte di ciascuna di queste patologie, la medicina del dolore dell’Uoc di Farmacologia Clinica e Farmacovigilanza dell’Aou Dulbecco di Catanzaro, diretta dal prof De Sarro, in collaborazione con i professionisti del settore ha organizzato un corso teorico pratico aperto al pubblico. Tale corso si terrà domani 25 ottobre a partire dalle ore 9 presso l’Auditorium dell’Università di Catanzaro, nel corso del quale saranno affrontati temi del dolore dalla fisiopatologia alla terapia farmacologica e non farmacologica; della cefalea in età adulta e nel bambino; dell’autismo e della epilessia farmacoresistente.

Grande soddisfazione è stata espressa dalla Garante della salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, che ha patrocinato l’evento. Tale incontro sarà infatti l’occasione di un confronto con la popolazione per una sempre maggiore condivisione delle conoscenze tra cittadini, territorio, ospedale, università che deve portare ad una condivisione delle conoscenze per una crescita concreta di tutto il territorio.

Momento altamente significativo si terrà nel pomeriggio, nel corso del quale, in collaborazione con la Periso academy e con il Centro di ricerca Fas@Umg, si terrà il corso pratico in cui saranno mostrati gli effetti di un nuovissimo strumento unico in Italia ed in disponibilità dell’ambulatorio di medicina del dolore dell’Uoc di Farmacologia Clinica, che potrà rappresentare un possibile nuovo approccio terapeutico per le patologie oggetto delle relazioni della mattinata. (rcz)

Medicina a Crotone, la dura presa di posizione del Senato accademico dell’Unical

di FRANCO BARTUCCI – Una ribellione nel sistema universitario calabrese. C’è un detto universalmente riconosciuto che focalizza bene il male che l’uomo spesso produce da se e che si riversa su se stesso con danni gravissimi: «Il lupo perde il pelo ma non il vizio». Ciò potrebbe accadere domani, martedì 24 ottobre in Calabria con la convocazione del Coruc (Il Comitato Regionale delle Università Calabresi), presieduto dal prof. Giovambattista De Sarro, Rettore dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro, che ha inserito nell’ordine del giorno la proposta di istituire dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, Infermieristica e Fisioterapia con sede amministrativa presso l’Università “Link Campus University”, in collaborazione con l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e con sede didattica nella città di Crotone.

Avverso tale decisione e punto all’ordine del giorno della Convocazione del Coruc ha preso una netta posizione contraria e di denuncia il Senato Accademico dell’Università della Calabria che in una propria nota inviata a tutti i componenti dell’Organismo, compreso il Presidente della Giunta regionale della Calabria, Roberto Occhiuto, fa presente la gravità della proposta e ne fa richiesta di rigetto.

Pur premettendo – viene precisato nella lettera – di condividere la condivisione dell’importanza strategica di innalzare la qualità del sistema sanitario calabrese, anche attraverso la definizione di nuovi percorsi formativi che sappiano valorizzare e porre a sistema le eccellenze cliniche e ospedaliere territoriali; i componenti del Senato Accademico dell’Unical nella loro lettera di denuncia hanno espresso forti dubbi sulla qualificazione scientifica del percorso formativo che si va prefigurando, in relazione alla carenza di competenze specifiche nel settore biomedico dell’Ateneo “Link Campus University”, il cui organico comprende un unico docente di area medica e che non può vantare alcuna precedente esperienza nella gestione ospedaliera.

Dopo aver ricordato che tale proposta dell’Ateneo “Link Campus University”, è stata respinta e bocciata in altre regioni italiane, recentemente è pure salita agli onori delle cronache per una maxi-indagine per presunti reati di evasione fiscale che ha portato agli arresti l’ex prorettore dell’università; attirando inoltre nei giorni scorsi, l’attenzione della comunità universitaria in relazione ad alcune pratiche amministrative per le quali il Coordinamento nazionale dei Coordinatori dei Corsi di Scienze della Formazione Primaria ha avanzato al Ministero formale richiesta di valutazione di legittimità.

Ciò detto – è scritto nella lettera dei componenti del Senato Accademico dell’Unical – siamo convinti che il sistema universitario calabrese deve ambire sempre più a rafforzarsi anche con iniziative nell’ambito della formazione medico/infermieristica da attivarsi presso la città di Crotone; che tali iniziative debbano, però, essere altamente qualificate e costruite in modo da contribuire al reale sviluppo del sistema sanitario territoriale, non risolvendosi in azioni sporadiche e dalla discutibile connotazione scientifica, ma allargando anche il respiro del campo di azione (ad esempio, coinvolgendo la Città di Reggio Calabria che dispone di un Grande Ospedale Metropolitano.

Auspicano che il Presidente della Regione Calabria, i Rettori degli Atenei Calabresi e i rappresentanti degli studenti eletti in seno al Comitato Regionale Università Calabresi valorizzino l’importante ruolo di coordinamento del Comitato, concertando la ricalendarizzazione della seduta del 24 ottobre secondo le usuali tempistiche previste per l’istituzione dei Corsi di Studio.

Posto che il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia – viene precisato nella lettera – si caratterizza per un indispensabile coordinamento e per un’intensa attività di collaborazione attiva nella formazione degli studenti tra l’Università e il servizio sanitario regionale, valutino attentamente la coerenza e la compatibilità degli obiettivi formativi proposti rispetto al contesto socio-economico del territorio, con particolare riguardo alla capacità in termini organizzativi, infrastrutturali, di risorse umane e materiali, nell’ottica di assicurare standard minimi qualitativi nella formazione.

Ci si impegni – affermano infine i senatori dell’UniCal – a vigilare, più in generale, affinché le proposte di istituzione dei Corsi di Laurea che saranno attivati in Calabria siano costruite secondo i più alti standard qualitativi e incastonate in reti di collaborazione con soggetti pubblici o privati altamente qualificati, per offrire percorsi formativi di eccellenza, in grado di apportare un reale contributo allo sviluppo del territorio e di fornire occasione di crescita professionale e culturale alle future giovani generazioni di calabresi.

L’Università di Catanzaro la smetta di creare situazioni trasversali molto pericolose e dannose per i tanti giovani calabresi. E’ appena partita l’esperienza autonoma degli studi di Medicina all’Unical e guarda caso si dà il via ripetendo l’errore fatto già nel 1972, allorquando nell’edificio polifunzionale di Arcavacata, avveniva la celebrazione del primo anno accademico 1972/1973, e dalla città capoluogo arrivava la notizia dell’attivazione del Consorzio per l’istituzione della libera Università con i due corsi di laurea in medicina e giurisprudenza, allarmando gli operai dediti alla realizzazione degli edifici dell’Unical. Ecco perché «Il lupo perde il pelo ma non il vizio», creando danni irreparabili per la serietà professionale e politica della nostra regione, quanto della stessa Università chiamate in forma unitaria a creare le migliori condizioni di sviluppo. (fb)

Venerdì si celebrano a Catanzaro i 25 anni dell’Università Magna Graecia con il ministro Schillaci

Il giorno 20 ottobre 2023 alle ore 15.00 si svolgerà presso l’Auditorium Campus universitario di Germaneto la celebrazione del venticinquennale dalla nascita dell’Università “Magna Græcia“ di Catanzaro.

Lo sviluppo dell’Università a Catanzaro rappresenta sicuramente un’ottimale descrizione dello “Ieri Oggi Domani” ed è questo il tema celebrativo dei 25 anni dell’Università di Catanzaro in programma presso l’Ateneo di Catanzaro.

L’Offerta formativa e la ricerca dell’Ateneo hanno raggiunto ottimi risultati attraverso il Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Sociologia, collocatosi, come Dipartimento di Eccellenza, tra i primi posti della graduatoria nazionale dei Dipartimenti di studi giuridici, e i Dipartimenti di area Medica e Biomedica, i quali hanno, inoltre, contribuito a conferire all’Università “Magna Græcia” di Catanzaro un importante e fondamentale ruolo nella Sanità calabrese, riconosciuto anche a livello nazionale.

L’evento del 20 ottobre rappresenterà anche un momento importante per inaugurare e presentare alla comunità calabrese il ciclotrone, strumento che contribuisce all’innovazione delle tecniche diagnostiche per immagini in ambito sanitario. È previsto l’intervento del Ministro della Salute On.le Orazio Schillaci e la partecipazione di autorità civili, militari e religiose. (rcz)

Didattica immersiva in 3d all’Ateneo Magna Graecia di Catanzaro all’insegna della modernità

Da quest’anno alla Università Magna Graecia di Catanzaro si potrà studiare l’anatomia, considerata dagli studenti uno scoglio difficile da superare, grazie a tecnologie innovative.

Il sistema Bibliotecario dell’Ateneo, tramite la sua presidentessa professoressa Tiziana Montalcini, comunica di aver messo a disposizione una nuova piattaforma digitale collegata a 2 visori che consentono di visualizzare organi, apparati e persino tessuti in maniera tridimensionale, in una stanza virtuale. Sarà possibile studiare in maniera ravvicinata le strutture anatomiche di interesse, sezionarle, spostarle nello spazio, leggere il relativo testo e allenarsi rispondendo a quiz.

Il professore Agostino Gnasso, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, ricorda che «già da un po’ di tempo è in atto una riflessione sul significato dell’innovazione didattica universitaria e sulle strategie di sviluppo degli Atenei».

«Il miglioramento del sistema universitario passa anche dall’acquisizione di nuovi approcci educativi», afferma la professoressa Montalcini, che prosegue «La didattica diventa più significativa ed efficace se è adeguata ai bisogni formativi, ai tempi che viviamo, se tiene conto delle diversità. Come Sistema Bibliotecario vogliamo contribuire ad ampliare l’orizzonte delle ricerche degli studenti offrendo nuovi metodi e strumenti di accesso al materiale bibliografico, anche a coloro che vivono con una disabilità».

L’acquisto è stato reso possibile grazie al finanziamento vinto dal Sistema Bibliotecario nell’ambito del Por Calabria “Sostegno alle Biblioteche”. «La piattaforma sarà fondamentale per le attività di tirocinio dei futuri medici ma anche di tutti coloro che sono iscritti alle professioni sanitarie» afferma il professore Luca Gallelli, presidente del Corso di Studio in Medicina e Chirurgia, «pertanto sin da subito ci adopereremo per consentire agli studenti di usufruire di un tale fondamentale strumento».

L’Ateno Magna Graecia ha implementato, negli ultimi 2 anni, il patrimonio librario ma le biblioteche Umg sono soprattutto “digital library” infinite, che consentono l’accesso a migliaia di pubblicazioni scientifiche. Tutti gli utenti hanno accesso gratuito a e-book di area sanitaria e giuridica, il che rappresenta un risparmio per le famiglie calabresi.

La Scuola di Medicina e il Sistema Bibliotecario hanno messo, inoltre, a disposizione un piattaforma per la preparazione ai Tolc medicina, gratuita per le scuole, che inoltre affianca gli studenti e dottorandi durante tutto il percorso formativo. Sarà difficile utilizzare questi strumenti? Nient’affatto, il Sistema Bibliotecario tiene 2 volte l’anno corsi di acquisizione di abilità di ricerca bibliografica e sul sito sono presenti numerosi tutorial. I

l Sindacato Libero Scrittori Italiani sezione Calabria, per voce del vicepresidente vicario Luigi Stanizzi, ha più volte rimarcato il ruolo determinante del Sistema Bibliotecario dell’Ateneo (Sba) verso un vasto e difficile territorio che, proprio da un’Istituzione così prestigiosa e autorevole come l’Umg, riceve incentivi basilari mirati allo sviluppo sotto ogni profilo.

La presidentessa Montalcini ha concluso: «Mi auguro che vengano evidenziati anche gli aspetti positivi del nostro Ateneo e si colgano i grandi sforzi e la passione che tanti docenti nutrono per questo territorio». (rcz)