Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, è intervenuta nel corso della seconda sessione, in streaming, della nona Conferenza sulla Finanza e l’Economia Locale, organizzata dalla Fondazione Ifel e dall’Anci.
Titolo di questa edizione, Rigeneriamo il Paese. I Comuni per la Ripresa e lo sviluppo dell’Italia. E proprio nel corso della seconda sessione, dal titolo Il ruolo dei Comuni nei programmi d’investimento tra Recovery Fund e Politiche di coesione che il primo cittadino di Vibo Valentia è intervenuto, ascoltato dal ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola, dal ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano e dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, sottolineando che «questo ciclo di programmazione dei finanziamenti comunitari i è coinciso con un momento infelice per l’economia in generale, le autonomie sono state ridimensionate dal punto di vista amministrativo, ma siamo al termine di un ciclo e all’inizio di un altro di programmazione. Possiamo fare tesoro delle esperienze precedenti e migliorare gli interventi sul territorio grazie ad amministratori che si devono riabituare al dialogo e allo sforzo di mantenere gli impegni. Si apre una nuova stagione non senza tante difficoltà».
«Il Piano per il Sud – ha aggiunto il sindaco Limardo – usa il suggestivo termine di “rigenerazione amministrativa” che ben descrive il bisogno attuale delle strutture comunali. È necessario il rafforzamento delle capacità amministrative, l’immissione di nuove risorse professionali, la costituzione di una rete di centri di competenza e di task force di progettazione articolate territorialmente con respiro nazionale. Sono elementi essenziali per poter disporre di una infrastruttura di governo locale capace di reggere una accelerata attuazione delle politiche di coesione. E sono interventi che si gioverebbero di una dimensione nazionale: un modo per fare della “coesione” amministrativa una chiave per la coesione territoriale».
«Il nodo degli investimenti – ha proseguito il primo cittadino – è cruciale per l’intero Paese ma il Sud ha una responsabilità in più nel cercare di mostrare quanto può essere utile per lo sviluppo e la crescita economica anche gli enti locali. Il crollo dell’intero sistema si deve alla diminuzione degli investimenti negli enti locali. Le politiche di coesione, riattivando il fondo di sviluppo e coesione con i programmi operativi, rafforzano il ruolo degli enti locali non solo come destinatari e beneficiari ma anche protagonisti nella programmazione nazionale».
«Con nuove azioni politiche mirate – ha continuato – dobbiamo puntare al superamento tra centralismo e localismo attraverso il rapporto virtuoso con gli enti locali, come avviene con la programmazione nel Piano sud 2030».
«Attuiamo la legge sui piccoli comuni – ha concluso il sindaco Limardo – ed attuiamo tutto quello che è necessario per far sbloccare gli investimenti a partire dalle aree sottosviluppate, quelle interne e quelle del mezzogiorno attraverso una nuova politica territoriale». (rrm)
