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SANTA SEVERINA (KR) - La mostra "Dario Fo. La Bibbia dei villani"

SANTA SEVERINA (KR) – La mostra “Dario Fo. La Bibbia dei villani”

Fino al 28 settembre, al Castello di Santa Severina, si può visitare la mostra Dario Fo. La Bibbia dei villani: immagini di un Dio popolare”.

Promossa dal compositore Franco Eco con il patrocinio del Comune di Santa Severina e curata da Stefano Bertea in collaborazione con la Compagnia Teatrale Fo Rame, l’esposizione racconta un Medioevo marginale e alternativo, fatto di giullari e villani, racconti popolari e visioni eretiche, dove Dio non è l’onnipotente delle corti, ma una presenza vicina, terrena, ironica. Le opere esposte, realizzate da Dario Fo nel solco della sua celebre Bibbia dei villani, restituiscono voce e immaginario a quell’universo orale e antiaccademico che per secoli ha resistito ai margini della narrazione ufficiale.

«Quando, da giovane, lavoravo come assistente alla regia accanto a maestri come Gabriele Lavia e Glauco Mauri, si prospettò una possibile collaborazione con Dario Fo, poi mai concretizzatasi. Ma i nostri percorsi si sono incrociati idealmente anni dopo, quando ho avuto l’onore di comporre la colonna sonora per la serie RAI Dario Fo e Franca Rame, cercando di tradurre in musica il loro racconto di vita, arte e amore. Fu un’esperienza che rinsaldò in me un legame profondo con la poetica di Fo, che oggi trova nuova espressione in questa mostra, intesa non solo come tributo, ma come atto critico e antropologico», ha detto Franco Eco.

Con uno stile espressivo e narrativo, i dipinti di Fo non si limitano a illustrare, ma raccontano: santi stanchi come contadini, madonne vere come donne del popolo, angeli meravigliati come bambini e un Dio – gigante affettuoso, buffo o inquietante –  che guarda il mondo da vicino, partecipando alla vita degli umili e divertendosi delle sue stesse creature.

Rintracciando un punto di convergenza tra il suo percorso di ricerca musicologica sulla tradizione orale della Calabria e l’opera del Premio Nobel, Franco Eco mira a valorizzare il Medioevo calabrese anche attraverso attività collaterali, come i laboratori teatrali, curati dall’attore crotonese Andrea Giuda e dedicati alla grammatica scenica per un’immersione completa nell’opera di Dario Fo.

Sabato 7 e 14 giugno, dalle ore 17 alle ore 20, presso il Castello Carlo V di Crotone, si terranno i due momenti formativi gratuiti, in cui verranno approfonditi i temi della commedia dell’arte e della maschera.

Le antiche fortezze del territorio crotonese diventano così scenari di una nuova riflessione storica sulla Calabria, percorsa attraverso la poetica di Dario Fo e dei suoi guitti medievali.

«Il borgo di Santa Severina ha un patrimonio artistico straordinario che abbiamo il dovere di preservare e promuovere. Allo stesso tempo, non intendiamo volgere lo sguardo solo al passato, infatti con questa mostra siamo onorati di immergerci nell’arte moderna di uno dei più autorevoli intellettuali del nostro tempo», ha commentato il sindaco Lucio Giordano, definendo la mostra uno degli eventi culturali più prestigiosi sul territorio.

Come ci tiene a precisare Eco, «figure tra il sacro e il profano di una storia altra, non scritta, ma tramandata oralmente, di voce in voce, di corpo in corpo, si susseguono in questa mostra che impreziosisce quell’impegno nella valorizzazione della Calabria attraverso la cultura, che ho avuto il privilegio di condividere, per diversi anni, con Giancarlo Facente, operatore culturale recentemente scomparso, alla cui memoria dedico questo progetto dal valore inestimabile». (rkr)