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Piazza De Nava RC

È nato il Comitato Civico per tutela e valorizzazione di Piazza De Nava di Reggio

A Reggio Calabria è nato un Comitato Civico per tutelare e valorizzare Piazza De Nava di Reggio Calabria, promosso dalla Fondazione Mediterranea e intitolato al compianto prof. Vincenzo Pamnuccio.

L’obiettivo del Comitato, che sarà guidato dai rappresentanti delle associazioni culturali reggine che si sono apertamente schierate contro il progetto della Soprintendenza, è quello di «operare, con responsabile senso civico e ponendo in essere tutte le legittime attività che si riterranno opportune, a favore della tutela e della valorizzazione della storica piazza reggina intitolata a Giuseppe De Nava, in un’ottica di maggiore comune interesse cittadino».

Il Comitato, infatti, è nato dall’esigenza, da parte della cittadinanza, «di far sentire la sua voce in merito a decisioni che stravolgono il loro vissuto di consapevoli cittadini, ovvero sul progetto di totale demolizione della storica piazza De Nava per edificarvi uno “spazio aperto” in cui tenere anche “fiere, mercati ed esposizioni”».

«Va ricordato – si legge in una nota – che il progetto demolitivo ha origine al di dentro della Soprintendenza reggina per i beni architettonici e paesaggistici ovvero intra moenia alla struttura amministrativa che per sua specifica mission avrebbe dovuto tutelare la memoria cittadina e l’identità dei luoghi. Un plateale quanto incomprensibile abbandono della mission ministeriale, fino a poco tempo prima ribadita con ferrea determinazione a proposito del Lido Comunale, sottoposto a tutela con i risultati di vergognoso degrado che tutti abbiamo sotto gli occhi».

«La cittadinanza, che non può avere più fiducia in un’articolazione dello Stato – continua la nota – che non ha più un indirizzo univoco e coerente ma che inverte totalmente giudizi e metodi a distanza di pochi anni, dopo essersi espressa quasi all’unanimità sui social contro la demolizione della piazza e la mutilazione del monumento, si costituisce ora in Comitato per attuare tutte quelle misure, anche di piazza, che saranno ritenute necessarie a impedire lo scempio della storia cittadina».

«In via estensiva – si legge ancora – tale mission si intende diretta anche a favore di tutto il patrimonio urbanistico storico-archeologico di Reggio Calabria e della Città Metropolitana».

«I termini politici, nel senso alto e nobile del termine – prosegue ancora la nota – la nascita di questo Comitato non va sottovalutata: un movimento civico spontaneo che democraticamente intende delegittimare l’operato di un’articolazione dello Stato sul territorio. La Soprintendenza rappresenta oggi un grumo di potere apparentemente inscalfibile, che incute timore a cittadini e amministratori».

«Lo dimostra – conclude la nota – la posizione ancillare e servente assunta dai dirigenti comunali che hanno dato il consenso alla demolizione di uno storico exemplum razionalista italiano della ricostruzione senza il più banale straccio di commento: un pavido “si” a una richiesta cui non si poteva rispondere negativamente. Ma cittadini liberi e con la schiena dritta non si piegano ai ricatti del potere». (rrc)