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Imbarco auto a Villa San Giovanni

La gravissima situazione di Villa San Giovanni: da sbloccare subito

È gravissima la situazione che si è venuta a creare all’imbarco per la Sicilia a Villa San Giovanni, dove ci sono famiglie con bambini in tenera età bloccati da oltre 24 ore: «È necessario che le autorità competenti assumano iniziative adeguate a risolvere la difficile situazione che si è venuta a verificare a Villa San Giovanni», ha dichiarato Jole Santelli, presidente della Regione Calabria. «Ci sono due ordinanze emanate dai governatori di Calabria e Sicilia – ha proseguito la presidente Santelli – un’ordinanza congiunta del Ministero della Salute e dell’Interno e un decreto del Governo in merito. Occorre assumere le decisioni necessarie perché vengano rispettate e attuate le leggi dello Stato e si ritorni alla normalità».

«Non è accettabile – ha proseguito la presidente Santelli – che una cittadina come Villa San Giovanni subisca momenti di tensione che rischiano di avere effetti più gravi. Mi preme aggiungere che sulla vicenda non vi è alcuna controversia tra la Calabria e la Sicilia. Le persone che in queste ore bloccano i traghettamenti – ha concluso la presidente Santelli – hanno utilizzato il territorio calabrese esclusivamente come zona di transito e quanto accaduto rappresenta un monito affinché vengano intensificati i controlli che, evidentemente, non sono stati fino ad ora adeguati».

Anche il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha lanciato un appello: «sbloccare immediatamente imbarchi per la Sicilia», in quanto «la situazione è esplosiva, peggiora ogni minuto che passa».

«Ho sentito poco fa – ha proseguito il sindaco Falcomatà – il Ministro Paola De Micheli, che mi ha chiarito come il Governatore della Sicilia, Nello Musmeci, ha il dovere di sbloccare questo assurdo paradosso».

«Sul piazzale del porto – ha aggiunto il sindaco Falcomatà – ci sono centinaia di persone, potenzialmente infette, che vanno accompagnate a destinazione in Sicilia e messe in quarantena vigilata. Questa incredibile situazione sta mettendo a serio rischio la loro salute e quella dei nostri concittadini di Villa San Giovanni, di Reggio Calabria e di tutto il territorio metropolitano».

«Tra loro ci sono anche tanti bambini – ha spiegato ancora il sindaco Falcomatà – non possiamo permetterci che passino un’altra notte in macchina o che si spostino in maniera incontrollata per cercare un posto dove andare a dormire».

«Ma, soprattutto – ha proseguito il sindaco Falcomatà – non possiamo permettere che il sacrificio di migliaia di reggini chiusi in casa da quasi un mese, nel pieno rispetto delle regole, venga vanificato da comportamenti inaccettabili di chi non vuole assumersi le responsabilità che gli competono».

«Quelle persone andavano controllate e fermate prima di arrivare a Villa San Giovanni – ha concluso il sindaco Falcomatà – adesso la salute di ciascuno di noi viene prima di ogni cosa. Bisogna intervenire, ora!».

Anche il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Città Metropolitana, Emanuele Mattia, si sono dichiarati «in trepidazione per i minori fermi a Villa San Giovanni, impossibilitati a proseguire il loro viaggio verso la Sicilia e, finanche tornare indietro, in una marcia scriteriata e certamente determinata dai genitori».

«Ci stiamo rapportando con le autorità di riferimento calabresi e siciliane – si legge nella nota dei Garanti Marziale e Mattia – per tentare di trovare una soluzione a vantaggio di più di 20 minori – spiegano – tra i quali una bimba di 11 mesi, una di 5 anni ed una donna incinta. I volontari della Croce Rossa ieri sera hanno somministrato 95 pasti caldi ed entro stasera il sindaco facente funzioni, Maria Grazia Richichi, è chiamata a reperire qualche struttura d’emergenza perché non possono essere lasciati in strada».

Per Marziale e Mattia: «Sarebbe importante sbloccare la situazione e noi immaginiamo anche nella maniera meno costosa possibile, ossia giacché sono tutti siciliani consentir loro di oltrepassare lo Stretto, accoglierli con le dovute verifiche sanitarie, dar loro il tempo di giungere alla proprie abitazioni e incaricare le autorità locali di attivare i protocolli previsti in termini di quarantena domiciliare. Questo eviterebbe ai piccolini ulteriori drammatici disagi».

​«Fidiamo – si legge nella nota dei Garanti Marziale e Mattia – nel buonsenso, oltre che nelle norme – concludono – stigmatizzando l’irresponsabilità degli adulti di riferimento, incapaci di rispettare le disposizioni in un momento cosi drammatico, a scapito delle persone più care e della collettività. Fidiamo nelle istituzioni calabresi e siciliane nel voler agevolare questi ignari ed incolpevoli bambini». (rrm)