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L'OPINIONE / Salvatore Cirillo: Per il 2023 l'augurio che tanti calabresi emigrati tornino a casa

L’OPINIONE / Salvatore Cirillo: Per il 2023 l’augurio che tanti calabresi emigrati tornino a casa

di SALVATORE CIRILLO – Con particolare orgoglio, alla conclusione di questo 2022, mi sento di poter affermare che stiamo scrivendo il futuro della Calabria con passione ed entusiasmo, cogliendo soprattutto i tanti segnali provenienti dal territorio. C’è moltissimo lavoro da svolgere e sono veramente tante le sfide che dovremo cogliere per costruire non soltanto un’idea di Calabria capace di proiettarsi verso il futuro, ma anche condividere un progetto nel quale i Calabresi, superando antropologicamente il paradigma dell’abitudine, possano comprendere la necessità di poter guardare con fiducia quel presupposto culturale che spesso, forse per timore della novità, hanno preferito praticare scegliendo la statica puntualità di una quotidianità sempre più simile a una fotocopia sbiadita anziché vivere, immaginare e compiere quei passi indispensabili per avviare il processo di crescita  allineandosi a quelle regioni d’Italia che hanno saputo guardare avanti.

Durante l’anno che ormai volge alla conclusione, grazie ai lavori svolti presso l’Ufficio di Presidenza, le Commissioni e in Consiglio regionale, nonché ad una costante presenza sul territorio per ascoltare e comprendere le tante difficoltà degli amministratori, impegnati in prima linea nel governo dei Comuni, ho appreso e focalizzato tanto le criticità quanto le opportunità. È necessario superare molti di quei limiti attualmente esistenti per poter dare un determinato impulso alla crescita strutturale dei nostri territori, considerando le difficilissime condizioni di un tessuto socioeconomico per molti versi sfiancato da una interminabile crisi e non per ultimo dall’impennata dei prezzi, dettati in primis dal caro energia.

Nell’ultimo Consiglio regionale abbiamo approvato il bilancio, risultato di particolare importanza per poter lavorare con maggiore serenità alle varie attività programmate e quindi poter iniziare a dare piccole ma significative risposte ai Calabresi. Faccio anche mie le soddisfazioni espresse dal Presidente Occhiuto all’arrivo dei medici provenienti da Cuba. Se in molti non volevano crederci, il capitolo Sanità inizia a dare segnali importantissimi e sono certo che in merito ci saranno nel tempo maggiori ed importanti risultati. Vi sono da considerare che alcune risposte richiederanno maggior tempo e pazienza, ma oggi mi sento di poter affermare che la squadra di governo della Calabria ha le idee ben chiare e grazie alle disponibilità finanziaria messe in campo si potranno compiere significative azioni in molti ambiti. In più occasioni ho avuto modo di affermare l’importanza di alcuni macro ambiti, strategici per il rilancio della nostra economia e dello sviluppo di una Calabria che ha saputo reagire alle sollecitazioni registrate attraverso la partecipazione ai numerosi bandi promossi dai vari assessorati regionali.

Certo, molto spesso i fondi assegnati per i rispettivi bandi sono risultati insufficienti a soddisfare il paniere delle richieste e non sono sfuggiti al mio sguardo il dato relativo alle istanze risultate non ammissibili per carenze documentali. In tale circostanza, cercherò di aviare una costante interlocuzione con il Presidente Occhiuto e con gli Assessori affinché per l’attuazione del Por Calabria possano essere avviate fasi propedeutiche alla pubblicazione dei rispettivi bandi incontrando gli Ordini professionali, le rappresentanze di categorie e il mondo del Sindacato per illustrare in lungo e largo le attività sulle quali i destinatari finali potranno ottenere benefici. Per recuperare tempo dovremo saper lavorare insieme, condividendo non soltanto i fini ma anche i mezzi.

Seppur le rispettive procedure prevedano tempi e documenti circostanziati, allo straordinario lavoro sino a ora svolto dai Dipartimenti, grazie alle innovative procedure informatizzate, vorrei poter sperare che l’accuratezza riposta in fase di programmazione possa tradursi in risposte rese in tempi più congrui e soprattutto si possa tener conto delle esigenze provenienti dai rispettivi comparti, interessati di volta in volta ai singoli bandi. Riuscendo a cogliere le varie opportunità e mandando a regime la straordinaria quantità di finanziamenti messi a nostra disposizione, la Calabria potrà sicuramente vivere una fase nella quale più che partire si possa registrare il rientro di molti Calabresi, emigrati per mancanza di lavoro e opportunità. È questo l’augurio che vorrei condividere con i miei conterranei e con i lettori di Calabria.Live. Buon anno. (sc)