Tratte aeroportuali Sacal, il sindaco Voce: Crotone subisce di nuovo uno scippo

Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, non ci sta più a vedere Crotone penalizzata, ancora una volta, sulla questione aeroporto. Per questo, seguito della recente comunicazione di Sacal sui nuovi voli nei tre aeroporti calabresi, ha annunciato di voler reagire all’ennesimo «scippo» ai danni del territorio, ma non da soli.

«Ho intenzione – ha spiegato – di coinvolgere il comune di Reggio Calabria affinché insieme si porti il nostro dissenso sul tavolo regionale. La Regione non può restare sorda alle esigenze del nostro territorio».
Per il sindaco «sopprimere collegamenti internazionali significa vanificare ogni sforzo che la città sta compiendo per il suo rilancio dal punto di vista turistico e, di riflesso, economico».

«Sia chiaro a Sacal – ha rimarcato – che non vogliamo contentini ma una seria politica di rilancio dello scalo crotonese. Su questo punto saremo intransigenti e saremo determinati perché l’aeroporto di Crotone non è uno scalo di serie B ma una infrastruttura fondamentale per il territorio». (rkr)

«

CROTONE – Presentato il libro “Jenny voleva morire” di Julia Trocino

Il racconto di una vita, anzi di tante singole vite, quello di Julia Trocino nel suo Jenny voleva morire, che è stato presentato ieri sera al Museo di Pitagora, nell’ambito della rassegna Natale d’Autore promossa dall’assessorato alla Cultura.

Tante pagine di vita strappate e ricucite con amore nel romanzo della scrittrice nata in Germania e vissuta tra Modena e Crotone che hanno commosso la numerosa platea presente nella sala museale diventata, attraverso la cura e l’attenzione del Consorzio Jobel, un autentico polo culturale della città.
Dopo i saluti del presidente del Consorzio Jobel, Santo Vazzano, l’autrice ha illustrato le “cicatrici” che caratterizzano il percorso di vita della protagonista del romanzo, leggendo anche l’incipit del libro accompagnata dalle note del maestro Matteo Gimondo, giovane e già affermato pianista crotonese.
Nel corso della serata si è potuto scoprire che al titolo del libro può essere tranquillamente aggiunto l’aspetto fondamentale che più di tutto risalta: Jenny voleva morire ma che ha voluto fortemente vivere nonostante tutti gli ostacoli che le sono stati posti.
Un libro, dunque, che pur trattando di temi forti, dipendenze, anoressia, bulimia apre alla speranza. Tante ferite che sono difficili da rimarginare e che lasciano profonde cicatrici nell’animo della protagonista. Ma è possibile attraverso la ferrea volontà di riscatto e l’aiuto di tante persone che con la loro professionalità e presenza danno alla protagonista il giusto sostegno per guardare al futuro, per uscire dal tunnel, dai tunnel, dai quali sembrava impossibile una volta entrata, poter rivedere la luce.
Persone che hanno dato alla protagonista non solo assistenza ma affetto che è stata sicuramente la chiave di volta del cambio di rotta che Jenny ha impresso alla sua vita.
Una serata molto partecipata, con tanti interventi da parte del pubblico, che ha aperto la rassegna che continua il prossimo 7 dicembre alle ore 17.00 alla Sala Margherita, nel centro storico, con la presentazione del libro di Mario Decima Il sole sull’Acropoli. (rkr)

L’Aeroporto di Crotone riceve la certificazione “Easa”: ora rientra negli standard europei

L’Aeroporto di Crotone «entra a pieno titolo a far parte degli aeroporti che rispondono agli standard europei», grazie alla certificazione Easa (European Union Aviation Safety Agency) rilasciata dall’Enac – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. È quanto ha reso noto la Sacal, spiegando che viene attestata, in particolare, «l’idoneità dell’organizzazione aziendale del Gestore aeroportuale (intesa quale insieme di mezzi, personale e procedure); la conformità delle infrastrutture, degli impianti e dei sistemi; la compiuta redazione del Manuale dell’aeroporto».

«Anche l’Aeroporto di Crotone, dopo quello di Lamezia e di Reggio Calabria – ha dichiarato soddisfatto il presidente Giulio De Metrio – riceve il bollino europeo della Certificazione ENAC. La consegna del Certificato ai nostri aeroporti non è solo un atto formale ma è un risultato importante, frutto di un grande lavoro di squadra e sinergia con tutti gli Enti aeroportuali».

«La nuova certificazione – ha spiegato – premia i nostri sforzi tesi al costante miglioramento dei nostri standard organizzativi, di sicurezza e qualità negli scali calabresi tenendo sempre ben presenti i vincoli della sostenibilità economica e ambientale. L’Enac, che ringrazio per la preziosa collaborazione assicurata anche nella fase di certificazione, conferma oggi che il Sistema Aeroportuale Calabrese opera nel puntuale rispetto delle norme comunitarie».

«Lo scalo crotonese – viene spiegato in una nota – come già annunciato dal vettore irlandese, sarà collegato per la prima volta con Venezia, con tre frequenze settimanali (lunedì, mercoledì e venerdì), una destinazione dallo smisurato potenziale turistico per entrambe le direttrici. Continua serrata, inoltre, l’attività relativa agli Oneri di Servizio Pubblico, di concerto con Regione Calabria, per la definizione delle azioni propedeutiche alla convocazione di nuova Conferenza dei servizi, a seguito anche di ulteriori consultazioni con i Vettori aerei». (rkr)

Vincenzo Calzona (Comitato Magna Graecia): Bacino d’utenza aeroporto di Crotone è di circa 450 mila

Vincenzo Calzona, del Comitato Magna Graecia, ha fornito indicazioni sul bacino d’utenza per l’aeroporto di Crotone, che «può contare su circa 450mila, ipotetici, passeggeri, compresi in tre province: Crotone, Cosenza e, marginalmente, Catanzaro».

«A scanso d’equivoci – ha spiegato – e date le frammentarie e poco esplicative informazioni è necessario, prioritariamente, cercare di comprendere cosa è, e come  si definisce, esattamente, il bacino d’utenza di un aeroporto. Intanto, vanno identificati i presupposti geografici, ovvero, l’area di insistenza dell’aeroporto, ed entro quanti km dall’aeroporto, possono considerarsi inclusi, come ipotetici passeggeri, i cittadini abitanti delle Aree, direttamente riconducibili all’aviosuperficie di riferimento e quanto tempo possa considerarsi accettabile per raggiungere la meta».

«Sinteticamente tradotta, la definizione – ha proseguito – da si che ricadano nel bacino d’utenza dell’aeroporto di Crotone (e di qualunque altro aeroporto d’Europa), tutti gli abitanti che risiedono entro i 100 kilometri dall’aeroporto e/o entro i 90 minuti di percorrenza, utilizzando i mezzi pubblici, treni, autobus o, in alternativa, il proprio mezzo di locomozione».

«Che sia questo – ha detto ancora – il bacino d’utenza dell’aeroporto di Crotone, e non quello delineato sulla base di sensazioni personali, informazioni evidentemente inesatte, inattendibili e strumentali a qualcuno, per negare le legittime possibilità di crescita dello scalo, questo, non è sostenuto da un semplice cittadino, o un’associazione, ma da Enac, massima autorità che sovrintende l’aviazione civile in Italia, certamente non influenzata da giudizi e convinzioni personali localistiche e di parte, nel proprio ambito di competenza, consultando l’atlante degli aeroporti Italiani».

«Infatti – ha detto ancora – la stessa Enac, già da molti anni, ha delimitato e disegnato geograficamente i bacini d’utenza degli aeroporti calabresi, perché devono servire proprio una determinata area. Considerando che questa è autorità unica ed attendibile, in materia di aeroporti, voli, compagnie aeree autorizzate ai voli civili, possiamo senz’altro rimandare al suo sito ufficiale, dove sono disponibili tutte le informazioni relative agli aeroporti Italiani, compreso Crotone. Ivi sono riportate le date di inizio dei voli civili, le compagnie aeree che si sono avvicendate sugli aeroporti, le notizie tecniche riguardanti l’aerostazione, i dati sul traffico passeggeri, pubblicati con cadenza mensile, annuale e storici, per gli anni più lontani nel tempo e tanto altro».

«Pertanto – ha sottolineato – basterebbe studiare con un po’ di attenzione, e, soprattutto, con la voglia di sapere e conoscere l’argomento, per farsi un’idea, precisa e diretta, e non approssimativa, sull’infrastruttura più rilevante e determinante per l’economia di un ampio territorio, onde evitare magre figure».

«Malgrado si tenti di negarlo – ha concluso – il territorio della Calabria orientale centro settentrionale, meglio identificato come Arco Jonico Magnograeco, per l’aeroporto è unico ed  è essenziale e necessario per l’esistenza e lo sviluppo dell’aeroporto Jonico, e, per fortuna, lo hanno deciso lo Stato e l’Enac». (rkr)

 

Comitato Magna Graecia: Il futuro per lo scalo pitagorico è il progetto ‘Magnagraecia’

Il Comitato Magna Graecia, ha ribadito che il futuro per l’aeroporto di Crotone è il progetto Magnagraecia.

«Si è svolta, alcuni giorni fa – si legge in una nota – una manifestazione sulle drammatiche condizioni in cui versano lo scalo di Sant’Anna e tutti gli Asset della mobilità relativi all’ambito jonico. La manifestazione, ospitata nella sala del civico Consesso Pitagorico, ha visto la presenza di 12 Amministratori convenuti dalle province di Crotone e Cosenza. A margine della manifestazione, in cui si è discusso per cercare di addivenire ad una soluzione affinché lo scalo aeroportuale sia rimpinguato di servizi all’utenza, pur nella consapevolezza che attualmente i vettori abbiano declinato l’invito di Sacal ad incrementare i voli, diversi attori protagonisti della stessa hanno rilasciato delle dichiarazioni alla stampa».

«Registriamo, positivamente – si legge ancora – le lungimiranti linee d’indirizzo suggerite nel corso del dibattito dal già Consigliere regionale e attuale sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, il quale ha invitato gli Amministratori intervenuti a guardare all’area dell’Alto Jonio, quindi all’idea-progetto Magna Graecia. Parimenti meritorie le linee di indirizzo di altri sindaci».

«Tuttavia, nostro malgrado – continua la nota – abbiamo avuto modo di constatare, dalle dichiarazioni del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che lo scalo Pitagorico avrebbe già un suo bacino d’utenza, probabilmente sarà così, ma solo nella sua testa. Se poi al Sindaco Voce basta la presenza fisica di qualche sindaco per poter affermare il bacino c’è, e allora è libero di arrampicarsi sugli specchi. Appare riduttivo, se non semplicisticamente superficiale, pensare che il ristretto ambito Crotonese, possa essere reso appetibile dall’incremento di circa 25mila abitanti in più. La stessa Enac stima come bacino di riferimento dello scalo un ambito di oltre 400mila abitanti, ovvero, circa, il famoso contenitore foriero di migliorie sotto ogni punto di vista, più conosciuto con il termine di Area della Magna Graecia».

«Ci preme ricordare (ma il sindaco Voce ne è assolutamente a conoscenza) – prosegue ancora la nota – che l’ambito dell’Arco Jonico-Silano Magno Graeco è qualcosa molto più inclusivo del semplicistico concetto immaginato dall’Amministratore. A costui ribadiamo, che l’idea progetto Magna Graecia abbraccia tutta l’area Crotonese, la Sibaritide, l’area Federiciana e la Sila Graeca, e non già i soli comuni di Cariati e San Giovanni, offrendo una visuale di territorio nuova e, soprattutto, demograficamente e politicamente  più rappresentativa. Ci chiediamo secondo quale logica il Sindaco Voce consideri bastevole e “grande” un ambito di circa 200mila abitanti se anche l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha stimato, e non da oggi, necessaria e sufficiente, come bacino d’utenza per il mantenimento dello scalo, un territorio che inveri almeno il doppio della popolazione».

«Sa il sindaco Voce – continua ancora la nota – che il Catanzarese, guarda per questioni di opportunismo ed opportunità allo scalo Lametino, o è convinto che dal Capoluogo di Regione si recheranno a Crotone a prendere i voli? È a conoscenza del fatto che la Sibaritide, sia costretta a guardare a Lamezia, ed ancor prima a Bari, poiché, ad oggi, raggiungere lo scalo Pitagorico è un’impresa titanica?  Ed ancora sa che da Cariati, via Corigliano-Rossano, una navetta conduce passeggeri allo scalo Lametino?  Ecco, vorremmo che il Sindaco rispondesse su questo e sul perché continua a mantenere un atteggiamento, colpevolmente, silente sul progetto Magna Graecia. E con lui altri Sindaci corresponsabili del mancato decollo dell’intera area jonica. Non bisogna essere dei luminari in geografia per comprendere che un fazzoletto di terra di circa 200mila abitanti, quale è la Crotoniatide, non ha altre possibilità se non aprirsi ad un pari ambito, bistrattato dalla storia e dai fatti: la Sibaritide. Entrambe periferie e lande desolate dei bacini d’area vasta del centro e nord Calabria».

«È inutile continuare – prosegue la nota – a mantenere atteggiamenti defilati che, giocoforza, implicano diffidenza anche nell’area dell’Alto Jonio Cosentino, che spera in un’apertura culturale dell’ambito Crotonese. La Politica crotonese ha il dovere di uscire dal fumo dell’impalpabilita, non fosse altro per mettere fine alle cicliche boutade da squallida propaganda elettorale che ancora taluni Amministratori della Sibaritide, pezzenti di idee, utilizzano per promuovere l’ipotesi di un inutile scalo a Sibari. Di contro, rispediamo ai mittenti i doppiogiochismi di amministratori e burocrati, Sibariti e Crotoniati, che da un lato aprono all’unica idea foriera d’interessi per i loro territori e dall’altro mendicano, con il cappello in mano, alla corte dei capoluoghi storici, veri soggetti attuatori dello stato di stallo, degrado ed abbandono di tutto l’arco Jonico Magnograeco».

«Lo ribadiamo ancora una volta – conclude la nota – a scanso d’equivoci, il Comitato sta proponendo una rinnovata visuale, anzitutto, culturale e politica, che miri a ridisegnare territori ormai alla canna del gas. Chi, per interessi di bottega, continua a girarsi dall’altra parte immaginando improbabili Asl, bacini aeroportuali inesistenti, ambiti portuali innaturalmente aggregati a Gioia Tauro, inutili e fuorvianti scali a Sibari, più una serie di nefandezze inenarrabili, non fa torto a Noi, ma si rende attore protagonista del male perpetrato e perpetuato al proprio popolo ed alla propria terra». (rkr)

Barbuto (M5S): Nei prossimi giorni riunione urgente per Aeroporto di Crotone

La deputata del Movimento 5 StelleElisabetta Barbuto, ha incontrato la dirigenza Sacal e la dirigenza regionale dell’Enac, «per dare seguito alle decisioni adottate nel corso della video conferenza dei giorni scorsi convocata dal Prefetto di Crotone».

«Nei prossimi giorni, infatti – ha reso noto – avvieremo i contatti con le compagnie aeree, unitamente alla Sacal, per comprendere le motivazioni che, pur in presenza delle incentivazioni messe a disposizione dei vettori dalla stessa società, non le inducono a volare da e per Crotone. Nel frattempo il confronto odierno è servito anche per riepilogare le ulteriori fonti di incentivazione che potrebbero essere determinanti nelle trattative fra la società e i vettori ed in particolare , oltre alle somme delle royalty previste nell’accordo tra il Mise e la Regione Calabria per la campagna promozionale del brand Costa Jonica che vedeva nell’aeroporto di Crotone uno dei protagonisti principali, anche le somme da fondi europei a disposizione dello stesso ente regionale per l’individuazione di nuove rotte e per il marketing, somme quest’ultime che dovrebbero essere residuate dopo l’esito negativo dei bandi regionali degli scorsi anni».

«Per tale motivo, già nei prossimi giorni – ha detto ancora – prevediamo di invitare gli assessori regionali ai trasporti e alle attività produttive a partecipare ad una riunione urgente sul punto perché è evidente che tramite questi fondi si sarebbe già potuto creare da tempo un circuito virtuoso che coniughi l’aspetto del turismo con il diritto alla mobilità dei cittadini. Quando si parla del S. Anna come uno scalo con vocazione turistica, infatti, non lo si vuole relegare ad un aeroporto dall’attività limitata, tutt’altro, perché questi due aspetti sono tra loro indissolubili. È fuor di dubbio, infatti, che la natura imprenditoriale delle compagnie aeree valuti appetibile l’istituzione di voli anche in virtù di una adeguata offerta locale incentrata sulla bellezza, sulla storia, sulla archeologia, sulla cultura del nostro territorio».

«Se, invece – ha proseguito Barbuto – vogliamo continuare ad incentrarci esclusivamente sul diritto alla mobilità, allo stato, non esiste che la continuità territoriale riconosciuta al nostro territorio, a causa delle carenze infrastrutturali ataviche e realizzabile tramite le procedure di gara per l’imposizione degli oneri di servizio pubblico e per le quali si sta procedendo nuovamente dopo l’esito negativo dello scorso mese di dicembre. Resta solo l’amarezza nel pensare che l’esito per Crotone sicuramente sarebbe stato diverso e positivo se, all’epoca dello stanziamento dei fondi, chi di dovere (la Regione) si fosse mosso tempestivamente senza far trascorrere pressoché inutilmente tutto il 2019 e consegnarci, quindi, alla pandemia e alle sue devastazioni che non ha risparmiato neanche il nostro scalo».

«Sarà nostra cura – ha concluso – tenere aggiornati i cittadini” conclude la deputata, auspicando un programma di largo respiro che veda ciascuno impegnato nell’ambito delle sue competenze per il rilancio globale del territorio». (rp)

AEROPORTO DELLO STRETTO NON DECOLLA
L’INUTILE VOLO PER ROMA CON ORARI FOLLI

di ANTONIETTA MARIA STRATI – «Esisteva una volta un aeroporto dello Stretto. Nell’ultimo decennio è stato declassato fino a ridursi a un piccolo, marginale, aeroporto di una piccola provincia». Inizia così la lettera scritta da Tonino Perna, vicesindaco di Reggio Calabria e indirizzata alla SacalAlitalia, in merito alla situazione dell’aeroporto di Reggio Calabria che, purtroppo, è – e continua a essere – penalizzato sotto tutti gli altri aspetti.

Una conditio perenne, quella dell’aeroporto dello Stretto che, insieme all’aeroporto di Crotone, sembrano essere dimenticati non solo dalla politica comunale, ma anche quella regionale. Eppure, il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, aveva annunciato, per lo scalo reggino, una «task force istituzionale supportata da esperti ed addetti ai lavori» per il suo rilancio, ma di cui non si è più saputo nulla, e di cui «c’è da chiedersi se ha motivo di esistere, atteso che manca un confronto e soprattutto un’agenda di indirizzo e di supporto tra le parti. Per non parlare dell’inconcepibile ‘silenzio’ della società di gestione Sacal, il cui piano industriale per l’infrastruttura non è ancora stato ‘lanciato» denunciano Rosy Perrone e Domenico Giordano, rispettivamente segretario provinciale Cisl e segretario provinciale Fit Cisl.

«I nostri appelli, di programmare una strategia di ampio respiro, caduti nel vuoto – hanno proseguito – diventano ancora più allarmanti adesso, che la pandemia Covid, ha ulteriormente limitato il traffico aereo. Siamo convinti servano idee e management all’altezza della sfida di sviluppo di cui necessita l’Aeroporto di Reggio Calabria. I milioni (25) ad esso destinati, da un emendamento al bilancio dello Stato di due anni fa, siamo sicuri bastino per il suo rilancio? Se non si elabora un disegno che coinvolga le compagnie di bandiera e altre società che hanno intenzione – senza trattative a rialzo – di far atterrare gli aerei in riva allo Stretto, pensiamo di no».

«Inoltre – hanno proseguito – risulta indispensabile, scongiurare le strumentalizzazioni montate ad arte, anche con luoghi comuni, o addirittura da talune compagnie di aviazione, secondo cui le restrizioni del ‘Tito Mnniti’ rappresentano un motivo insormontabile per la sua effettiva ripresa. Niente di più falso. La restrizione riguarda, considerata l’orografia del territorio e dell’aeroporto, con un raggio di virata molto stretto, il sistema di atterraggio, per cui sono richieste abilitazioni di piloti ed equipaggio che alcune compagnie (e sulle quali Sacal erroneamente insiste) non possiedono. Senza entrare nel merito tecnico che non ci compete, atteso che ci sarebbe una nuova procedura invece idonea almeno in parte, ad oggi non chiediamo – è il caso di dirlo – voli pindarici ma, servizi essenziali, periodicità, sicurezza e una visione di ampio respiro per far decollare l’aeroporto Tito Minniti. Intavolando trattative con le compagnie che hanno a disposizione vettori ed equipaggi idonei ad atterrare a Reggio Calabria e soprattutto disposti a garantire almeno due voli giornalieri».

Perna, assieme all’assessore al turismo di Messina, Enzo Caruso, hanno spiegato che «il bacino potenziale di utenti comprende una parte rilevante delle due città metropolitane di Reggio e Messina» e che «sulla sponda siciliana oltre la città di Messina e i paesi limitrofi abbiamo tutto il bacino di Barcellona-Milazzo che, in termini di tempo e costi, troverebbe conveniente recarsi all’aeroporto dello Stretto anziché a Palermo o Catania. Sulla sponda calabrese tra Palmi e Brancaleone l’aeroporto dello Stretto è più facilmente raggiungibile rispetto a Lamezia».

«Per non parlare – continua la lettera – delle isole Eolie che per tanto tempo erano collegate al sistema di trasporto: aeroporto dello Stretto- pulman-aliscafo diretto a Messina, Lipari, Vulcano, Stromboli. Quello verso le isole Eolie è un flusso turistico rilevante, proveniente dal Nord Italia e Nord Europa, che utilizzava l’aeroporto dello Stretto per la rapidità con cui raggiungevano le mete prestabilite. Con la fine della pandemia si torna a parlare di rilancio del turismo, un fattore essenziale per la ripresa economica e sociale dell’area dello Stretto».

«Ma, come si può parlare di turismo – hanno scritto ancora – se dall’aeroporto dello Stretto ci sono solo due voli: uno per Roma alle 19,20 e uno per Milano alle 14,55. E viceversa da Roma alle 17,25 e da Milano alle 12,00. Orari assolutamente penalizzanti, tanto per gli abitanti dello Stretto quanto per chi viene da fuori sia per ragioni di lavoro che di turismo. Insomma, avremmo bisogno di aver restituiti i voli la mattina presto per Roma e Milano che per tanto tempo sono stati largamente utilizzati quanto quelli della sera tardi».

Di problemi di mobilità, ne ha parlato anche il Comitato cittadino Aeroporto di Crotone, che ha definito insufficienti a garantire il diritto alla mobilità del territorio le tratte che, da fine giugno, saranno garantiti da Ryanair per Bergamo (quattro) e Bologna (due).

«Il messaggio che passa da quel comunicato è che vada tutto bene, ma non è così. Sei voli a settimana – ha spiegato Giuseppe Martino del Comitato cittadino aeroporto Crotone a LaCNews 24 – in piena stagione estiva ci preoccupano, non si può dire che vada tutto bene. È solo un’elemosina, che non possiamo accettare. Se in estate avremo sei voli, in inverno non avremo nulla. Dicono che in Calabria si attendono un milione di turisti, ma a Crotone come faranno ad arrivare?».

Una situazione, dunque, quella dei due aeroporti calabresi, che è diventata insostenibile e che fa rabbia, sopratutto se si considera che, invece, l’aeroporto di Lamezia Terme propone, ai viaggiatori, numerose rotte in tutta Italia, tra cui quella verso Berlino con la compagnia Easyjet che partirà dal 23 giugno, con la grande soddisfazione del presidente Giulio De Metrio, che ha parlato del nuovo collegamento come «frutto di un’eccellente collaborazione, conferma la volontà del vettore di voler investire in Calabria per migliorarne la connettività e favorire la ripresa economica del territorio».

Verrebbe da dire solo quello lametino, dato che è l’unico scalo su cui le compagnie aeree stanno investendo, snobbando gli altri poli – quello reggino e crotonese – che, invece di essere sfruttati per le loro potenzialità, vengono abbandonati in un limbo di incertezze e scontentezza, sia per i calabresi in loco che per quelli all’estero. (ams)

Dal 2 maggio dall’aeroporto di Crotone due nuovi voli per Verona e Bergamo

Buone notizie per l’Aeroporto Sant’Anna di Crotone: dal 2 maggio riprenderanno, progressivamente, i voli Ryanair da e per Bergamo e Bologna e, successivamente, saranno attivati due ulteriori voli settimanali di linea, operati dal settore Albastar, da e per Verona e Bergamo.

Lo ha reso noto la senatrice del Movimento 5 StelleRosa Silvana Abate, annunciando non solo che «la Compagnia Ego Airways ha ridimensionato il proprio programma, pur essendo interessata al nostro aeroporto, per via della diffusione pandemica e dell’estrema incertezza del mercato», ma anche che «la Sacal, ha riferito di stare mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per l’istituzione di collegamenti internazionali privilegiando la Germania, che ha un elevato bacino di utenza con prevalenza di traffico etnico, ma che ha condotto nel periodo in cui è stato operativo molti turisti tedeschi sulle nostre coste».

«Resta, inoltre – ha aggiunto – tra le priorità della società di gestione l’avvio, presso il nostro scalo, della base per i servizi di protezione civile e antincendio e l’introduzione di servizi innovativi di logistica merci. Purtroppo, ancora fermi al palo, i lavori di messa in sicurezza non ancora avviati a causa della mancata erogazione degli stanziamenti regionali a causa dell’assenza del via libera della Commissione Europea che continua a nutrire dei dubbi sul fatto che tali finanziamenti si configurino come aiuti di stato e come tali non ammissibili». (rkr)

Fit Cisl Calabria: Rilancio degli aeroporti calabresi priorità istituzionale

La Fit Cisl Calabria ha ribadito l’importanza del rilancio del comparto aereo calabrese, chiedendo alla Regione Calabria, all’assessore regionale ai Trasporti e ai sindaci di Lamezia, Reggio e Crotone di affrontare il tema in modo coordinato.

«Riteniamo – è stato evidenziato – sia necessario e urgente Lavorare Insieme per semplificare e accelerare le procedure per attuare il piano di investimenti sui tre scali che vanno ammodernati resi attrattivi ed ecosostenibili».

«La pandemia Covid 19 – ha rilevato La Fit Cisl Calabria – ha prodotto, nei tre aeroporti calabresi, una crisi senza precedenti in questo ultimo anno che viene evidenziata dai Dati di Traffico relativi al mese di Dicembre 2020. L’Aeroporto di Lamezia Terme registra un – 77,1 % sul traffico passeggeri con la perdita di circa 2 milioni di passeggeri rispetto al 2019. L’Aeroporto di Reggio Calabria registra un – 71,2 % con la perdita di circa 250 mila passeggeri rispetto al 2019. L’Aeroporto di Crotone registra un – 55,6 % con la perdita di 115 mila passeggeri rispetto al 2019. La Sacal Spa, gestore unico dei tre aeroporti, e la Sacal Gh hanno fatto ricorso alla Cigs per circa 300 lavoratori che scadrà tra qualche mese. All’incertezza per il futuro occupazionale e reddituale di questi lavoratori si aggiungono i circa 80 lavoratori stagionali che vivono una condizione di maggiore incertezza».

«Non è possibile – continua la Fit Cisl – accettare il degrado dell’aerostazione dell’ aeroporto internazionale di Lamezia terme. Lo stesso dicasi per Reggio Calabria e per Crotone. È fondamentale utilizzare i finanziamenti già disponibili per gli interventi programmati, e accelerare per ammodernare e migliorare la sicurezza dei tre scali per essere pronti alla progressiva ripresa delle attività volative del post pandemia».

«La Sacal spa – conclude la Fit Cisl Calabria – va opportunamente monitorata e supportata dalle istituzioni, Regione e Comuni, per concordare un piano industriale che sia adeguatamente finanziato e abbia visione di un sistema aeroportuale calabrese funzionale allo sviluppo oltre che dell’aeroporto internazionale di Lamezia Terme anche degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone per valorizzare le rispettive vocazioni territoriali con una opportuna e necessaria attività volativa che sicuramente potrà produrre benessere economico sociale e occupazionale». (rcz)

In copertina, l’aeroporto di Crotone

AEROPORTO “STRATEGICO” SOLO A PAROLE
SCALO CHIUSO, MA CROTONE DEVE VOLARE

C’è una volontà comune affinché si torni a “volare” all’aeroporto Sant’Anna di Crotone. Per questo, si è svolto un tavolo tecnico tra il presidente della SacalGiulio De Metrio, il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, la deputazione parlamentare composta da Elisabetta Barbuto, Sergio Torromino e Margherita Corrado, l’assessore regionale, Domenica Catalfamo, la consigliera regionale, Flora Sculco, e il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga.

Lo scalo pitagorico, infatti, dal 19 gennaio non ha più voli in arrivo e partenza, dal momento che Ryanair ha cancellato i collegamenti per Bergamo e Bologna. Per questo si è reso necessario un incontro per fare il punto della situazione.

Un incontro proficuo, in cui si è discusso, principalmente, di progetti e di futuro, con il presidente De Metrio che ha illustrato ciò che la società di gestione vorrebbe creare intorno allo scalo isolitano, a partire dalla presentazione del Master Plan per il rilancio dell’Aeroporto.

A detta del dirigente, infatti, lo scalo di Sant’Anna rientra nello sviluppo strategico della fascia ionica e proprio per questo sono già stati previsti interventi sia infrastrutturali, con allargamento della pista e ampliamento dei terminal, sia di trasporto, con il coinvolgimento di diverse compagnie aeree.

«La Sacal non ha alcuna intenzione di rinunciare a Crotone, anzi sta cercando di programmare il rilancio dell’aeroporto di Crotone in attesa della fase post pandemica» ha assicurato il presidente De Metrio, aggiungendo che a fine marzo la società di gestione degli aeroporti calabresi presenterà il piano industriale per lo scalo crotonese».

Il sindaco Voce ha evidenziato, nel corso del suo intervento, «il valore “sociale” dell’aeroporto di Crotone, infrastruttura fondamentale per il territorio non solo in termini di collegamenti ma anche di sviluppo. In particolare, il sindaco ha evidenziato l’opportunità, nella rimodulazione del bando per gli oneri di servizio, che si tenga appunto conto di questa necessità indispensabile per il territorio crotonese favorendo al massimo la partecipazione delle compagnie aeree. In un periodo di crisi generale che ha anche compromesso l’attività volativa nel suo complesso favorire al massimo la presenza di vettori nell’aeroporto crotonese è fondamentale».

Al riguardo, Voce si è anche chiesto che, «attraverso la Regione, si possano implementare risorse per l’aeroporto attraverso un aiuto governativo. Il presidente di Sacal De Metrio ha rassicurato sulla volontà di sostenere l’aeroporto di Crotone evidenziando che per il “Pitagora” è previsto un finanziamento di 4.340.000 euro destinati all’infrastruttura ed in particolare l’ampliamento della pista e per l’adeguamento del sistema Ils particolarmente importante nello svolgimento di operazioni in condizioni di bassa visibilità».

«Guardiamo con un po’ più di ottimismo al futuro dell’aeroporto di Crotone». È il commento della consigliera regionale Flora Sculco. «È stato un incontro fattivo – ha detto Sculco – nato dall’esigenza di confrontarsi sulle sorte dell’aeroporto di Crotone dopo la cancellazione da parte di Ryanair dei voli da e per Bergamo e Bologna. Devo dire, con sincerità, che esco dall’incontro con ottimismo, non solo per gli investimenti che, grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione, si possono effettuare sull’infrastruttura pitagorica, ma, soprattutto, perché abbiamo registrato, con questo nuovo presidente, un cambio di atteggiamento della Sacal e soprattutto una maggiore attenzione per il nostro scalo. Le parole del presidente De Metrio sono state chiare: la Sacal non ha alcuna intenzione di rinunciare a Crotone, anzi sta cercando di programmarne il rilancio del nostro aeroporto in attesa della fase post pandemica».

«A fine marzo, finalmente – ha aggiunto – sarà presentato il piano industriale dell’aeroporto di Crotone, nel frattempo è tutto pronto per cantierare i quasi 4,5 milioni messi a disposizione dalla Giunta regionale che serviranno al prolungamento della pista, al collaudo del sistema Ils (sistema di atterraggio strumentale) e alla messa in sicurezza del sedime aeroportuale. Per impegnare queste risorse si è, solamente, in attesa del parere della Comunità europea che dovrebbe dare il proprio via libera considerando questi investimenti non come “aiuto di stato”. Il prossimo passo è la “rimodulazione” del bando per gli oneri di servizi, andato deserto a dicembre, che andrà ripresentato cercando di trovare il modo di renderlo più “accattivante” per le compagnie aeree. Durante l’incontro, ho voluto sottolineare che l’aeroporto di Crotone ha tutte le carte in regola per cercare uno sviluppo che vada al di là del traffico passeggeri, con l’attività merci e con quella di rimessaggio, ma anche con la semplice riattivazione dell’Aeroclub, che nel passato è stato un vero e proprio fiore all’occhiello di questo territorio, e creando una sinergia con gli Istituti nautici-aeronautici della Calabria».

«Posso tranquillamente affermare – ha concluso – che è stato un incontro proficuo, nel quale le rappresentanze istituzionali del territorio hanno potuto rappresentare appieno le esigenze della nostra comunità e confrontarsi con il presidente di Sacal sul futuro dell’infrastruttura più strategica della costa ionica».

Soddisfatto dell’incontro il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga: «Il piano di rilancio illustrato dal presidente De Metrio è molto interessante, e noi ci siamo offerti di contribuire fattivamente alla crescita dello scalo che vuol dire soprattutto crescita del territorio».

«L’Aeroporto “Sant’Anna” di Isola Capo Rizzuto – ha detto ancora – deve fare da traino al rilancio turistico non solo di tutta la fascia ionica. La nostra zona ha già diverse lacune inerenti ai trasporti, siamo senza ferrovie e senza strade degne di essere chiamate tali, con la nuova variante 106 siamo stati tagliati fuori dallo sviluppo autostradale e pertanto l’Aeroporto deve essere il nostro punto di forza».

«Ci auguriamo – ha concluso – che le parole del presidente De Metrio si trasformino presto in fatti, il nostro territorio ha bisogno di rialzarsi».

Le parlamentari del Movimento 5 StelleElisabetta BarbutoMargherita Corrado, hanno riferito di «sentirci soddisfatte da un momento di confronto importante e proficuo nel corso del quale sono stati illustrati strategia ed impegno della società per il rilancio dello scalo pitagorico».

«Abbiamo chiesto questo confronto – hanno spiegato – dopo avere appreso la notizia che la Ryanair aveva sospeso i voli per Bologna e per Bergamo e lo abbiamo fatto in maniera univoca e trasversale affinché giungesse chiaramente alla Sacal la compattezza dell’azione del territorio a difesa dell’aeroporto. Il dott. De Metrio ha, preliminarmente, voluto sgombrare il campo da ogni dubbio in merito a presunte intenzioni di voler penalizzare e, quindi, giungere alla chiusura dello scalo crotonese, attribuite reiteratamente alla società da lui presieduta precisando che la Sacal gestisce un sistema aeroportuale e non un singolo aeroporto, sicché la strategia aziendale è improntata alla crescita e all’operatività di tutti gli scali del circuito calabrese ed ancora che la sospensione dei voli non è stata una scelta che la Ryanair ha riservato solo a Crotone ma ha esteso a tutta l’Italia».

«È noto, infatti – hanno proseguito le parlamentari – che il settore aereo sta attraversando una notevole crisi a livello mondiale ed è, inoltre, di stamani (ieri ndr) la notizia che i voli della compagnia irlandese sono stati ridotti del 70% su tutto il territorio nazionale, e ciò in relazione alle restrizioni degli spostamenti in seguito agli eventi pandemici. È chiaro che a Crotone, allo stato, essendo i voli per Bologna e Bergamo gli unici voli operativi, la sospensione degli stessi possa essere stata percepita come un “preavviso” di chiusura, anche considerate le alterne vicende che hanno da sempre accompagnato la storia dell’aeroporto crotonese. Ma così non è e non sarà».
«L’auspicio è, ovviamente – hanno detto ancora – che la pandemia regredisca al più presto e che le persone possano riprendere a muoversi liberamente, consentendo il ripristino dei voli, comunque previsto dopo la pausa forzata, ma anche la piena operatività dello scalo. Diversi sono stati i temi trattati durante l’incontro. Dagli incentivi che la Sacal mette a disposizione per ogni passeggero in partenza dal nostro scalo, ad un esame delle ipotesi studiate a livello europeo per far ripartire il mercato del traffico aereo contestualizzate su Crotone. Dagli orari di apertura dello scalo alla possibilità che lo stesso possa differenziare i servizi offerti, in maniera sussidiaria, al traffico passeggeri. Dai lavori che saranno eseguiti presso lo scalo non appena la Commissione Europea avrà dato il via libera, e che ci si augura vengano realizzati durante la forzata inattività dello scalo, alla tematica degli oneri di servizio».
A tal proposito la deputata Barbuto ha comunicato all’assessore Catalfamo che, in seguito alle costanti interlocuzioni con Enac, è stata eseguita l’indagine presso i vettori che, pur avendo manifestato interesse per partecipare al bando per l’aggiudicazione delle tratte onerat, non hanno, poi, concretizzato la loro offerta. Le osservazioni saranno trasmesse all’assessore, al Mit e a tutti i soggetti istituzionali competenti a sedersi al tavolo di una nuova indispensabile conferenza di servizi, fermo restando che la crisi in atto correlata alla consequenziale scarsa ipotesi di redditività per le compagnie, sembrerebbe essere stata la causa preponderante delle mancate offerte».
«Ringraziamo il dott. De Metrio – hanno concluso – per la sua chiarezza e apprezziamo l’impegno che ha deciso di mettere a disposizione dell’intero sistema aeroportuale calabrese. Siamo convinte che Crotone decollerà nuovamente, e che presto si apriranno nuovi positivi scenari per il nostro scalo. Nel frattempo, abbiamo informato il Prefetto, con il quale siamo in costante contatto, dell’esito dell’incontro e continueremo, unitamente agli altri rappresentanti istituzionali, a monitorare l’intera vicenda».

Intanto, le varie Associazioni che operano nell’area servita dall’Aeroporto di Crotone hanno scritto una lettera aperta al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, e al presidente della Sacal, Giulio De Metrio, chiedendo «un serio impegno da parte vostra per programmare al più presto  almeno una serie di collegamenti estivi da e per l’aeroporto di Crotone per poi dare attuazione ad un definitivo piano  di ripartenza per il nostro aeroporto».A firmare la lettera, le Associazioni Aido CrotoneAmici del Cuore CariatiAmidi del tedesco CrotoneArci CrotoneArcipelago Scec, Crotone, Basta Vittime sulla ss 106 CapolezzatiCapodanno in Paradiso Cariati, Cariatesi a MilanoCariati Borgo MedievaleCentro Studi Piergiorgio FrassatiCittadinanza Attiva CrotoneComitato cittadino aeroporto di Crotone Cooperativa Sociale OneConsorzio Jobel CrotoneCrotone vuole volareErmes Sport CrotoneFotoamatori CariatiGinevra di CropaniIl GrecaleIo restoLibera, nomi e numeri contro le mafieRadici e CifSorgente delle ArtiTribunale dei diritti del malato di CrotoneVivere SorridendoWwf Crotone.

«Come certamente saprete – si legge nella lettera – il nostro  aeroporto è praticamente chiuso. Mancano i voli. Per lo scalo di Crotone, a parte il volo per Bergamo, a partire da  fine marzo non c’è nulla. Capiamo il momento difficile legato al Covid, anche se il problema non dovrebbe riguardare  il solo aeroporto di Crotone. Non capiamo, invece, l’assoluta mancanza di un programma di collegamenti aerei per la prossima stagione estiva.  Eppure constatiamo con amarezza che i voli da Lamezia e da Reggio sono già prenotabili».

«Solo per fare un esempio – si legge nella lettera – sul sito della Ryanair, si possono già prenotare i voli primaverili ed estivi da Lamezia non solo per l’Italia, ma anche  per il resto d’Europa. Da Lamezia verso la Germania ci sono ben 3 voli con la compagnia Ryanair per Berlino,  Francoforte e Baden Baden. Altre compagnie hanno già messo online i biglietti da e per gli aeroporti di Lamezia e  Reggio. Perché a Crotone è stato riservato un trattamento diverso? Anche il nostro territorio fa parte della Regione Calabria. Eppure, i collegamenti aerei da Crotone per le varie destinazioni hanno sempre dato ottimi risultati per  numero di passeggeri».

«Il volo tra Crotone e Norimberga è stato un successo – hanno spiegato le Associazioni –. Stessa cosa vale per il volo con Bologna. Ristabilire un collegamento aereo con la Germania darebbe forte impulso turistico al nostro territorio e sarebbe un  grande aiuto per gli emigrati. Chiediamo, perciò, un serio impegno da parte vostra per programmare al più presto  almeno una serie di collegamenti estivi da e per l’aeroporto di Crotone per poi dare attuazione ad un definitivo piano  di ripartenza per il nostro aeroporto. Chiediamo inoltre di approfittare di questo periodo di forzata inattività per dare  finalmente corso all’installazione dell’Ils presso l’aeroporto di Crotone».

«Restiamo in attesa dell’esito – conclude la lettera – che ci  auguriamo positivo, di queste nostre richieste. Se così non fosse continueremo a batterci coinvolgendo un numero  sempre maggiore di realtà sociali affinché al nostro territorio vengano riconosciuti gli stessi diritti e concesse le  stesse opportunità delle altre comunità regionali».

(rkr)