CROTONE, ULTIMA CHIAMATA PER IL VOLO…
E RYANAIR LASCIA LO SCALO ‘PITAGORICO’

Crotone e i crotonesi rischiano di rimanere, di nuovo, isolati. Ryanair, infatti, ha cancellato dal 17 gennaio i voli da e per Bologna e quelli da e per Milano-Bergamo fino al 27 marzo (ultimo imbarco da Crotone il 19 gennaio) per «esigenze di carattere commerciale». In buona sostanza, Crotone resta senza voli, isolata e beffata da un apolitica commerciale che non tiene conto delle esigenze del territorio e dei suoi abitanti. L’alternativa? Il FLixbus, oppure un comodo pullman per il Lamezia Airport, dove, invece, i voli continuano e, anzi, nonostante la crisi covid, crescono pure. La denuncia arriva dal Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone che, in un post su Facebook, ha scritto di essere «basiti dal silenzio istituzionale. Nessuno ha fatto alcun accenno alla prossima cancellazione del volo Crotone-Bologna. Nessuno fa alcun accenno alla prassi, ormai consolidata di Ryanair, di cancellare i voli anche in aeroporti in continuità territoriale».

«Procedendo con questo ritmo – continua il post su Facebook – da Crotone sempre meno viaggiatori prenoteranno preferendo comprare voli per l’aeroporto di Lamezia Terme che non ha mai problemi simili. Pensiamo che un gestore aeroportuale attento debba far sentire la propria voce verso la compagnia aerea ed evitare la cancellazione dei pochi voli dallo scalo pitagorico».

A peggiorare la situazione, è la cancellazione definitiva del volo Crotone-Bologna, che il Comitato aveva cercato di scongiurare con una petizione online.

Il Comitato, poi, ha incontrato il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, per «illustrare i problemi dell’aeroporto affinché possa intervenire ed incontrare la Sacal e far presente i disagi vissuti dai cittadini».

«Abbiamo consegnato a lui – fanno sapere dal Comitato – con la massima disponibilità tutte le nostre idee, elaborate ed organizzate in un Piano dei trasporti ionico. Una base da cui partire per avere idee comuni per fare decollare la fascia ionica. Un documento che, come sempre, verrà condiviso affinché possa essere migliorato».

L'immagine può contenere: 3 persone, il seguente testo "COMITATO AIO CROTONE AEROPORTO"

«Abbiamo parlato della Sacal – ha proseguito il Comitato – di un gestore che non gestisce, e ha reso precario il nostro scalo. Abbiamo parlato di un’eventuale futura partecipazione del Comune di Crotone nel capitale sociale del gestore aeroportuale calabrese. Abbiamo invitato il sindaco di Crotone a non cedere ad alcun “ricatto” con la Sacal sul nostro diritto alla mobilità in cambio di soldi. La Sacal ha partecipato, volontariamente, ad un bando pubblico nazionale per la gestione di un aeroporto in continuità territoriale con tanti problemi».
«Deve provvedere – hanno aggiunto – al rilancio di tale infrastruttura con propri mezzi, e non facendo affidamento ad un territorio che è già fortemente penalizzato! Speriamo che il sindaco Voce faccia tesoro dei nostri consigli. Noi continueremo a lottare in ogni sede, affinché ciascun cittadino possa esser libero di partire, libero di tornare».
In merito a questa situazione grave, la segreteria provinciale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo e la Filt Cgil regionale, in una nota a firma del segretario generale Enzo Scalese e di Rossella Napolano, e di Nino Costantino della Filt Cgil regionale, hanno espresso preoccupazione per le conseguenze che si determineranno sul Crotonese in seguito alla cancellazione dei voli Ryanair e hanno chiesto al presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, l’urgente convocazione di un tavolo con Sacal per capire la situazione.

«La compagnia aerea Ryanair – si legge in una nota – ha cancellato tutti i voli dall’aeroporto di Crotone per Bergamo e Bologna, non solo quelli in programma dal 19 gennaio prossimo, ma anche quelli in calendario per febbraio e marzo, che pure erano ancora prenotabili sul sito della compagnia aerea. Ne consegue che lo scalo Sant’Anna fra pochi giorni non sarà più operativo per mancanza di collegamenti. Nè per i mesi successivi si prevede alcuna ripresa atteso che Ryanair, l’unica compagnia che operava collegamenti da Crotone».

«Davanti a questa situazione – continua la nota – non possiamo rimanere in silenzio, e non dovrebbero farlo nemmeno le istituzioni, ad ogni livello».

«La provincia Crotonese – continua la nota – e gran parte della fascia ionica versano in un atavico isolamento determinato da  una linea ferroviaria insufficiente e obsoleta, l’unica strada di collegamento, la Statale 106, frammentata e pericolosa. Parliamo, quindi, dell’incapacità di sopperire alla necessità di collegare il territorio al resto della regione in modo efficace e sicuro».

«Pertanto – hanno scritto Scalese, la Napolano e Costantino – chiediamo al presidente f.f. della Regione, Nino Spirlì, di convocare nel più breve tempo possibile le organizzazioni sindacali, gli Enti territoriali e la Sacal per capire come affrontare la situazione di emergenza per fare in modo di sbloccare l’isolamento di questo territorio che aggrava la già compromessa situazione economica e sociale, acuita  ulteriormente dall’emergenza Covid».

«Lo scalo – conclude la nota – rappresenta, infine, la possibilità, anche se parziale, di rimanere in contatto con il resto del paese e mantenere viva la speranza di una ripresa».

Bisogna, comunque, dire che tutti i rappresentanti politici istituzionali crotonesi hanno deciso d fare fronte comune per difendere l’operatività dell’Aeroporto di Crotone, e fare sentire con forza la voce della città indipendentemente dallo schieramento in cui militano. Accanto al sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, i parlamentari Sergio Torromino ed Elisabetta BarbutoMargherita CorradoElisabetta BarbutoNico Stumpo e il consigliere regionale Flora Sculco, che hanno chiesto un confronto immediato con il presidente della Sacal, Giulio De Metrio, che si è detto disponibile a incontrare la delegazione già nella prossima settimana.

L’iniziativa è nata dalla notizia dell’impossibilità «di prenotare, nei prossimi mesi e fino alla fine di marzo, i voli per Bergamo e Bologna ha determinato tutti, senza esitazione, a decidere di agire congiuntamente per scongiurare che una eventuale sospensione possa tramutarsi in una chiusura definitiva. Anche se questa ipotesi che, in maniera allarmistica, è stata diffusa sembra essere irrealistica poiché le sospensioni dei voli sono state operate da Ryanair su tutto il territorio nazionale in coincidenza con il periodo dello stato d’emergenza e con l’intero settore aereo in crisi a livello mondiale».

«Il che porta a pensare – si legge in una nota – che le ragioni della stessa siano da ricercare nella contrazione della richiesta in conseguenza delle note restrizioni alla mobilità interregionale e, come tali, quindi, temporanee. Le stesse ragioni che, probabilmente, hanno scoraggiato le compagnie aeree a presentare offerta in questa prima gara per l’aggiudicazione delle tratte onerate».

«Il confronto immediato sulle iniziative da adottare – continua la nota – è stato preceduto dalle doverose e necessarie interlocuzioni con la Sacal, in persona del suo presidente, ing. Giulio De Metrio, il quale ha comunicato che la società di gestione aeroportuale ha, finora, ricevuto esclusivamente la notizia di una sospensione dei voli fino alla fine di gennaio. Nel ribadire, inoltre, che la Sacal, contrariamente alle notizie diffuse in maniera assolutamente impropria, non ha assolutamente intenzione di abbandonare al proprio destino l’aeroporto crotonese sul quale punta al pari degli altri scali calabresi, il presidente si è dichiarato disponibile ad incontrare la delegazione crotonese già nella prossima settimana».

«Tutti insieme – prosegue la nota – per fare comprendere a chiunque, ed in qualunque sede, che le fisiologiche contrapposizioni politiche non saranno mai in grado di impedire loro di difendere la città e, nel frangente specifico, lo scalo pitagorico che continua ad essere un tassello importante, se non fondamentale, della logistica dei trasporti dell’area jonica».

«Vorremmo che fosse chiaro – hanno dichiarato i componenti la delegazione – che non siamo disposti a consentire che il nostro territorio sia ulteriormente mortificato e per ribadire la nostra ferma convinzione abbiamo deciso di fare sentire la nostra voce in maniera unitaria. Tante, troppe volte, la mancanza di unità di azione, ha fatto il gioco di altre realtà. Non deve più accadere. La città e l’intero territorio hanno bisogno di sperare in un futuro degno di essere vissuto dai nostri figli». (rkr

Aeroporto di Crotone, i politici del Crotonese insieme per difendere l’operatività dello scalo

Tutti i rappresentanti politici istituzionali crotonesi hanno deciso d fare fronte comune per difendere l’operatività dell’Aeroporto di Crotone, e fare sentire con forza la voce della città indipendentemente dallo schieramento in cui militano.

Si tratta del sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, i parlamentari Sergio Torromino ed Elisabetta BarbutoMargherita CorradoElisabetta BarbutoNico Stumpo e il consigliere regionale Flora Sculco, che hanno chiesto un confronto immediato con il presidente della Sacal, Giulio De Metrio, che si è detto disponibile a incontrare la delegazione già nella prossima settimana.

L’iniziativa è nata dalla notizia dell’impossibilità «di prenotare, nei prossimi mesi e fino alla fine di marzo, i voli per Bergamo e Bologna ha determinato tutti, senza esitazione, a decidere di agire congiuntamente per scongiurare che una eventuale sospensione possa tramutarsi in una chiusura definitiva. Anche se questa ipotesi che, in maniera allarmistica, è stata diffusa sembra essere irrealistica poiché le sospensioni dei voli sono state operate da Ryanair su tutto il territorio nazionale in coincidenza con il periodo dello stato d’emergenza e con l’intero settore aereo in crisi a livello mondiale».

«Il che porta a pensare – si legge in una nota – che le ragioni della stessa siano da ricercare nella contrazione della richiesta in conseguenza delle note restrizioni alla mobilità interregionale e, come tali, quindi, temporanee. Le stesse ragioni che, probabilmente, hanno scoraggiato le compagnie aeree a presentare offerta in questa prima gara per l’aggiudicazione delle tratte onerate».

«Il confronto immediato sulle iniziative da adottare – continua la nota – è stato preceduto dalle doverose e necessarie interlocuzioni con la Sacal, in persona del suo presidente, Ing. Giulio De Metrio, il quale ha comunicato che la società di gestione aeroportuale ha, finora, ricevuto esclusivamente la notizia di una sospensione dei voli fino alla fine di gennaio. Nel ribadire, inoltre, che la Sacal, contrariamente alle notizie diffuse in maniera assolutamente impropria, non ha assolutamente intenzione di abbandonare al proprio destino l’aeroporto crotonese sul quale punta al pari degli altri scali calabresi, il presidente si è dichiarato disponibile ad incontrare la delegazione crotonese già nella prossima settimana».

«Tutti insieme – prosegue la nota – per fare comprendere a chiunque, ed in qualunque sede, che le fisiologiche contrapposizioni politiche non saranno mai in grado di impedire loro di difendere la città e, nel frangente specifico, lo scalo pitagorico che continua ad essere un tassello importante, se non fondamentale, della logistica dei trasporti dell’area jonica».

«Vorremmo che fosse chiaro – hanno dichiarato i componenti la delegazione – che non siamo disposti a consentire che il nostro territorio sia ulteriormente mortificato e per ribadire la nostra ferma convinzione abbiamo deciso di fare sentire la nostra voce in maniera unitaria. Tante, troppe volte, la mancanza di unità di azione, ha fatto il gioco di altre realtà. Non deve più accadere. La città e l’intero territorio hanno bisogno di sperare in un futuro degno di essere vissuto dai nostri figli». (rkr)

Pitaro (Gruppo Misto): La IV Commissione si riunisca per discutere dell’Aeroporto di Crotone

Il consigliere regionale del Gruppo MistoFrancesco Pitaro, ha chiesto che la IV Commissione del Consiglio regionale della Calabria si riunisca per discutere, in primis, dell’Aeroporto di Crotone, e poi del progetto Catanzaro-Crotone in 30 minuti.

«Se c’è un territorio – ha dichiarato il consigliere regionale – dove più che altrove in Europa è clamorosamente violato il diritto costituzionale alla mobilità, è quello Crotonese. Un problema che, sommandosi alle altre gravi criticità, avrebbe dovuto fare di quest’area dalle grandi potenzialità economiche e culturali, una priorità dell’agenda della Regione, del Governo e dell’Europa».

«Al contrario – ha aggiunto – si registra una miopia drammatica che le categorie sociali, gli amministratori locali  e i settori produttivi del territorio fanno bene a segnalare, a partire dalla disattenzione sul futuro dell’aeroporto di Sant’Anna che, a intervalli regolari, torna alla ribalta per sottovalutazioni e incapacità di valorizzarlo per renderlo efficiente, sia per la mobilità dei cittadini che per promuovere sviluppo in una delle aree più flagellati dalla crisi».

«A mio avviso – ha proposto il consigliere regionale – partendo dalla sospensione dei collegamenti del Sant’Anna con Bologna e Bergamo, e avendo presente l’urgenza di intervenire sull’intera gamma infrastrutturale che interessa il Crotonese (ma anche la Sibaritide e l’area centrale della Calabria), sarebbe utile che la IV Commissione del Consiglio regionale si riunisse, convocando tutti i soggetti che sul tema hanno voce in capitolo, ad incominciare dall’assessore regionale Domenica Catalfamo e dal presidente della Sacal, Giulio De Metrio. E invitando a partecipare, o comunque inviandole l’esito dell’incontro, anche alla nuova presidente (la calabrese Caterina Cittadino) della Commissione nazionale per il dibattito pubblico sulle grandi opere infrastrutturali da realizzare».

«Proprio in una sede istituzionale, ancora viva e vegeta – ha detto ancora Pitaro – si potrà fare il punto sia sulle difficoltà dell’aeroporto che sulla condizione della ‘SS106’ e, in particolare, per discutere del collegamento Crotone – Catanzaro in variante rispetto all’attuale tracciato della Strada Statale 106».

Pitaro ha sottolineato che «la riprogrammazione della spesa per la messa in sicurezza dei tratti pericolosi della  ‘106’, su cui l’assessore regionale si sta adoperando, l’Europa che per fare sviluppo  suggerisce di dotarsi di  una ragguardevole massa critica di infrastrutture materiali e immateriali e soprattutto  le prospettive che dischiude il Next Generation Ue, che punta alla riduzione dei divari territoriali, debbono consentirci di concretizzare lo studio di fattibilità, consegnato dall’Anas alla Regione nella scorsa legislatura, del nuovo percorso che consentirebbe il collegamento fra Catanzaro e Crotone in 30 minuti».

«Abbiamo visto – ha concluso il consigliere regionale – a cosa porta (praticamente a nulla!) l’impegno per lo sviluppo dei territori a strappi, piuttosto che incluso in una strategia complessiva. In Calabria su questi temi dobbiamo trovare unità e condivisione, perché le risultanze incidono sulla qualità della vita di tutti, ma anche perché senza unità, condivisione e continuità nell’impegno non avremo mai l’ascolto necessario nei tavoli romani ed europei». (rrc)

Regione e Sacal a lavoro le prospettive e sviluppo dei tre aeroporti calabresi

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Domenica Catalfamo, ha incontrato il presidente della SacalGiulio De Metrio, per discutere delle nuove strategie per i tre aeroporti calabresi.

Durante il «cordiale ed estremamente costruttivo incontro», programmato per fare il punto sulle prospettive e sullo sviluppo del sistema aeroportuale calabrese, il presidente De Metrio ha chiaramente delineato la strategia e le azioni intraprese finalizzate a raggiungere la piena potenzialità dei tre scali, ognuno secondo le proprie peculiarità e potenzialità.

L’assessore Catalfamo ha «pienamente condiviso l’approfondita analisi del presidente riconoscendo un concreto impulso basato su una chiara strategia e una proficua apertura alle istituzioni e alle parti sociali».

La responsabile regionale dei Trasporti ritiene, infatti, che «lo sviluppo di ognuno degli aeroporti deve essere programmato in una logica di sistema non concorrenziale ma di reciproco supporto, a servizio delle relative aree geografiche la cui distanza fisica impone la piena ed efficace operatività dei tre scali».

Per l’Aeroporto di Lamezia Terme «sono state confermate tutte le prospettive di sviluppo supportate anche dagli importanti interventi infrastrutturali programmati dalla Regione e dal collegamento diretto alla stazione ferroviaria».

Per l’Aeroporto di Crotone «si è preso atto dell’iter avviato dalla Regione finalizzato a garantire la continuità territoriale con connessioni con Roma, Torino e Venezia: i bandi di gara sono stati pubblicati e le rotte dovrebbero essere avviate a partire dal 1 febbraio 2021.

Ci si è, inoltre, impegnati reciprocamente a finalizzare al più presto l’investimento per la messa in sicurezza del sedime aeroportuale».

Per l’Aeroporto dello Stretto, l’assessore Catalfamo, «dopo aver preliminarmente rilevato l’assoluta assenza di interventi sullo scalo nei precedenti programmi della società», ha condiviso con De Metrio «le importanti prospettive di sviluppo dello scalo connesse anche alla particolare posizione geografica che, dopo essere stata sempre individuata come una limitazione, potrebbe diventare un punto di forza se si agisce considerando che l’area dello Stretto costituisce un unicum paesaggistico con grandi potenzialità attrattive».

La disamina delle azioni in corso ha consentito di verificare lo stato di attuazione dell’importante investimento di 27,5 milioni di euro finanziato per 25 milioni di euro dal governo centrale e per 2,5 milioni di euro dalla Sacal. De Metrio si è dimostrato «consapevole dell’opportunità di sfruttare pienamente e rapidamente questa occasione unica», che si concretizzerà nella realizzazione di 9 interventi che incideranno significativamente sullo sviluppo aeroportuale e che potrebbero consentire allo scalo «di essere classificato in categoria B lasciando la non adeguata categoria C.

La continua interlocuzione con Enac sta consentendo di superare le ultime problematiche e di avviare le procedure di gara per le singole opere». Alcuni degli interventi previsti e ormai imminenti – è emerso ancora dall’incontro – «forniranno un importante contributo per superare le ataviche problematiche derivanti dalla procedura di sicurezza che le compagnie aeree devono applicare per operare sull’aeroporto di Reggio Calabria, che prevede che i piloti acquisiscano una specifica abilitazione attraverso una formazione iniziale e un mantenimento attraverso una continuità di operazioni sullo scalo reggino. Questa procedura risulta una significativa barriera all’ingresso per i vettori aerei, soprattutto quelli low cost. Il presidente si è impegnato a fornire tutte le motivazioni tecniche del caso all’Enac, finalizzate a rimuovere questa limitazione ritenuta eccessiva e anacronistica».L’assessore Catalfamo ha assicurato «tutto l’impegno istituzionale possibile da parte della Regione Calabria affinché, nei tempi più brevi possibili, siano effettuate tutte le necessarie valutazioni tecniche finalizzate a superare questo critico vincolo.

Catalfamo ha, poi, illustrato le iniziative della Regione mirate a garantire una adeguata accessibilità dei tre scali.

«Per l’aeroporto di Lamezia – ha sottolineato – grande attenzione alla connessione tra lo scalo e la stazione attraverso la realizzazione del piazzale antistante la stazione, mentre nel contempo è in fase di stipula il contratto per la progettazione del sistema people-mover programmato nella precedente legislatura regionale e portato a termine in questi mesi.Per l’aeroporto di Crotone si sta programmando il collegamento con la SS 106 nonché ogni possibile miglioramento di connessione alla rete dei trasporti».

Per il miglioramento dell’accessibilità al Tito Minniti l’assessore ha invitato la Sacal «a partecipare al tavolo permanente di recente istituito dalla Regione per coordinare insieme alla Regione Sicilia gli orari dei servizi di tutte le modalità di trasporto a servizio dell’area dello Stretto di Messina».L’assessore ha anche comunicato i risultati delle interlocuzioni con Trenitalia, finalizzata all’utilizzo della fermata ferroviaria in prossimità dell’aeroporto.

Catalfamo ha evidenziato l’importanza che «Anas, a seguito della propria espressa richiesta, abbia di recente garantito l’imminente affidamento dei servizi di progettazione per completare lo svincolo sulla SS 106 Jonica. Tale opera, che consentirà l’accesso diretto all’aerostazione provenendo da nord, nonostante fosse stata progettata alcuni anni fa era stata poi accantonata per motivazioni che su specifico impulso della Regione, troveranno immediato superamento».

Dopo aver approfondito tutte le possibili azioni per «un efficace iter di rilancio dell’intero sistema aeroportuale», l’assessore e il presidente hanno incontrato i rappresentanti dell’associazione Miti – Unione del Sud, con i quali si è discusso, «in forma molto cordiale e costruttiva», dello sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto e delle proposte della stessa associazione.

In vista dei successivi confronti con Enac, principale ulteriore interlocutore per il raggiungimento dei comuni obiettivi, «è emersa concretamente la possibilità di un’ampia condivisione e sinergia per un nuovo impulso al comparto aereo calabrese.

Il trasporto aereo verrà finalmente considerato imprescindibile strumento e volano per lo sviluppo socio-economico della nostra Regione, con una visione che supera i limiti derivanti da localismi e approcci di comparto, agendo con una adeguata ed efficace logica di sistema». (rrm)

Pubblicato il bando per gli oneri di servizio per l’aeroporto di Crotone

Sono stati pubblicati, in Gazzetta Ufficiale Europea, i bandi di gara per poter accedere agli oneri di servizio pubblico previsti dallo Stato per l’aeroporto di Crotone.

Lo rende noto la deputata del Movimento 5 Stelle, Elisabetta Barbuto, componente della commissione trasporti alla Camera dei Deputati.

Da oggi, dunque, decorrono i due mesi concessi ai vettori per presentare le offerte e usufruire degli oneri di servizio che ammontano a 9 milioni di euro scaglionati in tre anni.

La procedura consentirà di attivare i voli da Crotone per Roma, Venezia e Torino dal prossimo mese di febbraio: «Sono in costante contatto non solo con l’interlocutore istituzionale Enac – ha dichiarato la deputata – ma anche con la deputazione M5S a Bruxelles in persona del collega europarlamentare Mario Furore».

«Nei prossimi giorni – ha aggiunto – sarà mia cura tornare a richiedere un incontro con il presidente della Sacal, Giulio De Metrio, con il quale mi ero già confrontata sulle prospettive di sviluppo del nostro scalo aeroportuale le cui potenzialità sono evidenti».

Contestualmente all’avvio della procedura dei bandi di gara, «dovranno essere messe in campo – ha spiegato la Barbuto –tutte le iniziative per procedere al più presto all’impiego concreto dei fondi che la Regione Calabria ha stanziato per i lavori di messa in sicurezza dello scalo, per il completamento dell’Ils, per procedere ai lavori di allungamento della pista».

«Una attenzione particolare, inoltre – ha concluso la deputata del Movimento 5 Stelle – sui fondi che deriveranno dall’accordo sottoscritto tra Mise, Mef e Regione Calabria per l’utilizzo di parte delle Royalties spettanti alla Regione a fronte dell’estrazione di idrocarburi per la valorizzazione e sviluppo turistico e che saranno utilizzati per creare un brand Costa Ionica legato agli itinerari della Antica Kroton, con un ruolo centrale in particolare per l’aeroporto di Crotone». (rrm)

Aeroporto di Crotone, Barbuto (M5S) incontra il presidente della Sacal De Metrio

La deputata del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Trasporti della Camera, Elisabetta Barbuto, ha incontrato Giulio De Metrio, presidente della Sacal, la Società Aeroportuale Calabrese, per confrontarsi sulle prospettive di sviluppo dell’Aeroporto di Crotone, «le cui potenzialità sono state evidenziate dallo stesso Presidente in uno scenario di rilancio globale del territorio».

«L’incontro – ha precisato la deputata Barbuto – avrebbe dovuto avvenire già prima del periodo feriale, ma per impegni istituzionali non ho potuto accogliere il presidente a Crotone in occasione della visita che lo stesso ha effettuato presso l’aeroporto pitagorico i primi giorni del mese di agosto, peraltro, proprio in concomitanza della firma, da parte del Ministro, del decreto di imposizione degli oneri di servizio (firmato il 31 luglio dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti)».

Nei prossimi giorni si attende, invece, la conferma della data di pubblicazione delle due note informative concernenti i bandi di gara dalla quale decorreranno i due mesi concessi ai vettori per presentare le offerte.

«Procede pertanto – ha spiegato – la procedura che consentirà di attivare i voli per Roma, Venezia e Torino dal prossimo mese di febbraio ed in merito alla quale si è svolto nei giorni scorsi un incontro presso la sede romana di Enac».

«Nel colloquio che si è svolto in un clima sereno e costruttivo – ha spiegato la senatrice pentastellata – sono stati affrontati diversi argomenti ed in particolare è stata evidenziata la necessità di procedere al più presto all’impiego concreto dei fondi che la Regione Calabria ha stanziato per i lavori di messa in sicurezza dello scalo, per il completamento dell’Ils, per procedere ai lavori di allungamento della pista».

«Ma l’attenzione – ha aggiunto – si è incentrata ancora sui fondi che deriveranno dall’accordo sottoscritto tra Mise, Mef e Regione Calabria per l’utilizzo di parte delle Royalties spettanti alla Regione a fronte dell’estrazione di idrocarburi per la valorizzazione e sviluppo turistico e che saranno utilizzati per creare un brand Costa Ionica legato agli itinerari della “Antica Kroton”, con un ruolo centrale in particolare per l’aeroporto di Croton».

«Mi ha fatto molto piacere – ha concluso – la deputata, constatare che, in netta controtendenza con la precedente governance, il presidente De Metrio abbia concordato appieno sulla necessità di dare pari attenzione all’intero sistema aeroportuale calabrese e, dunque, riconoscere all’aeroporto di Crotone la medesima dignità degli altri scali. Una manifestazione di estrema sensibilità che ci auguriamo si traduca presto in azioni concrete nell’interesse del territorio che non può più accettare ritardi». (rp)

Da febbraio 2021 dall’Aeroporto di Crotone si vola per Roma, Torino e Venezia

Una buona notizia, per i crotonesi: dall’aeroporto Sant’Anna di Crotone si potrà volare per Roma, Torino e Venezia.

Queste nuove tratte – che diventerebbero operative dal 21 febbraio 2021 – sono state rese possibili grazie al decreto di imposizione degli oneri di servizio pubblico relativi all’aeroporto di Crotone, firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che dà  l’avvio alla procedura per l’aggiudicazione delle tratte individuate Crotone-Roma, Crotone-Venezia e Crotone-Torino come un servizio di interesse economico generale.

Lo rende noto la deputata del Movimento 5 StelleElisabetta Barbuto, che ha espresso soddisfazione in quanto «finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel».

«Resta, tuttavia – si legge in una nota della deputata crotonese – l’amarezza nel constatare che, a causa del tempo perso inutilmente dalla precedente giunta regionale, i voli relativi alle tratte onerate potranno decollare solo a febbraio 2021, cioè oltre due anni dopo lo stanziamento richiesto dalla deputazione crotonese pentastellata in legge di bilancio 2019, richiesta fatta propria dall’allora Ministro Toninelli che ha sempre dimostrato la massima sensibilità e la massima attenzione nei confronti del nostro territorio».

«Continuerò a seguire la vicenda come ho sempre fatto fin dalle prime battute – prosegue la nota – ed auspico che la società Sacal si impegni in una gestione ottimale dello scalo crotonese per il quale la precedente governance cantava già il de profundis. Ho già chiesto nei giorni scorsi un incontro con il neo presidente, Ing. Giulio De Metrio, ed ero, all’uopo, stata invitata presso l’aeroporto Pitagora ove lo stesso, mi è stato riferito, si recherà in data odierna. Purtroppo, essendo a Roma per partecipare ai lavori parlamentari, non potrò essere presente, ma mi riprometto di incontrare il presidente De Metrio al più presto per parlare di tutte le problematiche inerenti il nostro scalo e i servizi offerti dallo stesso non esclusa l’annosa vicenda dell’Ils. Inutile ribadire che l’avvio di una stabile operatività del Pitagora costituirà un momento fondamentale per il nostro territorio, non solo dal punto di vista sociale, ma anche dal punto di vista economico ed occupazionale».

La deputata del Movimento 5 Stelle, inoltre, ha riferito che «sempre in tema di infrastrutture, si è svolto nei giorni scorsi un incontro con il viceministro Giancarlo Cancelleri per parlare delle potenzialità del porto di Crotone anche in prospettiva della possibile realizzazione dei progetti presentati nell’ambito dei fondi Pac 2014/2020 e di cui era stata data notizia nei giorni scorsi dalla stampa locale».

«Intendo continuare a lavorare sul tema delle infrastrutture – conclude la nota della Barbuto – tema fondamentale per il rilancio della nostra città e del nostro territorio, conclude la deputata, per raggiungere nuovi e duraturi traguardi che assicurino lavoro e prosperità, non solo a pochi, ma a tutti. Lo dobbiamo alle nuove generazioni. Lo dobbiamo ai nostri figli». (rrm)

Basta fake news: il 1° luglio si torna a volare a Reggio e il 3 a Crotone

Di prima mattina erano apparse notizie destinate a seminare ulteriore delusione tra i viaggiatori di Reggio e Crotone: qualcuno, interpretando a modo proprio il decreto del ministero dei Trasporti per razionalizzare il servizio aereo nel post-Covid, aveva lanciato la voce (anzi la fake news) che l’aeroporto di Reggio sarebbe rimasto fermo fino al 14 luglio. Ci ha pensato la Sacal, la società che gestisce i tre scali calabresi, a fugare ogni dubbio: «L’avvio delle attività – si legge nella nota diffusa – sugli aeroporti di Reggio e Crotone è, dunque, per Sacal prevista in linea con l’avvio dell’attività volativa dei vettori, Alitalia su Reggio Calabria, dal 1 luglio, per come comunicato a mezzo stampa e pubblicato sul sito della Compagnia e Ryanair su Crotone dal 3 luglio, nelle medesime modalità».

Che cosa dice il decreto? «In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale… L’Ente nazionale per l’aviazione civile, può sulla base delle ulteriori richieste ed esigenze di trasporto aereo, previo parere del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, modificare e integrare l’elenco» degli aeroporti di cui è prevista l’operatività: Alghero, Ancona, Bari, Bergamo – Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze – Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Verona Villafranca. Mancano nell’elenco Crotone e Reggio e questo ha indotto a riaccendere gli animi ormai esasperati di crotonesi e reggini.

La Sacal ha fatto presente che «Ancor prima della pubblicazione del Decreto Ministeriale. in data 12 giugno u.s. aveva già provveduto ad incontrare il Comitato Utenti partecipato dal suo Presidente e dai responsabili degli handler attivi sui tre scali, per comunicare la volontà del gestore aeroportuale di mantenere la chiusura degli scali succitati solo fino al 28 giugno. E se la verità è incontrovertibile, – si legge nella nota diffusa dalla Sacal – prova della forte volontà del gestore di ritornare alla normalità operativa è la pubblicazione dei due Notam (avviso ufficiale agli aeronavigamenti a livello globale) B3037/20 e B3038/20, pubblicati in data 14 giugno 2020 in cui Sacal comunica la chiusura dei due scali solo fino alla data indicata. Resta inteso che fino alla data del 28 giugno sugli scali di Reggio e Crotone ci sarà la possibilità di operare con un preavviso minimo di 2 ore, anche per eventuali voli commerciali (charter). Pertanto, alla luce di quanto sopra, dal 29 giugno gli scali di Reggio e Crotone garantiranno la regolare operatività dei voli già programmati».

Prima del chiarimento di Sacal, l’imprenditore turistico Demetrio Lavino, titolare del Torrione Hotel di Reggio, aveva diffuso un avvelenato comunicato stampa per stigmatizzare l’ulteriore rinvio dei voli da e per Reggio che di fatto non esiste. Nella nota di Lavino si legge tra l’altro una considerazione di tutto rispetto: «Reggio e Messina unite hanno un bacino di passeggeri pari a 600.000 abitanti considerando il solo circondario cittadino. Praticamente Reggio e Messina insieme rappresentano la settima città d’Italia! Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Reggio-Messina, Bologna, etc. Quindi chi gestisce l’aeroporto dello Stretto, sì perché è stato costruito per le due città, abbandona totalmente queste comunità e le sgretola dividendole tra Catania e Lamezia. Tutto ciò avviene o perché non si ha una visione prospettica o perché si è in malafede. Non so quale delle due sia peggio, oppure non si sa come superare i 12 km di mare per unire le due Città che, in coppia, fanno paura ai big e, pertanto, meglio tenerle separate.

«L’altro punto inquietante – sostiene l’imprenditore reggino – è che quando si parla di destinare all’aeroporto dello Stretto 25.000.000 di euro, i cittadini semplici e normali, gli operatori economici semplici e normali pensano nella loro ingenuità che si possano spendere al meglio per il rilancio dello stesso. Un aeroporto per essere rilanciato deve essere attrattivo per numero di voli, prezzi e facilità di collegamento. Invece no, non possiamo essere registi di come spendere i soldi ma solo comparse, neanche attori. Tutto viene stabilito a tavolino, 25.000.000 di euro destinati alla sicurezza dell’aeroporto. Ciò vuol dire che ci hanno fatto viaggiare non sicuri fino a prima del covid? L’aeroporto deve per legge seguire un rigido protocollo di sicurezza e pertanto è sicuro cosi come lo sono la gran parte degli aeroporti nazionali. Gli aeroporti più “pericolosi” d’Italia sono Firenze e Genova. A leggere poi le voci di spesa dei 25.000.000 si capisce bene che forse solo una minima parte ricadrà sulla città di Reggio in termini di forza lavoro, per piccole opere accessorie, mentre la gran parte ricadrà in aziende “europee”. Siamo sicuri che servano 3.000.000 di euro per abbattere dei ruderi o un vecchio sistema di avvicinamento come il Gbas? Ma questa è un’altra storia». Lavino conclude invitando la Sacal a confrontarsi con le istituzioni locali «ammesso che le stesse abbiano chiesto un incontro». (rrc)

 

Wanda Ferro (FdI): «Da Toninelli colpo mortale all’Aeroporto di Crotone»

La deputata di Fratelli d’Italia, on. Wanda Ferro, lancia l’allarme sul colpo mortale inflitto – secondo la stessa Ferro – dal ministro Danilo Toninelli all’Aeroporto di Crotone. La Ferro fa riferimento alla nota inviata alla Regione Calabria dalla Direzione generale per gli aeroporti, rispetto al pagamento degli oneri di servizio pubblico per i collegamenti aerei da e per l’aeroporto di Crotone.

«Dopo aver annunciato lo stanziamento di nove milioni di euro in tre anni per l’aeroporto di Crotone, – afferma Wanda Ferro in una nota – il ministro Toninelli fa marcia indietro e sferra un colpo mortale allo scalo pitagorico. Il ministero esprime perplessità per la scelta di collegamenti con Roma e Milano, già serviti dall’aeroporto di Lamezia. Tra l’altro, richiamandosi ad un report della Corte dei conti dell’Unione Europea, considera l’aeroporto di Crotone come una duplicazione del ‘vicino’ aeroporto di Lamezia, come se appartenessero allo stesso bacino di utenza, e calcolando un tempo di percorrenza di 62 minuti fra i due aeroporti. Una circostanza che, come risulta allo stesso Ministero, non corrisponde al vero, essendo i tempi di percorrenza almeno doppi rispetto a quelli indicati, poiché buona parte degli 88 chilometri di distanza tra i due aeroporti corrono sulla vecchia e pericolosa statale 106, in un tratto che attraversa numerosi centri abitati, e rispetto alla quale il governo non ha ancora neppure immaginato l’ammodernamento.

«Il ministero inoltre – afferma l’on. Ferro – boccia l’opzione Milano, considerandola un eccesso di offerta in ragione dei servizi garantiti su Bergamo, e dei collegamenti già garantiti da Lamezia Terme e Reggio Calabria. Altrettanto inopportuna viene giudicata la scelta di un collegamento con Torino, mentre tra le possibili destinazioni potrebbe rimanere solo quella ipotizzata di Venezia. Insomma una bocciatura totale dal ministero per il ruolo dell’aeroporto di Crotone, per i cui oneri di servizio pubblico erano stati stanziati 13 milioni di euro».

«Chiedo a questo punto al governo – prosegue Wanda Ferro – quali siano le reali intenzioni rispetto all’aeroporto di Crotone, alle cui sorti sono legate buona parte delle possibilità di sviluppo di un enorme comprensorio che si estende dal Crotonese verso la Sibaritide, e che è fortemente penalizzato da una viabilità ferma al dopoguerra. A nulla serve convocare in Calabria un Consiglio dei ministri, se poi le politiche di questo governo si limitano a provvedimenti terzomondisti, fatti di solo assistenzialismo e di nessun concreto investimento su quelle infrastrutture necessarie per consentire a questa regione di crescere con le proprie gambe, di diventare competitiva e di consentire alle proprie imprese di creare sviluppo e lavoro vero». (rp)

MOBILITÀ: Crotone torna a volare, a Reggio si fermano gli aliscafi

25 settembre . La mobilità sta diventando ogni giorno un problema dalle mille sfaccettature in Calabria: dopo un primo allarme sul probabile stop dei voli RyanAir a Crotone è arrivata la smentita, i voli sono assicuratier tutto l’inverno. Neanche il tempo di tirare un respiro di sollievo che un’altra grana si profila all’orizzonte. La concessione degli aliscafi per la navigazione nello Stretto scade tra cinque giorni e nessuno al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si è preoccupato di provvedere al rinnovo anche temporaneo. Tradotto in soldoni, l’area dello Stretto rischia di vedere fermi gli aliscafi che ogni giorno risolvono il problemi dei trasferimenti tra Reggio e Messina a migliaia di pendolari, studenti e lavoratori.
Secondo l’assessore dei Trasporti del Comune di Reggio, Giuseppe Marino «Quanto sta accadendo ai danni di Reggio e dell’intera area dello Stretto è a dir poco sconcertante. Il bando per il trasporto veloce con aliscafi tra Reggio e Messina scade il prossimo 30 settembre e dal ministero ancora nessun segnale nella direzione di una proroga. Il rischio, ora elevatissimo, è di privare di colpo due importanti e popolose aree urbane del diritto alla mobilità».

L’assessore ai Trasporti al Comune di Reggio, Giuseppe Marino

L’assessore è molto esplicito: «È del tutto evidente che da Roma stia emergendo un chiaro disinteresse verso due territori e due importanti realtà urbane che rischiano di vedere interrotte brutalmente ogni relazione e di subire il totale isolamento. Ci chiediamo, dunque, a cosa serva la costituzione di improbabili autorità dello Stretto se poi di fatto non esiste una strategia di sviluppo che sappia far fronte alle necessità più basilari di questo strategico segmento del Mezzogiorno.
«Ci chiediamo, inoltre – ha aggiunto Marino – se il ministro Toninelli, sempre molto attivo nella sterile pratica degli slogan diffusi a mezzo social si stia rendendo conto dele conseguenze chele politiche scellerate e irresponsabili sue e del suo governo, stanno causando al nostro territorio. In questa direzione chiediamo a gran voce all’esecutivo nazionale di intervenire con la massima tempestività e attenzione in questa vicenda predisponendo da subito misure urgenti per scongiurare il blocco dei collegamenti sullo Stretto e quello che sarebbe di fatto il caos sociale, civile ed economico all’interno di un bacino che conta quasi un milione di abitanti».
Se Reggio è pronta al pianto, Crotone, dicevamo, sorride. Il sindaco Ugo Pugliese si è premurato a confermare quanto diffuso dalla Sacal – la società che gestisce i tre aeroporti in Calabria: nessuno stop invernale ai voli da e per Crotone. Dal 1° novembre quattro voli settimanali da e per Bergamo che diventeranno giornalieri all’arrivo dell’estate. Nei giorni scorsi, come si ricorderà, Il Comitato dei Cittadini per l’Aeroporto di Crotone aveva lanciato l’allarme sulla probabile cancellazione dei voli fino ad aprile. (rrc)