San Ferdinando esempio internazionale di buone pratiche sul territorio: È stata protagonista al Local Change Lab di Pristina, in Kosovo

San Ferdinando è stata premiata, a livello internazionale, per le buone pratiche promosse sul territorio: la città, infatti, ha partecipato, al Local Change Lab, l’iniziativa rivolta agli studenti universitari e ai giovani che si è svolta a Pristina, in Kosovo, che ha previsto una due giorni di laboratorio co-creativo.

Le attività sono state coordinate dal S.I.T. – Center for Counseling, Social Services and Research – mentre i contenuti scientifici sono stati forniti da un pool di esperti internazionali, tra cui Simona Lombardo che ha illustrato i progetti sanferdinandesi di cittadinanza attiva e l’importanza che rivestono all’interno del contesto locale.

Luca Gaetano, consigliere comunale e promotore, assieme a un nutrito gruppo di cittadini, di una serie di iniziative partecipate, osserva che «recentemente San Ferdinando sta suscitando notevole interesse anche in ambito internazionale, grazie all’apprezzamento che iniziative come Ecowalk, Snuffit o la partecipazione a Countless Cities riscuotono negli ambienti più attenti all’innovazione sociale».

«Ad esempio – ha spiegato – siamo stati contattati da Livigno e da Bolzano che intendono replicare le nostre buone pratiche, ma anche dagli Stati Uniti, sia per iniziative di natura ecologica che per la riqualificazione urbana con la Columbia University di New York. Certo, tutto questo non basta a garantire una crescita concreta ed effettiva della città, ma innestare i progetti economici e turistici su una base di buona reputazione nazionale e internazionale ci dà sicuramente una marcia in più». 


Simona Lombardo, di ritorno dalla capitale balcanica, ha sottolineato come «la presentazione dei progetti portati avanti dalla comunità di San Ferdinando ha entusiasmato e motivato i giovani di Pristina che, mediante l’impiego di metodi interattivi, hanno sviluppato in modo collaborativo soluzioni in grado di funzionare anche nel proprio contesto locale.
I ragazzi si sono molto emozionati, inoltre, anche nel sentire la storia della città di San Ferdinando».

Tutte le parti interessate, poi, si sono lasciate con l’idea di organizzare il prossimo Local Change Lab a San Ferdinando proseguendo, nel frattempo, la collaborazione a distanza progettando insieme future iniziative e reciproche sinergie. (rrm)

SAN FERDINANDO (RC) – Il consigliere Gaetano: a più di un mese nessuna traccia della Tari 2021

Il consigliere comunale di San Ferdinando, Gianluca Gaetano, ha reso noto che «è trascorso oltre un mese dal consiglio comunale del 23 luglio nel quale si “approvavano” le Tariffe Tari 2021, ed è trascorso un mese esatto dalla risposta del sindaco alla mia interpellanza, sullo scorporo della quota TARI a carico dei migranti, che oltretutto nessun chiarimento dava nel merito».

«Non è possibile, però – ha spiegato – festeggiare il primo mese di vita delle nuove tariffe perché queste, oggi, non sono ancora nate. Nessuna traccia del piano finanziario e nessuna notizia, a oggi, sugli importi a carico delle famiglie. La tardiva risposta alla interpellanza, giunta dopo quattro (quattro!) giorni dal consiglio comunale, conteneva generiche rassicurazioni alla popolazione ma non forniva alcuna delucidazione ai cittadini sulla composizione delle bollette in arrivo a ottobre: la città ha il diritto di conoscere le determinazioni amministrative nei termini di legge e l’amministrazione ha il dovere di rispettare i termini e le procedure dettate dalle fonti normative soprattutto quando, come in questo caso, ci sono fondati dubbi sulla composizione e sulla equità dei tributi locali».

«Tutta la città – ha proseguito – ricorda l’improvviso aumento della tassazione quando i costi per i rifiuti prodotti dalle migliaia di migranti presenti sul territorio, vennero posti senza scrupoli a carico delle famiglie, contravvenendo, oltretutto, ai principi di certezza, universalità, equità e beneficio dell’imposizione fiscale».

«Oggi, purtroppo – ha detto ancora – lo scenario appare simile a quel passato che non si vorrebbe più rivivere: secondo i calcoli, il costo per gestire i rifiuti della baraccopoli è di 190.000 Euro/anno (anche se l’insediamento è una discarica a cielo aperto) ma è difficile comprendere come tale importo possa essere ristorato visto che: il Comune ha già anticipato 80.000 Euro dal bilancio comunale per pagare il conferimento dei rifiuti della tendopoli; esiste un debito verso Camassambiente Spa di 40.260 Euro per la raccolta dei rifiuti della Tendopoli; le rendicontazioni per l’ottenimento dei contributi ministeriali sono ormai tristemente arenate; la tendopoli è ormai una nuova baraccopoli dove la produzione dei rifiuti continua a ritmo incessante e le gestione degli stessi è un peso sulle spalle del Comune».

«È chiaro a tutti – ha concluso – che annunciare sia più comodo che fare ma in questo caso, tuttavia, sarebbe opportuno rispettare, se non i cittadini , almeno quel che ha prorogato al 31 luglio il termine per l’approvazione delle Tariffe Tari 2021: oggi, 27 agosto, prendiamo atto dell’ennesimo annuncio cui non segue nessun atto concreto». (rrc)

 

SAN FERDINANDO (RC) – L’incontro “Agroalimentare Indentità”

Domani pomeriggio, a San Ferdinando, alle 17, all’Hotel Mucci, è in programma l’incontro sul tema Agroalimentare Identità, organizzato dal movimento nazionale CulturaIdentità.

«L’occasione – si legge in una nota – promuove la difesa dei prodotti della nostra terra, con un particolare riferimento alla produzione di qualità del mondo agricolo ed enogastronomico calabrese. Mira a sostenere le filiere e i produttori locali, anche scegliendo prodotti Dop e Igp, per tutelare il made in Italy e i lavoratori e gli imprenditori che operano nel settore».

L’evento sarà moderato da Maria Carmela Digiacco, referente del movimento C.I. nel comune di San Ferdinando, successivamente sono previsti gli interventi di Giacomo Giovinazzo, direttore generale assessorato agricoltura della Regione Calabria, Filippo Zerbi, imprenditore agricolo, Enzo Marasco, sindaco del comune di Spilinga e Pasquale La Gamba, responsabile regionale C.I., che illustrerà le iniziative in essere dell’importante Movimento di Idee che da anni si batte per la difesa di tutto il patrimonio storico, agroalimentare e culturale del nostro Paese. (rrc)

SAN FERDINANDO (RC) – Successo per la raccolta straordinaria dell’Avis per la Festa della Repubblica

Grande successo, a San Ferdinando, per la raccolta straordinaria di sangue organizzata dall’Avis comunale in occasione della 75esima Festa della Repubblica, che ha visto coinvolte le Forze Armate e tante categorie istituzionali e produttive.

Luca Gaetano, assessore comunale e donatore assiduo, ha dichiarato che «la decisione di fornire supporto e prossimità ai volontari della nostra città, il cui impegno ha consentito di giungere alla costituzione di un Gruppo Avis locale, ha messo in luce la straordinaria attitudine dei sanferdinandesi a farsi carico del bisogno e a partecipare, contribuendo in prima persona,  alla cura delle vulnerabilità e alla tutela del bene comune. Rivolgo la mia gratitudine a tutti i donatori ma anche ai volontari, medici e non, che si spendono senza sosta per dare un aiuto silenzioso ed essenziale per il conforto dei malati e per salvare vite umane».

In tanti si sono ritrovati in piazza Nunziante: professionisti, studenti, operai e militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro. Tutti hanno contribuito a rendere questa giornata speciale. Sono state raccolte ben 20 sacche di sangue, un buon numero di Gruppo 0 + e – di cui, in questo periodo, c’è particolare carenza e necessità. 

Anche questa volta, in tanti si sono avvicinati per la prima volta ai Volontari del Sangue con otto prime donazioni. 

Nel corso della mattinata il Comando della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, ha voluto porgere un saluto al suo personale, all’equipe dell’Unità Mobile di Raccolta guidata dal dott. Alecci ed ai volontari della Sezione Avis Comunale San Ferdinando OdV. Addestrati a difficili operazioni di soccorso in mare, questa volta sono corsi in aiuto del prossimo, non a bordo di una motovedetta ma con un semplice gesto, testimoniando in modo diverso, ma altrettanto nobile, l’osservanza dei principi fondamentali della Repubblica e lo spirito e i valori della Marina Militare che il prossimo 10 Giugno celebrerà la sua festa.

Dall’inizio dell’anno sono state raccolta circa 150 sacche di sangue in sette appuntamenti con la solidarietà.  (rrc)

Ferrara (M5S): Progetto delle case popolari per migranti e famiglie della Piana ritirato dal Por Calabria

L’eurodeputata del Movimento 5 StelleLaura Ferrara, ha denunciato il ritiro, dal Por Calabria 2014-2020, del progetto degli alloggi dei braccianti stagioni della baraccopoli di San Ferdinando e alle famiglie di Rosarno in condizioni di povertà.

La parlamentare europea, infatti,  lo scorso mese di febbraio, chiedeva delucidazioni circa il mancato collaudo e quindi l’effettiva fruibilità delle abitazioni destinate ai lavoratori migranti della Piana e alle famiglie locali a rischio di esclusione sociale.

«La Commissione conferma – ha scritto la Ferrara – che il progetto non è, in questa fase, fruibile. Le unità abitative non possono essere ufficialmente collaudate, in quanto l’appaltatore non ha adeguatamente completato l’infrastruttura e ha avviato una controversia ufficiale con l’amministrazione aggiudicatrice, quindi il Comune di Rosarno».

«I gravi ritardi sul progetto – ha aggiunto – paventavano il rischio effettivo di un definanziamento dello stesso e, quindi, un taglio al saldo finale al Por Calabria. Ciò ha indotto la Regione Calabria ad escluderlo dal sostegno previsto nell’ambito del Programma Operativo Regionale Calabria 2014/2020 il quale prevedeva, per tale progetto, uno stanziamento di 3,08 milioni di euro, di cui 2,31 milioni provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale».

«L’effettiva fruibilità, e quindi assegnazione delle abitazioni – ha spiegato – avrebbe rappresentato, per i potenziali beneficiari, il riconoscimento di un diritto: quello ad una casa dignitosa e l’inizio di un percorso di vera inclusione sociale, non solo per i migranti ma anche per le famiglie rosarnesi più bisognose. Al contrario, oggi, sono simbolo di un fallimento e così sarà fintanto che gli alloggi non saranno assegnati a chi legittimamente ne ha diritto» conclude la deputata europea». (rrc)

 

San Ferdinando scelta da una start up finlandese per un progetto di salvaguardia ambientale

La città di San Ferdinando è stata scelta dalla start up finlandense Snuffit di Ulf Nygren, per il suo progetto sull’economia circolare basato sul recupero e la trasformazione dei mozziconi di sigaretta.

Per il lancio del progetto, a cui collabora anche il Cnr, è stata scelta San Ferdinando che, per le proprie dimensioni e per la sensibilità della sua comunità alle tematiche ambientali, rappresenta il luogo ideale in cui testare l’efficacia del modello di economia circolare.

«Anche se l’idea di Snuffit – ha dichiarato Ulf Nygren – ha già generato a molto interesse a livello internazionale, è dalla Calabria, la mia terra di adozione, che sta partendo un vero e proprio movimento di sensibilizzazione. È da qui, infatti, che vogliamo continuare a sviluppare il progetto e promuovere in primis l’adozione della nostra soluzione di riciclo, grazie alla collaborazione dei gruppi di cittadinanza attiva e ai professionisti già presenti sul territorio». 

A San Ferdinando, grazie al coinvolgimento di Luca Gaetano, assessore comunale e membro del team Snuffit, nonché ideatore di Ecowalk, sono già attive le partnership con il gruppo Ecowalk e il Comitato 7 Agosto. «Ci sembrava naturale continuare a condividere il nostro impegno per l’ambiente con una comunità così attiva e sensibile». 

San Ferdinando ha, infatti, risposto in maniera entusiasta all’idea di diventare la comunità di riferimento per sperimentare Snuffit; oltre alla sinergia già creata con i gruppi di cittadinanza attiva, tra cui i giovani del progetto viennese “We Drive Local Action” declinato in “Casettiamo”,  sono diversi gli esercizi commerciali che hanno sposato la visione innovativa del progetto: i primi littering kit sono stati già distribuiti al Tabata Beach, a IllusionZ Trentacinque, all’enoteca Polimeni e ai ristorante Gibran e Carullo’s.

La piattaforma di adesioni sta crescendo di giorno in giorno: bar Acquachiara, Angolo Divino Restaurant e rosticceria Logudoro sono in attesa dei loro kit personalizzati, mentre con tutti gli altri esercizi Snuffit sta perfezionando i contatti.

Il modello Snuffit propone un ingegnoso sistema di raccolta dei mozziconi basato sulla collaborazione tra cittadini ed esercizi commerciali e su incentivi che stimolano l’utilizzo di un posacenere personalizzato da portare in tasca o in borsa e in cui riporre le cicche. I bar, i ristoranti e gli altri luoghi di incontro di San Ferdinando potranno fornire alla propria clientela il kit personalizzato che, una volta registrato sulla piattaforma Snuffit e riconsegnato riempito, può dare la possibilità di vincere consumazioni e gadget. 

La raccolta dei posacenere pieni riportati sui punti di distribuzione permette poi a Snuffit di dare il via alla fase di riciclo e re-inserimento nella filiera produttiva come “Mps” (materia prima seconda). La cellulosa di cui sono composti i mozziconi è infatti un materiale naturale e prezioso che può essere rigenerato dando vita a prodotti in ecoplastica e carta vegetale. 

Snuffit ha già sperimentato la fase di trasformazione creando ad esempio carta di varie dimensioni e spessori già utilizzati da diversi artisti internazionali per la realizzazione di opere su carta pregiata proveniente dal riciclo. (rrc)

 

San Ferdinando (RC) si candida alla Biennale delle Città d’arte nel mondo

La cittadina di San Ferdinando si candida alla seconda edizione di Countless Cities, la Biennale delle Città del Mondo nata da un’iniziativa di “Farm Cultural Park”, la galleria di arte diffusa che in pochi anni ha trasformato Favara, una periferica cittadina in provincia di Agrigento, in un centro propulsore internazionale di rinascita urbana mediante la creatività e i linguaggi contemporanei, ma anche in un’attrazione turistica mondiale da sessantamila visitatori l’anno.

L’iniziativa è di un gruppo di cittadini  che è convinto di poter dare un’importante opportunità di visibilità e comunicazione per il centro costiero tirrenico. San Ferdinando si è candidata con “Saluti da San Ferdinando”, un progetto che attraverso vari scatti fotografici di ieri e di oggi, vuole raccontare il viaggio nella sua storia dell’ultimo cinquantennio.

«Una storia – scrivono i promotori – di mancate promesse, di stupri del territorio, di intelligenze oppresse, di cultura taciuta, ma nella quale, oggi, vengono anche coltivati semi di resilienza da parte di cittadini motivati dalla ricerca del bello e dalla ricostruzione consapevole della propria identità individuale, territoriale e culturale. Così si è giunti alla trasformazione del paese in un laboratorio di difesa e cura degli spazi urbani e di rinaturalizzazione dell’ambiente per il miglioramento della qualità di vita: sono innumerevoli le attività, molte di respiro internazionale, che in questo momento rendono San Ferdinando luogo di sperimentazione e di coinvolgimento forte delle migliori energie

«La speranza di questo progetto, tra l’altro, è quella di dare voce, attraverso la propria esperienza, a tutte le San Ferdinando del mondo, cioè a tutte quelle comunità isolate e periferiche nelle quali, nonostante lo sviluppo sia stato negato, si può sostenere una rigenerazione consapevole e partecipata dal basso».

Luca Gaetano, tra i promotori dell’iniziativa nonché membro della amministrazione comunale, ha detto: «San Ferdinando, per usare la teoria coniata da Marc Augé, può essere definito un “non luogo”, ovvero un sito che per definizione è privo di identità;  la sfida è quella di operare un cambiamento che, attraversando criticamente la storia e la cronaca, possa trasformare la realtà urbana attraverso la riconquista del territorio e che possa, allo stesso tempo, ridefinire l’identità di San Ferdinando nella dimensione globale e contemporanea».

San Ferdinando vuole uscire dalla narrazione del “Sud non ancora Nord”, per dirla con Franco Cassano, e aspira a essere semplicemente se stessa, con una riconoscibilità chiara che ne valorizzi le incredibili risorse.”

Il team che ha avanzato la candidatura è composto da Luca Gaetano, Simona Lombardo, Rosamaria Lojacono, Isabella Barbalace, Raffaele Gaetano e Armando Bevilacqua. Tra i partner di progetto si contano realtà locali, come il Comitato 7 agosto ed Ecowalk San Ferdinando, ma anche fondazioni europee tra cui l’Innovation in Politics Institute di Vienna e startup internazionali come Snuffit che ha scelto San Ferdinando per testare un progetto innovativo sviluppato con il CNR. Infine, un vasto gruppo di giovani di talento, già coinvolti nel servizio civile, sta lavorando assieme ai loro coetanei in tutta Europa alle buone pratiche di “We Drive Local Action.”

La platea dei partner è destinata crescere: il progetto è aperto a chiunque voglia cogliere il senso di una sfida che si fonda sulla cooperazione e sulla condivisione di obiettivi per il bene comune.

“Countless Cities” coinvolge artisti, creativi, architetti e fotografi che con diversi approcci e linguaggi raccontano non solo le città, ma anche le buone pratiche e le idee innovative che contribuiscono a renderle speciali. I tre temi principali di questa seconda kermesse mondiale, che si svolgerà a Favara dal 26 marzo 2021 al 16 gennaio 2022, saranno la diversità abitativa, la buona imprenditoria e la rinaturalizzazione del paesaggio urbano. (rrm)

 

Laura Ferrara (M5S): Emergenza abitativa irrisolta per migranti di San Ferdinando

L’eurodeputata del Movimento 5 StelleLaura Ferrara, ha interrogato la Commissione Europea sul mancato collaudo delle abitazioni destinate ai lavoratori migranti della Piana e alle famiglie locali a rischio di esclusione sociale.

«Ad 11 anni dalle note vicende della cosiddetta “rivolta di Rosarno” – ha detto – gli alloggi destinati agli occupanti della baraccopoli di San Ferdinando sono ancora vuoti e, l’emergenza abitativa che tocca gli stessi rosarnesi, è un’amara realtà».

«Il Programma Operativo Regionale Calabria 2014/2020 – ha scritto la Ferrara – con uno stanziamento di 3,08 milioni di Eur, di cui 2,31 milioni provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale, ha sostenuto un intervento finalizzato alla costruzione di appartamenti, destinati a lavoratori migranti della baraccopoli di San Ferdinando. Successivamente, su iniziativa del Comune di Rosarno, si chiedeva che i nuovi appartamenti venissero assegnati anche ai residenti con gravi disagi economici».

«Tale iniziativa – ha proseguito – avrebbe contribuito, insieme ad una costante attenzione delle Istituzioni, ad evitare che l’agglomerato di Serricelle e dell’immobile confiscato in via Maria Zita a Rosarno, potessero trasformarsi in ghetto per soli migranti e quindi favorire una maggiore integrazione con il resto della popolazione. Tuttavia, le unità abitative realizzate nel 2017 non sarebbero ancora usufruibili dai destinatari finali della misura in quanto le stesse non sarebbero mai state collaudate».

«Attraverso la mia interrogazione – ha spiegato l’eurodeputata del Movimento 5 stelle – chiedo un intervento della Commissione europea per garantire che il progetto sia finalmente fruibile dai destinatari finali, e che quindi si possa finalmente compiere un primo passo per restituire dignità a questo territorio».

«Mi auguro, nell’attesa della risposta della Commissione – ha concluso – che, la Regione, sia solerte nel fare i controlli dovuti e ripristinare la legittimità dell’iter per l’assegnazione delle abitazioni».

L’OPINIONE/ Andrea Tripodi: *Cachistocrazia, il Governo dei peggiori

di ANDREA TRIPODI** – Ci sono vicende, situazioni, urgenze che, spesso, tendiamo a mettere ai margini della nostra attenzione, sopraffatti dal gorgo delle necessità quotidiane.

Preferiamo, allora, rimandare: un po’ per pigrizia, un po’ per un senso di rassegnata impotenza di fronte alle loro spinose complessità.

Ciò che è comprensibile, però, se riferito a singoli cittadini, non può essere perdonato o consentito a una classe politica che, davanti a problemi, fatti e situazioni che esigono risposte immediate, risolute e coraggiose, preferisce rimuovere o aggirare gli eventi drammatici che attraversano pericolosamente i territori.

Se l’obiettivo della Politica è promuovere la crescita della società, suo compito è razionalizzare gli eventi e conferire a ogni decisione  adeguato spessore culturale ed etico.

Al contrario, assistiamo a una sottovalutazione e a una inadeguatezza nel comprendere la drammaticità e la complessità di fatti che proiettano ombre scure sulle stesse istituzioni e mettono in dubbio la natura democratica della loro alta funzione.

Davanti a uno scenario che lascia unghiate profonde sulla carne viva della società e che sta trasformando importanti istituzioni in luoghi di mercimonio e di scambio di utilità, ci saremmo aspettati una reazione orgogliosa di responsabilità e di riflessione, insieme con una decisa azione di contrasto rispetto a tutte le avvilenti pratiche merovinge di governo.

Registriamo, al contrario, una sconfortante rassegna di vanità individuali e di risibili personalismi che mortificano ancora di più la funzione delle istituzioni e che rimandano a una inconsapevolezza dei doveri e dei percorsi cui la Politica è chiamata.

Preso atto della refrattarietà e della indisponibilità della classe politica ad ascoltare e accogliere l’ansia di rinnovamento e di redenzione di una Regione che non vuole rassegnarsi a un destino di subalterna insignificanza, è urgente che siano i cittadini a diventare attori consapevoli di un nuovo corso e pretendere una moralità al di sopra di ogni dubbio e di ogni sospetto.

Cittadini che devono rifiutare il ruolo di semplici elettori, ma esercitare una sorveglianza democratica e garantire, con processi di vigilanza attiva, il rispetto delle autentiche direttrici del cambiamento e della crescita civile.

Una crescita e un cambiamento che potrà avvenire non solo esigendo nuovi percorsi etici ma anche rifiutando sollecitazioni e predicazioni intestinali che pretendono di ridurre i pensieri, le argomentazioni e finanche le persone in pietre cuspidate da scagliare.

Sembra appena superfluo, infine, ricordare che fino a quando i partiti, tutti i partiti, rinunceranno a selezionare e formare i propri quadri, condanneranno la Calabria a sopportare il giogo umiliante di una perenne cachistocrazia(rrc)

*Cachistocrazia, forma di Governo dove il potere supremo è nelle mani dei peggiori

**Sindaco di San Ferdinando (RC)

SAN FERDINANDO (RC) – Nasce il Gruppo Comunale Avis

A San Ferdinando è stato costituito il Gruppo Comunale Avis, presieduto da Vincenzo Laruffa e che avrà sede in Via Torino 36, nell’immobile concesso dall’Amministrazione comunale.

Presenti, per Avis, il presidente provinciale, dott.ssa Vanna Micalizzi e i dottori Pietro Schirripa e Nino Posterino, per l’amministrazione comunale Luca Gaetano, che ha introdotto i lavori e ha presieduto il comitato elettorale per la distribuzione delle cariche sociali del neocostituito organismo.

La comunità di San Ferdinando è molto attiva nella donazione di sangue che fino ad oggi, vista l’assenza di una autonoma rappresentanza cittadina, è stata gestita dal Gruppo Avis di Gioia Tauro.

Il presidente della locale sezione, eletto per alzata di mano nella stessa occasione, è Vincenzo Laruffa, già coordinatore dei promotori che, grazie all’impegno profuso per le numerose campagne di raccolta sangue, hanno reso possibile l’istituzione di un nuovo Gruppo Comunale che si aggiunge agli oltre quaranta già presenti nella provincia di Reggio Calabria.

Il comitato direttivo, oltre al presidente dott. Laruffa, è composto da: Gianfranco Auteri, vicepresidente vicario, Ferdinando Guerrisi, vicepresidente onorario, Giuseppe Marchesano, segretario, Elisa Nocida, tesoriere, Nedia Siraji, consigliere, Daiana Attuario, consigliere, e Giuseppe Chiodo, revisore dei conti.

«Oggi – ha dichiarato Luca Gaetano – è accaduto qualcosa di molto importante per la nostra comunità: la costituzione del gruppo comunale Avis è una pietra miliare nella storia del nostro paese; questo, oltre a renderci orgogliosi per i risultati finora raggiunti ci deve spingere a incrementare sempre di più l’attività di raccolta. Anche una sola sacca di sangue può migliorare le condizioni esistenziali di persone in estrema difficoltà e in molti casi può contribuire a salvare una vita umana».

«La costituzione dell’Avis di San Ferdinando – ha dichiarato la presidente Micalizzi – rappresenta una crescita importante per la famiglia avisina nonché un valore aggiunto per la comunità di San Ferdinando. Forse, non è un caso che in un momento come questo la nascita di un’ Associazione esprima un significato altamente solidaristico in un Paese come il nostro, dove la lotta contro la pandemia continua a mettere a dura prova la salute del cittadino». (rrc)