Soverato e i suoi 50 anni di città

di FRANCO CIMINO – Buongiorno Soverato e auguri. Oggi (ieri) è il tuo compleanno, fai cinquantanni. Se non fossi vissuta tanto tempo prima, direi che sei proprio una ragazzina.

È la festa della tua prima grande promozione. Da piccolo paesello a Città. Da borgo antico, a realtà urbana moderna. Ti ha dato questo titolo il presidente della Repubblica, che ha ricevuto la richiesta dal governo. Era Giovanni Leone. Aldo Moro, il capo delEsecutivo. E con merito hai ricevuto il titolo.

Son passati cinquantanni. Sono tanti? Sono pochi? Chi può dirlo di noi? Il tempo che passa è sempre tanto e poco nello stesso significato. Il tempo è come il vento. O la pioggia. Addirittura, come il sole. Più bello e meno bello. Più utile e meno utile. Più felice e meno felice. Come il clima si potrebbe dire. È freddo e caldo. Temperato. Il tempo che passa è quello che ci trova presenti. Il tempo più bello e utile, caldo freddo temperato insieme, é quello di un presente che ha una storia dietro le spalle e un avvenire davanti. Buona questa! Direbbe un mio amico. Ma come il passato è stato vissuto, come il presente è, come si prospetta il futuro, soltanto questo insieme va considerato. Se è tutto brutto, triste, rovinoso, nebuloso, che ci fai col tempo se non lo spazio etereo di tristezze, rimpianti, amarezze? Una sorta di calendario delle colpe(del tempo), e degli errori (degli altri), solo questo. Il tuo tempo, cara Soverato (possono dirlo quanti lhanno vissuto con te), è stato, invece, prezioso, utile. Importante. Lo è stato per il golfo, di cui sei principessa (Squillace ne è la regina).

Lo è stato per quel lungo tratto di mare, di cui, dalla Roccelletta di Borgia fino a Monasterace, sei la perla. Lo è stato per i paesi a te vicini sulla stessa costa e quei piccoli e belli che ti fanno da terrazza sul tuo mare, con quegli affacci mozzafiato di Badolato, Santa Caterina, Guardavalle, Montauro e Gasperina e Stalettì. Il tuo tempo è stato prezioso utile e importante, per migliaia di giovani, che sono vissuti in questo ampio parco di naturale bellezza, per la loro crescita culturale e per i loro studi. Hai fatto tante cose, come dicono alcuni protagonisti di questi cinquantanni. Sei cresciuta, molto. Ti sei estesa, tanto. Ti sei pure sei ingrossata, e non poco.

Palazzi e palazzoni ti sono cresciuti sul petto. Forse, ti hanno fatto male. Poco o molto, ma te ne hanno fatto. Strade e stradine, ti hanno camminato sulle braccia e sulle gambe. Te le hanno appesantite? Forse, sì. Sei più bella adesso o sei solo più grande? Più estesa o voluminosa? Sei più ricca o più piena? Più affollata o più popolata? E cosa c’è ancora di quel che eri un tempo, lontano e vicino allo stesso modo? Ti ricordi comeri? Borgo antico, delle arti e dellartigianato, della religiosità popolare, lingua stretta di terra dalla quale si dominava la vista sul mare. E villaggio di pescatori alla Marina. Anche della villeggiatura dei pochi benestanti, che, da Cardinale e Chiaravalle scendevano per lintera estate, costruendo sulla praia” le loro casette (le baracche) di legno. Cosa resta di questa doppia naturale posizione? Poi, venne un uomo, il tuo figlio più prezioso, più utile e più importante.

Era bello, alto con gli occhi chiari. Somigliava a un attore di Hollywood, John Wayne. Di lui, eroe western , aveva il coraggio, lintelligenza, la determinazione. Lamore per la giustizia e la passione per il bello. La volontà di costruire il nuovo. E di valorizzare il posto in cui esercitava le sue virtù. Questo tuo eroe si chiamava Antonino Calabretta, Tonino per gli amici. Don Antonino per la gente, la sua gente. Tu lo fai sindaco, ancora giovane, nel 1956, e lo lasci operare, quasi volessi metterlo alla prova, per ben undici anni consecutivi. Sono stati gli anni doro della tua avventura straordinaria. Da quelleroe viene fuori unalta visione di te. Lui pensa di mettere insieme la collina e il mare. Non ci riesce subito, perché lattenzione maggiore di chi ha impiegato soldi su di te, è stata ha Marina.

A fare da collante ideale, vi erano i due edifici imponenti, che ancora ci sono pur senza quella vitalità prolungatasi fino a un ventennio fa e ora pressoché esaurita. Listituto dei salesiani, in alto, e, in basso, quasi di fronte, quello delle suore di Maria Ausiliatrice. Nasce in quel decennio la grande Soverato, a cui lo stesso Calabretta assegna un titolo e una didascalia fascinosa. Te lo ricordi? Questo: «Soverato, stazione di cura, soggiorno e turismo». Facesti un salto subito da gigante. Il Miramare divenne uno dei centri più belli ed eleganti in cui artisti di fama nazionale facevano loro a gara, Peppino di Capri fra tutti, per venire ad esibirsi davanti al tuo mare e a un pubblico raffinato ed elegante. Il sindaco bello tentò anche di costruire, con il finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno, ledificio della stazione termale, rimasto a lungo incompleto, fino alla sua  “sparizione”. E con esso scomparve progressivamente la visione della grande Soverato di Calabretta, dovuta anche alla sua uscita dal Comune, che i temporanei ritorni, a lunghi intervalli, alla guida dellAmministrazione non poterono rinverdire.

Oggi è la tua festa. Io vi ho partecipato, sorpreso, però, che le più alte cariche politiche e religiose della Regione, pur facendosi rappresentare da personalità che ti amano e ti servono, non siano venute personalmente. Come anche il Sindaco del capoluogo, che, a mio avviso, avrebbe dovuto esserci, almeno per rispetto allo stesso mare che bagna le due città. Sono venuti numerosi sindaci del circondario e del resto della provincia il solo di Lamezia Terme, accolto in sala con simpatia. Pari a quello portato al nuovo Procuratore della Repubblica di Catanzaro, altro figlio tuo, e alla nostra Sottosegretaria allInterno, che ha concluso la festa odierna, promettendoti nuove attenzioni del Governo.

È stata una bella festa, sobria ed emozionante. Bravo lattuale tuo sindaco, che, con il suo bellissimo vice, lha ben organizzata. Significative sono state le testimonianze dei tuoi primi cittadini, che si sono susseguiti fino ad oggi. Emozionante il figlio di Antonino, che della carica del padre per due legislature ne è stato degno. Mi sono emozionato anchio, che ti frequentato da quando, trentanni fa, ho sposato una donna di Taverna, che da sempre trascorre le estati da te e nella casa di famiglia vi porta le nostre figlie, che non hanno mai voluto scegliere un mare diverso da tuo. Neppure quello della mia giovinezza, pensa quanto sei affascinante! Per questi inderogabili sentimenti io ti ho conosciuto bene e per gli stessi sentimenti ti amo anchio. Tra poche ore questo giorno sarà passato. E della tua festa non resteranno che le foto. Ma se ti vogliamo davvero bene, se ti rispettiamo, tutti, é necessario che i tuoi figli giovani di oggi e quelli anziani dellimpegno di ieri, riflettano individualmente. E insieme, e pubblicamente, discutano e si interroghino su cosa resti di quellutopia e di quel sogno che Antonino Calabretta portò nella sua visione della grande Soverato.

Ci sarà un convegno molto importante già domani (oggi ndr). Si parlerà di turismo. Se parteciperanno anche le personalità oggi assenti, potrebbe essere una buona occasione per pensare. Per ripensarti a come potresti ancora essere. Si è parlato oggi della necessità di recuperare la tua identità, ché ogni luogo é prima di tutto ciò che é stato ed è nella sua storia e vocazione. Le linee ci sono, sono quelle tracciate dal tuo grande padre edificatore dei sogni. Si riparta da lì. Si ritorni a te. Ho molto apprezzato la decisione della Giunta Comunale di intitolare una grande parte del lungomare a lui. Tanto è giusta questa scelta che mi verrebbe di dirti, a bassa voce, che io avrei addirittura dedicato a lui tutta intera la Città che sei. Pensa come suonerebbe bene la scritta al tuo ingresso: Soverato, la città delle terme, del turismo, dellarte e di Antonino Calabretta”. Mentre ti lascio, vedo venirmi incontro due uomini. Vogliono salutarmi e ringraziarmi. Sono i tuoi due sindaci.

Quello attuale e dei prossimi sette anni, Daniele Vacca. E il sindaco che gli succederà, Emanuele Amoruso, la bella persona, che il tuo cuore conosce molto bene. (fc)

SOVERATO – Questo weekend il Percorso di Gusto

Il 26 e 27 ottobre, sul corso di Soverato, si terrà “Percorso di Gusto”, il Festival delle eccellenze calabresi che  ospiterà rinomati chef che trasformeranno i prodotti tipici della nostra regione in piatti di alta cucina.

L’evento, senza scopo di lucro e patrocinato dall’Amministrazione comunale, si svolgerà  dalle 18 alle 24 in collaborazione con Eventi Solidali APS ed ha come obiettivo quello di creare un rapporto vivo e reale tra le aziende ed il consumatore finale attraverso le mani sapienti degli chef calabresi.

Luigi Quintieri, Riccardo Trevisan, Emanuele Platì, Anita Ferragina, Marco Miceli, Pierluigi Vacca, Domenico Rullo, Giuseppe Giudice dietro i fornelli creeranno piatti unici e gustosi grazie ai prodotti di eccellenza di aziende vinicole, pastifici, aziende casearie e i migliori liquorifici calabresi come Magisa, Migliarese, Fioccata, Statti, Spadafora, Malena, Gigliotti, Portaro, Macrì, Qual’Italy, Amacalabro, Malaspina, Vie del Miele, Benincasa, Fraietta, Dell’Aera, Salumi Nostrum.

Acquistando i ticket si potranno avere otto degustazioni delle più buone ricette preparate dagli chef calabresi accompagnate da due degustazioni di pregiati vini locali.                                                                                                          Sarà possibile acquistare i biglietti presso le prevendite autorizzate e presso il ristorante Luna Convento ad un costo veramente simbolico.

ACRI (CS) – Martedì il concerto di Massimo Ranieri

Martedì 20 agosto, all’Anfiteatro di Acri, alle 21, si terrà il concerto di Massimo Ranieri. L’artista, poi, si esibirà sul Lungomare di Soverato mercoledì 21 agosto, alle 21.30.

Gli eventi sono organizzati da Gianluigi Fabiano di “Gf Entertainment” e “L’Altro Teatro”, con il patrocinio delle amministrazioni di Acri e Soverato. La tappa del 21 agosto è organizzata in collaborazione con “Armonie d’Arte Festival”.

Sarà un grande show tra canto, recitazione, sketch divertenti e confessioni inedite, il tutto accompagnato dalle più grandi melodie di sempre. Due ore di concerto-spettacolo dove il pubblico si lascerà trasportare dalle emozioni, dall’amore e dai sogni che, come ricorda Massimo Ranieri, “devono continuare a volare. Non bisogna mai smettere di sognare anche quando sembra che tutto sia finito”.

“Tutti i sogni ancora in volo” ha già conquistato migliaia di spettatori calabresi e ad accompagnare Ranieri sul palco ci sarà la sua band composta da Stefano Proietti al pianoforte, alle tastiere e voce Giovanna Perna, al basso Emanuele Ciampichetti, alla batteria Luca Troll, percussioni di Arnaldo Vacca, alle chitarre Andrea Pistilli e Tony Puja, violino e voce Valentina Pinto e una nuova sessione di fiati con al sax Max Filosi, la voce e il sax di Cristiana Polegri.

I biglietti possono essere acquistati sui circuiti Ticketone e Diyticket e presso l’agenzia “InPrimaFila”.

SOVERATO (CZ) – Venerdì al via l’Azzurro Food&Beer Festival

Dal 16 al 19 agosto, sul Lungomare di Soverato fa tappa l’Azzurro food&beer Festival, con tantissimi stand gastronomici ed eventi accompagneranno visitatori e turisti durante quattro giorni di specialità e golosità italiane. Bombette pugliesi, cuoppo di pesce, arrosticini, salumi umbri, birre artigianali, prodotti tipici calabresi, sono alcune delle eccellenze culinarie del Bel Paese che sbarcheranno a Soverato.

Ma non solo cibo: alla manifestazione è in programma l’esibizione della giovane cantante, Aurora, in arte @aurytrip10

E ancora, “Skankaman Live Drum Set” un viaggio extrasensoriale tra ritmi e visioni, un’esperienza sonora e visiva che trascende la realtà quotidiana. Skankaman, carismatico frontman e fondatore della storica band reggae calabrese dei Marvanza, sarà ‘presente all’”Azzurro food&beer festival” in un originale spettacolo solista che celebra il potere della musica e del ritmo.

Mentre insieme a RaggaMafy, Skankaman proporrà al pubblico presente anche il nuovo show “Pyramid Sax” un’ora e mezza di puro divertimento, con i migliori successi Deep House, Dance e Afrobeat, arricchiti da coinvolgenti performance di sax e percussioni. Un evento imperdibile per gli amanti della musica e dell’energia rigorosamente dal vivo. (rcz)

La Festa della Madonna a Mare

di FRANCO CIMINO – Non ne avrei detto quest’anno. E non avrei saputo il perché. Sarebbe stata la prima volta che non avrei riferito delle mie emozione per la Madonna a mare. Ma la sollecitazione di un mio amico, che per mestiere fa il giornalista e, per capacità innate, lo è tra i migliori in Italia, di certo della Televisione, mi ha costretto a tirar fuori dal mio cuore ciò che a stento riesco a trattenere in questa giornata. Le mie Madonna a mare sono due. Una lo è da quando sono nato.

É quella di Marina di Catanzaro. La si chiama Madonna di Porto Salvo. Noi bambini che siamo cresciuta con la lingua dei padri, la chiamiamo ancora “ a Madonna e mara”. L’altra lo è da trentaquattro anni, proprio quest’anno. Quella di Marina si celebra l’ultima domenica di luglio. Quella di Soverato, la seconda d’agosto. Non me ne sono persa mai una. Puntuale mi trovo in quelle domeniche, prima sulla spiaggia, poi sul lungomare. Le due feste si somigliano in tutto. E non so dire quale delle due avesse copiato l’altra, essendo le due città vicinissime di soli quindici chilometri. Di strada. Di un solo abbraccio via mare. Perché non l’ho mai saputo? Semplice, non ho domandato. Intellettualmente non ho cercato. Non mi è mai interessato saperlo. Delle cose, eventi, avvenimenti, quando non hanno valenza appunto storica, o anche politica, mi interessano solo le emozioni. Le mie. Della gente. I sentimenti. I miei. Quello degli altri. E così di queste due processioni. Mi interessano i cuori che battono. Il mio. Quelli delle persone. Gli occhi che guardano l’effige. Il come e il quanto la guardano. I miei. Quelli dei partecipanti. Non mi interessa neppure il folclore che si muove intorno a queste due ricorrenze. Neppure la tradizione, che da una parte lega emozioni e interessi, religiosità e territorio.

E, ancora, fede autentica e credenza popolare. E, dall’altra un po’ di economia locale, che è leggera e allegra per il clima di confidenza che si crea tra “ferari” e paesani. Paesani tutti. Anche gli emigrati in vacanza. E i turisti di passaggio. Mi interessa, se mai, la preghiera. La mia. Quella della gente. Eh sì, perché in questi due fatti religiosi, in queste due tradizioni, la gente prega. Tutti pregano, credenti e non. Agnostici e atei. E quelli che “é meglio credere. Ché non costa nulla e , poi, non si sa mai…”.

Pregano anche quelli che accompagnano qualcuno, il genitore anziano, i figli piccoli, la moglie che se no “chi la sente quella”. Pregano anche coloro che non credono. Si prega. Che importa di chi ci ascolta! E se ci sia davvero, se accoglierà la preghiera e se ci aiuterà. La preghiera è grazia in sé. Non è operazione freudiana dell’io che si proietta in qualcosa che è fuori per paura di quella sua parte che sta dentro di noi. Nella profondità del mare che non navigammo mai. La preghiera è la scoperta continua che noi siamo più di ciò che vediamo e tocchiamo.

É, soprattutto, ciò che sentiamo. E non si sente se non col cuore. E non si sente se non la parte spirituale che è nella realtà. E nel nostro essere anche individuale. La preghiera è bisogno di un assoluto. Dell’Assoluto. E, nel contempo, la certezza che il limite nostro è il punto non invalicabile, ma quello della ricerca di un oltre che dentro di noi. È un oltre che è al di là di noi. La preghiera è speranza. È la speranza che quella immagine di Donna sia la nostra mamma, che da qualche parte é con noi. Se vive ancora, è per noi. Se é lontana é perché vigilia meglio sulle nostre vite. La festa della Madonna del mare, è il mare. Quando lo percorre, nel breve tratto, sulla barca, lo sguardo é su di Lei. Ma anche su quello che a noi sembra sia il Suo. Sul mare più profondo. Al di là della misura del nostro sguardo.

E pensiamo. E sogniamo. E immaginiamo che se esiste un Altrove, questo sia il mare e il cielo messi insieme. Un tutt’uno che non sia la fusione indistinguibile dei due. Ma Mare e Cielo, che quando cambieranno di colore ne faranno uno che non abbiamo mai visto. Neppure in sogno. La festa della Madonna é il dolore che finalmente dice di sé. Apertamente. Senza vergognarsene, il dolore. Nel silenzio della persona, il dolore parla. Il primo dolore che parla, invita i mille diecimila, tanti e più ve ne sono sulla spiaggia, oggi, qui, e due settimane fa, a Marina, a manifestarsi. Perché non c’è chi non lo senta. Lo può nascondere a sé stesso e al mondo, ma il dolore, piccolo o grande, c’è. C’è nella mancanza. Di un bene. Di una necessità. Di un desiderata. Di una persona cara. Di un ricordo che viene non con la nostalgia, ma con il rimpianto. Ed è qui che il dolore di ciascuno, perde di singolarità e diventa collettivo. E, come dice una poesia di Butitta, “u pisu spartutu ‘nte spaddri diventa leggiu”.

Ed è per questo che, forse, al passaggio della Madonna di Soverato ci si prende tutti per mano e ci si tuffa per nuotare verso la Madonna. Si nuota e si prega. Ciascuno a modo suo. E per la richiesta che lui solo conosce. Nella breve nuotata si piange con lacrime vere, incuranti del fatto che esse resistano all’acqua che ci inonda. Tuttavia, ancora preghiamo per noi. Per la salute dei nostri cari. Per la vecchiaia che improvvisamente scopriamo nei nostri genitori. Per il tempo che incombe sulle nostre vite. Troppo quello passato senza accorgercene. Molto breve quello abbiamo davanti. Preghiamo per i nostri figli. Mica solo perché stiano bene! Oh no, perché stiano semplicemente felici. E ci sembra pure poco. Ma è solo a sera tardi, sul finire di questo giorno che la festa ci fa diversi. Il miracolo quasi per tutti si compie
a mezzanotte esatta.

È quando partono i fuochi d’artificio. Anche questi dal mare. Fino a un certo punto ci divertono. Tanbureggia il cielo tra rombi di tuono e colori variopinti. Ed è bello. Ma verso la fine i rumori diventano assordanti e il nostro pensiero cambia. Non li abbiamo conosciuti, solo i nostri padri e i nostri nonni li hanno sentiti, ma adesso ci riportano a quelle immagini di guerra che dalle televisioni arrivano a tutte le ore nelle nostre case, trovandoci indifferenti. Nei cieli vicinissimi a quello nostro, quei rumori e quelle luci sono delle bombe che piovono dal cielo. Sotto ci sono Città. Nelle Città, le case e le scuole e gli ospedali. Le strade, gli aeroporti. Le ferrovie. Dentro ci sono uomini e donne e bambini in carne e ossa. A migliaia muoiono in queste venti guerre, periferiche o regionali, oltre le sole due “celebrate”.

In quel momento finale dei fuochi, a centinaia stanno morendo. Muoiono sotto le macerie di un’umanità quasi perduta. Se quando i fuochi saranno finiti noi soffriremo di quelle morti e alla guerra, da qui, ci ribelleremo e la combatteremo, la Madonna, che si creda o no, avrà di certo accolto le nostre preghiere. Tutte. Perché è solo da un mondo nuovo. Di pace nella fratellanza, che i nostri figli saranno felici. E noi con loro. Viva la Madonna di ogni mare! (fc)

Oggi a Soverato della campagna “Sole, Mare, Cute”

Steven Nisticò e Giovanni Pellacani
Steven Nisticò e Giovanni Pellacani

Oggi sabato 10 agosto, a Soverato, alle 10, alla spiaggia dell’Hotel San Domenico, si terrà la campagna Sole, Mare, Cute, realizzata in collaborazione con le Società Italiana di Dermatologia Sidemast e la ADMG – Associazione dermatologica della Magna Graecia.

Nell’occasione, medici specialisti e professori dermatologi della UMG di Catanzaro e della Sapienza di Roma effettueranno una campagna di informazione sulla corretta esposizione solare. Intervengono i Proff. Steven Nisticò e Giovanni Pellacani, della Sapienza di Roma e della Prof.ssa Antonella Tammaro della Università Magna Graecia con ricercatori, specializzandi, equipe delle due scuole universitarie.

Si parlerà di prevenzione delle scottature, dell’invecchiamento precoce della pelle e di malattie quali le allergie solari fino ai tumori della pelle.

Si daranno i consigli per una corretta esposizione al sole e sull’importanza di effettuare le visite di screening promosse durante l’anno.

«Il melanoma ed i carcinomi cutanei – ha spiegato il prof. Pellacani –  che vedono l’esposizione al sole come maggiore causa della loro insorgenza, sono ancora in aumento. Si stima un incremento del 7% di nuovi casi per il 2024 che per fortuna riguarderanno tumori in stadi precoci».

Esporsi al sole in modo sano e sicuro é essenziale per ridurre il numero di tumori cutanei e rappresenta una cultura da diffondere a partire dai più giovani. (rcz)

SOVERATO – Il 6 agosto al via la rassegna Primo Atto

Martedì 6 agosto, a Soverato, nell’area teatro comunale. prende il via Primo Atto, la rassegna organizzata dall’Associazione culturale Novecento, con la direzione artistica di Benedetto Castriota.

L’associazione culturale Novecento ha trovato, infatti, nel sindaco Daniele Vacca, nel vicesindaco Emanuele Amoruso e, in generale, in tutta la giunta interlocutori attenti con i quali condividere il progetto. E’ venuta fuori, così, una stagione di grande qualità che si svolgerà in due diverse location: i primi due spettacoli, infatti, si terranno nell’area teatro comunale, mentre i successivi nell’area concerti Lungomare Europa.

Ad aprire la kermesse, martedì 6 agosto, alle 22, sarà Teo Teocoli con “Tutto” Teo. Uno spettacolo travolgente con l’istrionico attore che porterà in scena alcuni dei personaggi che lo hanno reso noto nel suo percorso teatrale e televisivo.

Sette giorni più tardi, ovvero martedì 13 agosto, alle 22, sempre nell’area teatro comunale, spazio a Le Filippiche”, il nuovo spettacolo di Filippo Caccamo. Un vero e proprio viaggio nella comicità con l’artista che porterà sul palco i suoi personaggi esilaranti e stravaganti.

Subito dopo Ferragosto ci si sposta nell’area concerti Lungomare Europa; sabato 17 agosto, alle 22, arriva un altro grande attore che non ha bisogno di presentazione, Biagio Izzo. Il comico napoletano porterà in scena il suo ultimo spettacolo “Esseoesse”.

Chi segue le attività dell’Associazione culturale Novecento sa che la platea è variegata e nel cartellone c’è spazio per tutti, anche per i bambini; a loro è dedicato l’ultimo appuntamento della rassegna. Venerdì 23 agosto, alle 21, infatti, l’area concerti Lungomare Europa ospiterà lo spettacolo di Lucilla, la famosa cantante, youtuber amata dai più piccoli.

In definitiva appare chiaro come “Primo atto” riesca a favorire un ideale dialogo fra il mondo dello spettacolo ed il turismo; chi raggiungerà Soverato per assistere ad una delle quattro serate potrà ammirare le bellezze della cittadina ionica. Allo stesso tempo chi ha scelto Soverato per le proprie vacanze estive avrà la possibilità di vivere serate dagli alti contenuti artistici. (rcz)

SOVERATO (CZ) – Domani il Vintage Fest

Domani, a Soverato, alle 17, nella Piazzetta “Giardino degli Angeli”, si svolgerà il Vintage Fest, un evento per appassionati di musica, moda, arte e stile. L’iniziativa, ideata e promossa dall’Associazione Calabria Communication con il patrocinio del Comune di Soverato.

Sarà un’occasione perfetta per immergersi in un’atmosfera d’altri tempi e fare un tuffo nel passato attraverso dj set, talk con ospiti ed un’Area Market in cui poter scambiare/vendere/acquistare vinili, gadget, libri, abiti ed accessori.

Un contenitore in cui godere del fascino retrò con la musica che fa da filo conduttore e tante attività, intrattenimento e divertimento. Area Lounge dove gustare le proposte food e drink dei partner dell’evento, Area Game con gare di calcio balilla ed hula hoop ed Area Photo Booth per scattare una foto ricordo Polaroid con look retrò ed oggetti vintage acquistati.
Passioni ed interessi caratterizzati dallo scorrere del tempo vengono valorizzati e rilanciati in questa prima edizione tesa a favorire la partecipazione ed i processi di socializzazione giovanile attraverso attività creative e sociali. Per una sera la location scelta dagli organizzatori, lo spazio verde della Piazzetta “Giardino degli Angeli”  dedicato alle 13 vittime della tragedia del camping Le Giare del 10 Settembre 2000, si animerà con un’atmosfera di leggerezza che riecheggia la bellezza dei tempi passati. 

In collaborazione con Vintage Market Calabria, al “Vintage Fest – Soverato 2024” ci sarà un ampio spazio con stand per esposizione e vendita di abbigliamento vintage e second hand, handmade, libri, accessori, complementi d’arredo ed illustrazioni tutti rigorosamente vintage. 

E poi la Fiera del Vinile in partnership con Calabria Vinyl Market a cura di Semplicemente Dischi: esposizione e vendita di dischi in vinile, cd, musicassette, vhs, libri, poster ed altri gadget musicali. 

Media Partner RVS – Radio Valentina che trasmetterà in diretta dalla Piazzetta “Giardino degli Angeli” con talk, interviste ed ospiti, tra cui Patrizia Carè, antiquaria e titolare del negozio “Vintage Soverato”, Emanuela Ferrazzo, fashion designer e Valentina Iuzzolini, beauty consultant.

Selezioni musicali vintage con dj set su vinili dall’aperitivo fino a sera. Ai giradischi Emilio Agosto per una raffinata selezione di musica rigorosamente su vinile con sonorità old-school e suoni contemporanei, in un crescendo di groove e buone vibrazioni.

Subito dopo selezionerà musica Daniele Giustra, alchimista del suono dal 1996. Fondatore del club dei sognatori di Reggio Calabria Undead, corpo e mente del progetto Selfishadows. Daniele Giustra, nella sua lunga carriera come DJ e produttore, ha condiviso il palco e la console con The Soft Moon, The Whitest Boy Alive, Adam Ficek (Babyshambles), Drab Majesty, Years of Denial, The Fuzztones, Diaframma e molti altri, portando la sua elettronica in tutta Italia. Con Antonio Lubrano ha fondato il progetto Disco Tic che mescola obscure disco, disco, italo disco, cosmic disco, synthpop, new wave nonché le rarità, da molti dimenticate, se non addirittura sconosciute. Il dj set sarà esclusivamente in vinile, per lo più in 45° propri degli archivi degli anni ’70-’80, alla riscoperta della “leggerezza” della musica di un tempo.

Sponsor di “Vintage Fest – Soverato 2024” le attività locali Ink Trip – Studio grafico e stampa, Beltà Centro Estetologico ed Estetico di Silvio De Pace, Immobiliare Soverato di Vito Totino, Beauty Secrets Bio Shop di Valentina Iuzzolini e BiciGo Soverato.

Inoltre, presso lo stand di RVS – Radio Valentina, verrà distribuita una “Vintage Fest Card” con tanti sconti e promozioni dei partner dell’evento per aperitivo, cena e dopo cena: Amedeo Gelateria Artigianale, Brezza fish and chill, Crunch Pizzeria Popolare, Da Saverio Ristorante – Pizzeria – Bar, La Pecora Nera Bar – Gastronomia – Ristorante – Pizzeria – Paninoteca – Friggitoria, Lido San Domenico Beach, Bar & Restaurant, Miramare Lounge Bar & Restaurant, Roots Friggitoria – Paninoteca – Pokeria – Birreria, Tantō Taste of Japan – Sushi di carne e VAF – Vivendu Artigiani in Fiera(rcz)

SOVERATO (CZ) – Si presenta il libro-evento “Calabria la prima Italia”

Domani pomeriggio, alle 18, a Soverato, nella Sala consiliare del Palazzo della Città, si terrà la presentazione del libro Calabria la prima Italia, scritto dalla docente americana Gertrude Slaughter e pubblicato dall’Università del Wisconsin e tradotto in italiano da Sara Cervadoro ed edito da Editore Meligrana.

Il libro è stato tradotto e pubblicato per interessamento dell’Associazione “Calabria Prima Italia” di Badolato, fondata nel 1982 e da sempre diretta dal giornalista Domenico Lanciano.

L’evento, che è anche un convegno, è stato organizzato dalla locale Università della Terza Età e del Tempo Libero. Sarà presente l’editore, Giuseppe Meligrana. Intervengono il filosofo Salvatore Mongiardo e il prof. Giulio De Loiro, che relazionerà sul tema di Calabria la prima Italia.

 Finora “Calabria la prima Italia” è stato presentato con molto interesse e successo a Reggio Calabria mercoledì 20 dicembre 2023 e a Squillace mercoledì 3 gennaio 2024. Prossimamente sarà la volta della Biblioteca Calabrese di Soriano (VV) e della Biblioteca Pubblica Vincenziana di Davoli (VV), mentre alcuni docenti stanno cercando di presentarlo entro la prossima estate a Lamezia Terme. (rcz)

 

L’assessore Calabrese: Il lavoro sommerso è un problema molto serio

«Il lavoro sommerso è un problema molto serio. Noi sappiamo quali sono le esigenze dei giovani e anche perché le aziende dicono di non trovare lavoratori». È quanto ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, nel corso dell’evento del “Job Day” finale a sintesi delle attività portate avanti col progetto “Scuola, Lavoro e Inclusione in Rete” a Soverato, dove poi ha lanciato un appello agli imprenditori: «se le aziende assumono in modo regolare e sostengono questo percorso e vanno incontro alle esigenze economiche – anche attraverso le risorse che noi mettiamo a disposizione – realizzeremo il sogno di utilizzare bene le risorse come finora non è mai stato fatto, di formare le persone in base a quelli che sono i fabbisogni e le vere esigenze del mercato del lavoro».

L’evento si è svolto in presenza dei partner (Consulenti del Lavoro, Neuropsichiatria, Comune di Soverato, Scuole e Centri Sai minori stranieri non accompagnati) che hanno sostenuto il progetto del Centro per l’impiego di Soverato diretto dalla responsabile Giuseppina Zangari. Sono stati coinvolti tutti gli Istituti Superiori del territorio, i Centri Accoglienza per minori stranieri ricadenti nei territori di Davoli, San Sostene e Sant’Andrea.

Il CPI ha svolto i laboratori di orientamento a tutti gli studenti, ogni laboratorio ha ospitato un’azienda che si è raccontata ai ragazzi e ha spiegato loro i criteri di selezione del personale utilizzato; per il Job Day si sono candidate 20 aziende per un totale di oltre 90 profili professionali ricercati che spaziano dal turismo, all’informatica, ai servizi alla persona e all’industria.

Nella stessa giornata l’assessore Calabrese ha visitato il Cpi di Soverato accompagnato dalla direttrice Zangari con cui ha interloquito sui servizi del centro soveratese.

«Siate liberi di scegliere, facendovi sicuramente consigliare, ma preferendo le vostre aspirazioni e cercate di non cadere nel lavoro sottopagato, perché è proprio lo sfruttamento la prima azione da contrastare, principalmente nelle prime esperienze lavorative», ha detto l’assessore rivolgendosi agli studenti.  (rcz)