SELLIA MARINA (CZ) – Successo per la presentazione del libro “Terra Santissima”

Una bella opportunità culturale quella che si è tenuta venerdì 28 ottobre nella sala consiliare di Sellia Marina. Alla presenza di un folto pubblico e degli studenti, è stato presentato il libro della scrittrice Giusy Staropoli Calafati Terra Santissima, edito da Laruffa editore.

Il romanzo è stato proposto al Premio Strega 2022 dal poeta e scrittore italiano Corrado Calabrò.

L’evento, promosso dalla Commissione Pari Opportunità, ha suscitato interesse ed apprezzamenti. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito da parte delle istituzioni (sindaco, Assessore pari opportunità, presidente commissione pari opportunità) Giusy Staropoli Calafati, autrice oramai nota nel panorama letterario italiano, è riuscita con il suo appassionato racconto, a coinvolgere emotivamente i presenti, con i quali è stato aperto un momento di costruttivo confronto.

Graditi gli interventi di una delegazione degli alunni dell’ IC di Sellia Marina ai quali l’autrice ha dato delle risposte esaustive, incentivandoli e spronandoli allo studio, alla lettura, le uniche possibilità per abbattere l’ignoranza. Apprezzato anche l’intervento di Don Giuseppe, parroco di Sellia Marina, il quale ha evidenziato l’ importanza di essere comunità unita, solidale, identitaria. Ribadendo, in merito alla Calabria, che l’azione volta ad un processo di riscatto e risanamento debba partire dai calabresi stessi. Guarire le nostre singole anime per poi passare a quelle delle comunità e alla Calabria intera.

Può un libro salvare un uomo, una donna, un bambino o la terra in cui questi vi abitano? Forse sì, forse no. Certamente può far cambiare strada. Dare opportunità di riflessione e di crescita. Far comprendere, come ha voluto sottolineare l’autrice, che l’uomo, è vero, è un individuo in viaggio, ma, riferendosi al Sud, è sempre compito di chi parte tornare e mettere in pratica ciò che si è imparato. E Il Sud da morto che è riprende a vivere. 

Un invito molto apprezzato e condiviso soprattutto dai più giovani che dimostrando vivo il senso dell’appartenenza e la necessità di vivere la propria vita con lo sguardo fisso alle radici, con coraggio hanno voluto promettere il loro impegno, affinché bambini che sognano, in Calabria, ne nascano ancora.

Terra Santissima, a Sellia Marina, grazie alla sensibilità dei suoi amministratori, offre dunque un pomeriggio intenso, motivo di stimolo per ulteriori nuovi incontri culturali, in cui il confronto tra Calabria e calabresi miri a diventare oggetto dia crescita immediata, di una terra spesso rimasta piccola e anche indietro. (ig)

Terra Santissima della Calafati arriva nelle scuole grazie al progetto “Piovono Libri”

Terra Santissima, il libro di Giusy Staropoli Calafati, grazie al progetto Piovono Libri – Dall’impresa alla Scuola, approda nelle scuole della Calabria, in quanto «perfetto modello di sintesi dell’orgoglio di appartenenza e della grande capacità di affermazione che caratterizza i calabresi.

Un’opera dal forte valore sociale, in grado di offrire spunti di riflessione importanti, valorizzando i grandi geni della letteratura calabrese, da Corrado Alvaro a Francesco Perri a Mario La Cava e che, quindi, diventa il ponte tra il mondo della scuola e quello dell’impresa.

Piovono Libri, che avrà durata per tutto il 2023, è un’idea che nasce come investimento culturale sul territorio. Si tratta infatti di un progetto rivolto a tutti gli imprenditori calabresi i quali intendono con la forza del proprio lavoro, dare un sostegno fattivo e concreto allo sviluppo culturale della nostra regione.

Ogni anno le aziende italiane, destinano parte dei propri guadagni alla promozione aziendale e/o dei territori in cui operano. Gadget, regali, sponsorizzazioni di squadre calcistiche, sostegno ad enti di promozione sociale, manifestazioni di vario genere, ecc. Procedure dettate, tra le altre cose, anche da precise regole commerciali. Lo stesso accade in Calabria, dove le aziende rappresentano un punto di forza e di riferimento importante per le comunità crescenti.

Piovono libri – dall’impresa alla scuola, è un’iniziativa che invita le aziende a cimentarsi, non al lancio di un nuovo spot pubblicitario, ma in un investimento culturale preciso, con il quale si intende contribuire alla formazione dei giovani, puntando sui valori dell’identità e dell’appartenenza, e che sono attraverso la conoscenza della storia di cui si è parte, possono essere acquisiti. 

Troppo spesso, i ragazzi, in età scolare, non hanno la possibilità di investire nell’acquisto di opere librarie extra didattiche, con le quali, come è scientificamente noto, è possibile ampliare il proprio repertorio di sapienza. Leggere un libro curriculare è un obbligo, leggere un romanzo, un saggio, un fumetto, è un piacere.

«Investire in promozione, promuovendo cultura è possibile. È un atto di coraggio e di grande responsabilità», ha dichiarato Giusy Staropoli Calafati, scrittrice, poetessa, animatrice di iniziative culturali di grande impatto (suo è il Manifesto per chiedere al Miur che vengano inseriti nelle indicazioni ministeriali con cui si consiglia lo studio degli autori del ‘900 a scuola, anche i grandi autori calabresi), la grande pasionaria della Calabria.

Centinaia di studenti, di più scuole e di diverso indirizzo, hanno già avuto una copia del libro Terra Santissima, incontrato l’autrice e gli imprenditori che hanno sostenuto economicamente il progetto nell’appena trascorso anno scolastico. 

Gruppo Publiemme, La C Network, Baker Hughes, RA.Cal sas, Eurocontrol, Generali Ag. Vibo Valentia, Dolciaria Monardo”E poi ancora i sindaci: il comune di Cessaniti, il Comune di Zaccanopoli, ecc

Il sapere come occasione di libertà e il territorio come luogo di lavoro. Il paese come cuore pulsante della comunità operosa.

Identità e appartenenza. Partenze e ritorni. Vite oltre i miti. Pensieri alvariani. Restanza d’amore. Un viaggio nella cultura, nella storia e nella letteratura del Mezzogiorno.

Tante scuole tantissimi libri. A Ogni studente il proprio.  In corso nuove adesioni da parte di nuove anziende e tanti amministratori che intendono sostenere il progetto facendo avere per il nuovo anno scolastico 2022/2023 Terra Santissima agli studenti calabresi. 

Perché tutto questo? Perché Terra Santissima è un libro che apre la strada alla storia del Sud, instrada nei vichi della storia, consente di riappropriarsi della propria identità e si propone come  una buona lente per guarda il mondo e essere guardati. Liberi da stereotipi e pregiudizi. 

Un viaggio itinerante. Di provincia in provincia, di scuola in scuola, in mezzo ai giovani, con al fianco di una grande scrittrice, che sempre più porta lustro a questa terra, tantissimi grandi imprenditori e imprenditrici che da eccellenti visionari, hanno ben pensato che dare opportunità oggi ai nostri ragazzi, a scuola, vuol dire garantire un futuro domani a questa terra. 

“Se è forte la scuola, è fortissimo il paese”. (rrm)

Terra Santissima, romanzo di Giusy Staropoli Calafati

di ENZO CICONTE – La Calabria, vista da fuori, ha l’immagine di una terra di mare. Tutto è mare, dall’azzurro al verde azzurro al cristallino, a quello dai mille colori che s’inseguono cavalcando piccole onde ed è trasparente al punto da far vedere il fondale da altezze elevate – chi non ricorda la terrazza sul mare di Tropea? – con albe dai raggi dorati sulla costa jonica e tramonti incantati, spettacolari sulla costa tirrenica. In ogni caso tutto mare.

E invece la Calabria è altro, molto altro. La Calabria la si comprende fino in fondo se si conoscono le sue montagne. Che sono tante: il Pollino, la Sila grande, la Sila piccola, il Reventino, le Serre vibonesi, l’Aspromonte che si protende nella punta più estrema dello stivale quasi a voler acciuffare la Sicilia, senza mai riuscirci, per fortuna! Ogni montagna con le sue caratteristiche, i suoi profumi e i colori, la lucentezza delle piante e degli alberi che hanno molte varietà, e gli animali che vivono all’aria aperta e che fanno parte del paesaggio in un’immensa distesa delle tante variazioni di verde; una più bella delle altre queste montagne. Quale sia la più bella nessun calabrese lo sa davvero, perché è legato alla montagna della sua infanzia; io amo le serre perché sin da piccolo i miei genitori mi portarono lì e ci ritorno ancora anno dopo anno. Arrivai per la prima volta a Serra San Bruno che avevo pochi mesi. Ci andai a “cambiamento d’aria” come si diceva una volta e come consigliò il medico di famiglia preoccupato per la gracilità del mio corpicino.

Tutte le montagne hanno le loro leggende, a cominciare da quelle dei famosi briganti, immortalati nella loro giovinezza, aitanti e belli, fascinosi e misteriosi che facevano innamorare tutte le donne, ma proprio tutte, dei tanti paesi; queste sognavano di essere rapite da uno di loro o, almeno, di incontrarlo una volta, anche solo una volta, tra i boschi al riparo da occhi indiscreti e pettegoli.

Di montagna hanno parlato in tanti, calabresi e non calabresi. Corrado Alvaro, che era di San Luca, ha parlato del suo Aspromonte. “Non è bella la vita dei pastori in Aspromonte d’inverno, quando i torbidi torrenti corrono al mare” scriveva nel suo famoso incipit in Gente in Aspromonte pubblicato da Le Monnier nel 1930. E di Aspromonte parlò Umberto Zanotti Bianco nel suo Tra la perduta gente pubblicato da Mondadori nel 1959. Ancora l’Aspromonte, anzi: Africo!, è il cuore di un libro famosissimo di Corrado Stajano il cui titolo era proprio Africo, pubblicato da Einaudi nel 1979.

Non solo quelli appena ricordati, ma tanti altri hanno scritto sull’Aspromonte (l’elenco sarebbe davvero lungo) e con una caratteristica inconfondibile: sono tutti uomini. Adesso, a parlarci di questa immensa, straordinaria, misteriosa, affascinante montagna c’è Giusy Staropoli Calafati con il suo romanzo Terra santissima, edito da Laruffa nel 2021.

È un libro complesso, a più strati, scritto bene, che si legge d’un fiato. È un libro d’amore. D’un amore speciale, particolare: che non è solo quello tra un uomo e una donna. C’è anche questo amore, naturalmente, che tiene incatenati i due cuori e quelli dei lettori tesi a seguire gli alti e i bassi di un rapporto che è complicato dal carattere dei due giovani, dalla loro storia che è diversa, lei una giornalista che arriva da Milano pur essendo calabrese e lui un figlio di quella montagna, dai diversi progetti di vita dei protagonisti, progetti che vanno in frantumi dopo una gravidanza complicata  che non si conclude con la felicità dei genitori, ma con un lutto devastante e un dolore immenso, inenarrabile, talmente potente da spezzare i cuori e le viscere dei due giovani amanti, da sconvolgere le menti e da condizionare il futuro di entrambi.

Sono pagine di straordinaria empatia ed emotività. E come si può descrivere un amore così intenso, a tratti delicato, se non immergendosi nella lettura delle pagine del libro? Se non seguendo passo dopo passo i sentimenti, gli incontri con le donne, gli uomini, i ragazzi, le emozioni, i sogni, i pensieri di lui e di lei, e i genitori di lei che giocano un ruolo importante?

Ma c’è un amore ancora più profondo ed intenso di quello tra lui e lei. È l’amore di Giusy Staropoli per la Calabria, per la sua terra, per questo Aspromonte che affascina e attrae nonostante la vita aspra, dura, difficile, complicata, a tratti insopportabile, piena di segreti, di misteri, di favole, una vita a tratti splendente a tratti tenebrosa, feroce e delicata, amara e dolce.

 Un amore forte, quello della protagonista del romanzo, assoluto, che non ammette tradimenti nonostante la presenza prima ovattata, in sottofondo, impalpabile, poi sempre più visibile e inquieta dei malandrini e delle loro regole barbare, antiche e moderne insieme, di una ‘ndrangheta di montagna che ha avuto la destrezza di adattarsi ai mutamenti e diventare sempre più forte e pericolosa al punto da commettere una strage a Duisburg nel cuore dell’Europa. E quel fatto di sangue ha un risvolto importante e imprevedibile in tutta la storia dei due protagonisti principali.

La giornalista Simona Gatto scopre la Santa, questa recente mutazione della ‘ndrangheta più misteriosa, pericolosa, oscura, accattivante ed avvolgente che mette paura e soggezione, che induce all’omertà ed è una forza potente perché si appoggia ed è appoggiata dai potenti, da poteri occulti intrecciati a logge massoniche deviate. E le parole contro la ‘ndrangheta sono inequivocabili, ed anche questo è un tratto positivo del libro.

E poi c’è il vero amore: San Luca, il santuario di Polsi avvolto nella leggenda e nel fascino della Madonna della montagna venerato da tempo immemorabile e richiamo irresistibile per tutti i fedeli della provincia di Reggio Calabria. E da questo comune incastonato nel cuore profondo dell’Aspromonte, lo scrigno dov’è nato Corrado Alvaro, arriva un faro di speranza. Una luce che illumina il percorso della giovane giornalista che arriva dalla lontana Milano per un’inchiesta e decide di rimanere per sempre su quella montagna. Una scelta controcorrente. (eci)

[Enzo Ciconte, storico, scrittore e docente universitario]

TERRA SANTISSIMA
di Giusy Staropoli Calafati
Laruffa Editore, ISBN 9788872219805

Il libro “Terra Santissima” di Giusy Staropoli Calafati vince il Premio Letterario “Troccoli”

«Il Premio Troccoli è il miglior riconoscimento che la Calabria avrebbe potuto darmi». Così ha commentato Giusy Staropoli Calafati, autrice del libro Terra Santissima, che ha vinto il Premio Letterario Nazionale “Troccoli Magna Graecia”.

«Tanta gioia nel ricevere questa notizia. Un nuovo raggio di luce in questo tempo grigio» ha scritto la Calafati, aggiungendo che «l’ulteriore spinta alla battaglia intrapresa da tempo, affinché gli scrittori calabresi del ‘900 vengano studiati nelle scuole italiane. Giuseppe Troccoli, è poeta-scrittore, e nasce a Lauropoli nel 1901».

«Grazie di cuore– ha scritto ancora – al Comitato tecnico-scientifico per avermi ritenuta meritevole di tale riconoscimento. In attesa della premiazione, il prossimo 26 maggio, Teatro Comunale Cassano All’Ionio, dedico questo premio ai miei figli. A tutti i giovani calabresi, ai quali mi auguro la Calabria voglia offrire loro l’occasione di formarsi attraverso lo studio a scuola della letteratura calabrese. Un diritto che non può più essergli negato». (rrm)

Premio Strega: incanta la Calabria narrata da Giusy Staropoli Calafati

di PINO NANO –  Proposto dall’illustre poeta, scrittore e giurista calabrese Corrado Calabrò, Terra Santissima, il romanzo della scrittrice calabrese Giusy Staropoli Calafati, Laruffa editore, è oggi il libro “calabrese” candidato alla LXXVI edizione del premio Strega 2022. È bastato che la notizia facesse il giro dei social per scatenare un infermo di reazioni a catena, positive, piene di amore per la gente di Calabria, e soprattutto di grande curiosità per un romanzo che racconta la bellezza superlativa dell’Aspromonte.

Gli Amici della domenica, il gruppo storico della giuria del premio, martedì hanno proposto i 74 libri di narrativa italiana pubblicati tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022 “degni di partecipare” al Premio Letterario Italiano forse più famoso nel mondo. Spetterà ora al Comitato direttivo del premio scegliere i 12 titoli finalisti che si disputeranno la cinquina da cui verrà il vincitore dell’ambito riconoscimento. Tra i 74 titoli candidati allo Strega c’è dunque anche Terra Santissima, il nuovo romanzo della scrittrice calabrese Giusy Staropoli Calafati edito da Laruffa editore, un libro che sin dalla sua prima uscita pubblica ha riscosso ampi consensi generali soprattutto dalla critica più accreditata. Una rivelazione in senso assoluto per questa giovane intellettuale calabrese che oggi ha privilegio di raccontare la sua terra di origine ai grandi giurati del Premio Strega, e questo grazie alla segnalazione autorevole e solenne che gli è stata fatta da un poeta elitario e così amato come lo è Corrado Calabrò, calabrese anche lui come Giusy Staropoli Calafati.

– Giusy, come sta vivendo la notizia della sua presenza allo Strega?

«Lo Strega è uno dei premi italiani più prestigiosi e importanti per uno scrittore. Ci sono passati i più grandi. Da Flaiano a Pavese, a Moravia, a Elsa Morante fino a Corrado Alvaro. Con Quasi una vita vinse lo Strega nel 1951. Ed io, comunque andrà a finire questa avventura, che se anche si fermasse qui realizzerei un grande sogno, è a lui Corrado Alvaro che voglio dedicare la candidatura al premio Strega di Terra Santissima. A Lui e a Francesco Perri. A lui, a Francesco Perri e a Mario La Cava. Al trittico delle lettere: a Saverio Strati-Carmelo Filocamo-Walter Pedullà. Sono loro i padri della scuola alla quale mi sono formata. Alla Calabria che con passione e orgoglio mi onorerò di rappresentare».

– Giusy, deve essere  una bella soddisfazione comunque essere già arrivati a questo punto, non crede?

«Essere proposta allo Strega è un risultato importante. Ma è soprattutto la ricompensa a non avere mollato mai, ad averci sempre creduto, e crederci ancora. E perché forse la letteratura davvero potrà salvare la Calabria. Allo Strega, con Terra Santissima, viene proposta la Calabria. San Luca, Polsi, Pietra Cappa, tutto l’Aspromonte. Il coraggio dei calabresi, la dignità descritta da Alvaro. Mia madre e mio padre. I miei nonni, i miei figli, ma soprattutto gli uomini e donne in grado di resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”.  Ora non mi resta che incrociare le dita. E che più persone possibili lo possano leggere. In Calabria, in Italia. Ovunque.

– Terra Santissima, ricordiamo arriva allo Strega su proposta di Corrado Calabrò, famosissimo grand commis di stato, giurista di altissimo profilo istituzionale, ma anche scrittore e tra i più importanti poeti italiani contemporanei. Ma leggiamo insieme quello che Corrado Calabrò ha scritto per lo Strega:

«Andata via – scappata – con la famiglia a nove anni, la giornalista Simona Giunta torna in Aspromonte per quello che avrebbe dovuto essere un breve servizio giornalistico sulla ‘ndrangheta, ma ne viene attratta irresistibilmente con un richiamo profondo e un’immanenza pervasiva. Solo chi vi è nato conosce veramente l’Aspromonte: una montagna verde come la Svizzera ma dalla quale si vede il mare che abbraccia su entrambi i lati la Calabria, terra bella e incontaminata dai paesaggi incantati sotto un cielo azzurrissimo, abitata da persone vere, estremamente ospitali ma capaci di determinazioni estreme, persone che sono nel mondo e fuori del mondo, sospese tra la realtà mutante e regole di vita non scritte eppure rispettate religiosamente».

Ma l’ex Consigliere di Stato va ancora oltre e aggiunge: «Alla religiosità (che è altra cosa della religione) è legata sacrilegamente la “Santa”, la ‘ndrangheta, che pur avendo esteso i suoi tentacoli alle città dell’intera penisola mantiene in Calabria radici tenaci con l’intimidazione generata dalla sua ferocia. Con un linguaggio incalzante, insaporito da espressioni dialettali, talvolta decantate poeticamente, Giusy Staropoli ci rivela un mondo vero, non omologato con gli stereotipi dei resoconti di chi non lo sente dentro come parte inscindibile di sé.

«Parliamo di “Un amore appassionato per la sua terra, che si metastatizza nell’amore della giornalista per un pastore, anima la descrizione di luoghi e di consuetudini di vita, restituendoci in modo palpitante l’attrazione fatale nella bellezza e nella perdizione di una Terra Santissima, nella quale – conclude Corrado Calabrò – tanti uomini e donne sanno resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”.

«Una scrittura potente e una trama romantica e feroce», dice di Terra Santissima il giornalista-scrittore Mimmo Nunnari.  «Un libro controcorrente ma anche un libro di protesta» aggiunge lo scrittore Santo Gioffrè. Senza dubbio, un romanzo di grandissimo impatto mediatico, scritto da una scrittrice di cui sicuramente sentiremo parlare nei mesi e negli anni che verranno. E questo, ne siamo certi, a prescindere da come andrà a finire il Premio Strega 2022. (pn)

Il libro “Terra Santissima” della Staropoli candidato al Premio Strega

di GIUSY STAROPOLI CALAFATI – E con gioia, soddisfazione e orgoglio che vi comunico che Terra Santissima, è candidato alla LXXVI edizione del Premio Strega. Proposto da Corrado Calabrò, uno dei più grandi intellettuali e poeti italiani contemporanei.

Dire che sono felice è davvero poco. Infatti sono euforica. Perdutamente euforica. Partire da un piccolo paesino costiero della Calabria e arrivare fino allo Strega non è per niente scontato.

Lo Strega è uno dei premi italiani più prestigiosi e importanti per uno scrittore. Ci sono passati i più grandi. Da Flaiano a Pavese, a Moravia, a Elsa Morante fino a Corrado Alvaro. Con Quasi una vita vinse lo Strega nel 1951.

Ed io, comunque andrà a finire questa avventura, che se anche si fermasse qui ho realizzato un grande sogno, è a lui che voglio dedicare la candidatura al premio Strega di Terra Santissima. A Lui e a Francesco Perri. A lui, a Francesco Perri e a Mario La Cava. Al trittico delle lettere: a Saverio StratiCarmelo FilocamoWalter Pedullà. Ai padri della scuola alla quale mi sono formata. Alla Calabria che con passione e orgoglio mi onorerò di rappresentare.
Essere candidata allo Strega è un risultato importante. Ma è soprattutto è la ricompensa a non avere mollato mai, ad averci sempre creduto, e crederci ancora. Perchè forse la letteratura davvero potrà salvare la Calabria. Perché i meriti prima o poi vanno premiati, le chiacchiere asfaltate, e le mete, anche se con fatica, rigorosamente raggiunte.

Allo Strega, con Terra Santissima, viene proposta la Calabria. San Luca, Polsi, Pietra Cappa, tutto l’Aspromonte. Il coraggio dei calabresi, la dignità descritta da Alvaro. Mia madre e mio padre. I miei nonni, i miei figli, ma soprattutto gli uomini e donne in grado di resistere quotidianamente “al dubbio che vivere rettamente sia una cosa inutile”.

Luis Sepùlveda diceva che “Vola solo chi osa farlo”. Io voglio osare.

Grazie a tutti voi che leggendo Terra Santissima gli avete fatto prendere il largo. E a chi, a partire da oggi, lo farà andare ancora più lontano.
Compratelo, regalatelo, consigliatelo, criticatelo anche. C’è bisogno di tutto per crescere.

Intanto a me non resta che incrociare le dita. (gsc)