Verso la pianificazione di sistema per lo sviluppo della Valle Joniche dei Peloritani

Sono stati presentati i primi risultati e le indicazioni di sintesi prodromici alla elaborazione di Piani e Programmi Strategici per la valorizzazione dei Borghi e del territorio delle Valli, che vede impegnati l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’Unione dei Comuni delle Valle Joniche dei Peloritani, nel corso dell’iniziativa dal titolo Verso la pianificazione di sistema per lo sviluppo delle Valli Joniche dei Peloritani.

I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali del sindaco del Comune di Forza D’Agrò, Bruno Miliadò, e del Presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, nonché sindaco di Antillo, Davide Paratore, che hanno evidenziato l’importanza dell’evento nella prospettiva di uno sviluppo socio-economico e culturale che valorizzi l’alto potenziale turistico del territorio delle Valli Joniche dei Peloritani.

È seguito, quindi, il saluto del Rettore dell’Università Mediterranea, Santo Marcello Zimbone, che ha ripercorso la genesi della collaborazione tra l’Ateneo e i Comuni delle Valli. L’evento – ha spiegato il Rettore – ha preso le iniziali mosse dal Protocollo d’Intesa stipulato nel dicembre 2020 tra i 18 Comuni delle Valli d’Agrò, del Dinarini, del Savoca, del Nisi e l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, ed è l’occasione per presentare i primi risultati e le indicazioni di sintesi prodromici alla elaborazione di Piani e Programmi Strategici per la valorizzazione dei Borghi e del territorio delle Valli. Il Rettore Zimbone ha, infine, posto l’accento sulla necessità di dare continuità alle attività sin qui svolte per massimizzare le positive ricadute delle attività in essere.

Sono seguite le relazioni affidate ai professori Tommaso Manfredi, Giovanni Enrico Agosteo, Alberto De Capua, Giuseppe Araniti, Carmelina Bevilacqua e Francesco Calabro. I docenti, appartenenti a diverse aree scientifiche dell’Ateneo, hanno evidenziato come l’intera area, grazie al suo consistente e diffuso patrimonio materiale e immateriale, possa creare un‘offerta turistica locale integrata e di sistema, in grado di coniugare ambiente, cultura, agricoltura, natura e innovazione tecnologica, quali componenti della filiera di un territorio, quale è quello delle Valli, estremamente ricco di risorse, ma non compiutamente valorizzato.

Nel corso degli interventi, inoltre, sono stati illustrati i diversi strumenti finanziari comunitari e nazionali, tra cui il Pnrr e il Piano Nazionale “Borghi”, e come questi possano essere orientati allo sviluppo dell’insieme dei Borghi, anche nell’ottica del sostegno all’occupazione giovanile.

I molteplici spunti emersi durante i lavori hanno animato il dibattito, coordinato dal Rettore dell’Università Mediterranea, a cui hanno partecipato i sindaci del Comune di Pagliara, Sebastiano Gugliotta, del Comune di Roccafiorita, Concetto Orlando, di Sant’Alessio Siculo, Nunzio Giovanni Foti, di Savoca, Massimo Stracuzzi, e i direttori dei Dipartimenti dell’Università Mediterranea Giovanni Enrico Agosteo (Agraria), Tommaso Isernia (Ingegneria dell’informazione, delle infrastrutture e dell’energia sostenibile), Giovanni Leonardi (Ingegneria Civile, Energia, Ambiente e Materiali), Tommaso Manfredi (Patrimonio, Architettura e Urbanistica) e Adolfo Santini (Architettura e Territorio).

Gli interventi hanno evidenziato come sia importante conferire una chiave identitaria all’intera Area in cui ricadono le Valli Joniche dei Peloritani, che sintetizzi i valori del territorio da trasmettere e comunicare opportunamente attraverso i sempre più attuali canali web, anche nella prospettiva di individuare una denominazione che la renda univocamente riconoscibile.

Le conclusioni affidate al Rettore dell’Università Mediterranea hanno rimarcato i benefici che l’intera area può conseguire attraverso un’azione di sistema da attuare, soprattutto, sui temi della transizione ecologica e digitale, intorno a cui sono state già definite le linee di una prospettiva di medio-lungo periodo per correggere lo svantaggio socioeconomico e, al contempo, sorreggere le prospettive di sviluppo e di crescita, anche occupazionale, del Mezzogiorno d’Italia. Hanno anche delineato le modalità con cui proseguire la collaborazione e il coinvolgimento dei molteplici attori del territorio, compreso il mondo della scuola, nonché le ulteriori azioni da porre in essere nel breve, ispirate alla necessità di efficacia e tempestività, guardando principalmente ai giovani e al loro futuro. (rrc)

All’Università Mediterranea la prima edizione del contest “Catalisi in Gioco” della Società Chimica Italiana

Nelle aule dei Dipartimenti di Ingegneria Diceam e Diies dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio, si sta svolgendo la prima edizione del contest scientifico Catalisi in Gioco, organizzato e finanziato dal Gruppo Interdivisionale di Catalisi (GIC) della Società Chimica Italiana.

L’evento si propone, attraverso il format di un contest scientifico a squadre, di promuovere la collaborazione tra giovani dottorandi e post-doc che operano nel campo della catalisi e sui temi della chimica verde e della sostenibilità.

“Trentadue giovani promettenti ricercatori provenienti da tutta Italia e selezionati tra centinaia di candidature, saranno divisi in otto squadre e si sfideranno a colpi di idee progettuali innovative. Durante la competizione, sono inoltre previsti momenti di alta formazione come due talk scientifici tenuti da massimi esponenti della catalisi in Italia e tre masterclass sulla progettazione e divulgazione scientifica” dichiara Emilia Paone, ricercatrice postdoc dell’Università di Reggio Calabria e responsabile dell’evento CIG2021.

Grande soddisfazione, dunque, «che l’Università di Reggio Calabria – si legge in una nota – sia stata scelta per ospitare questa competizione a testimonianza dell’impegno dei gruppi di ricerca dell’Ateneo reggino sui temi della catalisi e della chimica verde».

Importante, infine,  come «l’organizzazione di questa attività qui a Reggio Calabria abbia un fortissimo valore simbolico. La ripartenza del nostro paese deve avere tra i suoi ingredienti principali quelli del contest CIG2021: giovani, nuove idee, ricerca&innovazione, sostenibilità e Sud». (rrc)

Al Dipartimento Digies della Mediterranea attivato test center Aica per conseguire certificazioni

Al Dipartimento DiGiEs dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è stato attivato un Test Center Aica, associato all’ente Capofila Associazione Culturale Format, per il rilascio delle certificazioni informatiche, per affrontare le tematiche dell’innovazione tecnologica nell’Ict e l’importanza del continuo aggiornamento delle competenze professionali.

Il Direttore del Dipartimento, prof. Massimiliano Ferrara, che ha seguito l’iter di qualificazione quale Responsabile Ecdl, insieme al presidente dell’Associazione Culturale Format Test center Capofila, dott. Renato Marafioti, in qualità di responsabile, supervisore ed esaminatore delle certificazioni Aica, dopo aver visionato una panoramica sulle certificazioni Ecdl Full Standard, Ecdl Advanced, Ecdl Digital Marketing, Cyberscudo e Information Literacy, Epm (European Project Management), Informatica Giuridica si è soffermato sulle nuove competenze e professionalità alla luce delle nuove tecnologie e delle nuove  strategie didattiche ed anche sulla spendibilità delle certificazioni nel mercato del lavoro.

Durante l’incontro, al direttore è stata, anche, consegnata la targa della sede accredidata del Dipartimento Digies lotto D via dell’Università n. 34 Reggio Calabria, per svolgere i Test Center Aica.

«Sono veramente soddisfatto – ha dichiarato il prof. Ferrara – Ringrazio Aica nella persona del dott. Renato Salvatore Marafioti Presidente Sezione Territoriale Auca – Calabria, il quale con la consueta professionalità ha dato al nostro Dipartimento questa grande opportunità»

«Durante il mio mandato di Direttore che scadrà il prossimo 30 settembre – ha concluso Ferrara – sono stati realizzati al Digies ben quattro laboratori informatici con più di 70 postazioni operative. Un risultato considerevole in ragione del fatto che il Dipartimento al Mio insediamento risultava completamente sprovvisto di qualsivoglia dotazione infrastrutturale informatica». (rrc)

Il prof. Enrico Agosteo è il nuovo direttore del Dipartimento di Agraria della Mediterranea

Prestigioso incarico per il prof. Enrico Agosteo, che è stato eletto nuovo direttore del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria per il triennio 2021-2024.

Il prof. Agosteo subentra al prof. Giuseppe Zimbalatti, nominato Direttore Generale dell’Università Mediterranea.

l prof Giovanni Enrico Agosteo, professore associato di Patologia Vegetale, autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche in riviste, monografie, atti di congressi, nazionali ed internazionali, è stato Presidente del Corso di Laurea in Produzioni Agrarie in Ambiente Mediterraneo nonchè rappresentante dei docenti e ricercatori nel Consiglio di Amministrazione dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. (rrc)

L’Università Mediterranea accreditata per corsi ai componenti degli Organismi indipendenti di valutazione

Un importante riconoscimento per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che è stata accreditata, dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione, come Ente erogatore dei corsi per l’acquisizione di crediti formativi per i componenti degli Organismi indipendenti di valutazione ed i Nuclei di valutazione ed ha approvato lo scorso 13 aprile il calendario per l’anno 2021.

L’organizzazione dei corsi è affidata al Dipartimento DiGiES, responsabile scientifico il prof. Massimiliano Ferrara.

L’Università Mediterranea organizza due distinti corsi di formazione con la metodologia del laboratorio residenziale, che danno diritto a 27 cfu a fronte di 18 ore di lezione frontale.


Il primo laboratorio di formazione residenziale interattiva avrà come obiettivo la stesura partecipata del Sistema di Misurazione e di Valutazione della Performance Organizzativa ed Individuale e del Pola. Attraverso lavori di gruppo, role playing e simulazioni, sotto la supervisione del docente e dei tutor i corsisti studieranno un caso reale di un’organizzazione e elaboreranno un documento rigoroso dal punto di vista metodologico individuando delle soluzioni originali per alcuni aspetti problematici suggeriti dal docente o emersi nel corso dei lavori di gruppo. La presentazione dell’elaborato finale costituirà la prova di verifica dell’attività formativa.

Sono aperte le iscrizioni al primo corso che si terrà il 19, 20 e 21 maggio 2021.

Il secondo corso si terrà nel mese di dicembre 2021.

Il secondo laboratorio di formazione residenziale interattiva avrà come obiettivo la costruzione degli indicatori e l’analisi delle metodologie quantitative di misurazione della performance, e si terrà nel mese di dicembre 2021.

Il corso avrà quota di iscrizione di 150 euro e si svolgerà in modalità telematica attraverso la piattaforma Microsoft Teams. (rrc)

Accordo tra Regione e Università Mediterranea per valorizzare percorso formativo in Scienze Forestali

È stato sottoscritto, tra il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’azienda Calabria Verde, un accordo che «intende valorizzare il percorso formativo e multidisciplinare attivo presso il corso di laurea in Scienze forestali e ambientali».

L’accordo, sottoscritto dal direttore del Dipartimento di Agraria, Giuseppe Zimbalatti e dal commissario di Calabria Verde Giuseppe Oliva, e i cui referenti saranno i prof. Giuseppe Bombino, Giuseppe Modica e Andrea Proto, «punta a un complessivo innalzamento delle competenze del personale che opera presso l’ente strumentale della Regione nel campo dello sviluppo sostenibile del territorio montano, della protezione dell’ambiente e delle foreste, della valorizzazione delle risorse naturali e della biodiversità, del paesaggio e della sicurezza idrogeologica».

«La collaborazione instaurata – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo – consentirà di perseguire un’azione di sistema a supporto del comparto forestale in Calabria, più in generale a livello del Mediterraneo, attraverso l’affinamento delle competenze del personale di Calabria Verde che, come noto, svolge un servizio essenziale nella gestione del cospicuo patrimonio forestale calabrese».

«Inoltre – ha aggiunto – questa imprescindibile collaborazione con i corsi di studio in Scienze forestali e ambientali del dipartimento di Agraria può rappresentare anche un motore propositivo di programmi e progetti di attività, di rilevanza strategica e coerenti con gli obiettivi della tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, in grado di attrarre risorse esterne per il raggiungimento dei risultati attesi e il loro efficace trasferimento su ampia scala».

Secondo il commissario straordinario di Calabria verde, Giuseppe Oliva, «è essenziale sviluppare ogni relazione per incentivare e favorire il percorso di qualificazione del personale di Calabria verde anche nell’ottica di promuovere piani, programmi e strumenti di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, naturalistico e ambientale. Pertanto, la collaborazione avviata costituisce una piattaforma di intenti istituzionali volta a supportare le strategie di sviluppo e le politiche della montagna, valorizzando le indispensabili competenze offerte dall’ampia offerta formativa del corso di laurea in Scienze forestali e ambientali; dall’altra parte, essa intende potenziare la prospettiva di un’efficace tutela e valorizzazione di un patrimonio forestale di inestimabile valore naturalistico e socio-economico». (rcz)

Il prof. Giuseppe Zimbalatti è il nuovo direttore generale dell’Università Mediterranea

Prestigioso incarico per il prof. Giuseppe Zimbalatti, che è il nuovo direttore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria per i prossimi tre anni.

L’avvicendamento nella carica con il direttore uscente, prof. Ottavio Amaro, è avvenuto in data odierna, nel corso di una sobria cerimonia, alla presenza del Rettore, prof. Santo Marcello Zimbone.

Nel suo indirizzo di saluto, il Rettore ha ringraziato il prof. Amaro per l’intensa attività svolta durante il suo mandato. Ha rivolto, inoltre, al neo Direttore Generale, i migliori auguri di buon lavoro, con l’avvio sin da subito di una positiva sinergia e di una efficace interlocuzione con le varie componenti della Comunità universitaria. (rrc)

La ricerca “GraphCovidNet” del prof. Massimiliano Ferrara pubblicato sulla rivista Nature

Prestigioso riconoscimento per una ricerca condotta dal prof. Massimiliano Ferrara, da, titolo GraphCovidNet: A Graph Neural Network based Model for Detecting Covid-19 from CT scans and X-Rays of Chest, che è stata pubblicata sulla rivista Nature-Scientific Reports.

La pubblicazione, inoltre, vede come Autori oltre che il prof. Ferrara nella qualità di Coordinatore della Ricerca anche i dr. Pritam Saha, Debadyuti Mukherjee, Pawan Kumar Singh, Ali Ahmadian e Ram Sarkar. La ricerca ha unito gli sforzi e le competenze dei menzionati ricercatori facenti parte delle Faculty dei seguenti Dipartimenti universitari: Department of Electrical Engineering, Department of Computer Science and Engineering,  Department of Information Technology, Jadavpur University, Kolkata India; Institute of IR 4.0, The National University of Malaysia, Selangor, Malaysia oltre che naturalmente l’Icrios – Università Bocconi e il Decisions_LAB dell’Università Mediterranea grazie alla presenza del Prof. Massimiliano Ferrara. Di fatto, un network internazionale che unisce due Continenti attraverso una ricerca riguardante gli effetti di questa pandemia globale.

Con questo studio si introduce una nuova rete isomorfa “a grafo. Il nuovo modello “GraphCovidNet” (questo il nome del brevetto che gli Autori hanno presentato negli Usa) valuta la radiografia del torace sulla base di quattro set di dati standard di cui si dispone, tra cui: set di dati Sars-Cov-2 Ct-Scan, set di dati Covid-CT, combinazione di set di dati covid-radiografia del torace, immagini radiografiche del torace (Polmonite) dataset e Cmsc-678-Ml-Project dataset e, infine, in un confronto con queste basi di dati da cui si rileva il Covid-19 e soprattutto le sue tre varianti principali. Il modello mostra un’incredibile precisione del 99% per tutti i set di dati e la sua capacità di previsione diventa precisa al 100% per il problema della classificazione binaria del rilevamento delle scansioni Covid-19.

Il prof. Ferrara, inoltre, è promotore e coordinatore del progetto Dynamics of Covid-19, avviato nel mese di settembre 2020, sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, promosso dal Decisions_Lab dell’Università Mediterranea e sostenuto dall’Università Bocconi – ICRIOS e, avente come missione l’elaborazione di modelli matematici predittivi circa la diffusione del COVID-19 nei diversi Continenti e nuovi strumenti di diagnosi attraverso l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning.

«Io e il gruppo di ricerca che ho il piacere e l’onore di coordinare – ha detto Ferrara – soprattutto nelle sue Componenti autoctone (Bruno Pansera, Tiziana Ciano, Mariangela Gangemi, Stefania Merenda, Valentina Mallamaci e Pasquale Fotia) siamo soddisfatti per l’importante risultato raggiunto. Il nostro obiettivo è programmare la sperimentazione dell’algoritmo e del processo machine learning presso il nostro Grande Ospedale Metropolitano (Gom) con cui è già in atto con il DI.Gi.ES di cui sono Direttore sino al prossimo 30 settembre p.v., una convenzione collaborativa su ricerche legate alla pandemia e all’economia comportamentale».

«Le forze positive e pro-attive del nostro territorio – ha concluso – devono fare quadrato e essere poste a fattor comune per sedare gli impulsi negativi, la tendenza alla negatività e l’endemica sindrome di inferiorità culturale tanto diffusa da tradursi spesso in comportamenti non inclusivi verso le Eccellenze». (rrc)

 

REGGIO – Mercoledì l’open day dell’Università Mediterranea

È in programma, per mercoledì 13 aprile, l’open day dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal titolo Benvenuti a bordo.

L’evento accompagna gli allievi delle ultime classi delle scuole medie secondarie di II grado in un viaggio virtuale alla scoperta dell’Ateneo, dell’offerta formativa e dei servizi agli studenti per il prossimo anno accademico 2021-2022.

L’evento si svolgerà attraverso la piattaforma Teams ed è articolato in due parti: Prima parte – ore 8.30/10.00

Interventi di presentazione dell’Ateneo con approfondimenti sull’offerta formativa complessiva e i servizi per l’a.a.2021-2022 nelle 7 aree disciplinari di Agraria, Architettura, Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Sanità e Scienze Sportive, Scienze Umane.


Seconda parte – ore 10.15/13.30

Quattro sessioni parallele live di approfondimento disciplinare:

– Agraria

– Architettura

– Economia – Giurisprudenza – Scienze Umane – Scienze Sportive

– Ingegneria-Sanità

L’evento è la tappa conclusiva dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento dell’a.s. 2020-21.


Per tutte le info e link
http://www.unirc.it/comunicazione/articoli/24279/open-day-viaggia-nella-mediterranea-13-aprile-2021 (rrc)

Tilde Minasi (Lega): Il Laboratorio Noel della Mediterranea eccellenza di ingegneria del mare

La consigliera regionale della LegaTilde Minasi, ha sottolineato come «da anni, il Laboratorio Noel dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria rappresenta il cuore di importantissimi progetti che prendono forma proprio nella nostra città ponendola all’avanguardia su determinate tematiche».

Il Laboratorio, diretto da Felice Arena, è protagonista del secondo esperimento The Blue Growth Farm, un progetto di ricerca e innovazione nel campo della Blue Growth, finanziato a livello europeo nell’ambito del programma Horizon2020, che riguarda lo sviluppo di una piattaforma offshore multi-funzionale efficiente, dove sistemi per itticoltura ed impianti di produzione di energia rinnovabile sono integrati ed ingegnerizzati per applicazioni industriali in mare aperto.

La campagna sperimentale durerà sette mesi, al termine della quale il prototipo sarà rimosso dalla sua installazione. Tutti i risultati ricavati serviranno ad ottenere le informazioni necessarie per lo studio di fattibilità tecnica, economica e sociale della piattaforma innovativa studiata nel progetto.

«Un iter che, partendo proprio dalla nostra città in partnership con altre realtà accademiche ed industriali nazionali ed internazionali – ha aggiunto la Minasi – potrebbe rispondere in maniera ottimale alle sfide del prossimo futuro, poiché è a Reggio che sono in fase di studio le eventuali problematiche strutturali dell’impianto, come, ad esempio, il comportamento in caso di venti e mareggiate».

«Siamo di fronte – ha proseguito – ad una vera e propria eccellenza nel campo, che porterebbe a sposare l’alta qualità del pescato ad una significativa tutela ambientale tramite l’energia prodotta da fonti rinnovabili, e garantirebbe un freno alla difficoltà di approvvigionamento a causa dello sfruttamento della pesca commerciale vista la crescita globale nella domanda del prodotto».

«L’Università Mediterranea e il laboratorio Noel continuano, quindi – ha concluso – a portare in auge il nome di Reggio e della Calabria dimostrando che anche sul nostro territorio vi sono possibilità concrete di realizzare progettualità di livelli superiori in grado di rendere protagonisti non solo la professionalità e l’eccellenza dei nostri studiosi e del nostro ateneo, ma, soprattutto di concentrare l’attenzione, non più procrastinabile, sul tema dell’ecosostenibilità». (rrc)