Catanzaro: le manovre per il futuro sindaco. Una precisazione di Vincenzo Speziali

Nel gran mormorìo di voci per il futuro sindaco di Catanzaro (in scadenza prima dell’estate e non rinnovabile) s’innesta una polemica di non poco conto nell’area centrista.  Il coordinatore regionale federativo dell’area di Centro (Noi con l’Italia, Noi di Centro, Democrazia Cristiana, Popolari Liberaldemocratici e Riformisti, Federazione Popolare dei Democratici Cristiani) Vincenzo Speziali puntualizza la posizione a proposito delle candidature.

«Leggo – scrive in una nota Speziali –, sulle pagine della Gazzetta del Sud del 3 Gennaio 2022, come io mi trovi favorevole alla candidatura a Sindaco di Catanzaro, del prof. avv. Valerio Donato (validissima persona), unitamente all’avv. Antonello Talerico (illustre amico, verso il quale non nascondo stima) e all’on. Baldo Esposito (mio esimio ex collega in Consiglio Comunale e, pure con egli in rapporto di amicizia).
Per completezza, si aggiunge anche – sempre nel corpo dell’articolo medesimo – financo il nome di Giovanni Merante, del quale ho vago ricordo di quando era assistente parlamentare di un grande politico calabrese (a cui notoriamente sono legato, ma che lui, il Merante ovviamente, fa di tutto per omettere ciò) e dalla memoria riaffiora la circostanza che siamo entrambi stati colleghi in Consiglio Comunale – dove quando prendevo la parola, notoriamente esprimevo concettualità politico amministrative e per di più in italiano, mentre non commento gli altri, più o meno nella fattispecie – e adesso lo ritrovo Segretario provinciale dell’UDC, nel quale non è stato in grado di inserire in questa lista il suo candidato alle regionali ultime scorse, il che mi sembra ardito come costui possa essere Kingmarker (con buona pace di Lord Richard Neville), di un candidato qualsiasi e per qualsiasi carica.
Per carità, tutto può essere nella vita e poi tentar non nuoce, però se uno ingozza un bassotto, non lo fa divenire un alano, bensì si troverà sempre un bassotto e per di più goffo (il paragone non ha nulla a che spartire con la stazza merantiana).
Ciò premesso, confermo di guardare con interesse a tutte le ipotesi che partono dai programmi e dalle prodromiche visioni di buona amministrazione a favore della città e del suo futuro, in quanto gli anni che verranno sono un’occasione irripetibile di risorse, da utilizzare per uno sviluppo sostenibile, oltre a fare sì che vi si possa, attraverso esse, gestire concretamente, il ruolo – da me per primo coniato! – di Capitale della Calabria, di cui Catanzaro è insignita dagli albori del regionalismo calabrese.
Tanto più e tanto meglio, se la cosa la si facesse assieme a Baldo Esposito, Antonello Talerico e – perché no? – anche con Filippo Mancuso, attuale Presidente del Consiglio Regionale ed unico eletto (al momento!) della città, a cui si deve guardare con rispetto e attenzione, in quanto trattasi di un politico serio, oltre che stimato.
Aggiungo pure come, auspicherei un tavolo riflessivo comprendente anche Claudio Parente e magari Rino Colace e altre figure compatibili ed omogenee, di comune estrazione culturale, però come si può notare, sto sforzandomi di delineare il pensatoio per una fucina del programma, non certo il totonomi, che svilisce l’azione politica e la credibilità di essa.
Usciamo da un’Amministrazione comunale incentrata dal protagonismo esasperato e narcisistico – non solo della figura preposta al ruolo apicale – quindi l’antitesi di ciò che dovrebbe rappresentare un Sindaco – e condizione primaria per farlo, soprattutto in una città Capoluogo di Regione, è quella di essere un politico, non uno che tautologicamente si spaccia manager e si ritrova a fine mandato con il Gruppo Misto come il Gruppo Consiliare più numericamente corposo: è il segno dei tempi, quasi fossimo in scala ridotta e con le dovute differenziazioni, al termine dell’epoca di Napoleon le petit!
Trovo inutile e prematuro, perciò, continuare a discettare sui nomi, perché vengono dopo i progetti sui quali dobbiamo, tutti quanti confrontarci e scrivere assieme, tenendo sempre ben presente, come è auspicabile, in tempore actualis, non soffermarci agli schieramenti che sono fallaci e che dopo le elezioni del Presidente della Repubblica saranno destrutturati, ragione per la quale, mi appello, nuovamente, al buon senso e all’amore cittadino, non a quello poltronistico, che per altro afferisce a questuanti o a neofiti, oppure al combinato disposto di entrambi.
Certo, noto un movimento al centro, ma se tale condizione fosse realmente sentita da coloro i quali fino ad oggi hanno militato in schieramenti, dovrebbero lasciare essi, ovvero i blocchi bipolari (maldestramente posticci e ineficentemente muscolari) al mal tempo che sta finendo, aggiungendo per fortuna e finalmente.
Ben venga quindi e con interesse il prof. avv. Donato, come pure l’interlocuzione con il prof. Nicola Fiorita (altro caro amico personale e di gioventù), ove mai quest’ultimo la ricercasse e la desiderasse, ma al momento, inauguriamo un tavolo per le idee, altrimenti ci ritroveremo con l’antipolitica che soffierà i suoi veleni, come il vento sul fuoco e noi non costruiremo nulla, semmai ci troveremo ad assistere al disastro in cui Grillo e De Magistris ci hanno condannato, senza nulla costruire e dopo le loro performance elettorali da capogiro, senza governo e amministrazione.
Per evitare ciò, sono disposto pure ad andare in montagna come facevano i partigiani, i quali per inciso erano non a maggioranza comunista, bensì democristiana, poiché le elezioni dopo quell’epoca le ha vinte sempre la DC (il centro moderato e a favore della governabilità), mica il PCI con la sua propaganda (la quale era simile a quella degli attuali comici genovesi o dei finti giuristi partenopei importati in terra calabra)». (rp)

Vincenzo Speziali coordinatore regionale di Noi con l’Italia

Al calabrese Vincenzo Speziali è stato ufficializzato l’incarico di  Coordinatore Regionale Federativo Congiunto per la Calabria di Noi con l’Italia/Democrazia Cristiana/Popolari, Liberaldemocratici e Riformisti. L’incarico assegnato l’11 Dicembre 2021 a Palermo, «sia dagli on.li Maurizio Lupi e Alessandro Colucci, che dal Leader della DC, sen. Salvatore Cuffaro – ha dichiarato Speziali –, mi spinge ancor di più ad impegnarmi, in Italia, e nella nostra Regione a favore della ricerca di una sintesi politica di quest’area moderata, che si vuole integrare, pure con le culture laiche già citate nella dicitura del Coordinamento.

«Il mio sarà un intendimento forte, senza risparmio di energie, affinché tutti possano partecipare alla costruzione di un nuovo ed unitario soggetto centrista (ancorato ai valori del PPE e dell’Internazionale Democristiana e di Centro), partendo da questo cantiere aperto in Calabria lo scorso mese di marzo e dall’esperienza siciliana – la quale oggi ha pure essa visto la luce nella prospettiva delle elezioni di Palermo e della Regione Siciliana- per offrire, inizialmente attraverso un modello federativo delle forze costituenti per poi, successivamente, confluire in una unica forza partitica. È chiaro come le riunioni che andrò a convocare dopo le prossime vacanze natalizie e nei tempi stabiliti – a seguito di una condivisione e compartecipazione generali- dovranno produrre non solo proposte di fusione futura, bensì e preliminarmente, progetti e programmi a favore della gente e di sviluppo migliore della società, contrassegnando il tutto a favore della buona politica.
«Il mio compito – ha detto ancora Speziali –, il quale assolverò con passione e convinzione, sarà, almeno per quanto concerne la nostra Regione, quello di coinvolgere tutte le forze che si riconoscono in codesta prospettiva -quindi non solo le già citate o che saranno menzionate, in tale comunicato stampa- senza esclusione di sorta per nessuno, essendo convinto del motto (sempre verde) “solidarietà cambia il mondo”, slogan della Democrazia Cristiana di Arnaldo Forlani e oggi più di allora valido.
Coerentemente, infatti, in virtù di reiterati contatti avvenuti, nei prossimi giorni incontrerò pure l’amico on. Mastella, fiducioso come sono del fatto che pure con lui sarà possibile trovare modi e termini per l’ok di tale ruolo di marcia, anche grazie allo sforzo comune che ci siamo prefissi alla stregua dei pontieri, Saverio Romano, Alessandro Colucci, Giuseppe Galati, Antonello Antinoro, Leone Manti, Bonaventura Lamacchia, Franco Pichierri, Franco Zoleo e il sottoscritto, pur non dimenticando gli altri amici, i quali non vengono citati in ossequio a rispettosa e doverosa discrezione.
«Sin da adesso dichiaro che auspicio autentico è di aprire il Coordinamento da me guidato (e il relativo Comitato Assembleare che ne discendera`), anche alle formazioni civiche locali, anticipando l’intenzione di organizzare un’ Assemblea Nazionale di due giorni, la quale prevedo avverrà, in ossequio alle dovute e doverose forme di rispetto istituzionale, dopo l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica». (rp)

Sacal / Speziali (Noi con l’Italia): «Una situazione grottesca e dilettantistica»

Sulla vicenda Sacal è intervenuto il Coordinatore regionale di Noi con l’Italia e Federazione Popolare dei Democratici Cristiani, Vincenzo Speciali. «Da quanto stiamo apprendendo – ha detto Speziali – in merito alla vicenda che investe la Sacal, con relativa dubbia regolarità della scalata dei soci privati, in capo ai quali oggi vi si trova il pacchetto di controllo maggioritario della società aeroportuale, la tal cosa assume, molto poco probabilmente, connotati a metà strada tra il grottesco, l’insipienza, il dilettantismo e la negligenza, per la quale – a questo punto – sarà la magistratura ad appurare se è da considerarsi colposa o dolosa e se vi si incorre, financo, nella malagestio.
«Di certo, va dato merito al Presidente Occhiuto di essersi mosso, non appena insediato, per denunciare il fatto (anche se nel caso di specie sarebbe opportuno definirlo misfatto), così come è anche doveroso dare merito all’ENAC di essere intervenuta energicamente, inviando le carte – con relativo esposto – alla Procura di Catanzaro, nella persona del dott. Nicola Gratteri.
La questione, però rischia di essere maggiormente più scabrosa (tanto per usare un eufemismo), perché qui ci sono in ballo anche i finanziamenti europei di 25 milioni, il cui iter coinvolgeva la Regione, ovvero lo stesso ente gestito chissà come da questo improbabile Spirlì, il quale voleva (…e magari vorrebbe ancora…) farsi passare come un politico, persino bravo o di razza, mentre da tutto ciò emerge il suo dilattentismo, che gli elettori e i calabresi sono gli unici a dover decidere se è becero o meno.
«È chiaro che con una maggioranza ai privati, il finanziamento, a norma di legge, non si potrebbe dare, però tutto questo veniva non considerato dal facente funzioni in quota Lega, anche perché non conosce, anzi misconosce il soggetto in questione, cioè Spirlì Nino per la precisione, tali meccanismi disciplinati dalle procedure vigenti, in Italia e a livello Comunitario:siamo all’apoteosi del dilettantismo, smerciato a suo tempo come un valore, mentre oggi, sulla nostra pelle, paghiamo un simile, avventato, fallimentare e propagandistico qualunquismo!
«È da questa estate che ripeto come sia necessario formare una classe politica, legittimata e coerentemente credibile, per governare i processi e gli esecutivi (dal nazionale ai locali), ma nessuno ha avuto l’onestà intellettuale di convenire con me o di, almeno, fermarsi a ragionare, circa quanto proponevo e i fatti lo stanno dimostrando, a ben donde.
«Ho sempre pensato che la politica non si faccia con le cause in Tribunale, però al punto in cui siamo arrivati, anche per spazzare via questo insopportabile e pericoloso dilettantismo quantificabile come un tanto al chilo, valuterò personalmente e proporrò alla mia aggregazione partitica, un’azione legale, ove mai sussistessero i presupposti e fossero accertate le responsabilità degli incompetenti specifici o di un incompetente notorio, poiché o si ritorna a dare autorevolezza nel regionalismo come nelle istituzioni parlamentari e governative, oppure la vedo male – e di ciò purtroppo ne pagheranno le conseguenze i cittadini come al solito – anche per quanto concerne la spesa dei fondi comunitari in arrivo per il Paese e la Regione. (rrm)