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CATANZARO – Al Politeama il “Biglietto in sospeso”

Una bella iniziativa, dedicata a chi non può permettersi un posto a teatro, è nata dal medico Elia Diaco, presidente regionale SIAPAV Calabria, con il Biglietto in sospeso.

Il medico, infatti, ha acquistato una serie di biglietti al Teatro Politeama di Catanzaro, che saranno destinate a persone in condizioni economiche svantaggiate, di disabilità o disagio sociale. Le stesse potranno, così, assistere gratuitamente agli spettacoli della stagione condividendo l’esperienza del teatro come momento di crescita culturale e aggregazione.

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L’iniziativa solidale è stata subito accolta dai vertici della Fondazione Politeama – il presidente Sergio Abramo, il sovrintendente Gianvito Casadonte e il direttore generale Aldo Costa – e fa seguito alla donazione dei posti di un intero palco, avvenuta nelle scorse settimane, da parte dell’azienda calabrese Webgenesys.

«Ringraziamo il dottore Diaco – hanno dichiarato Abramo, Casadonte e Costa –per aver contribuito ad una iniziativa tra le uniche nel suo genere in Italia nell’auspicio che il mondo professionale e imprenditoriale possa darne sostegno facendo sì che il teatro catanzarese diventi sempre più accessibile e inclusivo».

Sulla scia dell’iniziativa del dott. Diaco, anche Antonello Talerico, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, ha inteso offrire il proprio contributo personale al Biglietto in sospeso.

Il sovrintendente della Fondazione Politeama, Gianvito Casadonte, e il direttore generale Aldo Costa esprimono il «proprio ringraziamento a Talerico e a quanti hanno già partecipato a questo piccolo grande gesto solidale che offrirà la possibilità, a coloro che non possono permetterselo, di scoprire l’emozione del teatro e trascorrere una serata all’insegna della condivisione. Auspichiamo che questi esempi positivi avranno ancora ulteriori seguiti a sostegno di chi ha più bisogno, sensibilizzando le tante personalità del mondo delle categorie professionali e dell’imprenditoria di cui è ricco il nostro territorio». (rcz)