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Tonino Russo, Angelo Sposato e Santo Biondo

Cgil, Cisl e Uil in Piazza a Napoli per cambiare una Calabria che ha bisogno di più diritti e lavoro

Le segreterie confederali di CgilCislUil Calabria saranno domani alla mobilitazione di Napoli per una Regione che ha bisogno di «più diritti e lavoro».

La Calabria, infatti, per i sindacati «stenta a lasciarsi alle spalle la pesante crisi economica e sociale che lha relegata ai margini, costringendola a fare i conti con lallargamento della forbice delle diseguaglianze che è diventata intollerabile ma rischia, se il governo non dovesse mettere in campo politiche a sostegno del lavoro di qualità, di uno Stato sociale giusto un fisco equo e progressivo e un Sud priorità del Paese».

«Tutela dei redditi dallinflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati. Riforma del fisco, potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e del sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza», hanno detto nella nota unitaria Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, segretari generali di Cgil Calabria, Cisl Calabria e Uil Calabria.

«Ma non solo – hanno aggiunto – con la nostra mobilitazione chiediamo di riportare in primo piano nellagenda politica del Governo lattenzione su un moderno ed efficiente modello di sicurezza sui luoghi di lavoro, di contrasto alle malattie professionali e alla precarietà.  E ancora, chiediamo una riforma del sistema previdenziale e politiche industriali e dinvestimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare la transizione ambientale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al mezzogiorno e puntando alla piena occupazione».

«Senza dimenticare la necessità di potenziare l’argine, umano e strumentale – hanno detto ancora – contro la crescita, economica e militare, delle organizzazioni criminali contro le quali, ogni giorno, sosteniamo continuamente l’azione di magistrati e forze dell’ordine. Solo il raggiungimento di questi obiettivi, abbinati ad un nuovo piano di potenziamento delle infrastrutture viarie e ferroviarie, alla partenza operativa della Zona economica speciale e a un piano di mitigazione del dissesto idrogeologico che la tragedia nella quale è precipitata l’Emilia Romagna, alle cui cittadine ed ai cui cittadini va la nostra massima solidarietà, ha riportato drammaticamente all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale, potranno aiutare le calabresi ed i calabresi a riscrivere il futuro di questa terra». (rcz)