;
Domenica a Camini il "Lions Day"

Domenica a Camini il “Lions Day”

di ARISTIDE BAVA La giornata di domenica 16 aprile sarà una giornata speciale per Camini, piccolo borgo interno della Locride, ormai noto come centro dell’inclusione dell’accoglienza, un tempo caratterizzato da povertà e spopolamento a causa della mancanza di opportunità lavorative (come tanti altri centri interni della Locride) ed oggi tornato a nuova vita grazie proprio alla “cultura” dell’accoglienza dei migranti.

Il popolo Lions della provincia reggina si è dato appuntamento, infatti, proprio a Camini per celebrare il Lions Day, la più importante manifestazione annuale dell’importante associazione internazionale, (che quest’anno ricorre in tutta Italia, appunto, il 16 aprile), proprio nel Comune di Camini. Ad organizzare l’evento è stata l’XI Circoscrizione con il presidente Giuseppe Ventra su input del Governatore Franco Scarpino, dopo il clamore suscitato dalla strage di Cutro.

L’adesione dei Lions Club della circoscrizione è stata immediata e, a parte i Club della Locride, ovvero, quelli di Locri, Rocella e Siderno parteciperanno al raduno fissato per le ore 10 presso la Piazza centrale di Camini anche i Club di Palmi, Gioia Tauro, Polistena Brutium, Nicotera e Taurianova Vallis Salinarum.

Una risposta corale a conferma dell’attenzione che i Lions prestano all’importante tema dell’immigrazione. Camini, in questa direzione è certamente un centro modello che è riuscito a “rinascere” grazie ad una attenta crescita sociale ed economica che è stata risultato diretto dell’accoglienza e dell’inclusione  determinata anche  dalla nascita, dopo i primi sbarchi, della Associazione “Jungi Mundu” che ha preso in prestito il suo nome dal dialetto locale e che significa Unisci il mondo.

La carta vincente di Camini è in netto contrasto con le modalità precarie ed è stata l’adozione di un approccio basato sull’autogestione abitativa che ha incoraggiato  l’autonomia dei beneficiari. Un sistema questo caratterizzano spesso la prima e la seconda accoglienza nell’ammassamento dei centri delle periferie urbane.

Un Comune che è diventato in tempi brevi un rifugio sicuro per i migranti, diventati nuovi residenti, con le loro famiglie e che, a loro volta,  contribuiscono attivamente allo sviluppo della società  locale. Nei giorni scorsi, in occasione della Santa Pasqua, lo stesso Vescovo della Diocesi Gerace Locri, Mons. Francesco Oliva, ha voluto celebrare a Camini la Santa Pasqua e si è, poi, incontrato con molti dei 150 migranti che ormai fanno parte integrante della Comunità. Accompagnato dal sindaco Pino Alfarano ha visitato anche i laboratori, meta di continui visitatori, e creati  per dare spinta all’economia locale.

Lo stesso Presidente della Cooperativa “Jungi Mundu”, Rosario Zurzolo, è orgoglioso di queste creazioni e di tutta una serie di attività nate anche per  supportare l’inserimento scolastico dei minori e/o con l’intento di favorire la formazione professionale degli adulti. Questi siti sono ubicati  nel centro di Camini, all’interno di  antichi locali dismessi da decenni e poi recuperati.

L’idea principale è stata quella di affiancare gli esperti locali agli apprendisti: gli uni tramandano antichi saperi, gli altri li assimilano creando un ambiente  interculturale che, nello stesso tempo, ha garantito ai beneficiari un’autonomia personale. I laboratori  sono di molti tipi: dalla cucina al legno, a laboratori di arte creativa, della ceramica, di sartoria e tessitura e finanche di liuteria. Il raduno dei Lions, molti dei quali indosseranno il loro caratteristico gilet giallo è previsto per le ore 10.

Quindi i Lions incontreranno il sindaco Pino Alfarano, gli amministratori locali e i rappresentanti dell’associazione Jungi Mundu con il presidente Rosaro Zurzolo. Poi una serie di iniziative, con la visita anche ai laboratori sotto la guida di alcuni esponenti locali. La giornata sarà caratterizzata anche da un convegno sul tema Camini… dove l’inclusione e l’accoglienza fanno storia.

Durante il convegno saranno ascoltate alcune testimonianze dei migranti. A conclusione un pranzo solidale per solennizzare una importante giornata di solidarietà e di superamento delle discriminazioni sociali. (ab)