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Mario Oliverio

Elezioni / Oliverio sulle accuse di Graziano: attribuirmi sconfitta scorse regionali è sfregio alla verità

«Attribuire la responsabilità della sconfitta delle scorse regionali al sottoscritto da parte di “Graziano da Caserta”, protagonista, insieme a pochi ascari, di un triennio di gestione fallimentare del PD calabrese, è davvero uno sfregio alla verità», ha dichiarato il candidato alla presidenza Mario Oliverio, nel corso di una iniziativa a Longobucco della Cgil.

Stefano Graziano, commissario regionale del Partito Democratico, ha attribuito a Oliverio la sconfitta di Callipo alle regionali 2020. «Callipo – ha spiegato Oliverio – fu una candidatura imposta ai calabresi da Roma, uomo di destra che sostenne Wanda Ferro alle regionali 2014, candidata contro di me perse col 30%, e Mangialavori alle politiche del 2018».

«Nemmeno l’autore delle più fantasiose sceneggiate napoletane avrebbe osato fino a tal punto – ha proseguito il candidato –. Ma, se davvero, “Graziano da Caserta”, avesse pensato che io fossi portatore di un consenso, pari o superiore allo scarto tra la compianta Santelli e Callipo, del 25,2% dei voti, allora credo che sia lui che i suoi amici romani dovrebbero porsi più di una domanda sulle ragioni della mia estromissione, che politicamente non è mai stata spiegata a me ed ai calabresi».

«Ora, dopo due anni – ha proseguito – dovrebbe farmi piacere che il Commissario fallimentare faccia pubblica autocritica, purtroppo però arriva tardi. Infatti, la sua gestione del partito, nel chiuso di quattro mura e completamente scollata dalla base e dai territori, ha ormai già tracciato la strada per il secondo tempo della distruzione».

«Lo ringrazio – ha concluso – solo perché, con queste sue esternazioni spiega, in maniera ancora più esaustiva, le motivazioni della nostra battaglia e della mia scesa in campo». (rrm)