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Le donne di Kabul al Rotary Club di Strongoli

Le donne di Kabul al Rotary Club di Strongoli

Il Club Rotary di Strongoli, insiste sulla coscienza sociale, e tra le varie iniziative riaccende i riflettori sul buio atroce che ancora insiste sulle donne dell’Afghanistan. I diritti negati e la femminilità silenziosa di Kabul sotto il velo dell’Islam.  

Un argomento di estrema sensibilità e fortemente attuale, affrontato che viene affrontato con coscienza e da prospettive diverse ma  inevitabilmente legate da un unico filo conduttore: la conquista della libertà dove ancor la donna  un male sociale.Potrebbe essere un'immagine raffigurante 9 persone e persone in piedi

L’evento si è svolto nella sala consiliare del Museo Civico di Strongoli, venerdì 8 ottobre, alla presenza di un pubblico copioso e molto interessato, chiamato in causa da una coscienza universale che mette al centro del focus il diritto di essere “liberamente donna” in ogni parte del mondo, sempre e comunque. 

Esposte una serie di relazioni appassionate a tratti emozionanti e poetiche, attraverso la rilettura dell’Antigone di Sofocle e dell’affascinante universo femminile descritto da Dante Alighieri nella Divina Commedia,  con cui la presidente Novella Lo Giudice, ha voluto sottolineare  il concetto di Libertà come Amore nel pensiero della donna.

Sono intervenuti l’avvocato Dante Tricoli, il quale ha posto l’attenzione sulle Relazioni internazionali tra Etica e Legalità, e Serafina Cavaliere, avvocatessa da sempre in prima linea nella promozione della cultura della parità di genere, ha coinvolto l’intera platea in un emozionante percorso storico sui diritti lentamente conquistati dalle donne afghane poi inesorabilmente annullati dalle vicende attuali.

Prezioso il contributo della professoressa Donatella Maestri Amendola, molto attenta alle tematiche relative alla dimensione femminile. 

Il Rotary Club di Strongoli ha dimostrato ancora una volta il suo valore,  proponendo un momento di riflessione ,e perché no, di forte impatto emotivo e culturale. 

Ci sono mete, come la libertà femminile afgana, che sono ancora lontane da raggiungere, per questo diventa essenziale il cammino da fare insieme verso la meta. E il Rotary di Strongoli sta facendo davvero buona strada. (gsc)