;
L'ing. Martirano: Su av si torni al progetto originario

L’ing. Martirano: Su av si torni al progetto originario

di BRUNELLA GIACOBBEÈ uscita sul Corriere della Calabria un’intervista di Candida Tucci, segretario del movimento cittadino La Cosenza che Vuoi, all’ingegnere Luigi Martirano, professore alla Sapienza di Roma e membro della Commissione Tecnica sull’Alta Velocità (AV) del Comune di Cosenza, riguardante le problematiche e le opportunità legate alla realizzazione della rete AV in Calabria.

Martirano sostiene che il potenziamento della linea tirrenica, pur migliorando l’infrastruttura esistente, non costituirebbe una vera AV in quanto i treni non potrebbero viaggiare alla velocità di 250 km/h a causa delle curve o delle ripide pendenze. Una vera AV richiederebbe infatti un tracciato diverso, con linee e tecnologie adatte a garantire l’alta velocità, ma in sicurezza.

Sollecitato dalla Tucci, Martirano ritiene che se la nuova linea AV non passasse per Tarsia e Cosenza, questa si fermerebbe a Praia a Mare perché impossibilitata a proseguire lungo la costa tirrenica.
Non da meno c’è da considerare che, seppur fosse per ipotesi tecnicamente possibile la realizzazione di una nuova linea sulla costa, non apporterebbe comunque vantaggi significativi alle comunità locali, che non potrebbero beneficiare di fermate dirette, e lascerebbe esclusi i centri più pronti ad utilizzarla come Cosenza.

Martirano difende, quindi, il progetto originario, quello che prevedeva una linea interna passando per Cosenza e Tarsia, collegando in modo efficace tutta la regione e creando un volano di sviluppo per l’area urbana di Cosenza e della Calabria tutta, in particolar modo per motivi professionali, agevolando la mobilità di passeggeri che si muovono dentro e fuori regione, ma non da meno per motivi personali di spostamento
«Noi come comitato tecnico – risponde Martirano alla Tucci – siamo stati ricevuti al Ministero e abbiamo prodotto un documento completo che non lascia dubbi. Tra l’altro, ripeto, il progetto originario era perfetto. Ma dal Ministero traspare un atteggiamento di chiusura. E probabilmente in RFI attendono segnali da parte della politica. Intanto in questo momento allo studio c’è il potenziamento della tirrenica. Mi chiedo ma chi è che decide su una questione così cruciale per il futuro della nostra terra? E perché i nostri politici sono praticamente silenziosi a riguardo? I decisori devono venire allo scoperto e devono assumersi le loro responsabilità. I nostri politici devono scendere in campo con gli elmetti per difendere la realizzazione di una vera AV in Calabria che passi da Tarsia e Cosenza e colleghi Lamezia e Reggio creando una ossatura fondamentale per tutto il sistema trasportistico regionale, nazionale e internazionale. Altre soluzioni annacquate sono solo inutili e dispendiosi surrogati».

L’invito finale è volto ai politici calabresi, essi devono prendere una posizione chiara e decisa per difendere questa opportunità data dall’AV per il futuro della regione, ma in modo realistico e tecnicamente corretto. (bg)