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A Miglierina successo per il Presepe Vivente

A Miglierina successo per il Presepe Vivente

di CATERINA RESTUCCIASebbene si siano spente da pochi giorni le colorate e belle luci natalizie, rimangono alquanto alti e accesi gli entusiasmi di tante attività svolte in nome di una vera fede cristiana e di un profondo credo calabrese. 

Proprio credo calabrese è la ragione per cui numerose cittadine si sono adoperate nella rappresentazione del Natale sotto tutte le forme possibili e tra queste non poteva non mancare: il presepe vivente.

In provincia di Catanzaro, nell’interno che guarda tanto ad ovest quanto ad est dei due fianchi calabresi, si trova Miglierina, comune associato al club dei Borghi autentici d’Italia. Esattamente nel suo labirintico andare di viuzze e stradine, di piazzette e affacci, si è svolta e conclusa da poco l’undicesima edizione del suo Presepe Vivente.

Giunto alla sua XI Edizione, rimanendo in sospeso, come tante altre realtà culturali e sociali per i due anni pandemici, ha visto un susseguirsi di visitatori e visitatrici da ogni luogo della Calabria, registrando migliaia e migliaia di ospiti. 

Ed anche in questo caso a fare la parte del leone sono state le Associazioni, che hanno notevolmente lavorato per contribuire alla costruzione di tutto: dalla Compagnia Teatrale Miglierinese alla Pro Loco Miglierina, dalla Banda Musicale Santo Gagliardi alla Parrocchia di Santa Lucia. Il lavoro minuzioso, che è iniziato ai primi di ottobre scorso per concludersi alle porte di Natale, ha anche potuto godere dei patrocini morali e finanziari del Comune di Miglierina e della Presidenza del Consiglio Regionale e della generosa offerta di prodotti tipici locali delle aziende presenti. 

«A Miglierina collaboriamo tutti per la nobiltà della nostra terra calabra, diamo il nostro umile contributo con la naturale bellezza del nostro autentico borgo, ricco di storia e di arte», ci dice Marco Torchia, Sindaco dell’incantevole cittadina.

Spettacolari e originali, intrattenendo le numerosissime visite,  sono state le scene recitate a cura della Compagnia Teatrale, che ha rappresentato momenti di grande fascino: l’Annunciazione e la Strage degli innocenti ordinata dal Re Erode, le marce dei soldati romani. Ogni dettaglio, curato con dovizia e particolare attenzione, ha denotato quell’amore e quella dedizione che gli abitanti di Miglierina nutrono per i luoghi, per le persone, per l’evento natalizio tanto atteso.

Ed il borgo antico catanzarese è diventato tutto un teatro all’aperto, dando vita a laboratori artigiani di ogni tipo, a piccole scene domestiche e familiari, a spaccati di vita del tempo biblico.

E sono stati: il mercato, il ponte sul ruscello, il ruscello stesso, la cascata con il laghetto del pescatore, la ruota del mulino ad acqua ed infine la carbonaia. Sono tutte grandi novità comparse in quest’ultima edizione, realizzando idee dei cittadini volenterosi e delle cittadine laboriose. 

Ma Miglierina si è distinta non solo per tutta questa vivacità, ma anche per la capacità di osservare ogni cosa con l’occhio storico, ogni espressione di modernità è stata coperta con maniacale cura, tanto che “l’allestimento esterno con canne e sacchi atti a coprire le parti “moderne” del paese è una pratica ormai consolidata da anni” dichiara lo scenografo Pasquale Caligiuri, che si sofferma in seguito, lodando i concittadini e le concittadine affermando ancora «ci sono, poi, altre scene in cui i proprietari degli immobili curano e mantengono i beni stessi in condizioni eccellenti, quali la sede di Erode, che è l’antica farmacia, o il Pozzo dell’antico palazzo Puccio e la bottega alimentari, rimaste nel tempo immutati e immutate». 

Il Presepe di Miglierina è stato una rievocazione storica che ha portato in scena, senza pretese, solo con naturale attenzione tutti quei costumi storici e quegli strumenti che difficilmente si possono riproporre con tanta aderenza. E, difatti, i costumi sono il frutto di una vera e propria comunione di beni tra quelli di proprietà privata, custoditi gelosamente durante l’anno e cuciti da signore del paese, e quelli acquistati per l’evento, come per le guardie Romane e le guardie di Erode, o ancora le Odalische, e anche altri ancora appartenenti alla Parrocchia di Santa Lucia.

L’occhio dell’ospite ha, peraltro, potuto ammirare stupito e sorpreso su tutto questo sfondo artistico e scenografico, in cui la Nascita si rinnova ogni anno, anche uno sbalorditivo spettacolo sulla magnifica facciata della Chiesa, interamente costruita dai famosi Mastri Miglierinesi ed assistere alla straordinaria proiezione di un video mapping, che ha raccontato in pochi minuti la storia, l’arte, i mestieri e lo straordinario paesaggio dí Miglierina. (cr)