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REGGIO CALABRIA - L'Accademia del tempo libero porta in scena il Tricolore

REGGIO CALABRIA – L’Accademia del tempo libero porta in scena il Tricolore

In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Accademia del tempo libero ha voluto portare in scena imperativi rivolti alle donne.

Campeggia il Tricolore in una scenografia che appare retrò. Un vintage patriottico che si mescola alla contemporaneità dei volti sorridenti dei “Ragazzi del vento nuovo” ad impersonare il Vento della libertà che spira per tutta l’opera. Vittoria Onesto, Luigi Cappuccio, Antonio Coviello, Selene Yvonne Mayaud, Emma Coviello, Carmine Mottola, Mary Arcudi, Claudio Cappuccio, questi i nomi dei ragazzi che sono stati coreografia vivente e protagonisti dello spettacolo.

«Il musical storico poetico scritto e diretto da Marina Neri, avvocata e poetessa reggina, ha offerto l’occasione per un coinvolgimento non scontato né usuale, del mondo delle associazioni reggine, quali partners nel progetto intergenerazionale di messa in scena di un’opera che vede per protagonista una figlia della nostra terra, Elisabetta Romeo, prima donna a sventolare il Tricolore del regno a seguito dell’unità d’Italia», dichiara soddisfatta Silvana Veloná, presidente dell’Accademia del tempo libero.

A trasmettere emozioni sul palcoscenico gli attori Giovanni Suraci, Carmen Sottilotta, Nuccia Macrì a rappresentare rispettivamente “La Storia, La Montagna ed Elisabetta Romeo”. La musica, sapientemente dosata del maestro Mario Taverriti, è stata coprotagonista delle scene. La conduzione della serata è stata affidata al poeta scrittore Francesco Tassone e alla stessa Marina Neri che, con garbo e notevole forza empatica, hanno saputo trascinare il pubblico dentro la Storia in un ideale viaggio nel tempo.

La presenza dei bersaglieri, sezione di Reggio Calabria, ha donato alla serata emozioni tangibilmente visibili sui volti del folto pubblico in sala. Il suono della tromba a spandere le note del Silenzio in memoria delle tantissime donne vittime di violenze e femminicidi, hanno saputo toccare i cuori di tutti.

«Elisabetta Romeo, protagonista colpevolmente ignorata del Risorgimento Italiano, rivive in questa serata in cui lei stessa diviene occasione di unità nell’epoca dell’autonomia Differenziata, delle diverse velocità di crescita della nostra Nazione», dichiara l’autrice Marina Neri.

«La presenza di tante associazioni reggine a sostenere il progetto:AIParC, Anassilaos, Apodiafazzi, Artisti reggini della Sanità, Bersaglieri sez di Reggio Calabria, CIF comunale di Reggio Calabria, Circolo Meli di Melito Porto Salvo, Comune di Santo Stefano in Aspromonte, Deputazione di Storia patria, Associazione 18 settembre 2003 di Santo Stefano in Aspromonte, Consulta giovanile di Santo Stefano in Aspromonte, Fidapa Morgana, Rhegium Julii, Rizes, nelle persone dei rispettivi presidenti, dimostra che l’ unione, la sinergia e la coesione possono fare superare gli steccati della letargia e dell’ oblio che bloccano ogni desiderio di riscatto per la nostra realtà. Un modo diverso per interpretare la giornata internazionale della donna dando valore alla Bandiera, alla Costituzione della Repubblica Italiana intesa quale baluardo di diritti», ha chiosato l’autrice.

L’Inno di Mameli omaggio al Tricolore eseguito dai Bersaglieri, con i presidenti delle associazioni partecipanti a rendere omaggio alla bandiera, intonato dall’intera platea ha concluso una serata che ha visto la recitazione inframmezzata da applausi a sottolineare il gradimento da parte del pubblico di un’opera che ha saputo, sapientemente, coordinare i vari momenti di interazione sul palcoscenico e che ha visto una interpretazione eccellente da parte dei suoi protagonisti.

«Un lavoro che ha successo è sempre espressione corale», dichiara la Neri che, al momento conclusivo dello spettacolo ha parole di gratitudine verso Elena Romeo, Amadeo Caterina, Caterina Manti, Maria Ielo per la splendida coreografia, verso Salvatore Marrari, Franco Donato e Luigi Maida per il supporto tecnico e nei confronti della pittrice Carmen Schembri Volpe per la realizzazione del dipinto raffigurante Elisabetta nel suo Aspromonte.