Si chiama Segni d’Arte l’importante progetto della Città Metropolitana di Reggio Calabria per il rilancio e il potenziamento dei servizi resi dal Palazzo della Cultura “Pasquino Cupri”, permettendo, alle persone con disabilità visiva e uditiva, di fruire delle preziose opere d’arte che il Palazzo custodisce e ospita.
Lo storico ex brefotrofio provinciale, rinato nel 2016 dopo un lungo periodo di abbandono con l’esposizione di oltre cento opere d’arte confiscate alla criminalità organizzata, oggi costituisce uno dei principali siti culturali del territorio metropolitano in cui vengono ospitati eventi e iniziative di rilievo nazionale e internazionale come dimostra, ad esempio, l’attuale mostra di Banksy visitabile fino al prossimo 6 marzo.
La struttura, già accessibile ai soggetti con difficoltà motoria, tuttavia non è ancora in grado di offrire un’esperienza di visita adeguata alle persone non vedenti e ai non udenti. Le fasi operative del progetto, pertanto, prevedono, tra le altre cose, la realizzazione di didascalie in scrittura braille, la stampa in rilievo delle opere e l’organizzazione di eventi e iniziative culturali con la partecipazione di artisti sordi e ciechi.
«Abbiamo voluto pensare ad un’azione mirata – ha spiegato il consigliere metropolitano con delega alla Cultura, Filippo Quartuccio – che puntasse in modo diretto al rafforzamento del sistema d’accoglienza in questo importante luogo della città. Nella nostra visione, la cultura deve necessariamente legarsi al sociale, abbracciando le fasce più fragili della popolazione che troppo spesso, purtroppo, restano tagliate fuori dalla fruizione dei luoghi, degli spazi e dei siti di interesse culturale. E bene sta facendo l’amministrazione metropolitana ad impegnarsi concretamente in questa direzione, attuando quelle che sono le linee programmatiche di mandato in questo specifico contesto».
«Attraverso la cultura – ha proseguito Quartuccio – crediamo inoltre che si possa e si debba innescare un vero e proprio meccanismo virtuoso che sia capace di generare un autentico coinvolgimento nei confronti di tutti. Si tratta, dunque, di un nuovo, significativo, passo in avanti nella direzione di una offerta culturale sempre più accessibile e inclusiva attraverso un’azione che vede l’istituzione metropolitana muoversi con senso di responsabilità, attenzione e sensibilità, sul terreno della lotta all’esclusione sociale e a favore del diritto di tutti di partecipare pienamente ai processi sociali e culturali del nostro tempo». (rrc)