Al Museo di Cariati i laboratori sugli oggetti etnografici

Al Museo Civico Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati si è svolto il laboratorio didattico “E le cose raccontano…” con e sugli oggetti etnografici della tradizione contadina e marinara, rivolto agli alunni delle classi quarte delle primarie Di Napoli, Vittorio Emanuele e Faggiano del locale Istituto Comprensivo.

Il laboratorio, curato dalla direttrice del Museo Assunta Scorpiniti e tenuto dalla stessa in vari turni, con la collaborazione degli operatori museali, e nel primo turno di Teresa Fortino, appassionata di antiche tradizioni, è stato realizzato in co-progettazione con le docenti delle classi interessate, impegnate nel progetto “Cariati delle meraviglie. Educazione al Patrimonio Culturale”; il laboratorio, inoltre, è parte integrante del programma museale 2024-2025 dedicato alle scuole, basato sulla comune funzione educativa e sul dialogo ormai consolidato con l’Istituto Comprensivo e il locale Istituto di Istruzione Superiore. 

Il museo, spiega la direttrice Scorpiniti, ha tra le sue peculiarità quella di essere un luogo di apprendimento, inclusivo e di scoperta, dove vivere insieme esperienze stimolanti per la formazione e la crescita; in tale prospettiva, numerose e variegate sono state finora le attività laboratoriali proposte e condivise con le scuole (dal riciclo artistico, alle “storie di vita di mare”, alle fiabe… e poi su “reti e nodi marinareschi”, composizioni floreali sostenibili, arte vasaia, tessitura al telaio…). 

L’ultimo laboratorio sugli oggetti etnografici, che costituiscono il patrimonio materiale di un museo come quello di Cariati, ha avuto specifiche finalità formative, in quanto si tratta “di oggetti preziosi per il loro valore testimoniale, più che materiale; raccontano storie, sapienze, percorsi umani, pratiche di comunità”. Dare ai ragazzi l’opportunità di conoscerli oltre l’esposizione, sperimentando la loro funzione d’uso vuol dire “farli rivivere con il mondo al quale sono appartenuti, quindi nel loro valore culturale e identitario”. 

Durante le mattinate al Museo, dopo la presentazione degli oggetti, sperimentare antichi gesti,  abituali per bambini, ragazzi, uomini e donne del recente passato, ha fatto esplodere l’entusiasmo degli alunni partecipanti; con gioia e meraviglia hanno imparato a frantumare grano e sale a pietra, a dipanare la matassa di filo con l’arcolaio (“a nìmula”), a simulare il lavaggio dei panni con “u stricatùru” e il sapone fatto in casa, e poi a stirare con il ferro a carbone; a usare un antico macinino da caffè, a portare “u panàru” in equilibrio sulla testa con la “curunedda”, a piantumare i “vurvìni” col piantatoio in legno, a cucire le reti da pesca, ricostruire il passaggio per la fabbricazione dei piombi, a vedere accendere una lucerna a olio, e  tante altre cose. 

E hanno dimostrato ancora una volta, com’è accaduto per gli altri laboratori, che non sono solo gli oggetti tecnologici a interessarli, come comunemente si crede, ma anche gesti e oggetti antichi e semplici, quanto ricchi di significato. (rcs)

L’Avis Cariati registra un +20% di donazioni del sangue

L’Avis di Cariati ha registrato un +20% di donazioni. Un dato che è emerso nel corso del congresso annuale svoltosi nei locali della Lega Navale di Cariati, dove sono stati confermati Damiano Montesanto presidente, Antonio Russo vicepresidente e Natale Monti segretario e tesoriere.

Nel corso dell’evento, a cui ha partecipato anche il sindaco di Cariati, Cataldo Minò, sono stati confermati gli obiettivi di consolidare il legame con le scuole per favorire la formazione di una nuova e generosa generazione di donatori e promuovere dal basso una maggiore cultura della prevenzione e della solidarietà.

L’Avis guidata dal Presidente Montesanto è punto di riferimento nel territorio. Raccoglie, infatti, i volontari e donatori da tutto l’hinterland, da Scala Coeli, passando da Bocchigliero e fino a Corigliano-Rossano contribuendo allo stesso tempo a promuovere una maggiore cultura della prevenzione. Per donare, infatti, è richiesto l’esame dell’emocromo, un esame del sangue che fornisce informazioni preziose sullo stato di salute generale.

Il congresso si è articolato in una prima fase dedicata al bilancio delle attività 2024, seguita da un approfondito dibattito sulla programmazione del prossimo quadriennio. Si è trattato di un confronto aperto, orientato alla pianificazione del prossimo quadriennio. (rcs)

Al Museo di Cariati riflessioni sulla condizione della donna

Il Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati è diventato un luogo di riflessione sulla condizione della donna e di valorizzazione dell’apporto femminile alla società e alla cultura, in occasione della Giornata internazionale della Donna.

L’8 Marzo, infatti, è stata inaugurata un’interessante mostra sulle annate 1895-1900 di “Margherita. Giornale delle Signore Italiane”, rivista di moda e letteratura pubblicata dalla casa editrice Treves, abbinata a una sorprendente collezione di cartoline postali dell’epoca,  “viaggiate”, cioè spedite con tanto di comunicazioni e messaggi, che raffigurano la bellezza e i costumi della donna italiana e di tanti Paesi del mondo, oltre a bellissimi paesaggi. 

La mostra, curata dalla Direttrice del Museo, Assunta Scorpiniti, e inaugurata con la presenza del sindaco Cataldo Minò, è stata realizzata per gentile concessione di Emma Venneri-Natale, esponente di un’antica e nobile famiglia cariatese, che ha messo a disposizione documenti e cimeli ereditati dalla nonna Emma Venneri, donna coltissima e raffinata, amante della bellezza, dei viaggi e delle numerose amicizie che coltivava in Italia e all’estero. Da ricerche effettuate, i suddetti materiali risalgono ai suoi anni giovanili, quando era “la distintissima signorina Venneri” a cui erano indirizzate centinaia e centinaia di missive, esposte al museo in artistici album. 

La rivista “Margherita”, diretta da Cordelia, pseudonimo della scrittrice Virginia Tedeschi, moglie dell’editore Treves, propone raffinati “figurini e modelli” che farebbero invidia ai più noti stilisti odierni, e, con essi, l’immagine di una donna elegante e misurata, capace di gestire la vita domestica, la salute e l’educazione dei figli, ma anche di affermarsi nell’attività sociale e professionale.

A riguardo, di particolare valore per i tempi, la sezione “questioni della donna”, con decise prese di posizione in tema di diritti, specie delle donne delle categorie più deboli, e di quelle discriminate negli ambiti professionali di dominio maschile, oltre a racconti, poesie e romanzi dei più importanti autori dell’epoca.  

Insieme alla presentazione della mostra, il Museo ha ospitato un reading letterario a cura delle giovani lettrici Alda Torchia e Giusy Viola, che, sul tema della giornata, hanno presentato versi di autori italiani e di poetesse impegnate per i diritti delle donne nel mondo. 

Nel momento di riflessione e dibattito, sulla parità di genere, il contrasto a violenza e discriminazioni e le lotte per i diritti, introdotto e coordinato dalla stessa direttrice del Museo, sono intervenute Emma Venneri Natale, la vice sindaco Maria Crescente, che si è soffermata sul diritto alle pari opportunità e sulla nascente Commissione comunale dedicata, e la Delegata alla Cultura Alda Montesanto che ha ricordato le battaglie e le conquiste delle donne e ha presentato un’altra rassegna, inaugurata nella stessa giornata, intitolata “Donne, oltre il genere. Storie di coraggio, talento e rivoluzione”.

La mostra, a cielo aperto su una scalinata del centro storico, propone 16 figure femminili di rilievo, che hanno lasciato nel mondo un’impronta indelebile. Al termine l’artista Vincenza Stefanizzi ha omaggiato il Museo e il Comune  di alcune  sue opere. (rcs)

L’Avis Cariati tra le sezioni più attive e virtuose della Calabria

È con 16 iscritti attivi, 146 donatori e 327 sacche di sangue raccolte nel 2024, l’Avisdi Cariati si conferma tra le sezioni più attive e virtuose della Calabria.

Un risultato, questo, che è frutto dell’impegno dei volontari nella promozione e sensibilizzazione alla cultura della donazione, dal basso e soprattutto nelle scuole. Questi importanti risultati saranno illustrati in occasione della 31ma Assemblea Generale in programma per domani, sabato 22 febbraio alle 18 nella sede della Lega Navale.

«Questi risultati – sottolinea con soddisfazione Damiano Montesanto, Presidente in carica e candidato alla riconferma – sono il frutto di un lavoro corale, basato su professionalità e passione che spesso si trova a dover affrontare la sfida del calo demografico e dello spopolamento e quindi, di mancanza di giovani che possano donare».

«Ogni singola donazione – sottolinea – è importante per salvare vite. L’Assemblea – prosegue – non sarà solo un momento istituzionale, ma anche un’occasione di socialità. Oltre al rinnovo delle cariche e all’approvazione dei bilanci, la serata prevede, infatti, la premiazione dei donatori più attivi e la presentazione della programmazione delle attività per il 2025».

Tra le iniziative che hanno impreziosito il 2024 ci sono i progetti di solidarietà e sostenibilità ambientale promossi non a caso nelle scuole primarie e secondarie di primo grado cariatesi con l’assegnazione di premi e borse di studio per gli studenti che si sono distinti. L’obiettivo di queste iniziative – afferma Montesanto – è quella di creare consapevolezze sull’importanza della donazione già a questa età. Fra le attività più apprezzate vi è stato il tradizionale torneo di calcetto non competitivo, che ha coinvolto numerosi partecipanti, famiglie incluse, tenutosi ad ottobre. Per il 2025 la sezione intende ripartire dai progetti di solidarietà e ambientalismo nelle scuole e dalle campagne di donazione.

CARIATI (CS) – La mostra fotografica “Tempo di semina, tempo di raccolto”

Fino al 2 febbraio 2025 è possibile visitare, al Civico Museo del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni di Cariati la mostra fotografica “Tempo di semina, tempo di raccolto” sulla cultura contadina cariatese, curata dalla direttrice Assunta Scorpiniti.

L’esposizione – visitabile nei giorni di normale apertura del museo (sabato e domenica dalle ore 17.00 alle 21.00) e tutti i giorni dal 1° al 6 gennaio – è stata inaugurata lo scorso 13 dicembre nell’ambito della tre giorni di convegni e masterclass promossa, presso il Museo, dall’Amministrazione Comunale e dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria (Arsac), e dedicata all’Olio Evo di Calabria.  

A tagliare il nastro sono stati, infatti, insieme all’autrice, il sindaco di Cariati, Cataldo Minò e il Commissario Arsac Fulvia Caligiuri

Inserita nel più ampio progetto di ricerca e racconto della stessa autrice, denominato “Vita nei campi”, l’esposizione, frutto di un’accurata indagine tra le famiglie contadine del luogo, è costituita da scatti che documentano il lavoro agricolo e la vita quotidiana nelle campagne di Cariati dagli anni Trenta fino a circa i Novanta del Novecento. 

Il titolo “Tempo di semina, tempo di raccolto” pone in rilievo due importanti momenti della “vita nei campi”, i quali, spiega la Direttrice del Museo, possono essere metafora della vita umana, che presuppone fiducia, capacità di prendersi cura, di attendere e di gioire per i prodotti ottenuti.

Tra la semina e il raccolto, inoltre, è racchiusa una fatica incessante, per il ritmo incalzante delle colture, l’avvicendarsi delle stagioni e le incertezze determinate dal clima; soprattutto per la percezione che il contadino aveva della terra, considerata parte essenziale della propria esistenza, curata e costantemente seguita perché potesse dare i suoi frutti.  

Ma non è solo questo. «Il progetto culturale ‘Vita nei campi’, di cui la mostra è un’espressione – ha spiegato l’autrice – mira a colmare un vuoto di ricerca e di racconto sul mondo contadino locale, predominante per millenni, che ha segnato il cammino, la storia e le radici della comunità, eppure quasi cancellato nelle sue memorie dai percorsi storici, a partire dalla grande frattura sociale causata dall’emigrazione». 

La potenza delle immagini (in bianco e nero e con didascalie volutamente essenziali), è la modalità scelta per raccontare il vissuto collettivo di un mondo popolare perduto, ancora necessario per capire da dove veniamo e per i tanti valori sottesi; ma anche «per poter conoscere e interpretare elementi del nostro patrimonio culturale con nuovi sguardi di lettura, in un confronto critico con il presente». 

Fotografie, dunque, come tracce di memoria «che uniscono le generazioni sul grande tema del lavoro» e danno voce, riconoscimento, consapevolezza «a quanti nel silenzio della storia hanno portato avanti la società e le famiglie». 

Su questa scia Assunta Scorpiniti ha realizzato, negli anni passati, altre due mostre documentarie, che sono in esposizione permanente presso il Salone Polifunzionale del Porto, visitabili su richiesta: “Storie e immagini della Calabria altrove”, sull’emigrazione calabrese in Germania, e “Famiglie e barche della comunità marinara di Cariati”. (rcs)

A Cariati di discute di turismo tra limiti, paradossi e contraddizioni

Si parla di turismo oggi pomeriggio a Cariati e l’occasione viene dalla presentazione del libro di Franco Capalbo Perché la Calabria non dovrebbe campare di turismo?.

Secondo l’autore, il modello di turismo attualmente preferito in Calabria, soprattutto dalla classe politica e dalle pubbliche amministrazioni locali, non solo provoca danni ambientali ed impoverisce il territorio ma non rappresenta una reale alternativa economica alla cosiddetta de-industrializzazione. Siamo di fronte ad un modello estrattivo, che drena cioè risorse senza benefici per il territorio. È basato su promesse illusorie di ricchezza e sviluppo. Cosa si potrebbe o dovrebbe fare per invertire rotta? Per prima cosa vanno coinvolti gli abitanti locali nella pianificazione turistica.

E poi serve valorizzare i borghi come risorsa autentica, favorendo l’equilibrio tra uomo, natura, economia e lavoro per un turismo rispettoso e lento.

È su questa analisi e sulle prospettive di superamento del modello turistico fallimentare che da decenni imperversa nei territori di una regione che stenta a risalire classiche negative impietose, ragionamenti emergenti nel volume di Franco Capalbo, che ci si confronterà oggi venerdì 27 dicembre al Museo Civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni (MuMAM), nella cittadella fortificata bizantina di Cariati.

Promosso dall’Associazione regionale B&B e Affittacamere Calabria, coordinati da Lenin Montesanto, Program Manager della cabina di regia sui MID della Regione Calabria, dialogheranno con l’Autore, il presidente dell’ARBBAC Leonardo Trento, il Sindaco Cataldo Minò, Giovanni Filareti, patron dell’esperienza imprenditoriale A’ Cantina di Cariati, Franco Laratta, giornalista di LaC TV, Saverio Madera, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana di Corigliano-Rossano, Tullio Romita, docente Unical e Pierluigi Caputo, Vice Presidente Consiglio Regionale Calabria.  λ

A Cariati una tre giorni dedicata alla promozione dell’extravergine

Si è svolta, nei giorni scorsi a Cariati, una tre giorni dedicata all’extravergine, promossa dall’Arsac e curata dai delegati comunali all’Agricoltura Giuseppe Parise e ai Turismi Antonio Scarnato e alla cultura Aldina Montesanto.

Presenti, a questa importante manifestazione, che ha visto protagonisti gli studenti dell’Alberghiero del Majorana, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, il presidente del Consorzio tutela Igp Calabria, Massimo Magliocchi, la presidente del Consorzio turismo olio Evo Igp Mariagrazia Bertaroli.

Riso di Sibari con clementine dell’azienda agricola dell’istituto tecnico agrario Majorana, pecorino crotonese Dop e gambero viola di Cariati. Sono tutte materie prime a filiera corta di questo territorio, stagionali e legate tra loro dall’extravergine d’oliva Momena, prodotto dallo stesso Agrario e che ha ottenuto il Diploma d’argento, il premio come miglior extravergine d’oliva nazionale prodotto dagli istituti tecnici agrari.

«Questa – spiega il dirigente scolastico Saverio Madera – non è soltanto una ricetta, replicata da una scuola tecnica per uno show cooking al quale si è stati invitati. Oltre che un altro compito di realtà dei nostri tanti indirizzi, essa rappresenta e sintetizza, infatti, una chiara scelta di contenuto e di formazione».

«Testimonia – aggiunge – la declinazione di una precisa visione del presente, del futuro e dello sviluppo che tutta la grande comunità scolastica del Majorana continua ad interpretare ed a portare avanti, all’interno e soprattutto all’esterno delle aule e dei laboratori».

Insieme alla brigata degli studenti dell’Alberghiero, guidata dai docenti Pietro Bloise, Roberto Pastore e Pietro Spataro con l’assistente tecnica Angela Arena, Madera lo ha ribadito intervenendo nei giorni scorsi, ad un evento promosso dall’Amministrazione Comunale di Cariati guidata dal sindaco Cataldo Minò che ha ringraziato per l’invito, sulla promozione dell’extravergine, solo l’ultima tappa in ordine di tempo delle tante occasioni di presentazione e condivisione del percorso didattico dell’Istituto.

«Ogni invito che accogliamo con attenzione e gratitudine, a contribuire alla migliore riuscita delle tante territoriali di qualità proposte nel territorio – continua il dirigente – diventa l’occasione per ribadire la nostra ambizione pedagogica e culturale e la nostra determinazione a promuovere, affiancandoci ai diversi attori di sviluppo locali ed alle istituzioni, il paniere enogastronomico identitario regionale e, al suo interno, l’extravergine d’oliva, sulla cui valorizzazione locale servono ancora impegno e sforzi da parte di tutti». (rcs)

Sicurezza stradale, gli studenti dell’IIS di Cariati al convegno nazionale Udicon

Gli studenti dell’IIS di Cariati ha partecipato all’11esimo convegno dell’Udicon – Unione Difesa Consumatori sulla Sicurezza stradale, svoltosi nei giorni scorsi a Roma.

L’evento, patrocinato da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Difesa, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Lazio, Comune di Roma e Anas e tenutosi presso la Sala Tirreno del Consiglio Regionale del Lazio, ha raccolto oltre 300 studentesse e studenti provenienti da tutta Italia.

«La funzione di sensibilizzazione culturale e pedagogica che la Scuola può e deve svolgere in tema di rispetto del Codice della Strada e di prevenzione degli incidenti acquista un valore aggiunto proprio in quei territori, come i nostri, nei quali il tasso di rischio è ingigantito dalla precarietà infrastrutturale», ha detto Ferruccio Colamaria, presidente provinciale di Udicon, ringraziando la dirigente dell’Istituto, Sara Giulia Aiello, per aver fatto partecipare i suoi studenti al convegno. La delegazione cariatese è stata accompagnata dai docenti Rossella Bonanno, Rosellina Franco, Carmela Sinopoli e Pietro Chiodi.

«Un particolare ringraziamento – ha aggiunto – va a Martina Donini, Presidente Nazionale di Udicon, che ha fortemente voluto riproporre anche quest’anno questo importante momento di attenzione, dialogo e coinvolgimento dei giovani su questa vera e propria emergenza nazionale».

La tragica, recente scomparsa di Francesca Mandarino – ha concluso Colamaria – giovane studentessa di Mandatoriccio venuta a mancare nei giorni scorsi a causa di un incidente stradale a Roma, dove la ragazza studiava, deve rappresentare un ulteriore monito alla riflessione non solo per le nuove generazioni, ma anzi per tutti». (rrm)

CARIATI – (CS) – Successo per l’Ausonia Film Festival

Si è concluso, con successo a Cariati, la decima edizione dell’Ausonia Film Festival, la declinazione  itinerante del Premio Ausonia dedicata al mondo del cinema e rivolto principalmente ai giovani ed aspiranti cineasti.

Il tema era quello delle radici e sono stati in più di 100, da tutta Italia, a candidarsi per ottenere il riconoscimento di migliore cortometraggio dell’Ausonia Film Festival, promosso dal C.S.A.S.I. – Centro Sperimentale Arti dello Spettacolo Italiano – Premio Ausonia, finanziato dalla Fondazione Calabria Film Commission, nell’ambito dell’avviso Pubblico Festival 2024, in collaborazione con AquaFilm Festival.

La Giuria presieduta dall’attrice e regista Isabel Russinova che ha considerato, tra le altre caratteristiche, capacità autorale, scelta stilistica, tecnica di realizzazione, fotografia, attinenza al tematismo, ha deciso di assegnare un ex equo per le prime 5 opere: “Solo” di Francesco Ronca, “Amina” di Luciano Toriello, “The last day of our species” di Alessandro Prato, Chi non si evolve si estingue realizzato dal Flag La Perla del Tirreno, “La mia rocca” di Lavinia Del Croce e Marco Cardellicchio. Le opere sono state presentate e premiate al Mumam di Cariati.

Tre David di Donatello come migliore attrice protagonista e non protagonista e due Nastri d’Argento come migliore attrice. Apprezzata per la sua voce potente e evocativa e per la sua capacità di interpretare ruoli drammatici con grande intensità, sia nel teatro che nel cinema dove è stata diretta dai più grandi registi come Nanni Loy, Damiano Damiani, Giuseppe Bertolucci ed Ettore Scola. Dopo 40 film, Lina Sastri al suo debutto dietro la macchina da presa con La casa di Ninetta, è stata senza dubbio una delle protagoniste principali del Premio Ausonia 2024.

All’Artista che nei prossimi giorni riceverà nuovi riconoscimenti anche in occasione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia (28esima edizione del Terra di Siena International Film Festival) è andato il Premio appartenuto in questi 10 anni anche ad Enzo Garinei, Pupi Avati ed Ornella Muti; icone del cinema italiano.

In occasione della presentazione del film che racconta il legame dell’artista con la madre Anna (detta Ninetta) ammalatasi di Alzheimer, del rapporto con la malattia e con la sua Napoli, il pubblico si è intrattenuto nel corso del talk coordinato dal patron del Premio Ausonia Antonio Maria D’amico, esprimendo curiosità sul mondo del cinema, della produzione e dello spettacolo.

È stato lo spettacolo “Dio come ti amo… per uomini che amano le donne” a chiudere la serie di momenti previsti dall’Ausonia Film Festival. Nei giorni scorsi, il pubblico di Piazza Trento, ha applaudito la messa in scena di “Dio come ti amo” rappresentata dalla compagnia professionale Machina Srl, impresa di produzione teatrale Fus, scritta ed interpretata dall’attore, conduttore televisivo e doppiatore Ettore Bassi e da Debora Iannotta con le musiche di Lino Pariota.

Non proprio un tema estivo di quelli che riempiono le piazze di battute e sketch esilaranti, ma un’occasione per riflettere sul rapporto tra uomo e donna e sulla necessità di trovare un equilibrio tra i due mondi. Oltre alla bravura degli attori ad essere apprezzato e partecipato è stato il momento di confronto tra attori e platea.

Sanità, Tavernise (M5S): Riaprire i Reparti di Medicina a Cariati e Trebisacce

Per il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, la soluzione al problema che sullo Ionio Cosentino c’è un solo reparto di Medicina è nella riapertura «dei reparti di Medicina di Cariati e Trebisacce, così come previsto dal Piano Operativo Regionale, che porterebbero in dote altri 40 posti letto andando a risollevare una situazione che oggi è paradossalmente tragica».

«Venticinque posti letto per una popolazione che d’estate supera le 250mila unità – ha sottolineato il pentastellato –. Un solo reparto di Medicina, quello di Corigliano, che deve coprire un’area vasta che da Roseto Capo Spulico arriva fino a Cariati, superando gli 89 chilometri di costa. Sono questi i numeri impietosi della sanità sullo Ionio cosentino, che non permettono di raggiungere i livelli minimi di assistenza e azzerano il diritto alla salute delle popolazioni residenti».

«Non ci dobbiamo meravigliare, dunque – ha detto – se per cercare cure dignitose i cittadini continuano a perpetrare l’emigrazione sanitaria. Eppure per ovviare al problema la soluzione è già nelle mani del presidente della Giunta regionale, nonché Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con il quale, da tre anni ormai ho ingaggiato una vera e propria battaglia per riaffermare priorità che sembrano essere scomparse dal radar della politica».