Russo (Cisl): Accordo Amazon-Reggione esempio concreto di sinergia pubblico-privato

Il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, ha evidenziato come l’accordo stipulato tra Amazon e la Regione Calabria «rappresenta un esempio concreto di sinergia pubblico-privato finalizzata alla crescita del tessuto imprenditoriale».

L’accordo, infatti, prevede un percorso per la digitalizzazione e l’apertura al mercato internazionale di piccole e medie imprese. 

«Si parla, infatti, di formazione gratuita – ha concluso – di avviamento e incremento del commercio on line, di acquisizione e implementazione di nuove competenze e si vede la possibilità di creare nuove opportunità di lavoro. La Cisl, dunque, guarda con interesse ad un’esperienza che può offrire a giovani formati alle nuove tecnologie e ad imprenditori motivati la possibilità di restare in questa terra, pur aprendosi alla realtà internazionale». (rcz)

Russo (Cisl): Si deve migliorare e rafforzare la manovra finanziaria a favore di lavoratori e famiglie

«Ci sono temi sui quali si può intervenire subito per migliorare e rafforzare i contenuti della manovra finanziaria a favore di lavoratori, pensionati, famiglie», ha dichiarato Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, nel corso dell’assemblea sindacale per discutere della manovra e delle proposte della Cisl.

«Siamo grati al Segretario generale Luigi Sbarra e all’intera Segreteria per quanto stanno facendo in questa fase al fine di esperire ogni tentativo di dialogo con il Governo. La Cisl, infatti – ha proseguito Russo –, considera sbagliato ricorrere ora allo sciopero: forma ultima di conflitto che nelle condizioni date danneggerebbe i lavoratori, logorerebbe il sistema produttivo, infiammerebbe i rapporti sociali e industriali, senza che tutto ciò abbia attinenza con le finalità di una mobilitazione tesa a migliorare la qualità dell’azione politica del Governo e del Parlamento. Serve un patto sociale per la crescita, l’equità, la coesione sociale e territoriale, l’occupazione. Non ha senso tentare di dividere il Paese, come qualcuno sta proponendo, tra Nord e Sud, territori più e meno avanzati. L’Italia cresce se cresce insieme. Non ha senso contrapporre interessi dei giovani e dei meno giovani».

Come ha spiegato il Segretario generale Sbarra, la Cisl ha chiesto “profonde modifiche” alla manovra e, dopo l’incontro del 7 dicembre a Palazzo Chigi, ha rilevato “grande disponibilità del Governo” anche «ad attivare subito tavoli tematici in gennaio su lavoro e sicurezza, sistema della previdenza e delle pensioni, politica industriale e aiuti a imprese. La Cisl ha proposto un pacchetto di proposte migliorative, indicando anche un percorso di corresponsabilità che guardi oltre la Legge di Bilancio e dia forma a un “progetto Paese” qualificato su investimenti e riforme».

«Al tavolo con il Governo la Cisl ha chiesto, tra l’altro – si legge nella nota – di ristabilire la piena rivalutazione di tutte le pensioni, perché non si fa cassa sui pensionati: pensiamo alla Calabria, in cui gran parte del reddito è costituito da pensioni e da pensioni molto basse, provenendo dal lavoro privato. La Cisl ha chiesto di rimuovere i vincoli su opzione donna, di rafforzare l’operazione sul cuneo fiscale e la decontribuzione per assunzioni e stabilizzazioni di giovani e donne. Inoltre, la detassazione sugli accordi di produttività va resa totale, liberata dai criteri di incrementalità ed estesa ai comparti pubblici. Per valorizzare le relazioni industriali e la contrattazione è anche indispensabile fare un passo indietro sui voucher, ristabilendo la centralità delle relazioni industriali nel terziario e nell’agricoltura».

«Resta poi di fondo l’esigenza di una politica fiscale equa – si legge – di rafforzare le dotazioni per sanità, scuola, politiche sociali, non autosufficienza, dell’apertura di una stagione di confronto sulle riforme. È urgente in particolare un patto anti-inflazione finalizzato a salvaguardare e rilanciare salari, pensioni e redditi delle famiglie».

«Dobbiamo pretendere, come cittadini meridionali e calabresi ha detto ancora il segretario regionale della Cisl , gli stessi livelli essenziali delle prestazioni in tutto il Paese: sanità, infrastrutture, collegamenti, servizi alle famiglie, perché abbiamo in Calabria 300mila famiglie sulla soglia o oltre la soglia della povertà. In un momento difficile come questo, dobbiamo dire che la Calabria produce energia da fonti rinnovabili più di quanta ne consumi, e questo può essere fonte di ricchezza».

«Deve andare avanti, e concretizzarsi in risultati per i cittadini, l’interlocuzione avviata con la Giunta regionale – ha evidenziato Russo – Bisogna dare risposta alle attese della nostra regione, dei disoccupati, dei precari, dei lavoratori, delle famiglie. Ci sono alcune priorità: alta velocità ferroviaria, di cui si sono perse le tracce; S.S. 106, entrata nella manovra finanziaria, con cantieri che finalmente si devono aprire e chiudere; Zona Economica Speciale per attrarre investimenti, Porto di Gioia Tauro e sistema portuale calabrese; lavoro; riforme della PA e degli assetti istituzionali, per mettere i Comuni in grado di programmare e spendere bene le risorse dell’Europa, prese in prestito dai nostri figli; sanità; risorse per il settore forestale».

«Abbiamo davanti parecchie sfide – ha concluso – comprese quelle della valorizzazione delle ricchezze naturali, del mare, della montagna, della riorganizzazione dei consorzi di bonifica per manutenere il territorio ed erogare servizi qualificati per l’agricoltura. Solo così si può dare dignità al lavoro, bloccare l’emorragia di giovani verso altri territori, frenare lo spopolamento delle aree interne. E sul fronte criminalità, per un buon uso delle risorse del Pnrr, la Cisl spinge per un’alleanza che stronchi qualunque tentativo di infiltrazione mafiosa».

Il dibattito, molto partecipato con interventi da tutti i territori della regione, è stato concluso dal Segretario confederale nazionale Giorgio Graziani. «La nostra posizione critica e responsabile, volta soprattutto a portare a casa il massimo risultato possibile per chi rappresentiamo – ha detto –, è fondata in un giudizio di merito senza pregiudizi».

«La proposta di legge di bilancio va migliorata – ha ribadito – attraverso il confronto serrato con il Governo e i gruppi parlamentari, il nostro è un giudizio articolato che non può non tener conto che due terzi delle risorse disponibili sono impegnate per dare continuità al sostegno di famiglie e imprese rispetto alla emergenza bollette, come peraltro chiesto a gran voce da tutte le forze sociali e politiche in continuità con il Governo precedente».

«Ci sono misure condivisibili – ha proseguito – come il potenziamento dell’assegno unico e del congedo parentale a sostegno delle famiglie, l’aumento della detassazione dei premi di produttività al 5%, l’aumento della soglia Isee a 15 mila euro per i bonus bollette, la decontribuzione per le assunzioni e stabilizzazioni di giovani e donne, così come la conferma della riduzione del cuneo fiscale con un punto in più anche se solo per i redditi sotto ai 20 mila euro e l’evitato rischio dello scalone sull’accesso alla pensione. Misure che ci convincono, ma che hanno significativi margini di miglioramento. Così come non condividiamo affatto la flat tax, l’innalzamento dei contanti, le sanatorie, opzione donna per come è formulata e soprattutto la limitazione alla rivalutazione delle pensioni per quelle sopra a 4 volte il minimo».

«Lo sciopero in questo momento per noi non serve – ha concluso – e peserebbe ancora una volta solo su famiglie e imprese, mentre serve una forte iniziativa di mobilitazione attiva e responsabile per mettere sotto pressione il Governo e il Parlamento con l’obiettivo di cambiare e migliorare la manovra nei punti per noi dirimenti, in particolare rivalutazione pensioni, opzione donna, cuneo, premi e sostegno alle famiglie su cui l’incontro di mercoledì scorso con il Presidente del Consiglio, in un atteggiamento di dialogo aperto da presidiare e consolidare, ha dato aperture sia su misure contenute in manovra sia per un confronto con tavoli dedicati per il prossimo futuro a partire da gennaio su cui ciò sono già alcune date definite. Queste disponibilità vanno tradotte in risultati con una spinta forte e autonoma, per questo siamo qui oggi e saremo a Roma il 15 dicembre in una grande iniziativa nazionale di mobilitazione determinata, responsabile e di proposta sul tema “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme”».

La presidenza dell’assemblea è stata affidata al nuovo Segretario generale della Cisl di Reggio Calabria, Romolo Piscioneri(rcz)

Venerdì a Lamezia il consiglio di Cisl Calabria su manovra finanziaria

Si parlerà della manovra finanziaria 2023 e delle proposte della Cisl finalizzate a migliorarne e rafforzarne i contenuti a favore di lavoratori, pensionati, famiglie, all’assemblea in programma venerdì 9 dicembre al Grand Hotel Lamezia.

Saranno presenti i delegati attivisti.

«Come ha affermato il Segretario generale Luigi Sbarra – scrive Russo in una nota – il giudizio della Cisl sulla manovra è articolato: ci sono misure positive che tengono conto delle nostre richieste. Ma ci sono provvedimenti sbagliati che vanno cambiati attraverso il confronto e il dialogo con il Governo e seguendo l’iter parlamentare».

«La Cisl – prosegue Tonino Russo – avanza precise richieste di modifica su investimenti, pensioni, politiche dei redditi e sanità. Su questo incalzerà il Governo nei luoghi del confronto e con iniziative sui territori che culmineranno nell’Assemblea nazionale di delegate e delegati Cisl, convocata per il 15 dicembre a Roma sul tema “Migliorare la Manovra, contrattare le riforme».

All’assemblea di Lamezia parteciperà il Segretario confederale nazionale Cisl, Giorgio Graziani(rcz)

Manovra, Russo (Cisl): Sbagliato ricorrere allo sciopero

È «sbagliato, in questa fase, il ricorso allo sciopero, forma ultima di conflitto» e che serve un confronto con il Governo sulla manovra finanziaria per migliorarne e integrarne i contenuti. È quanto ha dichiarato il segretario generale di Cisl CalabriaTonino Russo, nel corso del Consiglio generale dei Pensionati Cisl Calabria, svoltosi a Gizzeria.

«Servono dialogo e confronto per migliorare e rafforzare la legge di stabilità. Condividiamo in pieno la risoluzione del Comitato esecutivo nazionale della Cisl che – ha detto Russo – approvando la relazione del Segretario generale Luigi Sbarra, davanti alle sfide che attendono il Paese e alle difficoltà di una crisi appesantita da guerra, caro-energia e pandemia, ha espresso un giudizio articolato sui contenuti della Manovra di Bilancio 2023. Il Ddl, infatti, integra contenuti importanti nella risposta emergenziale, dove concentra i 2/3 delle risorse, garantendo fino a marzo 2023 sostegno a lavoratori, famiglie e sistema produttivo. Tuttavia, risulta debole e incompleto sul versante espansivo, negli investimenti rivolti a occupazione, infrastrutture, strategie industriali ed energetiche, nel rilancio della sanità e dei servizi pubblici, nella capacità di progettare una nuova politica dei redditi e di mettere in campo riforme strutturali».

«Ancora una volta – ha sostenuto Russo – la Cisl sceglie la strada del confronto e, in attesa dell’incontro convocato dal Governo per il 7 dicembre, avanza precise richieste di modifica alla Legge di Stabilità su investimenti, pensioni, politiche dei redditi e sanità. Da calabresi, inoltre, ricordiamo che la Legge di Stabilità in discussione assegna 3 miliardi per la S.S. 106 e che insieme alla Confederazione stiamo lavorando per migliorare il provvedimento, per accorciare i tempi e aumentare le risorse sulle annualità 2024- 2026 in modo da appaltare i primi lotti funzionali».

E in Calabria –ha concluso il Segretario Generale della Cisl calabrese – c’è troppa precarietà nel lavoro. Troppe persone vivono condizioni di disagio non più sopportabili per cui bisogna intervenire subito per dare dignità al lavoro e serenità alle famiglie».

«Siamo qui perché ci sta a cuore, per il Paese e per la Calabria, la vita degli anziani, delle famiglie, di quei giovani per i quali i pensionati rappresentano spesso il più importante ammortizzatore sociale», ha detto, aprendo i lavori del Consiglio generale della Federazione Pensionati Cisl della Calabria, dedicato anche alla celebrazione dei 70 anni dalla fondazione della FNP, il Reggente della Segreteria regionale Cosimo Piscioneri.

«Siamo qui – ha sottolineato – per portare avanti una piattaforma pensionati che tocca la perequazione degli assegni pensionistici; la totale indicizzazione di tutte le pensioni, perché non ci si deve servire dei pensionati per finanziare altre misure;  l’innalzamento delle pensioni minime; una fiscalità più equa ; servizi sociali efficienti per una popolazione che invecchia. C’è un ddl sul sostegno alla non autosufficienza, licenziato dal Governo precedente, che attende di essere tradotto in norme perché i livelli essenziali delle prestazioni siano uniformi su tutto il territorio nazionale; premiamo per una legge sull’invecchiamento attivo che contribuisca a favorire le relazioni sociali, la partecipazione degli anziani che troppo spesso sperimentano la solitudine,  dopo la drammatica esperienza del lockdown dovuto alla pandemia».

«Tutto questo – ha detto ancora Cosimo Piscioneri – non riguarda solo il Governo centrale, ma anche la Regione Calabria: chiediamo con forza il finanziamento delle leggi regionali sull’invecchiamento attivo e sulla non autosufficienza, un utilizzo efficace dei fondi stanziati a livello nazionale. Questo può anche aiutare le donne, tradizionalmente più impegnate nell’assistenza ad anziani e disabili, in una migliore conciliazione dei tempi vita-famiglia-lavoro. Chiediamo una sanità che permetta ai cittadini di ogni età di fruire dei livelli essenziali di assistenza, con la riorganizzazione della rete ospedaliera e della medicina territoriale che veda anche un coinvolgimento pieno dei medici di famiglia, con la stabilizzazione dei precari e l’assunzione di nuovo personale sanitario. Chiediamo, e ci impegniamo per questo, politiche sociali efficienti a livello dei territori».

«Chiediamo che si abbia finalmente in Calabria un piano per l’integrazione dei servizi socio-sanitari – ha proseguito –. Chiediamo un controllo sul rispetto, nelle Rsa, dei diritti e della tutela degli ospiti, dei diritti dei lavoratori, e rette che possano essere sostenute da tutti coloro che sono costrette a fruire di questi servizi».

«È necessario – ha sostenuto ancora il Reggente della Segretaria regionale della Fnp Cisl – utilizzare bene le risorse del Pnrr destinate alla coesione sociale, privilegiando soprattutto i non autosufficienti, per un’assistenza domiciliare che deve essere prioritaria rispetto al ricovero in strutture assistite, per non sradicare anziani e diversamente abili dal nucleo familiare».

I lavori sono stati conclusi dall’intervento del componente della Segreteria nazionale, Emilio Didonè il quale, «dopo le prime letture sulla manovra di bilancio per il 2023, presentata dal nuovo Governo Meloni» considera «positivo l’impianto emergenziale per contrastare il caro bollette delle famiglie, per fronteggiare l’aumento dell’inflazione causata dalla crescita dei prezzi energetici e dei beni alimentari, ma per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni» ritiene «l’intervento del Governo “inaspettato” che non risponde alle “promesse” dello stesso Governo e alle richieste di Fnp e Cisl, che hanno chiesto la totale indicizzazione di tutte le pensioni, che non sono “regalate” ma pagate con i contributi versati in una vita di lavoro».

«Dopo anni di pensioni praticamente “ferme” e con un inflazione a due cifre – ha proseguito Didonè – finalmente sarebbe arrivato un riconoscimento economico significativo e, in particolare, con l’aumento delle pensioni minime si va verso il giusto obiettivo, ma la decisione annunciata del Governo di rivalutare del 100% solo le pensioni fino a circa 2.100 euro lordi mese e poi via via a scalare, sempre meno, per gli importi superiori, non ci soddisfa, non ci trova d’accordo e, soprattutto, non è quello che si aspettano i pensionati italiani. La nostra priorità è difendere il potere di acquisto di salari e pensioni falcidiati da un’inflazione che ha raggiunto doppia cifra».

«Inoltre, non si può accettare che in questo Paese – ha detto ancora Emilio Didonè, della Segreteria nazionale Pensionati Cisl – sulla rivalutazione delle pensioni si continui a pensare “di fare cassa” con pensionate e pensionati. I pensionati e pensionati italiani non sono un bancomat! Nel prossimo incontro con il Presidente Giorgia Meloni ci aspettiamo un serio confronto per sanare subito questa ingiustizia della rivalutazione».

«È urgente aprire un dibattito con il Governo – ha continuato – sia su una riforma complessiva della previdenza, a partire dalla separazione tra assistenza e previdenza, sia su una riforma strutturale del fisco: è inaccettabile, iniquo, incompatibile con la Costituzione e il buon senso la flat tax fino a 85 mila euro per i lavoratori autonomi con partita Iva, proposta dal Governo.  Non si può finanziare la flat tax con i soldi promessi (e prelevati) ai pensionati. Come si può ridurre le tasse solo agli autonomi con Iva mentre il lavoratore dipendente e pensionato, con l0 stessa reddito, continua a pagare tre volte tanto?».

«Occorre anche – ha concluso Didonè – avviare subito confronti tecnici con il Governo sulle grandi riforme strutturali e complessive di cui questo Paese ha urgente bisogno: lavoro, fisco, sanità, non autosufficienza e pensioni. Quello che serve oggi è impegno, responsabilità e partecipazione sociale, e la Fnp Cisl pensionati è pronta!». (rcz)

Vertenza Calabria, lunedì Cgil, Cisl e Uil Calabria incontrano i parlamentari

Rilanciare la Vertenza Calabria. È questo l’obiettivo dell’incontro tra CgilCislUil Calabria e il parlamentari calabresi, in programma lunedì 28 novembre all’Hotel Lamezia.

L’incontro sarà finalizzato a mettere a fuoco i temi e le rivendicazioni di cui il governo deve tener conto per fare ripartire la Calabria, non perdendo le occasioni contenute nel Pnrr. In particolare sotto la lente d’ingrandimento verranno passate le problematiche relative alle infrastrutture (106 in particolare), all’Alta Velocità, alla Zes, alle assunzioni in sanità e al lavoro.

Nella manovra di bilancio, a parte l’ultimo annuncio riferito alla Strada statale 106, i temi del Sud non sembrano molto attenzionati, per questo vogliamo capire qual è la strategia del governo nazionale sulla Calabria. C’è la necessità di approfondire un confronto strutturale e di merito con la Giunta regionale perché in questo anno si sono fatte alcune cose ma nel 2023 dovranno partire gli investimenti del Pnrr, dovrà partire la programmazione 2021-27 che deve rappresentare la svolta per la Calabria. (rcz)

Lunedì si incontrano gli attivi unitari di Cgil, Cisl e Uil Calabria per rilanciare la Vertenza Calabria

Rilanciare la Vertenza Calabria. È questo l’obiettivo dell’iniziativa Partire dal confronto per programmare la ripresa, in programma il 21 novembre a Lamezia Terme che vedrà protagonisti tutti gli attivi unitari di Cgil, Cisl e Uil Calabria.

«È il momento – hanno dichiarato in una nota i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo – di dare risposta alle attese della nostra regione, dei disoccupati, dei precari, dei lavoratori, delle famiglie. È il momento di puntare agli investimenti e alla qualità del lavoro per agganciare crescita e sviluppo».

«Vogliamo, perciò, evidenziare quali sono le priorità per la nostra regione e, su questa base, aprire un confronto con la deputazione calabrese in Parlamento – hanno proseguito –. Chiederemo ai rappresentanti della Calabria alla Camera e al Senato di impegnarsi sulle risorse da destinare al nostro territorio nella prossima legge finanziaria».

«Perciò – hanno detto ancora Sposato, Russo e Biondo – abbiamo rivolto loro l’invito, esteso al Presidente della Giunta regionale Occhiuto, ad incontrarci una settimana dopo la riunione dei nostri attivi unitari, lunedì 28 novembre, a Lamezia (Hotel Lamezia ore 10:00)».

«A Deputati e Senatori – hanno riferito i sindacalisti – abbiamo scritto ribadendo che “la Calabria si trova di fronte all’ennesimo bivio: da una parte la ripartenza attesa e dall’altra il rischio che la stessa rimanga una speranza. La sfida che il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci pone, come classe dirigente, non si può perdere. Davanti alle difficoltà economiche e sociali del Paese, con il pesante caro bollette che, sospinto da una guerra senza senso alle porte dell’Europa, pesa sulle spalle delle famiglie italiane e, soprattutto, calabresi, crediamo sia necessario porsi quale obiettivo prioritario quello di fare fronte comune. Con l’approssimarsi dell’approvazione della legge di bilancio, poi, appare sempre più necessario avviare un confronto per fare avanzare il territorio davanti ai temi importanti che abbiamo fissato con la ‘Vertenza Calabria’».

«Nell’incontro degli attivi unitari del 21 novembre – hanno concluso i Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria – metteremo a fuoco i temi centrali del confronto, che preciseremo in un documento comune». (rcz)

PD a confronto con Cgil, Cisl e Uil: Risposte per la Calabria solo attraverso la concertazione

«Le risposte per la Calabria possono arrivare solo attraverso la concertazione». È quanto è emerso dall’importante incontro tra il Partito Democratico Calabria e CgilCislUil Calabria.

Il dibattito, introdotto dal capogruppo del Pd a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, si è protratto per lungo tempo. Al confronto hanno preso parte i consiglieri regionali Iacucci e Alecci, oltre al segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, al segretario generale della Cgil Angelo Sposato e al segretario generale della Cisl Tonino Russo. Le conclusioni sono state affidate al segretario regionale e senatore del Pd Nicola Irto.

Al centro del confronto sanità, infrastrutture, fondi comunitari e Zes. Tutti temi che hanno caratterizzato nei mesi scorsi il confronto tra i sindacati nazionali e le istituzioni calabresi dando vita a quella che è stata definita “vertenza Calabria”.

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno espresso pieno apprezzamento al metodo di lavoro e all’avvio di questa fase di confronto fortemente voluta dal gruppo del Pd, evidenziando l’esigenza di coinvolgere tutti i livelli di rappresentanza al fine di raggiungere gli obiettivi previsti nella “vertenza Calabria”.

Il gruppo del Pd, nei vari interventi che si sono succeduti, hanno sottolineato la necessità di creare le condizioni per la costruzione di un’ossatura democratica tale da superare “timidezze” nei confronti dei governi regionali di turno che rischiano di appiattire qualsiasi dibattito utile ad affrontare le fragilità e le debolezze del tessuto socio-economico calabrese.  

Il primo anno di governo del centrodestra – si è rimarcato – è stato insufficiente sia in termini di confronto e di coinvolgimento del Consiglio regionale, che su temi nevralgici come la creazione dell’Azienda Zero o della nuova multiutility che dovrebbe gestire sia le acque che i rifiuti in Calabria, nell’affrontare i quali è stata constatata una certa improvvisazione, inaccettabili su simili scelte di fondamentale importanza per offrire servizi migliori ai calabresi. 

Il confronto è poi proseguito anche su ulteriori temi, quali la mancanza di qualsiasi iniziativa del governo regionale sui problemi delle aree interne, della forestazione, di un piano strategico per la sicurezza del territorio e il diritto allo studio. Toccate anche questioni di rilevanza nazionale come l’autonomia differenziata e il ponte sullo Stretto che sicuramente alimenteranno il dibattito politico nei prossimi giorni e mesi. Argomento particolarmente sentito è stato, infine, quello della riforma dei Consorzi di bonifica non più rinviabile, non solo alla luce della disperazione dei lavoratori, ma per il ruolo stesso e la funzione che dovrebbero avere i Consorzi. Da qui l’impegno comune di arrivare a una proposta di legge che diventi patrimonio comune dell’intero Consiglio regionale. 

Tutto ciò conferma che la concertazione e il confronto costituiscono la base per arrivare a proposte concrete e utili ai calabresi. A tal fine proseguirà nelle prossime settimane l’interlocuzione del gruppo del Pd con gli altri attori sociali ed economici calabresi, sperando che tutto ciò possa servire a far comprendere al governo regionale il senso e la valenza di tali iniziative. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà  promosso un incontro aperto a tutte le forze di minoranza in Consiglio regionale per un maggiore coordinamento e raccordo dell’azione di opposizione.

 

Lavoro, emigrazione, sanità, Russo (Cisl) ricorda le priorità per la Calabria

Serve prestare attenzione al drammatico problema della sicurezza sul lavoro, realizzare gli interventi previsti per l’occupazione, proseguire con i concorsi per le nuove assunzioni nella sanità, bloccare l’emorragia dei giovani verso altri territori, frenare lo spopolamento delle aree interne. Sono alcuni delle priorità su cui si è focalizzato il segretario generale di Cisl CalabriaTonino Russo, nel corso del Comitato Esecutivo regionale di Lamezia.

«Questa è la settimana delle assemblee in azienda. Sabato una nutrita delegazione della Cislcalabrese sarà presente alla manifestazione nazionale unitaria in Piazza Santi Apostoli a Roma per ricordare al futuro Governo, alla politica, ai responsabili della sicurezza, alle aziende, che dietro i numeri 600 morti, 400.000 infortuni, 77% di irregolarità aziendali in Italia nel 2022 ci sono persone e famiglie», ha annunciato il cislino.

Per Russo, l’emergenza lavoro «non può essere affrontata non con l’assistenzialismo, ha sottolineato il Segretario, ma solo mettendo a terra gli investimenti, impiegando le risorse del Pnrr, aprendo cantieri. Per la Cisl regionale bisogna finalmente procedere al completamento della S.S. 106, con il prolungamento fino a Reggio Calabria; accelerare sull’alta velocità ferroviaria e sui lavori della linea ionica per garantire finalmente un collegamento efficace e veloce di quel territorio con il resto della regione; spingere per concretizzare l’intermodalità per il porto di Gioia Tauro; rendere operative le Zone Economiche Speciali per attrarre investimenti».

Un giudizio positivo è stato espresso dal Segretario Generale della Cisl regionale sul Cis “Volare”, «uno strumento – ha ricordato – per il quale è previsto un investimento di oltre 216 milioni immediatamente cantierabili sui 3 aeroporti calabresi».

Restano i gravi problemi della Sanità calabrese: si valuta tuttavia molto positivamente, ha sottolineato Russo, «l’accordo sottoscritto nei giorni scorsi con la Regione per stabilizzare il personale precario. Ora bisogna andare avanti speditamente avviando le procedure concorsuali per reclutare nuovo personale e colmare le lacune che emergono dai piani del fabbisogno».

Insieme a quella del caro bollette, delle difficoltà per le imprese e del rischio di povertà energetica per molte famiglie, abbiamo davanti altre sfide per il rilancio della Calabria, ha detto ancora il Segretario: dalla valorizzazione delle ricchezze naturali, del mare, della montagna, alla riorganizzazione dei consorzi di bonifica per manutenere il territorio ed erogare servizi qualificati per l’agricoltura. «Solo così – ha concluso il segretario generale della Cisl regionale – si può dare dignità al lavoro, bloccare l’emorragia di giovani verso altri territori, frenare lo spopolamento delle aree interne».

Alla relazione è seguito un dibattito molto partecipato, con l’intervento di tutte le federazioni di categoria e delle strutture Cisl territoriali, in cui sono stati ripresi e pienamente condivisi i contenuti della relazione.

Nel corso dei lavori, il Comitato Esecutivo ha espresso una ferma condanna delle vili intimidazioni rivolte al Segretario Generale, Luigi Sbarra, e a diverse sedi Cisl, esprimendo la solidarietà della Cisl calabrese nei confronti di Sbarra e degli iscritti dei territori colpiti. (rcz)

Infrastrutture, Cisl Calabria: Serve sinergia tra tutti per assicurare opere al territorio

Tonino Russo, segretario generale della Cisl Calabria, e Ottavio De Luca, segretario nazionale Filca-Cisl e reggente della Filca-Cisl regionale, esprimendo preoccupazione per la situazione infrastrutturale in Calabria, hanno ribadito che «solo con un impegno senza precedenti da parte di tutti i soggetti interessati, sarà possibile ottenere l’utilizzo completo, rapido e virtuoso delle ingenti risorse messe a disposizione del territorio, indispensabili per colmare il gap con le altre regioni meridionali e con il resto del Paese».

«La grande opportunità offerta dal Pnrr rischia di diventare l’ennesima occasione sprecata per il territorio, affossata da ritardi ingiustificati, iter burocratici complessi, inadeguatezza di molte amministrazioni locali nel redigere i bandi», hanno aggiunto Russo e De Luca, spiegando che «l’elenco delle opere che è necessario avviare o completare è lunghissimo, a partire dalla Tav Salerno-Reggio Calabria e dalla Strada Statale Jonica 106».

«Ai problemi di sempre – hanno proseguito – ora si aggiungono la carenza di materie prime, il caro materiali, il costo dell’energia, la difficoltà nel trovare manodopera qualificata. Nei mesi scorsi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha proposto una sorta di ‘Contratto per la Calabria’, vale a dire un accordo che consenta di utilizzare al meglio le risorse del Pnrr, assicurandone un utilizzo virtuoso. Bisogna ripartire da qui, da un Patto per il territorio che abbia come obiettivo prioritario spendere presto e bene i finanziamenti e garantire al contempo la sicurezza dei lavoratori e la qualità del lavoro».

«Quanto sta accadendo per l’Alta velocità – hanno detto ancora Russo e De Luca – è eloquente: bisogna garantire interventi importanti in tempi ragionevoli. L’obiettivo di percorrere in sole tre ore la tratta ferroviaria Roma-Reggio Calabria non è utopistico, e porterebbe notevoli vantaggi sia al tessuto economico che a tutti i calabresi, giustamente stufi di essere considerati cittadini ‘di serie B’. Così come deve essere realizzato con urgenza il corridoio ferroviario Gioia Tauro-Bologna, perché il porto non operi solo per il transhipment, ma anche come gateway, e deve essere portata a termine senza indugi e ulteriori rinvii l’elettrificazione della linea jonica, per la quale ci sono già i fondi stanziati».

«In questa partita – hanno concluso – la manodopera e le imprese del territorio devono giocare un ruolo da protagonista, insieme al coinvolgimento delle istituzioni locali, a tutti i livelli. Solo azioni sinergiche, che mettano al centro il dialogo e il confronto, saranno in grado di porre le condizioni per portare a compimento i progetti per la Calabria: nessuno può permettersi il lusso di perdere anche questo treno, dalle imprese, ai lavoratori, ai cittadini». (rrm)

Russo (Cisl Calabria): Bene proroga Tis, ma serve altro

Il Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo e il Segretario generale della FeLSA Cisl Calabria, Gianni Tripoli, hanno espresso soddisfazione per «l’avvio delle procedure per la proroga dei Tirocini di Inclusione Sociale da parte della Giunta della Regione Calabria» ribadendo, tuttavia, «che serve altro».

I segretari, infatti, ricordando che si tratta di «un provvedimento atteso, che dà ossigeno a più di 4.000 famiglie e diamo atto al Presidente Occhiuto di aver mantenuto un impegno che consente la prosecuzione di un percorso importante», hanno evidenziato la necessità di «dare  dignità al lavoro».

«Servono politiche attive del lavoro – hanno rimarcato –. Serve costruire un futuro per dare speranza alle persone. Bisogna, perciò, sedersi intorno a un tavolo e andare avanti, fino a trovare soluzioni concrete, in un confronto per il quale la Cisl riafferma la propria disponibilità nell’interesse dei lavoratori e delle loro famiglie». (rrc)