CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Parte il progetto All’ombra del Bosco urbano

Parte il progetto “All’ombra del Bosco urbano”. Molta strada è stata fatta da quel maggio di due anni fa quando nella sala giunta di Palazzo Bianchi fu sottoscritto, nell’ambito dei Beni Comuni, il patto di collaborazione tra Comune e Associazione “Auser Corigliano” per la rigenerazione e cura dell’area verde in via Alcide De Gasperi a Corigliano. Presenti all’apertura dello spazio verde in città, le massime cariche istituzionali, il sindaco Flavio Stasi, il vicesindaco Maria Salimbeni, Cosimo Esposito, presidente dell’Auser Corigliano e diversi rappresentanti della società civile e del volontariato

«I Patti di collaborazione sono una scommessa – ha dichiarato il vicesindaco Maria Salimbeni con delega alla valorizzazione del patrimonio – un patto di fiducia tra l’amministrazione e i cittadini per recuperare, rendere attivi, vivaci e belli luoghi che sembravano persi».

Forti della convinzione che i cittadini avrebbero collaborato con entusiasmo alla cura dei beni comuni l’amministrazione ha investito sul potenziamento degli uffici e sulla creazione di uno apposito per i Beni Comuni che lavora insieme ai cittadini proprio per recuperare e migliorare il contesto urbano della città di Corigliano-Rossano.

«Un lavoro capillare e sommerso – ha rimarcato ancora una volta il vicesindaco – anche rivolto ad acquisire al patrimonio comunale spazi e terreni ceduti a seguito di lottizzazioni, spesso con procedure non definite, che mira alla valorizzazione del patrimonio comunale ma, soprattutto, a migliorare la qualità di vita dei cittadini»

Presenti anche l’architetto Rosa Assunta Matteo, progettista del patto di collaborazione, il dirigente dell’istituto d’istruzione superiore (Iis) “Ettore Majorana”, Saverio Madera, il dirigente del Polo Liceale di Rossano, Antonio Franco Pistoia, il segretario del comprensorio Cgil, Giuseppe Guido, e Marco Clementi, Amico del Bosco Urbano. L’istituto comprensivo “Erodoto”, inoltre, ha allietato il pubblico con un concerto offerto dai docenti di musica, insieme ai ragazzi dell’istituto comprensivo “Don Bosco di Cantinella”, mentre è stato offerto un buffet realizzato dall’istituto d’istruzione superiore (Iis) “Ettore Majorana”.

«Migliorare la qualità della vita della comunità significa tante cose, anche recuperare spazi urbani e restituirli ai quartieri ed alla città. Quando si raggiunge questo obiettivo attraverso la collaborazione con il tessuto sociale della città, è ancor più bello. Grazie al Patto di Collaborazione con Auser, – queste le dichiarazioni del primo cittadino Stasi – ieri abbiamo restituito un’area dello Scalo di Corigliano alla comunità: da domenica il “bosco urbano” in via Alcide De Gasperi, recuperando e realizzando una vecchia idea progettuale mai realizzata, grazie ai cittadini ed alle cittadine che hanno prestato il proprio impegno, è realtà. Un grazie particolare a tutti i sostenitori del progetto e, soprattutto ai giovani che hanno dato un contributo prezioso di idee e bellezza. C’è ancora tanto da fare, ma tanto stiamo facendo». (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Domani, sabato 9 marzo, “rinasce” la Biblioteca De Luca

Domani, sabato 9 marzo alle opre 16, in via Santi Pietro e Paolo a Corigliano, dopo anni di chiusura, tornerà a vivere la nuova biblioteca Carmine De Luca.

Un luogo aperto alla città, con un focus su bambini e ai ragazzi, un luogo non solo dove andare a prendere dei libri, ma dove fermarsi, sedersi comodamente, pensare, accendere la fantasia, sentire parole nuove, crescere attraverso l’incantesimo e la bellezza della scrittura.

Per l’occasione è prevista la presenza del sindaco Flavio Stasi, dell’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi, di Vincenzo Piro, presidente della Fondazione De Luca, di don Tonino Longobucco, sacerdote della diocesi di Rossano-Cariati, di Giovanni Pistoia e Susanna Capalbo, già presidenti della Fondazione De Luca, di Carla e Francesca De Luca, familiari di Carmine De Luca.

Al momento più strettamente istituzionale seguiranno una serie di eventi di intrattenimento con accoglienza e animazione per i più piccoli. Sempre nella stessa giornata sarà presentata la piattaforma MediaLibraryOnLine – Mlol, la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale. Ad oggi le biblioteche aderenti sono oltre 6500 in tutte le regioni d’Italia e in 25 paesi stranieri.

La biblioteca Carmine De Luca è una biblioteca per bambini e ragazzi, che nasce nel quartiere San Francesco nello scalo di Corigliano, chiusa da più di dieci anni e che oggi torna a vivere, Si sono rinnovati totalmente i locali, rendendoli gioiosi e a misura di bambino, in locali totalmente rinnovati, rendendoli gioiosi e a misura di bambino, grazie al lavoro dell’amministrazione comunale e della Fondazione De Luca.

La biblioteca nasce dal sogno di Carmine De Luca, coriglianese, trapiantato a Roma, autore della più importante letteratura per l’infanzia pubblicata in Italia, “rodarologo eminente”, come lo definisce Mario Di Rienzo, responsabile del “Centro studi Gianni Rodari” di Orvieto, venuto a mancare alla fine degli anni ’90.

È stato per anni una figura di rilievo del panorama culturale italiano, giornalista, autore di numerosi articoli sull’Unità, responsabile della importante casa editrice Editori Riuniti, figura apicale della rivista Riforma della Scuola, insieme a Tullio De Mauro. Nata su impulso degli amici di Carmine De Luca e dell’allora amministrazione comunale, la biblioteca si è retta sull’impegno di alcuni volontari e del fondatore e presidente, Giovanni Pistoia. Nel tempo si è ridimensionata fino alla chiusura.

Oggi riapre e si rinnova radicalmente, diventando un servizio di eccellenza in Calabria, e realizzando pienamente l’idea iniziale.

Sarà la prima biblioteca a Corigliano-Rossano totalmente a scaffale aperto; ci si potrà liberamente aggirare per gli scaffali, curiosare e scegliere il libro che cattura l’attenzione. Per la prima volta sarà aperta dal martedì al sabato e un giorno su due anche di mattina, grazie ad un accordo stipulato tra amministrazione e Fondazione che prevede anche un costante aggiornamento del patrimonio librario. Sarà una biblioteca all’avanguardia in Calabria: è stato, infatti, fortemente implementato e modificato il patrimonio librario, che consta di oltre 4000 libri, rendendolo specifico per bambini e ragazzi.

Questo lavoro, unito a un patrimonio già importante, fa già oggi della De Luca la seconda biblioteca per ragazzi più fornita in Calabria. Tra gli scaffali anche una ricca e fornita collezione di fumetti, di classici, di testi di cultura locale e di pedagogia per rispondere alle esigenze dell’utenza primaria dagli 0 ai 16 anni ma anche oltre.

«Sono profondamente felice e orgogliosa del lavoro che, come Amministrazione Comunale, abbiamo portare a termine con la Fondazione de Luca per ridare vita a questo prezioso luogo che sarà messo a disposizione dell’intera comunità – commenta l’assessore alla Cultura, Alessia Alboresi – un luogo completamente rinnovato, non solo negli arredi ma anche nella possibilità di fruizione da parte dell’utenza, con nuove aperture, anche il sabato». (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Impresa al femminile, Amarelli protagonista a Napoli

Lunga intervista andata in onda sull’emittente campana Eduardo Tv, all’Alfiere del Made in Italy e presidente del Museo della Liquirizia, Pina Amarelli, tra le straordinarie donne del sud chiamate a raccontare, il proprio percorso professionale ed imprenditoriale, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne.

«La plurisecolare esperienza imprenditoriale e familiare Amarelli ha contribuito a scrivere pagine di emancipazione femminile – ha detto Amarelli – Negli anni ’80 non c’erano donne alla guida di un’impresa. La nascita dell’Università della Calabria ha cambiato ulteriormente il volto della Calabria. Oggi, il patrimonio di intelligenze e professionalità è immenso e trova la sua espressione in tutti i settori. L’invito ai giovani è quello di sfruttare la bellezza di questo territorio, di investire nella propria terra e di non emigrare».

Sempre nell’ambito di questa ricorrenza oggi, venerdì 8 marzo, Pina Amarelli parteciperà a Napoli a due diversi appuntamenti.

Il primo, ospitato a Palazzo Reale, sede del Circolo nazionale dell’unione, tratterà del Canto lirico e dell’emancipazione della donna. Il recital di canzoni napoletane sulla figura femminile eseguite dal soprano Marilena Gaudio vedrà l’introduzione di Pina Mengano Amarelli.

Donne e prospettive di uguaglianza. È, invece, il tema del secondo appuntamento che ospitato dall’Istituto Nazionale Tumori Int Pascale raccoglierà le testimonianze di donne sui temi della sanità, della scienza, della cultura, del diritto e della parità di genere. Donne e imprenditoria: esiste una leadership al femminile? è, in particolare, l’interrogativo al quale risponderà Pina Amarelli. (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Gli studenti del Majorana incontrano Cannavacciuolo

Gli studenti dell’istituto Majorana di Corigliano-Rossano, insieme ai colleghi degli istituti dell’enogastronomica e dell’ospitalità alberghiera di tutta Italia, hanno avuto la possibilità di assistere ad una speciale intervista allo chef Antonino Cannavacciuolo, giudice di Masterchef e temutissimo conduttore di Cucine da incubo.

Promosso da InCibum, la Suola di alta formazione gastronomica, l’evento ha visto protagonista lo chef tre stelle Michelin e volto noto di numerosi food show televisivi. Si è trattato di un dialogo condotto da Paolo Vizzari finalizzato ad arricchire ed ampliare le prospettive future dei giovani aspiranti chef e pasticcieri.

«Noi – ha detto Cannavacciuolo durante il faccia a faccia – siamo la fine della filiera; dietro c’è tutta una storia di persone e di cose. Se non c’è la passione, la cucina è amara».

Dall’importanza del viaggio e della scoperta al ruolo importantissimo di chi lavora nel settore, l’unico che può garantire continuità in un modo sempre più digitale. Dalla sostenibilità alla lotta agli sprechi e alla battaglia per la riduzione della plastica, passando dalla manualità del cibo che dà energia e che esprimono tempo e stagionalità. Sono, questi, alcuni dei messaggi emersi dal confronto dello chef.

«Dare la possibilità agli studenti ed alle studentesse di avvicinarsi tanto alle storie mediatiche dei grandi chef stellati, quanto a quelle più piccole degli artigiani della terra come facciamo ogni giorno nella nostra Scuola, può e deve aiutare ad alimentare nei futuri professionisti della ristorazione e dell’accoglienza, maggiore consapevolezza ed orgoglio rispetto al patrimonio identitario e di biodiversità ereditato. Può aiutare a stimolare un maggiore spirito critico rispetto allo stesso fenomeno globale dei programmi e show televisivi dedicati al cibo. Perché il percorso da privilegiare deve restare quello della filiera e della qualità di produzioni, trasformazioni ed interpretazioni, quello della stagionalità, dell’autenticità, dell’identità, quello del merito e non soltanto quello soltanto della fama».

È quanto dichiara il dirigente scolastico Saverio Madera esprimendo soddisfazione per l’importante opportunità offerta anche agli studenti del quinto anno del Majorana. (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Per l’8 marzo musei gratis per le donne

L’8 marzo a Corigliano-Rossano ci saranno visite gratuite per le donne ai musei cittadini. Il programma prevede alle ore 15 ingresso gratuito e visita guidata al Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”; alle ore 16:30: ingresso gratuito e visita guidata al Museo Diocesano e del Codex e alle 18 ingresso gratuito e visita guidata alla Mostra “Leonardo – dai progetti alle Macchine” presso il Castello Ducale.

L’8 marzo si celebra la Festa della Donna. Quella di “festa”, tuttavia, non è propriamente la denominazione corretta: l’8 marzo, infatti, è riconosciuto ufficialmente come Giornata internazionale della donna, una definizione che vuole sottolinearne gli aspetti sociali a scapito di quelli meramente mondani.

La giornata è stata istituita per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche raggiunte dalle donne, ma anche le discriminazioni di cui sono state e sono ancora oggetto nel mondo. L’amministrazione comunale per quest’anno, in virtù dell’accordo all’accordo di rete per la promozione dei musei, ha deciso di fare dell’evento un momento di approfondimento culturale, conoscenza della città e del nostro patrimonio artistico e culturale, offrendo a tutte le donne, l’ingresso gratuito con visite guidate nei musei cittadini.

Si parte dal Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, uno dei più prestigiosi musei d’impresa d’Italia, attraversando il Museo Diocesano e del Codex, custode del prezioso Codex Purpureus Rossanenis, riconosciuto dall’Unesco patrimonio mondiale dell’Umanità, fino alla scoperta della Mostra “Leonardo – dai progetti alle Macchine” al Castello Ducale.

È gradita la prenotazione. Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”: 0983/511219; Museo Diocesano e del Codex: 0983/525263 – 340 475 9406; Castello Ducale: 0983/81635.

del Codex: 0983/525263 – 340 475 9406; Castello Ducale: 0983/81635

Sempre l’otto marzo, nelle sale dell’ex delegazione comunale nello scalo di Rossano sarà presentato il libro “La libertà di essere, di esprimersi” di Adriana Patrichi, tra racconto, saggio e denuncia (Apollo Edizioni, prefazione di Maurizio Alfano). Adriana da cittadina extracomunitaria si è messa al servizio dei più deboli, come attivista dei diritti in genere e delle donne romene in particolare. Diverse le iniziative intraprese in tal senso e oggi impegnata con Action Aid nei progetti Bright e Sweet. Rumena di nascita, castrovillarese di adozione, dedica questo suo volume alle sue due figlie, Andra e Jiulia affinchè «possano vivere in un mondo senza confini fisici e mentali».

Saranno presenti l’assessore alle Politiche di genere, Alessia Alboresi, Maurizio Alfano e le rappresentanti di Donne leaders di Comunità.

«L’8 marzo rappresenta una occasione per riconoscere le sfide che ancora abbiamo davanti e rilanciare il nostro impegno per affrontarle – afferma l’assessore Alessia Alboresi – La discriminazione di genere danneggia tutti. Vorrei che questa giornata diventasse un appello all’azione per accelerare la piena partecipazione e leadership delle donne, per combattere contro abusi e violenza, sfruttamento sessuale riaffermando l’impegno nella tutela e promozione dei diritti delle donne, dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile e la lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere». (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Allarme di Otto torri sul pesce di Schiavonea

Otto torri sullo Jonio denuncia ciò che accade al Mercato ittico di Schiavonea. «La stragrande maggioranza del pesce fresco e di qualità che ogni giorno passa dal Mercato ittico di Schiavonea, pescato dalle decine e decine di imbarcazioni di una delle più grandi e storiche marinerie del Sud Italia, prende poi sistematicamente altre vie per approdare purtroppo nelle pescherie, nei menù della ristorazione e sulle tavole di altre regioni d’Italia. Succede a Corigliano-Rossano ed è più grave per la presenza nella terza città della Calabria di un porto, di una marineria e di un mercato ittico di tutto rispetto. Ma il copione è lo stesso quasi ovunque in Calabria, che è una penisola sì, ma di montanari forse, di oicofobici sicuramente».

È quanto ha dichiarato Lenin Montesanto, direttore della storica associazione europea Otto torri sullo Jonio, intervistato nel corso del format Mediterraneo, l’appuntamento del Tgr con l’attualità internazionale, con i popoli, la storia, la cultura, i volti del mare dedicato questa settimana anche ad Atene, all’emergenza idrica in Spagna e a Marrakech.

«Quanto accade col Mercato ittico di Schiavonea – continua Montesanto – rappresenta una delle istantanee più eloquenti di quella che da tempo andiamo ormai denunciando come la gravissima oicofobia dei calabresi. La prova: salvo eccezioni rarissime e lodevoli, non c’è ristorante o trattoria locale che, invece della bellezza e della qualità dei pesci protagonisti nell’ottimo servizio nazionale di Pasqualino Pandullo, non proponga e promuova fisso nei propri menù quell’intoccabile, pessimo salmone nord europeo, notoriamente allevato nelle sue stesse feci; oppure quei famosissimi gamberoni sudamericani che, congelati e scongelati, fanno ogni settimana il giro del mondo o, ancora, quei finti e putrefatti crostacei e molluschi di dubbia provenienza asiatica, fatti sempre passare per freschi e locali nelle fritture di plastica che non mancano mai».

«Siamo – continua – agli antipodi dell’educazione e della sovranità alimentare, ma anche dell’economia circolare e di quello sviluppo eco-sostenibile e durevole di cui parlano ogni giorno politica ed istituzioni. Ed esattamente come accade purtroppo in tutti gli altri settori dell’agricoltura biologica e di qualità della nostra terra, prima in Europa per biodiversità, restiamo paradossalmente tutti vittime di quell’assenza grave di consapevolezza identitaria che continua a produrre quella sudditanza e quella emigrazione volontaria che a noi non piace affatto definire fuga dei cervelli».

«Così come facciamo con Otto Torri sullo Jonio ormai da oltre 25 anni – ha proseguito il direttore di Otto torri, annunciando l’ufficializzazione a breve di un nuovo, importante progetto culturale dell’associazione per contrastare la diffusa maleducazione alimentare regionale – continueremo a fare sensibilizzazione, comunicazione e anzi tutto provocazione».

«Con un assillo ed una missione: contribuire a far capire anzi tutto ai calabresi – ha concluso Montesanto – che così come per tutto il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico, anche preferire il pesce fresco, di stagione, autentico e di grande qualità dei nostri mari, facendolo mangiare sin da subito ai bambini a casa ed esigendo che entri nelle mense scolastiche ad esempio, aiuterà a riappropriarsi della propria storia e identità, aiuterà tutti a star meglio in salute ed a ridurre ad esempio la spesa sanitaria ed, infine, contribuirà anche a fare di questa terra una destinazione turistico-esperienziale attrattiva tutti i mesi dell’anno anche per la sua proposta culturale e gastronomica marinara, oltre il cliché di un mare i cui prodotti restano però vergognosamente latitanti, soprattutto d’estate».

Andato in onda nei giorni scorsi su su Rai 3, nel corso dello speciale dedicato per 8 minuti al Mercato ittico di Schiavonea, al momento dell’asta e al ritorno delle barche nel porto, sono intervenuti tra gli altri il Commissario della Stella Maris Tonino Fusaro e gli imprenditori ittici Pasquale Caccuri e Gianfranco Scorza. La trasmissione può essere rivista integralmente all’indirizzo https://www.rainews.it/tgr/rubriche/mediterraneo/video/2024/03/TGR-Mediterraneo-del-03032024-127dc327-b840-41bc-8039-2b68794e6579.html (rcs)

Doppio appuntamento con lo spettacolo “Il giocattolaio” a Crotone e Corigliano-Rossano

Il teatro scorre sulle sponde dello Jonio. Lo spettacolo “Il giocattolio” andrà in scena in una doppia data che lo vedrà domani, 5 marzo, alle ore 20.30, al Teatro Apollo di Crotone e mercoledì 6 marzo, alle ore 20.30, al Cinema Teatro Metropol di Corigliano-Rossano, nell’ambito delle due rassegne di prosa “Crotone… Voglia di Teatro” e “L’Altro Teatro – On Stage Metropol”, ideate da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno.

Si tratta di un emozionante thriller psicologico ricco di tensione e suspence, pieno di colpi di scena che costringeranno lo spettatore a seguire tutta la vicenda col fiato sospeso che vede protagonisti Francesca Chillemi e Kabir Tavani.

“Il giocattolaio”, tratto da uno dei più famosi romanzi thriller di Gardner McKay (Toyer), è uno spettacolo intenso, di grande attualità, con un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine delle persone a mentire e a cambiare psicologicamente quando si è mossi da forti emozioni, soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili. Affronta il tema della violenza fisica e piscologica, aiutando a riconoscerne i segni.

Narra la storia un serial killer, soprannominato “Il Giocattolaio”, che prende di mira le donne, pur decidendo di non ucciderle. Egli – Kabir Tavani – le seduce e le lobotomizza con molta destrezza, abbandonandole a un destino atroce: le rende bambole viventi, immobilizzate su una sedia a rotelle e disponibili ad ogni suo desiderio. Proprio sul caso di queste terribili aggressioni sta indagando Maude – interpretata dall’attrice Francesca Chillemi – una giovane psicologa criminale, da poco trasferitasi in un cottage isolato alla periferia di Los Angeles.

Una notte un motociclista bussa alla sua porta per chiedere di poter usare il telefono. Che sia proprio lui il terribile Giocattolaio? Tra i due si sviluppa un rapporto molto ambiguo, nel quale i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa.

«Forse riconosciamo nell’altro la follia che appartiene e a noi… e ce ne innamoriamo – racconta il regista Enrico Zaccheo – Il Giocattolaio è un thriller dell’anima, lo spettatore sarà voyeur e sarà giudice di sorprendenti capovolgimenti che svelano la profonda umanità e la fragilità dei protagonisti. Ma… siamo certi che la nostra vita sia poi così diversa?».

È uno spettacolo forte, fatto di racconti, confidenze, che spinge lo spettatore a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purché ci faccia comodo; sulla capacità di perdonare immediatamente e sul bisogno di andare avanti; sul compromesso e sul nostro desiderio di andare a letto col nostro carnefice; sulla nostra bassezza morale, sulla perdita dell’istinto e di ciò in cui credevamo più profondamente; sulla nostra capacità di assorbire l’orrore pensando che un crimine sia tale solo se succede a noi; sugli orribili crimini che noi stessi commettiamo e che sono tali non perché succedano, ma perché li conosciamo e giriamo pagina. (rcs)

ALTA VELOCITÀ FS, IL NODO PRAIA-TARSIA
RICHIEDE UNA SOLUZIONE DI FUNZIONALITÀ

di FLAVIO STASI – Ci sono conti che il nostro territorio deve chiudere, altri che deve riaprire. Di certo è giunto il momento di riaprire quello della storica dimenticanza delle Ferrovie, intese come di mezzo di trasporto e come società, nei confronti dello ionio: un conto amarissimo a carico dei cittadini.

La prova dell’esistenza di tali dimenticanze si riscontrano anche in alcuni episodi di queste settimane. In primis la chiusura della linea per i lavori di elettrificazione che vengono fatti da giugno a settembre: perché non farli solo a Ferragosto, Pasqua e Natale?

Lungi da noi voler ritardare questi importantissimi lavori, ma è evidente come l’enorme problema della mancata elettrificazione della ferrovia ionica non risentirebbe troppo dell’attesa di ulteriori tre mesi (evitando la chiusura estiva) alla luce dei trent’anni di ritardo con i quali questa opera viene presentata.

Oppure si pensi alla enorme difficoltà che si sta facendo per riuscire a non far perdere una misera coincidenza per il Sibari-Bolzano: tragicomico.

Lo dico col massimo rispetto per tutti coloro che lavorano nelle ferrovie, a tutti i livelli: il problema non credo sia la serietà di tecnici ed amministrativi, bensì la percezione del problema e del territorio da parte delle strutture politico-aziendali che sono convinte, da decenni, che lo ionio non sia una cosa che li riguardi, come se fossimo in un’altra nazione o continente.

La vicenda della Praia-Tarsia rappresenta la proiezione più autentica di tale difficoltà, aggravata dal patologico silenzio tombale di una intera rappresentanza territoriale che mi auguro sia inconsapevole di ciò che significherebbe, per il futuro della nostra terra, l’estromissione della Valle del Crati dal percorso della Alta Velocità, quindi l’abbandono del nodo di Tarsia.

È un processo di marginalizzazione e “contenimento barbarico della spesa” che avevano provato ad innescare anche sulla Statale 106, quando solitariamente (purtroppo) mi opposi ad un progetto da 300 milioni di euro che prevedeva un’idea progettuale da deserto atomico, sul quale, ovviamente, il Comune diede un inaspettato (per loro) parere sfavorevole.

Ciò che temo non sia chiaro agli altri amministratori, anche di livello extra-comunale di tutti gli schieramenti e di altri territori, a partire da quelli più meridionali, è che questa vicenda segnerà la mancata realizzazione della Alta Velocità in Calabria, che sarà trasformata in una “rabberciata” alla linea tirrenica.

Del resto, sotto il profilo strettamente “contabile”, il fatto che gran parte della Provincia di Cosenza, nel caso di cancellazione della Praia-Tarsia, continuerà serenamente a preferire altri mezzi di trasporto piuttosto che impiegare un’ora e mezza per raggiungere la stazione AV più vicina, consentirà a Rfi di poter dire che il bacino di utenza non giustifica l’investimento, senza alcun vantaggio per il tirreno e con buona pace di Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza.

Sono profondamente convinto che si tratti di un errore di carattere strategico sul quale la Regione Calabria ed il Ministero debbano quanto meno aprire un confronto, non solo perché quest’area della Calabria ha diritto ad essere collegata come qualsiasi area del resto d’Europa, ma soprattutto perché, se messa nelle condizioni di poterlo fare, può dare un contributo importante al Paese.

Si affronti il tema del nodo di Tarsia, scevri da condizionamenti di carattere politico, non attraverso delle sterili (ed anche poco credibili) criticità di carattere tecnico – che non sarebbero certamente diverse per altri tracciati – ma con una visione strategica dello sviluppo della nostra terra e sono certo che convergeremmo tutti sullo stesso tracciato: noi siamo pronti al confronto. (fs)

[Flavio Stasi è sindaco di Corigliano Rossano]

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – La diocesi dà il via agli esercizi spirituali itineranti per laici

Venerdì 1 marzo alle ore 16 nel salone parrocchiale di Santa Maria ad Nives di Schiavonea inizierà una tre giorni di esercizi spirituali itineranti per laici. L’Arcidiocesi di Rossano Cariati vuole offrire così l’opportunità a tutti coloro i quali desiderano prepararsi alla Santa Pasqua attraverso momenti di preghiera, riflessione e confronto.

Gli altri appuntamenti si terranno il 2 marzo alle 16 parrocchia Divin Cuore Mirto e il 3 marzo ore 16 parrocchia Cristo Re di Cariati. Tutti gli appuntamenti degli esercizi spirituali seguiranno questo schema di programma: ore 16.00 inizio con invocazione allo Spirito Santo; ore 16.10 meditazione; ore 17.00 adorazione, confessioni e silenzio e ore 18.00 Benedizione Eucaristica. Il tema degli incontri sarà la “La liturgia incontra la vita” e gli esercizi spirituali saranno guidati da don Luca Perri vicario episcopale per la liturgia dell’Arcidiocesi di Cosenza Bisignano.

L’idea, formulata dalla Arcidiocesi guidata da S. E. mons. Maurizio Aloise, in collaborazione con l’ufficio liturgico diocesano diretto da don Tonino Longobucco, di andare incontro ai fedeli con una proposta di preghiera e incontro, ben si inserisce nel cammino sinodale che stiamo vivendo, soprattutto in questa fase, definita “sapienziale” che come ha indicato la Cei nelle sue linee guida «ha il compito di individuare le scelte possibili», focalizzandosi non su «che cosa il mondo deve cambiare per avvicinarsi alla Chiesa, ma su «che cosa la Chiesa deve cambiare per favorire l’incontro del Vangelo con il mondo». (rcs)

CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Autismo, giovedì 29 febbraio si presentano le attività del Centro polivalente

Giovedì 29 febbraio alle ore 11.30 al Centro diurno Il Sorriso, nell’area urbana di Rossano, verranno presentate le attività del centro polivalente per giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico e altre disabilità con bisogni complessi. Il progetto sta coinvolgendo 10 persone di età compresa tra i 14 ed i 40 anni e residenti nei territori delle macro-aree di Acri, Trebisacce e Cariati.

È quanto fa sapere Lorenzo Notaristefano, presidente della cooperativa sociale I Figli della luna alla quale il Comune capo ambito di Corigliano–Rossano ha affidato la gestione di questo importante servizio promosso in partenariato con l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Insieme al vicepresidente Marilena Prezzo, al consigliere Francesca Prezzo ed ai soci Antonella Celestino, Antonio Simone, Dora Quadro e Margherita Quadro, Notaristefano esprime soddisfazione per i primi risultati che l’importante opportunità che viene offerta ai destinatari e a coloro che quotidianamente se ne prendono cura, familiari e caregiver, sta facendo registrare.

All’evento di presentazione interverranno il supervisore Analista del comportamento Rbt (Registered behavior technician) Cristian Troiano che dopo l’incontro avvierà le valutazioni di controllo con i ragazzi ammessi al progetto, la neuropsichiatra infantile Asp Domenica Puntorieri, la coordinatrice del progetto per la disabilità con bisogni complessi Antonella Celestino, i tecnici Aba, le educatrici, i genitori e gli utenti ammessi e, in collegamento video, Elena Zanfroni, docente all’Università Cattolica di Milano e coordinatore del Cedisma, con cui I Figli della luna collaborano per il progetto.

Il Cedisma è il Centro studi e ricerche sulla disabilità e marginalità dell’Università Cattolica che si occupa di questi due grandi temi della società di oggi, con percorsi formativi e tanta ricerca sul campo. Ha sede a Milano, ma segue progetti per le scuole, enti, istituzioni, associazioni, aziende in tutta Italia e all’estero.

L’azione messa in campo dalla Regione Calabria, cabina di regia di tutti i centri polivalenti, è quella di realizzare azioni di welfare territoriale per la disabilità, in un’ottica di revisione del paradigma di presa in carico, storicamente basato su un sistema di erogazione di prestazioni sanitarie e sociali standardizzate, a favore di percorsi personalizzati che incidano sui determinanti sociali della salute della persona, nell’ambito dell’abitare, della socializzazione e affettività, dell’apprendimento, della formazione e del lavoro.

Favorire percorsi personalizzati di inclusione sociale, volti alla capacitazione della persona in condizione di disabilità, alla valorizzazione e sviluppo delle competenze, al potenziamento delle autonomie e delle capacità di autodeterminazione, al miglioramento della qualità della vita. Promuovere e definire politiche life-long e afferenti ai diversi livelli di servizi, scolastici, sanitari, sociali, del lavoro, con il protagonismo attivo delle persone in condizione di disabilità e delle loro famiglie. Sostenere attività finalizzate alla piena partecipazione alla vita sociale e di comunità, con azioni di promozione di un approccio di welfare di comunità che supporti il progetto di vita della persona e contemporaneamente attivi processi generativi della comunità di riferimento. (rcs)