A Montalto festeggiato il fondatore degli Ardorini, il venerabile don Gaetano Mauro

di FRANCO BARTUCCIIl venerabile don Gaetano Mauro è stato festeggiato, a cura dell’Associazione dei “Collaboratori Ardorini” della comunità di Montalto Uffugo, nell’anniversario del 136° anniversario della nascita, presso l’Istituto don Bosco, dove si è svolta un’assemblea degli iscritti che hanno proceduto alla elezione della presidente Nella Mazzuca e relativo consiglio, che dovrà essere sottoposto ad approvazione dell’Associazione nazionale.

L’assemblea è stata presieduta dal Superiore Generale degli Ardorini, padre Salvatore Cimino, che ha sintetizzato ai partecipanti della riunione assembleare gli obiettivi e la finalità della stessa Associazione che dovrà stimolare nella comunità montaltese e dell’hinterland la conoscenza e la spiritualità religiosa quanto la missione Ardorina, soprattutto nelle nuove generazioni prendendo consapevolezza delle virtù eroiche riconosciute lo scorso anno da Papa Francesco al Decano don Gaetano Mauro.

L’Associazione, che ha raccolto finora nell’area di Montalto e paesi vicini, tipo San Vincenzo La Costa, 24 iscritti ci si augura che possa crescere come tanti di più – ha detto il Padre Superiore – sono i devoti sparsi sul territorio ed in Calabria, come in Italia ed in altri Paesi del Mondo, dove sono operative le case religiose gestite dai Padri Ardorini (Canada, Colombia, Tanzania, India). Ovunque sono presenti le case degli Ardorini vanno costituendosi le Associazioni dei “Collaboratori Ardorini”, che il prossimo 25 aprile 2024 una vasta rappresentanza si ritroveranno a Montalto Uffugo, presso la Casa Madre, per celebrare la loro assemblea generale.

Tra gli obiettivi dell’Associazione “Collaboratori Ardorini”, per la quale sarà predisposta a breve la documentazione idonea ad ottenere dalla Prefettura di Cosenza il riconoscimento civile, si prepara un tempo di incontri spirituali, almeno annuale, e di socializzazione come di formazione religiosa e conoscenza della figura del Venerabile per poterlo portare con la preghiera alla Beatificazione.

All’assemblea hanno preso parte, padre Antonio De Rose, già Superiore Generale degli Ardorini e monsignor Gianfranco Todisco, vescovo emerito di Melfi Rapolla Venosa e missionario Ardorino in Honduras, entrambi cresciuti alla scuola di formazione del decano don Gaetano Mauro, che hanno portato il loro contributo di testimonianza e conoscenza del Venerabile.

L’assemblea si è conclusa con dei momenti di preghiera nella Chiesa di San Francesco di Paola di fronte il sepolcro contenente i resti mortali del Venerabile don Gaetano Mauro e con la celebrazione della Santa Messa ad opera del superiore generale, padre Salvatore Cimino, e di mons. Gianfranco Todisco, che nell’omelia ha rinnovato la sua gioia e attaccamento al padre fondatore degli Ardorini, uomo e sacerdote saggio ed umile nello stesso tempo capace di svolgere in nome di Cristo la sua missione di formatore missionario di amore e di pace. (fb)

La Calabria ha un nuovo Venerabile: è Don Gaetano Mauro

di FRANCO BARTUCCI – La Calabria ha un nuovo Venerabile sulla via della Beatificazione e Santificazione. Stiamo parlando di Don Gaetano Mauro, fondatore dei Pii Operai Catechisti Rurali, chiamati Ardorini, con la casa madre a Montalto Uffugo, dove creò l’Istituto Don Bosco.

Nato a Rogliano il 13 aprile 1888 venne ordinato sacerdote il 14 luglio 1912 nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria della Sanità di Portapiana a Cosenza, da S.E. Mons. Salvatore Scanu, Vescovo di San Marco Argentano. Nello stesso anno viene ricevuto in udienza dal Santo Padre San Pio X. Il 24 novembre 1914 viene nominato Parroco di Santa Maria Assunta, Decano della Colleggiata della Serra di Montalto Uffugo, dove sviluppa tutta la sua opera missionaria fino alla data della sua morte avvenuta il 31 dicembre 1969; dove incontra ed assiste spiritualmente la giovane Elena Aiello (nota come la monaca santa) per l’intero percorso di suora e poi madre fondatrice della Congregazione delle Suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, oggi celebrata sugli altari come Beata.

Sarà ricevuto in udienza dai Papi Pio XI (29 maggio 1922), Pio XII (12 giugno 1939), Giovanni XXIII (2 maggio 1959) che lo nomina Antistitem urbanum seu Proelatum Domesticum, Paolo VI (27 aprile 1964 – 30 aprile 1966) che lo ha spronato a proseguire la sua opera missionaria oltre che in Italia anche all’estero.

Tanto è vero che in quello stesso anno inviò un padre Ardorino negli Stati Uniti ed in Canada, dove oggi nella città di Toronto hanno una casa per la creazione di una comunità con due parrocchie. Oggi gli Ardorini oltre che in Canada hanno le loro case in Colombia, India e Tanzania.

Dopo la sua morte avvenuta il 31 dicembre 1969 vengono avviate dai Padri Ardorini tutte le procedure necessarie per avviare un processo diocesano per la causa di canonizzazione, la cui apertura avviene il 9 maggio 2002 con la chiusura dieci anni dopo nel 2012 nella Chiesa di San Francesco di Paola in Montalto Uffugo.

Papa Francesco il 19 gennaio 2023, con decreto Pontificio, ha riconosciuto a don Gaetano Mauro il titolo di Venerabile ed il grado eroico delle Virtù. Tale documento è stato presentato nel pomeriggio di sabato 14 ottobre 2023 nella Cattedrale di Cosenza, dove si è svolta una solenne cerimonia religiosa, presieduta dall’Arcivescovo di Cosenza Bisignano, Mons. Giovanni Checchinato, alla presenza del clero cosentino, numerosi fedeli provenienti dalle parrocchie di Montalto Uffugo, Rogliano, Cosenza, San Vincenzo La Costa e Petilia Policastro, rappresentati anche dai rispettivi sindaci o delegati; nonché da diversi padri Ardorini con accanto il Superiore Generale, padre Salvatore Cimino; mentre erano pure presenti i Vescovi Todisco, Milito e Bonanno, che hanno partecipato alla concelebrazione della Santa Messa con l’Arcivescovo Mons. Giovanni Checchinato.

A dare inizio alla cerimonia è stato il Postulatore del processo di canonizzazione, padre Francesco Maria Ricci, priore della Provincia Romana dei Domenicani, che dopo aver letto i vari passaggi della vita di don Gaetano Mauro, riportarti nel Decreto sulle Virtù Eroiche, si è avviato verso la conclusione della lettura del documento nel quale si afferma: «Aderendo profondamente alla volontà divina, abbracciò con generosità le sofferenze valorizzando il dolore e facendone una componente di fecondità spirituale fondamentale». Aveva fatto suo e viveva il motto: «Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutto il resto vi sarà dato in sovrappiù”, operando concretamente per l’attuazione dei principi di giustizia sociale a favore dei meno abbienti».

Dopo aver citato le varie date di espletamento del processo, la cui Positio venne sottoposta all’esame del Congresso Peculiare dei Consultori Teologici il 2 dicembre 2021, con esito favorevole; i Padri Cardinali e Vescovi, preso atto di ciò nella Sessione Ordinaria del 17 gennaio 2023, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

Tutte queste cose sono state riferite dal Cardinale Prefetto a Papa Francesco, Sua Santità, che accogliendo e confermando i voti del Dicastero delle Cause dei Santi ha dichiarato: «Constano le Virtù teologali, Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le Virtù Cardinali, Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza, e le Virtù annesse, in grado eroico, del Servo di Dio Gaetano Francesco Mauro, Sacerdote diocesano, Fondatore della Congregazione dei Pii Operai Catechisti Rurali».

Decreto che per disposizioni del Sommo Pontefice è stato disposto per la sua pubblicazione e inserito negli atti del Dicastero delle Cause dei Santi in data 19 gennaio 2023.

Della figura del nuovo Venerabile e del suo profilo ne ha parlato nell’ omelia l’Arcivescovo di Cosenza Bisignano, Mons. Giovanni Checchinato, ricordando alcuni aspetti significativi del profilo missionario del Venerabile. «Con il suo modo di sentire e fare si è dedicato agli ultimi del mondo rurale e giovanile – ha detto il Presule – riversando sulle periferie la sua missione, come oggi a distanza di cento anni ci viene ricordato e sollecitato da Papa Francesco. A questa testimonianza attingono oggi i suoi figli».

«Da questo parroco calabrese – ha detto ancora- possiamo imparare la “fantasia pastorale” per portare l’amore di Dio agli uomini del nostro tempo, camminando insieme a loro, senza pregiudizi, coscienti che il Signore stesso cammina accanto a noi e ci viene incontro. Abbiamo un modello di vita sacerdotale ed un testimone che ci mostra le vie di Dio che si intrecciano con i sentieri degli uomini».

Al termine della Messa ha preso la parola il Superiore Generale degli Ardorini, padre Salvatore Cimino, per porgere dei ringraziamenti e saluti a tutti coloro che si sono impegnati nella organizzazione dell’incontro religioso, alle autorità presenti civili e religiose, come al Postulatore del processo, padre Francesco Maria Ricci, sempre più innamorato ed estimatore della figura del Venerabile, don Gaetano Mauro. In pochi minuti, prima della recita di una preghiera collettiva indirizzata a chiedere l’inizio di un percorso finalizzato ad arrivare, attraverso le preghiere e i buoni comportamenti, alla beatificazione del Venerabile don Gaetano Mauro.

«E’ una gioia quella dei Missionari Ardorini – ha detto padre Salvatore Cimino – che vuole essere la gioia di tutti quelli che in un modo o in altro hanno avuto, hanno e avranno la grazia di incrociare il loro cammino con quello di don Gaetano Mauro e che oggi, a partire dalle missioni Ardorine in Italia, Canada, Colombia, India e Tanzania, con cuore grato, accolgono il dono del riconoscimento da parte della Chiesa della eroicità delle virtù cristiane vissuta da questo sacerdote calabrese, conosciuto e riconosciuto come l’apostolo dei giovani e dei contadini». (fb)