REGGIO, UNA VOCAZIONE UNIVERSITARIA
NASCERÀ IL CAMPUS DEL MEDITERRANEO

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Reggio Città Universitaria del Mediterraneo. Un ambizioso obiettivo che vuole porre la Città dello Stretto sempre più protagonista del Mediterraneo nell’ambito della formazione e della cultura, capace non solo di far restare, ma anche attrarre studenti provenienti da tutta Italia, Europa e da tutto il mondo.

Un obiettivo reso possibile grazie ai 4 milioni destinati all’Università Mediterranea con l’emendamento a firma del deputato di Forza Italia, Francesco Cannizzaro e approvato dalla Commissione Bilancio.

Un risultato straordinario, che candida «la nostra città e di conseguenza il mondo universitario calabrese a diventare punto di riferimento nell’attuazione di quanto previsto nel famoso ‘Piano Mattei’», ha detto Cannizzaro, dicendosi orgoglioso di questo emendamento perché consegna a Reggio un altro strumento per il futuro, per proiettare questa città a diventare sempre più baricentrica nel Mediterraneo».

«Ecco perché la denominazione ‘Campus del Mediterraneo’ – ha spiegato – in linea con il territorio e con la sua proiezione geografica. Sarà costruito in centro cittadino, andando non solo a dare nuova linfa a tutto l’indotto, ma soprattutto gettando le basi per rendere Reggio una città più a misura di studente, di giovane».

Ma, cosa più importante, «il campus – ha spiegato Cannizzaro – sarà la chiave di volta per trattenere i ragazzi nella nostra terra e per attirarne altri provenienti da diverse zone d’Italia, d’Europa e del mondo, in linea con l’azione di rilancio dell’Aeroporto dello Stretto che abbiamo attuato, con i numerosi voli internazionali che da qualche mese collegano Reggio al resto del mondo».

«Di fatto – ha continuato Francesco Cannizzaro – con questa operazione abbiamo determinato a tutti gli effetti Reggio città universitaria».

Quello del Campus, infatti, è un progetto ambizioso: «troveranno spazio edifici accademici, residenze studentesche, spazi ricreativi, impianti sportivi, biblioteche, mense, laboratori e aree verdi. Saranno pianificati moderni sistemi di accessibilità e mobilità per le persone con disabilità».

Nell’esprimere il proprio ringraziamento a Cannizzaro per il fattivo impegno nell’affiancare e sostenere il processo di crescita dell’Ateneo reggino e del territorio in generale, il Rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, ha auspicato che la nascente struttura possa aumentare ulteriormente il livello di servizi offerti, nell’ottica di una Reggio Calabria “città universitaria”,  sempre più attrattiva per tutta l’area del Mediterraneo.

Lo stesso Rettore, in continuità con l’attivazione del Polo Formativo Territoriale Sna, ha sottolineato, inoltre, quanto il gioco di squadra istituzionale si dimostri ancora una volta arma vincente per affrontare le importanti sfide che gli obiettivi di crescita e di sviluppo della Mediterranea ci impongono, mettendo nelle migliori condizioni la nostra comunità accademica di traguardare gli obiettivi di eccellenza con una concreta prospettiva di raggiungerli.

Per l’eurodeputata Giusi Princi, si tratta «dell’ennesimo straordinario risultato raggiunto e interviene su cultura e formazione, linfe fondamentali per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio».

«Il ‘Campus del Mediterraneo’, che verrà realizzato nel cuore della città grazie a queste risorse – ha proseguito – sarà certamente un significativo catalizzatore di flussi studenteschi perché non solo offrirà rilevanti opportunità per i nostri giovani ma permetterà anche di attirare studenti provenienti da altre aree dell’Europa e del mondo. Il nuovo campus sarà un eccellente volano per porre in essere partenariati con i paesi dell’Oriente».

«Come Presidente della Delegazione europea per i rapporti con l’Asia Centrale, infatti, mi sto già attivando – ha spiegato l’eurodeputata – con le Ambasciate dei cinque paesi della regione per instaurare collaborazioni tra le università asiatiche e quelle calabresi, in particolare l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Sono già al lavoro, quindi, per tessere relazioni culturali, economiche e commerciali tra i paesi dell’Asia Centrale e la Calabria».

«L’Asia Centrale, a differenza dell’Europa e della Calabria – ha proseguito Princi – è una regione ad alta crescita demografica e con una popolazione molto giovane: promuovere uno scambio accademico con i suoi studenti più meritevoli rappresenta senz’altro un’opportunità di arricchimento perché il nostro territorio sia al centro del Mediterraneo e non solo dal punto di vista geografico. A proposito di Mediterraneo – aggiunge -, sono promotrice dell’Intergruppo parlamentare che sarà a breve formalizzato su Aree costiere, insulari e marittime (SEARICA)».

«Al suo interno – ha concluso – mi impegnerò per far approvare la strategia sulla macro regione mediterranea, già promossa nell’ambito della Conferenza delle Regioni e di cui è Presidente il governatore Occhiuto. Su mia iniziativa, questa strategia è stata supportata tramite raccolta firme da decine di europarlamentari di tutti i gruppi politici e di tutti i paesi dell’area mediterranea».

Per l’Associazione Donne Reggine « un’altra pagina di storia per il futuro di Reggio Calabria è stata scritta. Dare a questa città, a questa provincia, un campus universitario di alto livello equivale ad ergerla ufficialmente a città universitaria; tutt’altro che un semplice appellativo, bensì un’espressione carica di significato e soprattutto di contenuti e concretezza».

«È una iniziativa  – ha spiegato l’Associazione – che porta con sé una strategia ben precisa di rilancio del territorio, in linea con le altre misure concretizzate nel recente passato, vale a dire Aeroporto, Porto, SNA».

«L’emendamento del Campus – ha concluso l’Associazione Donne Reggine – rappresenta un ulteriore tassello nel quadro della Reggio del futuro. Un futuro non lontano, un futuro roseo, che consentirà, ne siamo certe, a tantissimi giovani di restare qui, nella loro terra, ed a tante madri e famiglie, di non perdere i propri figli nella triste fuga di cervelli che ha attanagliato fino ad oggi Reggio e la Calabria».

«La possibilità di studiare a Reggio in un campus moderno e ben attrezzato permetterà a tanti nostri coetanei di restare qui, nella nostra città, per realizzare le proprie aspirazioni professionali e personali: il futuro è qui, nella nostra terra», ha detto il Coordinamento Giovani di Forza Italia, ribadendo come «vogliamo che i giovani calabresi non siano più costretti a scappare per poter studiare, realizzarsi, costruire il loro futuro».

Una iniziativa che va oltre il semplice emendamento: «è un segnale di speranza, di fiducia e di opportunità nuove ai giovani e alla città», ha detto ancora il Coordinamento, sottolineando come «questo campus è solo il primo passo verso una visione di sviluppo che metta al centro i giovani, la ricerca e l’innovazione in ambito formativo».

«La creazione di un ambiente stimolante – ha concluso il Coordinamento – con spazi dedicati allo studio, alla ricerca e alla socializzazione, quale sarà il Campus Universitario del Mediterraneo, costituirà un passo fondamentale in un processo di crescita per Reggio e la Calabria, che contribuirà a ridisegnare il nostro territorio, dando ai giovani le opportunità che meritano». (ams)

REGGIO – Alla Mediterranea open day e “Mediterranea Christmas”

Sono numerosi gli appuntamenti in programma mercoledì 4 novembre all’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Si parte alle 8.30 con l’Open day di Ateneo che, fino alle 14, ospiterà attività dipromozione e diffusione dell’offerta formativa e dei servizi agli studenti.

L’evento, che coinvolgerà l’intera comunità dell’Università Mediterranea, si svolgerà  presso la Cittadella Universitaria, e prevede la partecipazione di oltre 3.500 studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado del territorio regionale, con lezioni interattive, laboratori di didattica innovativa, workshop, seminari tematici e incontri di orientamento trasversale e motivazionale.

L’Open Day proporrà la vita universitaria, con l’interattività tipica delle aule didattiche, ed al contempo presenterà i servizi agli studenti, senza tralasciare le attività culturali, sportive e di intrattenimento che l’Ateneo offre agli studenti.

Nel pomeriggio, dalle 16 alle 21, l’Ateneo apre le proprie porte alla città con la magia del Mediterranea Christmas, un evento gratuito e spettacolare per coinvolgere studenti, famiglie e cittadini, pensato per unire le festività natalizie alle eccellenze accademiche.

L’iniziativa sarà l’occasione per esplorare i Dipartimenti e Laboratori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per conoscere da vicino l’ampia offerta formativa, i progetti innovativi e i numerosi servizi dedicati agli studenti.

L’evento Mediterranea Christmas promette un’esperienza unica, ricca di intrattenimento, arte, cultura e sapori, grazie a un programma straordinario che coinvolgerà visitatori di tutte le età. Tra i momenti più attesi: Esibizione di Chiara Anicito: una performance di grande talento che saprà catturare il cuore del pubblico; intrattenimento con Pasquale Caprì e Benvenuto Marra: comicità e simpatia per risate assicurate.

E, ancora, pazio ritratto con Umberto Giampà: un angolo dedicato all’arte del ritratto, per portare a casa un ricordo speciale. Artisti di strada: spettacoli di giocoleria, danza e magia, che riempiranno gli spazi di energia e creatività. Esperienze di cultura immersiva virtuale: un tuffo nel futuro con tecnologie che permettono di esplorare nuovi mondi e prospettive. Performance musicale con il violinista elettrico Andrea Casta: un’esibizione travolgente che unisce virtuosismo e tecnologia, regalando emozioni uniche. Degustazioni e show cooking: un tripudio di sapori locali in collaborazione con l’Associazione Pasticceri Reggini e l’Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni. E, per finire, una Special Guest a sorpresa aggiungerà un tocco esclusivo all’evento. (rrc)

Inaugurato l’anno accademico alla Mediterranea: Ad Alberto Angela la laurea honoris causa

di SANTINA SANTAMBROGIONell’Aula Magna “Antonio Quistelli” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si è tenuta la Cerimonia di Inaugurazione dell’Anno Accademico 2024/2025, un evento solenne che ha visto la partecipazione di numerose autorità e figure istituzionali.

Momento centrale della giornata è stato il conferimento della Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze Forestali e Ambientali ad Alberto Angela, celebre divulgatore scientifico e volto noto della cultura italiana.

La cerimonia si è aperta con il tradizionale corteo accademico, al termine del quale il Rettore dell’Università, Giuseppe Zimbalatti, ha fatto il suo ingresso accompagnato dallo stesso Alberto Angela. Zimbalatti ha subito preso la parola per ringraziare le autorità presenti e introdurre i temi centrali dell’incontro. Un momento di grande rilievo è stato affidato a Marco Poiana, direttore del Dipartimento di Agraria, il quale ha illustrato le motivazioni che hanno portato all’assegnazione del prestigioso riconoscimento ad Angela, sottolineando il suo costante impegno nella valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.

Il Rettore ha poi delineato un quadro dell’attuale situazione universitaria, ponendo particolare attenzione alle infrastrutture e alle nuove sfide che l’Ateneo intende affrontare con l’introduzione di un nuovo corso di laurea triennale in ingegneria meccanica. Ha inoltre fatto un excursus sulla crescita dell’Università Mediterranea, evidenziando i risultati raggiunti e un breve resoconto riguardo i cambiamenti nel corso dei suoi tre anni di rettorato.

A seguire, sono intervenuti Marcello Spagnolo e Giuseppe Bombino, che hanno aggiunto ulteriori spunti di riflessione sulla gestione economica e sulla necessità di rafforzare il legame tra università e territorio.

Tra le autorità presenti, il Governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha preso la parola per ribadire l’importanza del sistema universitario calabrese. Occhiuto ha sottolineato l’urgenza di creare condizioni favorevoli che possano incentivare i giovani a restare in Calabria, evitando la cosiddetta “fuga di cervelli” e puntando invece sulla crescita delle eccellenze locali.

Nel suo discorso, Alberto Angela ha spiegato l’importanza di valorizzare il territorio e, in particolare, il Mediterraneo, definito «una grande piazza dove si sono incontrati tutti: egiziani, fenici, greci, romani e tanti altre popolazioni».

Ha proseguito affermando che il Mediterraneo non deve essere solo un simbolo di passato glorioso, ma anche un luogo di incontro e sviluppo umano per il futuro.

Angela ha poi rivolto un messaggio speciale ai ragazzi dello staff di orientamento dell’Università Mediterranea appartenenti agli istituti reggini tra i quali “Convitto N. di Stato T. Campanella”, “ITE Piria” e “ITT Panella-Vallauri” e l’Istituto d’Istruzione Superiore “Nostro-Repaci”, presenti in esclusiva all’evento. Egli ha invitato gli studenti a vedere l’università non solo come una tappa formativa, ma come un vero e proprio trampolino verso il mondo del lavoro.

«La laurea, la tesi, non devono essere l’atto finale di un percorso, ma l’inizio di nuove opportunità», ha concluso.

La cerimonia è terminata  con un sentito applauso da parte del pubblico per celebrare non solo l’inizio di un nuovo anno accademico, ma anche il contributo di personalità illustri nell’accompagnare gli studenti e le istituzioni nel compito di promuovere la cultura e la valorizzazione del patrimonio naturale. Un evento che ha consolidato il ruolo dell’Università Mediterranea come punto di riferimento per la formazione e lo sviluppo del territorio. (ss)

Il progetto Riforest@graria, il primo bosco urbano realizzato dall’Università Mediterranea

È stato presentato il progetto ‘Riforest@graria, il primo bosco urbano realizzato dall’Università Mediterranea.

Si tratta di «un’attività che ha consentito la messa a dimora di oltre 5000 nuovi alberi e arbusti mediterranei, contribuendo al recepimento degli orientamenti della Comunità Europea in tema di cambiamento climatico e di riforestazione urbana», ha spiegato il rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, nel corso della cerimonia avvenuta durante La Notte dei Ricercatori, nell’area collinare cje ospita la nuova foresta urbana universitaria.

«La realizzazione del bosco urbano, dunque, non è da intendersi soltanto come un intervento di miglioramento estetico e di decoro di un’area divenuta nel tempo marginale – ha sottolineato – bensì come un’opera di “ricostruzione”, con un approccio naturalistico, del paesaggio forestale che caratterizzava le colline a ridosso della Città. Questo ecosistema, pertanto, estende il suo valore ecologico e sociale per migliorare la qualità della vita della comunità di studenti universitari, del corpo docente ed amministrativo che quotidianamente frequenta la cittadella universitaria, e della cittadinanza».

Presenti, anche, il neo Direttore del Dipartimento di Agraria prof. Marco Poiana, il sindaco Giuseppe Falcomatà e il consigliere metropolitano delegato Salvatore Fuda.

Il prof. Poiana ha rilevato l’importanza della manifestazione nella quale vede la realizzazione delle missioni del Dipartimento.

«La missione della didattica con la formazione di laureati competenti nei tre assi formativi quali le Scienze Forestali ed Ambientali, delle Scienze Agrarie e delle Tecnologie Alimentari – ha detto –. La missione della ricerca, dell’innovazione e dello studio attraverso la realizzazione della progettazione del bosco urbano inaugurato quest’oggi e, della terza missione, attraverso l’interazione con il territorio, contribuendo al suo sviluppo».

«Sui temi dell’ambiente e del clima – ha spiegato il sindaco Falcomatà – siamo molto contenti di aver avviato e concluso questo progetto nell’ottica di una sinergia che si rinnova. Può sembrare una banalità, ma non lo è perché sono esempi concreti e virtuosi di quanto le istituzioni, quando collaborano, possono migliorare la qualità della vita dei cittadini. Lo stiamo facendo con l’Università Mediterranea, per questo ringrazio il magnifico Rettore Zimbalatti, per la realizzazione di questo progetto, finanziato dalla Città metropolitana attraverso i fondi del “Decreto Clima”, che ci consentirà di migliorare l’aspetto ambientale del nostro territorio, in una parte importante come le colline che ospitano il Dipartimento di Agraria».
Per il Comandante Regione Calabria Carabinieri Forestali Calabria, Colonnello Giovanni Misceo si tratta di «un formidabile presidio di legalità ma anche un presidio per diffondere e divulgare ogni giorno la cultura della legalità ambientale che poi l’impegno di tutte le istituzioni, ovviamente l’impegno primario dei Carabinieri Forestali con una sinergia eccezione che si creata con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria può d’avvero essere un segnale per il presente ma soprattutto per il futuro». (rrc)

All’Università Mediterranea di Reggio al via il progetto di Servizio Civile Universale

All’Università Mediterranea hanno preso servizio 51 volontari per il Servizio Civile Universale.

L’Ateneo, infatti, ha aderito al programma “Le Università per la cultura sociale” con il progetto “Valorizzare le attività culturali e sociali”, della durata di 12 mesi.

Il Rettore prof. Giuseppe Zimbalatti, assieme a tutta la comunità accademica, nel sottolineare l’importante iniziativa che assume particolare rilevanza anche sotto il profilo economico e sociale per il territorio, danno il benvenuto ai giovani volontari.

I volontari, dopo un primo periodo di formazione, presteranno il loro servizio civile presso le strutture gestionali dell’Ateneo percependo anche un assegno mensile erogato dal “Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale” della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (rrc)

L’Università Mediterranea continua a primeggiare nella classifica Censis

L’Università Mediterranea di Reggio Calabria non solo è al primo posto per l’indicatore Borse di studio, ma occupa anche la seconda posizione per l’indicatore Strutture e sale di una posizione nella classifica che considera tutti gli indicatori. È quanto emerso dalla classifica del Censis delle Università italiane, dove l’Ateneo reggino ha ottenuto il punteggio più alto, 110, e nell’indicatore Strutture (aule, biblioteche, laboratori, ecc.) ha ottenuto un punteggio pari a 100.

Il risultato è frutto di attività mirate verso gli iscritti. Nell’ultimo anno accademico sono state assegnate 1625 borse di studio per un valore variabile a seconda dello status dello studente. A breve sarà pubblicato il nuovo bando per accedere ai benefici e ai posti alloggio presso le residenze universitarie con apertura ad agosto. Inoltre, l’Università Mediterranea esonera totalmente alcune categorie di studenti dal pagamento del Contributo Annuale Omnicomprensivo (Coa), ovvero delle tasse destinate all’Ateneo.

Per le iscrizioni al primo anno, ad esempio, sono esonerati totalmente dal pagamento del Coa: gli appartenenti a un nucleo familiare con Isee fino a 22.000,00 euro; i portatori di handicap documentato, come previsto dalla normativa vigente; i neodiplomati immatricolati al primo anno con votazione 100/100; le vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, o i figli, come previsto dalla normativa vigente; i detenuti o i soggetti sottoposti a misure di comunità, come previsto dalla normativa vigente. Sono inoltre previste esenzioni parziali per alcune categorie di iscritti.

«Anche nel nuovo anno accademico, l’Università si propone di migliorare e ampliare i servizi a disposizione degli iscritti», ha detto il Rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, annunciando che «saranno ampliati i servizi a disposizione, la maggior parte dei quali sono gratuiti».

«Inoltre, sono in corso i lavori per migliorare il collegamento tra i plessi dell’Ateneo – ha aggiunto – e sono in corso attività di pianificazione per ampliare le strutture esistenti».

«L’Università Mediterranea – ha concluso –punta su servizi di alta qualità e continuerà a sostenere il territorio attraverso un’offerta formativa aggiornata, ponendo gli studenti al centro del progetto educativo». (rrc)

Da Consiglio comunale ok all’Istituzione della Facoltà di Medicina alla Mediterranea

La nascita della facoltà di Medicina e Chirurgia all’Università Mediterranea di Reggio Calabria è sempre più vicina. È passata, infatti, in Consiglio comunale di Reggio Calabria la mozione sull’Istituzione facoltà di medicina dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria” presentata dal consigliere Giovanni Latella, sottolineando come «con l’istituzione del corso in Medicina e Chirurgia a Crotone è arrivato il momento perché anche la Mediterranea possa avere il suo corso».

La mozione era già stata discussa e approvata all’unanimità dal Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria.

Latella, ringraziando il Rettore della Mediterranea, Giuseppe ZimbalattiPasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei Medici per l’attività portata avanti, ha tracciato  un breve excursus della storia dell’università di Reggio, ha domandato: «A dispetto di qualsivoglia questione di campanile o, peggio ancora, di “competizione” nasce una questione importante sulla quale vogliamo e dobbiamo riflettere: alla luce delle enormi criticità del nostro sistema sanitario che soffre, tra le altre cose, di una carenza importante di personale, quanto gioverebbe la presenza in città di giovani studenti-tirocinanti di Medicina? (Si pensi, a proposito, al costruendo nuovo Ospedale)».

«Quanto gioverebbe – ha chiesto – formare professionalità in loco arginando quell’ emorragia cronica di talenti che finiscono puntualmente per ottenere, spesso altrove, risultati e riconoscimenti di eccellenza? Quante e quali economie sarebbe in grado di trattenere o generare una Facoltà di Medicina “di nuovo” reggina? D’altronde i dati nazionali relativi alla carenza di personale nella Sanità (a maggior ragione dopo due anni di pandemia) sono alquanto allarmanti se si pensa che si parla di circa 40 mila medici in meno entro il 2024. Situazione che apre un profondo interrogativo, quindi, anche sull’opportunità o meno del numero chiuso proprio alla Facoltà di Medicina».

Da qui la richiesta al sindaco di attivare il percorso necessario alla concretizzazione di un tavolo tecnico coi referenti istituzionali dell’Università, del Ministero e di ogni altro soggetto competente.

Sul tema è intervenuto il consigliere Antonino Castorina che ha evidenziato: come «è importante che l’Università di Reggio Calabria possa avere un ruolo centrale rispetto alla crescita e lo sviluppa anche nel contesto universitario e accademico. La mozione è un primo passo rispetto a un tavolo interistituzionale che deve vedere tutti coinvolti. Reggio può assumere un ruolo centrale perché rilanciare l’università significa rilanciare il territorio in termini di occupazione, prospettive, lavoro e sviluppo».

Dopo l’approvazione in aula della mozione all’unanimità il passo successivo sarà, come suggerito dal sindaco Giuseppe Falcomatà nel suo intervento, un consiglio comunale aperto con le parti coinvolte, per tracciare un percorso Comune. (rrc)

Università Mediterranea: ricco piano formativo per attrarre studenti da tutto il mondo

di SANTO STRATI – La nuova offerta formativa dell’Università Mediterranea, presentata ieri a Reggio, rivela la forte vitalità dell’Ateneo e l’esigenza di marcare un’identità ben definita nell’ambito del Mezzogiorno.
Anzi, il respiro non vuol essere “meridionale”, bensì mediterraneo al fine di mettere al servizio di tutti i Paesi che vi si affacciano un programma di formazione e alta formazione di cui si sente particolarmente bisogno, in vista di una sempre più integrata area dello Stretto.

C’è una vocazione naturale al successo per l’Università Mediterranea, sostenuta da una posizione strategica (nel centro del Mediterraneo) e collocata in un’area a forte destinazione di crescita e sviluppo, tra il Porto di Gioia Tauro e il futuro Ponte sullo Stretto. Occorre dunque seguire l’onda, incrementare le iscrizioni, attrarre un sempre maggior numero di studenti “fuori sede” anche stranieri che possano trovare l’humus ideale non solo per la formazione, ma anche scoprire un luogo di socialità e benessere, da far invidia a molte altre sedi universitarie.

Il problema è come attrarre nuovi studenti, anche fuori del territorio della città Metropolitana e della Regione, ma pure dall’estero: la risposta è facendo conoscere non soltanto la qualità della formazione e dell’alta formazione che è possibile ricevere ma aiutando a individuare le opportunità socio-culturali del territorio e le sue indubbie prospettive di sviluppo. Un’idea da non sottovalutare è quella di creare un contatto stabile con le comunità calabresi sparse in tutto il mondo: un’inversione di tendenza, una migrazione a rovescio, con i figli di calabresi ormai residenti da decenni negli States, in Argentina, e un po’ in tutto il mondo, dove le terze e quarte generazioni, in età da College, possano valutare di fare l’Università nella terra dei padri. E magari, poi, rimanere con iniziative professionali, imprenditoriali, di ricerca, sostenute da capitali di famiglia. Sarebbe un obiettivo e un traguardo formidabile, a doppia valenza: il ritorno dei (figli di) calabresi e la loro probabile futura “restanza”.

In termini qualitativi non ci sono perplessità di alcun genere: l’Università Mediterranea ha mostrato negli anni passati di saper sfiorare l’eccellenza non solo con i suoi percorsi curriculari e i corsi di Laurea, ma anche per l’attenzione che riserva agli studenti. Senza contare alle iniziative di formazione destinate ai profughi e riservate al Polo carcerario, per offrirte opportunità di rinascita non solo culturale. Questo significa avere a cuore il territorio e la sua gente, ma anche aiutare chi ha bisogno di immaginare un futuro diverso, come chi fugge dalla guerra e sbarca nelle nostre coste o chi è, per varie ragioni, richiuso a scontare pene detentive e vuole studiare.

Con la guida di Giuseppe Zimbalatti, Rettore ormai da alcuni anni, l’Ateneo ha operato scelte importanti nel campo dell’orientamento e delle scelte universitarie, con iniziative rivolte alle scuole cittadine e il coinvolgimento di altri Atenei per corsi condivisi. La popolazione universitaria – lo hanno ben capito a Reggio, ma anche alla Magna Graecia di Catanzaro e all’Unical – è una risorsa e una ricchezza degli Atenei, ma gli studenti vanno seguiti e assistiti adeguatamente.

Occorre poter offrire e garantire quanto  necessario per studiare e vivere agevolmente il percorso universitario, ma soprattutto pensare a un coinvolgimento continuo dei ragazzi con il territorio per scoprire cultura, divertimento e stimoli di crescita. Alla Mediterranea funziona così. (s)

L’Università di Reggio, Salerno e Milano insieme per conoscere e valorizzare la biodiversità della Calabria

Conoscere e valorizzare la biodiversità della Calabria. È questo l’obiettivo della “spedizione” di studio, ricerca e formazione che vede insieme l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, di Salerno e di Milano Bicocca.

Oltre ai dottoranti, assegnisti di ricerca e ricercatori, alla missione che si è dispiegata tra la Riserva delle Valli Cupe, l’area dei monoliti in Aspromonte e la Riserva del Marchesale nel Parco delle Serre, hanno partecipato trentuno giovani studenti dei corsi di laurea in scienze biologiche dell’Università della Bicocca.

Il Mediterraneo, infatti, è un hotspot di biodiversità e risorsa fondamentale per implementare la sostenibilità dei processi produttivi soprattutto quelli legati al settore biomedico, agricolo ed alimentare.

«Nelle aree oggetto di studio sono state osservate specie vegetali  e animali di grandissimo interesse e dinamiche ecosistemiche peculiari che solo in questi contesti incontaminati si possono osservare», ha dichiarato il prof. Massimo Labra, coordinatore della spedizione per Unimib e direttore scientifico del National Biodiversity Future Center.
Il prof. Luca Rastrelli, dell’Università di Salerno, coinvolto anch’egli nel National Biodiversity Future Center, ha messo in evidenza come le specie mediterranee osservate offrono un mondo fatto di fitocomplessi e fitocomposti con straordinarie proprietà di interesse biologico.
L«e conoscenze acquisite, non solo sono strategiche nell’ottica di una valorizzazione dell’immenso patrimonio di biodiversità di questo paese, a sostegno di una umanità che necessita di un riallineamento con la natura per il suo stesso benessere psico-fisico, ma possono essere alla base di una vera transizione ecologica urbana, in quanto nel contesto cittadino è sempre più importante scegliere di impiantare specie vegetali che non solo riescono a tollerare l’evidente cambiamento climatico che porta caldo e siccità, ma anche bellezza», ha chiosato Andrea Galimberti del progetto Pnrr Musa,(Ecosistema dell’Innovazione di Milano).
Alla spedizione, per UniRC, ha partecipato la prof.ssa Mariateresa Russo, spoke leader del progetto Pnrr Tech4you (Ecosistema  dell’Innovazione della Calabria e Basilicata) e del National Research Centre for Agricultural Technologies– Agritech, alla quale, con la dott.ssa Sonia Carabetta ed un gruppo tra dottorandi e assegnisti Pnrr, in stretta collaborazione con il prof. Luca Campone di Unimib, è affidata la caratterizzazione chimica dei materiali vegetali prelevati nei vari siti.
La professoressa Russo ha voluto rimarcare come questa prima esperienza abbia dimostrato che è concretamente possibile strutturare delle solide collaborazioni tra gli ecosistemi dell’innovazione nord e sud come Musa e Tech4You e tra questi ed i Centri Nazionali creati grazie al Pnrr.
«L’auspicata formalizzazione di specifici accordi tra le Università coinvolte è in linea ed arricchisce – ha dichiarato il prof. Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell’Università Mediterranea – gli obiettivi di politica della ricerca nazionale ed è in forte continuità con la prima esperienza di condivisione tra università del nord e sud del Paese che si è concretizzato nel progetto pilota sviluppato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Università di Bergamo e che ha portato al programma dell’Erasmus italiano».
Il Rettore Giuseppe Zimbalatti e la Prorettrice Russo hanno espresso un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno favorito il successo della spedizione ed in particolare al Gen. Raffaele Manicone, Comandante del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, al Col. Luca Toti, Comandante provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia, al Col. Rocco Pelle del  Reparto Carabinieri Biodiversità di Mongiana e all’Appuntato scelto Q.S. Luigi Cavallaro nonché al dott. Carmine Lupia e le guide Ufficiali del Parco Nazionale di Aspromonte in particolare Demi D’Arrigo.
«L’approccio collaborativo latu sensu, è fondamentale – ha concluso Russo – in quanto consente lo scambio di conoscenze, esperienze, competenze ed è la strada maestra per  favorire la crescita  armonica dell’intero paese e garantire il futuro dei nostri giovani». (rrc)

 

REGGIO – Venerdì alla Mediterranea il seminario sulle acque reflue urbane

Venerdì 31 maggio, all’Università Mediterranea, alle 9, nell’Aula Magna dei Dipartimenti di Ingegneria, si terrà il seminario Problematiche aperte e nuove frontiere per il trattamento delle acque reflue urbane.

L’evento è stato organizzato all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria e dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali|Laboratorio di Ingegneria sanitaria e tecnologie per la transizione ecologica e mira a fornire un panorama sulle problematiche aperte (in particolare sul cronico deficit tecnico-organizzativo della depurazione in Calabria) e sulle nuove frontiere per il trattamento delle acque reflue urbane.

In particolare nell’ambito della depurazione delle acque reflue urbane, oltre a consentire lo scarico a norma di legge è necessario implementare processi che permettano di recuperare sostanze chimiche, biocarburanti, fertilizzanti e acque da riutilizzare nei settori agricolo e industriale.

L’evento è rivolto ai professionisti del settore, ai tecnici degli Uffici tecnici della Regione e degli Enti locali, agli Ufficiali di Polizia Giudiziaria che si occupano di prevenzione e repressione dei reati ambientali, agli studenti ed a tutti i cittadini interessati. (rrc)