Al via la quinta edizione del corso di Alta Formazione in Diritto e Management sanitario dell’Ordine dei Medici

Ha preso il via, al Dipartimento Digies dell’Università Mediterranea di Reggio, la quinta edizione del del Corso di Alta Formazione in Diritto e Management sanitario, promosso dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria con la stessa Università.

 Si tratta di un Corso rivolto alla dirigenza sanitaria, sostitutivo di quello che una volta era l’idoneità a primario, con l’obiettivo di fornire alla stessa tutte quelle necessarie informazioni per poter gestire poi, nel migliore dei modi, tutte le diverse complessità che la Sanità italiana quotidianamente deve affrontare. Ed in un momento in cui l’efficienza organizzativa e la formazione rappresentano davvero due preziosi cardini su cui poggia l’intero sistema sanitario.  

Presente all’inaugurazione il Rettore dell’Università Mediterranea, Professore Giuseppe Zimbalatti per il quale «si rinnova una proficua collaborazione tra l’Università e l’Ordine dei medici».

«È molto gratificante instaurare e coltivare questo tipo di collaborazioni – ha aggiunto il Rettore – nelle quali l’Università mette a disposizione i propri saperi per una categoria estremamente importante e, nell’ambito di questa collaborazione, questi stessi saperi possono tornare utili ai medici per poter aumentare le loro conoscenze anche in termini amministrativi per acquisire, oltre alle giuste competenze, anche dei titoli».

Nel corso della cerimonia è intervenuto il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria, dottore Pasquale Veneziano, contento di questa importante collaborazione. 

«Anche quest’anno riusciremo a portare avanti questo corso di Management Sanitario, arrivato ormai al terzo anno e con l’effettuazione di ben cinque corsi. Il che significa che abbiamo consentito a 150 colleghi in questi ultimi anni di poterli frequentare a Reggio, senza doversi spostare dalla città come accadeva in passato. Ma quello che è più importante – ha sottolineato il presidente Veneziano – è che si tratta di un Corso di grandissima qualità perché a noi non interessa che lo stesso dia un semplice attestato ma che trasmetta soprattutto delle competenze perché al giorno d’oggi, come sappiamo, i dirigenti medici non devono soltanto curare i pazienti come si faceva una volta ma devono anche gestire il reparto o la divisione di una qualsiasi struttura pubblica come dei veri e propri manager».

«E se l’Università ci ha preparati a curare in maniera ottimale i pazienti – ha proseguito – quest’altro tipo di esperienza, grazie al supporto e la collaborazione dell’Università Mediterranea, ci da l’opportunità dal punto di vista formativo di frequentare un corso di altissimo livello. Un percorso che siamo riusciti a realizzare grazie ai professori Francesco Manganaro, Massimiliano Ferrara e Daniele Cananzi, con il beneplacito del rettore Giuseppe Zimbalatti. Siamo, quindi, davvero contenti e speriamo che il Corso abbia lo stesso successo di quelli precedenti e che hanno soddisfatto tutti coloro che hanno partecipato». 

Ideatore, promotore dell’iniziativa ed infaticabile tessitore riguardo i rapporti con la Regione Calabria per la concessione dell’autorizzazione allo svolgimento del Corso è stato il dottore Domenico Pistone, consigliere dell’Ordine dei Medici, assieme al Presidente Pasquale Veneziano.

«Continua la stretta collaborazione –ha evidenziato Pistone – tra la Regione Calabria, il dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane dell’Università Mediterranea. Il corso si propone di realizzare un percorso formativo finalizzato alla formazione di figure professionali altamente qualificate nell’area dell’organizzazione e gestione delle aziende sanitarie per contribuire al processo di aziendalizzazione introdotto nella sanità italiana. In pratica, intende far maturare le necessarie conoscenze sociologiche economiche giuridiche, etiche, manageriali e finanziarie per comprendere e gestire efficacemente il processo di aziendalizzazione della sanità pubblica sulla base del rispetto del welfare».

«Oltre a fornire competenze di merito e contenuti necessari a chi già opera in aziende pubbliche, Infine – ha concluso Pistone – intende sviluppare una formazione multidisciplinare di modelli organizzativi coerenti con i cambiamenti normativi in atto sulla gestione strategica delle risorse umane e sulla valorizzazione e sviluppo delle risorse del territorio».  

Per il Professore Francesco Manganaro, docente di Diritto amministrativo e responsabile scientifico del Corso, «c’è bisogno che i medici abbiano delle cognizioni sia di Diritto che di Economia per poter gestire una struttura sanitaria. Si immagini un reparto o una divisione ospedaliera che ha bisogno di tante cose, come ad esempio l’aspetto organizzativo per gli attuali problemi che esistono in materia di salute pubblica, e non soltanto dell’apprezzabile attività medica».

«Il Corso – ha rimarcato il Professore – offre dei criteri sia dal punto di vista del Diritto in generale, sia penale che civile, riguardo la responsabilità, e poi il Diritto amministrativo, tutta la disciplina degli acquisti di beni e servizi ed anche alcuni profili etici, con la filosofia del Diritto, in materie molto delicate quali sono quelle delle scelte mediche nel caso di opzioni diverse rispetto alle scelte per il malato. E poi tutta una parte di Economia sanitaria, molto importante per l’uso adeguato delle risorse e dell’efficienza della struttura. I docenti sono in parte interni all’Università Mediterranea ed altri sono stati selezionati in altre Università italiane, come Roma, Milano e Catania, dove sappiamo che nelle stesse la materia di Economia sanitaria è particolarmente rilevante».  

Soddisfatto il Professore Massimiliano Ferrara, Ordinario di Matematica per l’Economia e Business Analytics presso l’Università Mediterranea e docente dello stesso Corso.

«Il post covid ha segnato una serie di nuove complessità – ha spiegato – che vedono l’organizzazione sanitaria in prima linea per cercare di essere sempre più vicino al cittadino-utente di questo mondo sanitario per cercare di venire incontro a quelle che sono nuove esigenze e nuove emergenze. Tutto ciò richiede un’organizzazione che sia sempre più resiliente, che sappia adattarsi a questo mondo caratterizzato da continui cambiamenti».

«Noi abbiamo cercato di introdurre anche degli elementi di novità come l’intelligenza artificiale – ha aggiunto –, tema della prima lezione, e come la stessa possa essere utile per una attività di previsione di scenari calata ovviamente nel mondo sanitario ed in particolare nel ‘project management’ che nel mondo sanitario è assolutamente imprescindibile se si vuole garantire efficienza, efficacia ed economicità all’agire del ‘decision maker’ nello stesso ambito sanitario».

«Inizia la nuova edizione di un Corso-Sanità per noi molto importante – ha dichiarato il Professore Daniele Cananzi, Direttore Dipartimento di Giurisprudenza Economia e Scienze Umane dell’Università Mediterranea – perché forma dirigenti nel settore del comparto sanità che fornisce competenze per professionisti che lavorano sul territorio e conferma così quella collaborazione tra settori sociali che devono dialogare sempre di più. L’Università ha avviato da tempo una stretta collaborazione proprio per fare rete con le istituzioni del territorio». (rrc)

Lunedì si presenta la nuova Azienda Agraria Didattico Sperimentale della Mediterranea

Lunedì 23 ottobre, alle 9.30, a Gallina, a Piazza San Francesco da Sales, sarà presentato l’avvio della nuova Azienda Agraria Didattico Sperimentale dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria.

Presenti il Rettore, Giuseppe Zimbalatti, il sindaco f.f. del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, e il sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace.

Saranno presenti il Direttore del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo reggino, Giovanni Enrico Agosteo, il Delegato del Rettore per l’Azienda Agraria, Valentino Branca ed il Presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali Regionale e Provinciale, Antonino Sgrò(rrc)

Venerdì a Reggio il seminario “Cammini e sentieri nel percorso di sviluppo della Calabria”

Venerdì 13 ottobre, a Reggio, all’Università Mediterranea, nella Sala Convegni del Centro residenziale, è in programma il seminario Cammini e sentieri nel percorso di sviluppo della Calabria, organizzato dal Laboratorio Logica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e dalla Rete dei Cammini e dei Sentieri di Calabria.

Il meeting si articola in due parti. Al mattino, alle ore 10.00, si terrà un seminario scientifico internazionale in cui esperti di prestigiose Università europee affronteranno il tema della mobilità attiva quale strategia principe per uno sviluppo realmente sostenibile e rispettoso degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Parteciperanno Docenti e ricercatori provenienti da diverse università europee (Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Gran Bretagna, Finlandia).

La parte pomeridiana del seminario sarà aperta alle ore 15:00, alla presenza di rappresentanti accademici (Rettore dell’Università Mediterranea G. Zimbalatti, Direttore del Diceam G.Leonardi, Direttore del Laboratorio Logica D.Gattuso (nonché coordinatore della Rete Cammini e Sentieri), e di Autorità di Governo (Assessore ai Trasporti della Regione Calabria, E.Staine; Sindaco f.f. Città Metropolitana di Reggio Calabria, C.Versace). La sessione avrà per titolo: Esperienze e buone pratiche sul turismo culturale attraverso Cammini e Sentieri. Interverranno i rappresentanti delle Associazioni appartenenti alla Rete dei Cammini e Sentieri della Calabria.

Il seminario, oltre alla presentazione di numerose esperienze e buone pratiche sul turismo culturale attraverso Cammini e Sentieri, vedrà la partecipazione di importanti rappresentanti delle istituzioni, del turismo, dell’imprenditoria, dell’editoria e della comunicazione. Infatti, l’evento proseguirà con gli interventi di Andrea Laurenzano (AIGAE); di Luca Bruschi (Vie Francigene); Sara Zanni (Ricercatrice); Luca Dei Cas (Editor Terre di mezzo); Guido Giraudo (Direttore della Rivista “Cammini”); Florindo Rubbettino (Editore); Emilio Ferrari, (Invitalia); Enrico M. Pujia, (Direttore Generale Programmazione del Ministero Infrastrutture e Trasporti). Le conclusioni saranno affidate al Prof. Domenico Gattuso

«La Regione Calabria è dotata di un patrimonio naturale straordinario ed incontaminato – si legge in una nota – una collezione di siti di interesse culturale, storico, architettonico ed archeologico ineguagliabile, un potenziale turistico ancora in gran parte da valorizzare. L’offerta dei Cammini e dei Sentieri rappresenta un vero e proprio giacimento nascosto. Un’offerta capace di soddisfare le nuove tendenze della domanda turistica mondiale, basata sulla fruizione lenta dei luoghi, coinvolgendo la mente ed il corpo delle persone. È la proposta basata sugli itinerari escursionistici da compiere in maniera individuale o in gruppo, all’aria aperta, a contatto con il territorio e con le popolazioni locali, scoprendo e apprezzando le produzioni tipiche, la cultura, le tradizioni». 

«La Rete dei Cammini e Sentieri della Calabria – si legge – si sviluppa per oltre 3.100 km distribuiti su 157 tappe e ben 256 comuni, con l’attraversamento di tutti i Parchi nazionali e Regionali, di diverse Aree Marine e di un’Area Mab Unesco, oltre a numerose aree archeologiche, aree SIC e ZPS. Con l’evento in programma si intende riflettere sull’opportunità della mobilità e del turismo sostenibile quale nuova opportunità di sviluppo del territorio»(rrc)

Alla Mediterranea di Reggio il seminario regionale di Fai Cisl Calabria

Il 12 ottobre, nell’Aula Magna “Ludovico Quaroni” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dalle 9.30, si terrà il seminario formativo regionale Sinergie per il lavoro agricolo di qualità in Calabria. Sicurezza, Formazione, Partecipazione, organizzato da Fai Cisl Calabria, Foragri, Agrilavoro Edizioni e Terra Viva.

«Con questa iniziativa – ha spiegato Michele Sapia, Segretario Generale della Fai Cisl Calabria – vogliamo porre al centro del dibattito aspetti e tematiche che riteniamo fondamentali per il settore agricolo e agroalimentare calabrese, come salute e sicurezza, formazione, bilateralità, mercato del lavoro, centralità della persona, considerata l’importanza sociale, economica e occupazionale che l’agricoltura riveste nella nostra regione. Un momento di riflessione per analizzare caratteristiche e criticità dell’agricoltura calabrese, ma anche evidenziare opportunità ed esaltare l’eccellenza delle produzioni agroalimentari regionali e, insieme, socializzare proposte al fine di mettere a sistema le potenzialità di questo settore produttivo, un asset strategico per il territorio, la società e le future generazioni, attraverso la valorizzazione del lavoro agricolo di qualità».

«Questo evento potrà, inoltre – ha aggiunto – rappresentare una preziosa occasione per sostenere la campagna di raccolta firme promossa dalla Cisl sulla legge di iniziativa popolare “La Partecipazione al Lavoro, per cui sarà allestito un apposito spazio informativo all’interno dell’aula».

I lavori saranno introdotti dal Presidente di Foragri, Vicenzo Conso, per poi proseguire con i saluti del Rettore dell’Università di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, del Segretario Generale della Cisl calabrese, Tonino Russo e del Presidente del Consiglio dell’Ordine regionale dei Dottori Agronomi e Forestali, Antonino Sgrò.

Seguirà la relazione del Segretario Generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia, e gli interventi di Ercole Giap Parini, docente di Sociologia dell’Università della Calabria, di Giacomo Falcone, docente di Economia ed Estimo rurale dell’Università Mediterranea, di Fabio Lo Faro, Direttore Generale dell’Inail Calabria, di Giuseppe Greco, direttore Generale dell’Inps Calabria, di Fulvia Caligiuri, neo Commissario dell’Arsac, di Francesco Lucia, Dirigente del Settore regionale “Prevenzione e Sanità Pubblica”, di Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria.

Presente anche il Segretario Generale della Fai Cisl nazionale Onofrio Rota, a cui saranno affidate le conclusioni.

L’iniziativa conclude un percorso formativo che ha visto in questi mesi coinvolti dirigenti e operatori della Fai Cisl regionale, esperti del settore agricolo, Enti regionali ed aziende agricole del territorio calabrese, attraverso un progetto finanziato da Foragri.

L’evento è patrocinato dall’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dall’Azienda regionale Arsac e dall’Inail Calabria. (rrc)

Alla Mediterranea la mostra fotografica sulla storia aeronautica

Dal 10 al 13 ottobre al Dipartimento Digies dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria si potrà visitare la mostra fotografica sulla storia dell’aeronautica.

La mostra, inoltre, sarà riassunta nel corso del convegno in programma il 13 ottobre, alle 9, nell’Aula Magna “A. Quistelli” sul tema dell’uso dell’intelligenza artificiale nell’ambito del contesto aerospaziale nel prossimo futuro: L’evoluzione tecnologica ed il riflesso sulle performance operative per l’aeronautica e l’aerospazio: dal secondo conflitto mondiale ai velivoli di 6th generazione.

L’iniziativa rappresenta una occasione divulgativa di grande pregio, tenuto conto che rientra tra gli eventi che l’Aeronautica Militare ha programmato per le Celebrazioni del 100° anniversario della propria costituzione. (rrc)

Ad Agraria successo per il convegno “La moria dei Kiwi: A che punto siamo con la ricerca?”

Si è svolto, al Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il convegno La moria del Kiwi: a che punto siamo con la ricerca?

L’evento ha visto presenti contemporaneamente il mondo Accademico, le Istituzioni, l’Ordine Professionale degli Agronomi, i Tecnici e le Organizzazioni Professionali Agricole per affrontare una tematica di grande rilievo per il comparto frutticolo regionale e nazionale.
La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del Rettore dell’Università Mediterranea prof. Giuseppe Zimbalatti, che dichiara “ l’incontro è  l’occasione per un focus specifico sull’evoluzione e sul controllo della moria in Calabria e in particolare nella nostra piana di Gioia Tauro, che con i suoi circa 3.000 ettari coltivati costituisce un polo produttivo fondamentale e come tale da salvaguardare, attenzione che l’Ateneo Reggino ha sempre avuto in questi anni.”

Poi ci sono stati i saluti del Direttore di Dipartimento Prof. Giovanni Enrico Agosteo, del Presidente della Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali Dott. Antonino Sgrò e della Dott.ssa Valentina Cairo, project manager di Progetto Ager – Agroalimentare E Ricerca, che ha riportato la seguente dichiarazione: «Siamo molto soddisfatti perché grazie ad Ager parte per la prima volta uno studio che coinvolge enti di ricerca distribuiti sull’intero territorio nazionale e che potrà dare risposte concrete ai produttori di actinidia di tutta Italia. Il progetto SOS KIWI, che presentiamo oggi al pubblico, ha colto perfettamente gli aspetti salienti del nostro bando “Dal suolo al campo” basato sull’interdisciplinarità. Il team di ricercatori è di alto profilo e vanta specialisti riconosciuti tra i massimi esperti a livello internazionale, accrescendo notevolmente la possibilità di far finalmente luce sulle numerose zone d’ombra della moria».

I lavori sono stati introdotti e moderati dal Prof. Leonardo Schena, Ordinario di Patologia Vegetale presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e componente del gruppo di lavoro “Moria del Kiwi” istituito dal MASAF che ha introdotto le relazioni dicendo: «Anche nel 2023 la moria del Kiwi sta provocando forti danni economici e, sebbene l’eziologia non sia stata ancora perfettamente definita, la comunità scientifica è concorde nel considerare i cambiamenti climatici in corso un fattore determinante; da qui, la scelta di organizzare un evento per condividere le nostre esperienze e conoscenze maturate anche a livello locale, al fine di aiutare tutti i produttori di kiwi e l’intera filiera nazionale dando nuove soluzioni per risolvere il problema della moria.”

Il primo relatore è stato il Prof. Davide Spadaro dell’Università di Torino che è ha affrontato gli aspetti relativi all’evoluzione della moria del kiwi, comparsa prima in Veneto e poi in Piemonte a partire dal 2012, e si è soffermato sulle attività di ricerca volte a chiarire il ruolo dei microrganismi del suolo nello sviluppo della moria. Spadaro ha poi presentato, per conto del Dott. Luca Nari, le attività di sperimentazione condotte da Fondazione Agrion sull’impiego di sensoristica avanzata per studiare l’effetto del clima, del suolo e della pianta sulla manifestazione della moria. A seguire il Dr. Paolo Ermacora dell’Università di Udine è intervenuto sulle strategie attualmente adottate per contenere la moria del kiwi, in particolare l’utilizzo di portinnesti, su alcune pratiche agronomiche e sulle potenzialità del biocontrollo.

Successivamente si sono susseguiti gli interventi della dott.ssa Saveria Mosca: “Indagini dell’eziologia della moria del kiwi nella Piana di Gioia Tauro”, del Dott. Antonino Malacrinò: “La moria del kiwi: causa o conseguenza di disbiosi?” del Dott. Giacomo Falcone: “Analisi economico-strutturale della coltivazione del kiwi in Calabria ed impatto della moria”, del Dott. Antonio Dattola: “Gestione irrigua e monitoraggio delle relazioni idriche in impianti di actinidia” e della Dott.ssa Lidia Viterale: “Inquadramento e stato fitosanitario della coltivazione dell’actinidia in Calabria”.

Le conclusioni dell’incontro sono state effettuate dal dott. Giacomo Giovinazzo, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Risorse Agroalimentari e Forestazione della Regione Calabria, che ha portato i saluti dell’onorevole Gianluca Gallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, e ha mostrato grande interesse per la tematica sottolineando l’importanza dell’actinidia in Calabria, la sua necessità di specializzazione e non facile sostituibilità nel breve periodo, con il rischio di abbandono di intere aree produttive in caso di persistenza della sindrome.

I risultati della giornata di lavoro hanno mostrato la complessità della moria del kiwi, gli effetti dannosi per il territorio ed il grande interesse per una rapida risoluzione che necessita dell’integrazione delle diverse competenze di Università, Agronomi, Istituzioni e Organizzazioni Professionali al fine di trovare strategie vincenti e sostenibili per permettere la vitalità il successo dell’intero comparto. (rrc)

Alla Mediterranea inaugurata la sezione dello Stretto alla Biblioteca del DigiEs

È stata inaugurata, all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, la sezione dello Stretto della Biblioteca  dell’Area di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane “Rodolfo De Stefano”.

La sezione è stata realizzata con un progetto finanziato dal Por Calabria Fesr-Fse 2014/2020.

Il Magnifico Rettore, Prof. Giuseppe Zimbalatti, ha sottolineato l’importanza della nuova sezione tematica della Biblioteca, che ha sede nel cuore di Reggio Calabria, a Palazzo Zani, per la comunità delle due sponde dello Stretto, ed ha ringraziato la Regione Calabria per l’opportunità che è stata data.   

Come ha chiarito la Prof.ssa Marina Mancini, Coordinatrice scientifica del SBA e responsabile del progetto, la Sezione intende costituire un luogo di conservazione e trasmissione della conoscenza della storia, dell’arte, della letteratura, dell’archeologia, delle tradizioni popolari e religiose dell’area dello Stretto di Messina e di altre tematiche di specifica rilevanza per lo Stretto, come la tutela dell’ambiente e la disciplina della navigazione e della sicurezza marittima.   

Il Direttore del Dipartimento DiGiES prof.  Daniele Cananzi ha precisato che la Sezione dello Stretto è stata allestita in soli tre mesi, nel pieno rispetto del termine fissato dalla Regione Calabria, grazie allo sforzo congiunto del personale scientifico e tecnico-amministrativo. 

Le relazioni dei Proff. Feliciantonio Costabile e Laura Marchetti hanno magnetizzato il pubblico, che ha gremito la nuova Sala dello Stretto. Sono intervenuti i rappresentanti degli enti partner del progetto.  (rrc)

L’Università Mediterranea di Reggio Calabria continua a promuovere la mobilità sostenibile

L’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, sta attuando le azioni concordate con Atam spa nell’ambito della convenzione stipulata a luglio 2023,finalizzata a promuovere la mobilità sostenibile.

La convezione prevede la gratuità per tutta la comunità accademica dei servizi offerti sulle linee 27 e 28. Inoltre, per l’anno accademico 2023-2024 sono stati opzionati 400 abbonamenti annuali su tutte le linee urbane. L’Ateneo reggino ha destinato questi abbonamenti a tutti gli studenti universitari, privilegiando i nuovi iscritti ai corsi di laurea triennale e a ciclo unico e laurea magistrale biennale.

«Intendiamo rendere sostenibile l’accesso ai plessi universitari. La qualità dei servizi ai nostri studenti è una priorità e continueremo ad offrire nuove opportunità», è quanto affermato dal Rettore Giuseppe Zimbalatti.

«Oltre alla data di iscrizione si privilegiano gli studenti con domicilio nel Comune di Reggio Calabria distante dalle sedi universitarie. È una opportunità per aumentare gli studenti che abitano in periferia», ha ha dichiarato il prof. Corrado Rindone, Delegato del Rettore alla mobilità ed alla logistica.

L’abbonamento annuale urbano è nominativo, consente di viaggiare liberamente nell’area urbana nei dodici mesi successivi alla data di attivazione e sarà disponibile sull’app “ATAM Trasporti e Sosta”.

l bando per l’assegnazione è stato pubblicato, scadrà il prossimo 8 ottobre. (rrc)

La Mediterranea protagonista alla conferenza internazionale dell’Associazione Geotecnica Italiana

Il professor Nicola Moraci, ordinario di Geotecnica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali (DICEAM) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sarà il Chairman della 12th International Conference on Geosynthetics, in programma a Roma fino al 21 settembre.

Il convegno, organizzato dall’Associazione Geotecnica Italiana (Agi) e dall’Agi-Igs, nel cui Consiglio siede il Prof. Moraci, ha cadenza quadriennale,  offrirà un’occasione unica per discutere gli sviluppi più recenti nel campo dell’Ingegneria dei Geosintetici.
All’evento parteciperanno più di 800 delegati provenienti da oltre sessanta differenti paesi, riunendo professionisti, accademici, appaltatori pubblici e privati, autorità locali, nazionali e internazionali. Il convegno prevede inoltre una vastissima esposizione tecnica alla quale parteciperanno più di 80 espositori provenienti da tutti i continenti.

Stefania Bilardi, Giuseppe Cardile e Marilene Pisano, sono tra gli organizzatori principali dell’evento, e hanno lavorato alacremente per far sì che la conferenza possa svolgersi al meglio. Questi ricercatori presenteranno anche numerosi contributi scientifici. Il professor Giuseppe Cardile, inoltre, è stato invitato – in riconoscimento della intensa attività di ricerca da lui svolta – a tenere una relazione generale sul tema del comportamento all’interfaccia terreno-geosintetico in modo da condividere con gli altri colleghi la sua vasta esperienza in tale ambito. 

Infine, il Convegno farà da cornice ad un altro importante riconoscimento scientifico ottenuto dal gruppo di ricerca del Dipartimento Diceam dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Infatti, in sessione plenaria verrà consegnato il “Best Paper Award ” all’articolo Moraci, N., Bilardi, S. and Mandaglio, M.C. (2022). Factors affecting geotextile filter long-term behaviour and their relevance in design. Geosynthetics International, 29, No. 1, 19–42. L’articolo è stato selezionato tra tutti i lavori internazionali pubblicati nel 2022 nella prestigiosa rivista scientifica Geosynthetic International (Q1, Impact Factor 4.5). 

Il Gruppo di Geotecnica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è entusiasta di dare il via a questa importante conferenza e attende con ansia l’opportunità di condividere, ancora una volta, le proprie ricerche e conoscenze con la comunità scientifica internazionale. (rrm)

REGGIO CALABRIA – Università Mediterranea, il Gruppo Geotecnico conferma la posizione di grande rilievo a livello internazionale

Il professor Nicola Moraci, ordinario di Geotecnica presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali (DICEAM) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, sarà il Chairman della 12th International Conference on Geosynthetics, evento di risonanza mondiale organizzato dall’Associazione Geotecnica Italiana (AGI) e dall’AGI-IGS.

Il convegno, fiore all’occhiello dell’International Geosynthetic Society (IGS), nel cui Consiglio siede il Prof. Moraci, ha cadenza quadriennale, e si terrà dal 17 al 21 settembre p.v. presso il magnifico Auditorium Parco della Musica di Roma, progettato dal rinomato architetto Renzo Piano.

In questa cornice suggestiva, la 12 ICG offrirà un’occasione unica per discutere gli sviluppi più recenti nel campo dell’Ingegneria dei Geosintetici.

All’evento parteciperanno più di 800 delegati provenienti da oltre sessanta differenti paesi, riunendo professionisti, accademici, appaltatori pubblici e privati, autorità locali, nazionali e internazionali. Il convegno prevede inoltre una vastissima esposizione tecnica alla quale parteciperanno più di 80 espositori provenienti da tutti i continenti.

L’intero gruppo di ricerca del prof. Moraci ha un ruolo di grande rilevanza nell’evento.

Stefania Bilardi, Giuseppe Cardile e Marilene Pisano, sono tra gli organizzatori principali dell’evento, e hanno lavorato alacremente per far sì che la conferenza possa svolgersi al meglio. Questi ricercatori presenteranno anche numerosi contributi scientifici. Il professor Giuseppe Cardile, inoltre, è stato invitato – in riconoscimento della intensa attività di ricerca da lui svolta – a tenere una relazione generale sul tema del comportamento all’interfaccia terreno-geosintetico in modo da condividere con gli altri colleghi la sua vasta esperienza in tale ambito.

Infine, il Convegno farà da cornice ad un altro importante riconoscimento scientifico ottenuto dal gruppo di ricerca del Dipartimento DICEAM dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Infatti, in sessione plenaria verrà consegnato il “Best Paper Award ” all’articolo Moraci, N., Bilardi, S. and Mandaglio, M.C. (2022). Factors affecting geotextile filter long-term behaviour and their relevance in design. Geosynthetics International, 29, No. 1, 19–42. L’articolo è stato selezionato tra tutti i lavori internazionali pubblicati nel 2022 nella prestigiosa rivista scientifica Geosynthetic International (Q1, Impact Factor 4.5).

Il Gruppo di Geotecnica dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è entusiasta di dare il via a questa importante conferenza e attende con ansia l’opportunità di condividere, ancora una volta, le proprie ricerche e conoscenze con la comunità scientifica internazionale. (rcc)