REGGIO – L’incontro “Innovazione, industria culturale e branding territoriale”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.00, presso il Museo Archeologico Nazionale, l’incontro di studio internazionale Innovazione, industria culturale e branding territoriale.

L’evento è stato organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e promosso dall’Università per Stranieri “Dante Alighieri”.

Dopo i saluti del prof. Salvatore Berlingò, Magnifico Rettore Università Internazionale “Dante Alighieri”, del direttore del Museo, dott. Carmelo Malacrino, Direttore del Museo Archeologico Nazionale, del Prof. Antonino Zumbo, coordinatore del Collegio di Dottorato in Global Studies for an inclusive and integrated society, del prof. Domenico Siclari, Direttore Dipartimento Scienze della Società e della Formazione d’Area Mediterranea, Università Internazionale Dante Alighieri e del Presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, dott.ssa Loreley Rosita Borruto, modererà l’incontro il prof. Antonino Monorchio, dell’Università Internazionale “Dante Alighieri”.

Relazionano i professori Shin Dong- Kim, della Hallym University, Corea del Sud sul tema Cultural industries in South Korea: the case of K-pop, Domenico Siclari su I patrimoni culturali: fattori identitari nell’epoca glocale, Nello Barile, IULM di Milano su L’era del metabranding: un confronto tra Silicon valley e Made in Italy, Guerino Nuccio Bovalino, su Rete infinita e Mondi finiti. Identità e territori nell’era digitale, Salvatore Loprevite sul tema L’intervento pubblico a sostegno dei Fondi di Venture Capital per il finanziamento dello start-up digitali in Italia” e Simona Totaforti, che concluderà la serie degli interventi con la relazione Città, creatività e innovazione. (rrc)

REGGIO – Il seminario “Fragilità e vulnerabilità”

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 15.30, presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, il seminario di ricerca Fragilità e vulnerabilità: forme di tutela ed istituti di assistenza in favore di soggetti meritevoli di protezione.

L’evento è stato promosso dall’Università per Stranieri “Dante Alighieri” in collaborazione con il Tribunale di Reggio Calabria e il Tribunale per i minori di Reggio Calabria e richiama, attraverso queste tematiche di alto valore sociale, l’importanza di promuovere percorsi mirati alla tutela di soggetti deboli con il coinvolgimento di istituti e figure specialistiche e stimolando la formazione professionale e multidisciplinare di avvocati, assistenti sociali, psicologi, educatori sociali.

Nel corso dei lavori, saranno presentati la monografia Soggetti vulnerabili La cura dei bisogni speciali e la tutela della persona di Tiziana Amodeo ed il volume del presidente del Tribunale dei Minori, Roberto Di Bella, dal titolo Liberi di scegliere. La tutela dei minori di ‘ndrangheta nella prassi giudiziaria del Tribunale per i minori di Reggio Calabria.

Il convegno sarà aperto dal dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, in qualità di docente della “Dante Alighieri” e proseguirà con i saluti istituzionali del Rettore, Salvatore Berlingò e del prorettore Antonino Zumbo; del Presidente del Tribunale, Maria Grazia Arena e dell’avvocato Alberto Panuccio, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

Dopo l’introduzione della professoressa Francesca Panuccio Dattola, docente della “Dante Alighieri”, che coordinerà i lavori, intervengono il presidente Roberto Di Bella, Patrizia Surace, giudice onorario del Tribunale dei minori sul tema Minori e vulnerabilità nel contesto delle famiglie di ‘ndrangheta“, Celeste Attenni, presidente dell’Associazione Cammino (sede di Roma) su La tutela dei minori stranieri non accompagnati. La figura del tutore volontario e Tiziana Amodeo, giudice onorario del Tribunale reggino, su Vulnerabilità e fragilità. Tutela giuridica e nuove forme di inclusione sociale: il co-housing. (rrc)

REGGIO – Il seminario sui diritti umani nel dibattito contemporaneo

Questo pomeriggio, a Reggio, alle 17.00, presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, il seminario dal titolo Il primato dei diritti umani nel dibattito contemporaneo.

L’evento è stato organizzato daKiwanis Club di Reggio Calabriasostenuto dalla Fondazione Internazionale Basso, dall’Agape, l’Ordine degli Avvocati, e l’Università “Dante Alighieri”, e vuole mettere al centro l’impegno dell’avvocato Marianella Garcia.

Il seminario, introdotto dai saluti del rettore, Salvatore Berlingò, del presidente del Kiwanis, Antonio Rotella, e dell’avvocato Carlo Morace, vicepresidente del Coa, ha quindi come filo rosso i diritti dei popoli ed i processi di pace in America Latina, in ricordo dell’attivista salvadoregna Marianella Garcia Villas.

L’America Latina, infatti, è ripiombata sulla scena internazionale, oltre che per l’annosa instabilità, per le vicende cruciali legate al Trump’s Wall al confine con il Messico, per il golpe di Guaido in Venezuela, e l’ascesa di Bolsonaro in Brasile.

Si discuterà, quindi, di diritti dei popoli con Andrea Mulas, ricercatore e scrittore, e si declinerà il macrotema dei diritti umani secondo diverse angolazioni.

Sul piano dell’informazione si svilupperà il tema di come i media raccontino i diritti, e quali possano essere i linguaggi della comunicazione, grazie alla partecipazione del giornalista Rai, Stefano Corradino; si proseguirà, poi, con la riflessone dell’avvocato Lucia Lipari, che, contestualizzando l’azione degli Avvocati Marianella Garcia sul territorio reggino, delineerà le forme della tutela legale delle fasce deboli secondo il messaggio di Marianella; si cercherà di formulare una sorta di pedagogia della resistenza portata avanti dalle donne, attraverso l’intervento di Simona Dalla Chiesa, giornalista, figlia del Generale Carlo Albero Dalla Chiesa.

Sul versante economico, sarà don Valerio Chiovaro, docente universitario e presidente Ucsi, ad approfondire il rapporto molto complesso e spesso relativo tra felicità e reddito.

Ad impreziosire i lavori il messaggio di Elina Chauvet, ideatrice messicana delle installazioni di Zapatos Rojos, divenuta simbolo della lotta alla violenza di genere a livello internazionale, e la testimonianza di un avvocato operante in Colombia, Yennifer Ines Mora, che traccerà la sua esperienza e palerà della dimensione dei diritti nei paesi latinoamericani.

Il seminario sarà moderato da Mario Nasone, coordinatore dell’Osservatorio sulla violenza di genere, e vedrà per gli avvocati il conferimento di crediti formativi. (rrc)

 

REGGIO – Al via il corso di Alta Formazione dalla Dante Alighieri

A maggio 2019, a Reggio, presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, il corso di Alta Formazione Professionale Universitario per Cultural Manager, che sarà presentato domani mattina, alle 9.30, presso la sala conferenze di Palazzo Alvaro.

Il corso è stato organizzato dall’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria in sinergia con la Città Metropolitana, e il suo obiettivo è quello di formare figure professionali che possiedano conoscenze e strumenti innovativi in grado di promuovere e valorizzare il patrimonio culturale sia sul mercato turistico nazionale che internazionale, operando in enti pubblici e privati come consulente o “web cultural manager”.

Ci si potrà candidare al corso – della durata di quattro mesi – fino al 28 febbraio 2019. Chi sarà ammesso al corso, inoltre, avrà la possibilità di partecipare alla selezione per i venticinque voucher revisti attraverso la modalità a sportello che permetteranno ai corsisti di  ricevere un contributo economico significativo. È previsto, inoltre, lo svolgimento di un tirocinio Extra-Curriculare della durata di 480 ore (80 ore mensili) per 6 mesi quale periodo di orientamento al lavoro e di formazione.

«Sviluppare il turismo dell’area metropolitana – hanno affermato il Vice  Sindaco Metropolitano, Riccardo Mauro e il Consigliere Delegato alle politiche comunitarie della Città Metropolitana, Antonino Castorina – ripartendo dai nostri giovani e dalla loro preparazione, abbiamo ritenuto di supportare con interesse e impegno l’azione sinergica dell’Università Dante Alighieri riguardante dall’apertura del nuovo corso in Cultural Manager».

La struttura organizzativa coordinata dalla Professoressa Elisa Vermiglio e dalla MEDAlics, Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee si avvarrà di diversi partner: Il Segretariato regionale MIBAC Calabria, il Comune di Roghudi, il Museo Diocesano “Mons. Aurelio Sorrentino”, l’Archivio di Stato di Reggio Calabria, l’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte, il “GAL area Grecanica”,il Comune di Reggio Calabria ed ovviamente, la Città Metropolitana. (rrc)

 

REGGIO: IL PREMIO NELLO VINCELLI AL RETTORE BERLINGÓ

30 luglio – È giunto alla XXVIII edizione il premio dedicato a Nello Vincelli, un indimenticato politico calabrese che spese ogni energia a favorire la crescita e lo sviluppo sociale della sua terra. Stasera la cerimonia di premiazione al Castello Aragonese di Reggio Calabria, del Premio Solidarietà Nello Vincelli che sarà consegnato al prof. Salvatore Berlingò, rettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”. Questa la motivazione del prestigioso riconoscimento a Belirmgò: “per lo stile di vito solidale, prodromo dell’interculturalità, attraverso l’impegno universitario ho dato compiutezza alla formazione integrale dell’uomo e nel contempo ha rilanciato la vocazione mediterranea della nostra amata Città. Per l’energie profuse a promuovere la cultura della solidarietà, della gratuità, del dialogo tra i popoli e le religioni“.
Il Premio Vincelli è stato creato dall’Associazione Nuova Solidarietà nel 1991, quale riconoscimento ad una personalità calabrese che si sia distinta in Italia e nel mondo, non solo per qualità professionali, ma soprattutto per quelle morali e per gesti concreti di solidarietà. È realizzato con il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Bonino-Pulejo, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Presidenza della Regione Calabria, della Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, della e della Città Metropolitana di Reggio Calabria,
La serata sarà condotta dal giornalista Francesco Scopelliti, e vedrà la partecipazione dell’Associazione del Dialetto Calabrese “Il Grifo” e proporrà lo spettacolo Musica & Cabaret con Mimmo Palermo e Giancarlo Pagano. (rrc)

 

Un ricordo di Nello VIncelli
Così Franco Calabrò ricordò il senatore reggino sulla Gazzetta del Sud, il giorno della sua scomparsa:

Dal ’52 la “Gazzetta” è nelle edicole, il fondatore, Uberto Bonino, col piglio del pioniere, decide che è il momento di tentare l’avventura in Calabria, secondo l’antica tradizione che vede Messina e la regione dirimpettaia impegnate in una sorta di scambio sinergico, in fatto d’informazione.
A Reggio affida la redazione, due stanzette in via Logoteta, a pochi passi da piazza Italia, al vulcanico Ciccio Liconti, assicuratore col pallino del giornalismo. Con lui lavorano alcuni giovani di belle speranze: Nello Vincelli, vicino al mondo cattolico, dirigente nazionale dei giovani Dc, Renato Turano, che in seguito sceglierà di fare il bancario, Umberto Paladino, reporter di razza, che, passato alla concorrente “Tribuna del Mezzogiorno,” abbandonerà poi anche lui la professione. Vincelli resta al giornale per un paio d’anni, ma si capisce che il suo destino è già scritto.
Grazie a uno sponsor che si chiama Amintore Fanfani, questo giovane mite, umile, che piace alla gente semplice, viene eletto, a neppure 27 anni, deputato, con più di quarantamila preferenze.
Reggio porta a Montecitorio, oltre a lui, Peppino Reale, austero professore di lettere, che vivrà anni dopo una breve parentesi da sindaco, e un chirurgo di fama, Antonino Spinelli, anche lui di Catona, il rione dove Nello Vincelli, nato in Sicilia (a Melilli, in provincia di Siracusa) ma reggino d’adozione, è venuto a vivere quando il padre, maresciallo dei carabinieri, vi si è trasferito.
Inizia per Sebastiano Vincelli, che continuerà a farsi chiamare Nello, una lunga carriera politica, ricca di soddisfazioni, ma anche costellata da qualche delusione.
Lui, nei momenti difficili, non s’è mai perso d’animo e ha continuato a vivere la sua vita per la politica, la politica come vita.
Deputato fino al ’76, poi senatore dal ’79 all’83, più volte sottosegretario, sempre presente nei vertici dello scudo crociato, amico dei più prestigiosi leader ma, sino alla fine, vicino a Fanfani, una fedeltà che in politica lo faceva apparire quasi come un marziano.
Nello Vincelli ha legato il suo nome a più di quarant’anni di vita politica in Calabria e a Reggio, la città che ha amato profondamente, il rione dove tornava sempre, nella casa a pochi passi dal mare dove ha atteso la morte con grande serenità, col conforto della Fede, l’assistenza delle due sorelle, del fratello, dei carissimi nipoti, rivolgendo per l’ultima volta lo sguardo al cielo azzurrissimo mentre davanti agli occhi calava inesorabile una nuvola nera.
Per lui la politica era tutto, ma la “Gazzetta” era il suo più grande amore. Le ultime energie le ha spese per l’associazione Anassilaos, che presiedeva, sempre prodigo di consigli, sempre disponibile al sacrificio.
Era, sin dalla costituzione dell’ente morale, consigliere della Fondazione Bonino-Pulejo. Un paio di mesi prima della morte, già provato dal male, parlammo a lungo, al telefono, aveva appena un filo di voce, ma era felice, perché poteva parlare della “sua” Gazzetta e per un attimo dimenticò l’appuntamento che la signora con in mano la falce “che pareggia tutte le erbe del prato”gli aveva fissato.
E parlammo anche di come prepararsi all’altra vita, lui che era cattolico osservante mi chiese cosa sarebbe stato opportuno leggere, oltre alle sacre Scritture, per affrontare il distacco.
Sussurrai due nomi: Manzoni e Bernanos, la conversione dell’Innominato e il “diario d’un curato di campagna”. Ho saputo che, negli ultimi tempi, erano la sua lettura preferita.
Se n’è andato così come era vissuto, in punta di piedi, al giudizio divino si è presentato con l’animo puro, di uomo sensibile e fermo nei suoi principi, politico capace e onesto, che sapeva dire le cose, senza alzare i toni.
Era ancora capace di farsi ascoltare, soprattutto dai giovani, in cui credeva, riuscendo a conservare quella freschezza di pensiero che è propria delle menti nobili.