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A Bonifati il Giubileo Dossettiano

A Bonifati il Giubileo Dossettiano

di RAFFAELE IARIABonifati, centro della provincia di Cosenza, nella diocesi di San Marco Argentano-Scalea, ha vissuto un anno dedicato alla figura di Giuseppe Dossetti, politico, padre costituente e poi monaco. 

A questa figura profetica la comunità parrocchiale, guidata dal parroco don Guido Quintieri, si è ispirata nel XXV anniversario della morte (1923-1996) del religioso con un “Giubileo Dossettiano” che si concluderà domenica 16 ottobre con una celebrazione eucaristica presieduta dal card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana che ha parlato di Dossetti «come un agricoltore paziente e confidente» che  ha «seminato con abbondanza la Parola di Dio, che ha venerato ed ha insegnato a tanti a contemplare senza mai perdere il contatto con la realtà e l’attenzione ai segni dei tempi, con libertà e rigore” e che  ha messo al centro di tutto quella “Parola che il Concilio Vaticano II ha restituito ai cristiani, dissotterrandola dall’oblio e liberandola da surrogati, ritenuti indispensabili per paura della libertà e della coscienza che ella genera». 

Un anno, quello di Bonifati, che si era aperto – proprio nel XXV della morte, il 15 dicembre 2021 – con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice e da un convegno, organizzato in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Silvio Lopiano” di Cetraro, sul tema: “Giuseppe Dossetti profeta del Novecento” al quale è intervenuto lo stesso mons. Lorefice, il vescovo della locale diocesi, mons. Leonardo Bonanno e il parroco don Guido Quintieri.

Tra gli appuntamenti di questo anno una giornata di studio all’Università della Calabria sul tema “Funzione e ordinamenti dello Stato Moderno alla luce dei valori della Costituzione: il contributo di Giuseppe Dossetti”. E ancora diversi incontri in vari centri della diocesi calabrese con uno sguardo sempre a Bonifati dove, dal 1983 c’è una presenza dossettiana molto significativa: le Sorelle della Piccola Famiglia dell’Annunziata fondate da Dossetti, “polmone spirituale” che da quaranta anni arricchisce la diocesi in questo borgo. L’idea di una presenza in Calabria è di antica data per la Famiglia dossettiana – ricorda don Quintieri: don Giuseppe l’ha concepita, infatti negli anni subito dopo il Concilio, l’ha coltivata, maturata e poi realizzata, dopo un buon numero di anni, insieme con tutta la Comunità.

La comunità bonifatese è stata scelta come sede per l’invito e l’amicizia fraterna dell’allora parroco locale. Dossetti parlando del Meridione d’Italia e della Calabria scrive: «In Calabria abbiamo messo un piccolissimo ‘periscopio’ che ci dia qualche luce; qui a Monte Sole siamo prevalentemente una comunità settentrionale. In Calabria, attraverso le nostre sorelle, ho avuto un contatto molto elementare e semplice con anime meravigliose e con ingegni potenti, di potenzialità forse non sfruttate. Quindi ho grandi speranze, ma bisogna che la Chiesa si svegli nel sud, certo anche nel nord per altre ragioni, ma nel sud c’è un terreno meraviglioso».

Un “periscopio” ancora presente con una comunità viva di religiose formata da sette sorelle che rappresentano una “vera e propria grazia per il nostro territorio”, ci spiega don Quintieri che dopo la conclusione di questo anno giubilare ha come obiettivo un percorso di studi attraverso l’annuale “Settimana dossettiana” da realizzare proprio in Calabria.

«La visione profetica di don Giuseppe Dossetti, con il suo impegno politico e la sua visione monastica, che da Bonifati, piccolo borgo del Tirreno Cosentino, ha guardato con lungimiranza ai Paesi del Mediterraneo è di grande attualità per il riscatto del Mezzogiorno d’Italia e in una prospettiva ecumenica verso i Paesi del vicino Oriente», scrive l’ufficio scolastico della diocesi di San Marco Argentano-Scalea: «la sua figura poliedrica merita di essere proposta in questo tempo sinodale, specialmente ai giovani, per la fondazione di un ‘Nuovo Umanesimo in Cristo’ come auspicato dal nostro Vescovo, quale Delegato dalla Conferenza Episcopale Calabra per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università». (ri)