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Gulìa Urbana, consegnate tre opere di street-artist donne

CARLOPOLI (CZ) – Gulìa Urbana, consegnate tre opere di street-artist donne

Sono state consegnate alla comunità di Carlopoli tre nuove opere realizzate da Milu Correch (Argentina), Fio Silva (Spagna) e La Franz (Italia), nell’ambito di Gulìa Urbana, il progetto di arte urbana itinerante promosso dall’Associazione Rublanum.

Gulìa Urbana è la rassegna itinerante dedicataalla street art che coinvolge tutto il territorio della Calabria. Ideata e sviluppata dal collettivo Rublanum, Gulìa Urbana ha portato nel corso degli anni numerosi artisti italiani e internazionali a lavorare su opere murali che hanno arricchito il paesaggio e ampliato gli orizzonti di linguaggio di piccoli centri e borghi della provincia calabrese.

L’opera, realizzata all’anfiteatro comunale da La Franz, rappresenta un importante intervento di riqualificazione urbana di uno spazio aggregativo a ridosso di un centro di accoglienza per migranti. Lo spazio risultava spoglio ed inutilizzato, quasi in stato di abbandono ed il colore predominante era il grigio.

Ad un primo impatto l’opera risulta un insieme di forme organiche piuttosto astratte e colorate, ma osservandola dall’alto si possono ritrovare gli elementi grafici caratteristici del mondo dei graffiti, da cui proviene l’artista. L’intervento va a modificare il concetto di semplice spazio pubblico, rendendo l’area un potenziale luogo di ritrovo, fruizione ed inclusività per tutta la popolazione di Carlopoli.

L’opera realizzata dall’artista spagnola Fio Silva vuole invece porre l’accento su quelli che sono i connubi fondamentali che garantiscono l’equilibrio del nostro ecosistema. Quello tra il mondo umano e il mondo animale è senza dubbio tra i più importanti.

Huir de las estatuas y sus mareas sin rabia è, invece, il titolo evocativo che accompagna la suggestiva opera di Milu Correch, artista argentina che vive e lavora tra l’Europa e Buenos Aires, e che nei suoi lavori, tra riferimenti all’iconografia classica e alle figure antropomorfe, rappresenta quelli che lei identifica come miti moderni. (rcz)