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Cgil, Cisl e Uil Calabria: Il Governo si assuma la responsabilità sul sistema sanitario calabrese

I segretari della CgilCislUil Calabria, Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, hanno dichiarato che «è necessaria ed urgente, infatti, da parte del Governo una forte e vera assunzione di responsabilità riguardo al sistema sanitario della nostra regione e a problemi che da anni attendono di essere affrontati con determinazione e risolti in maniera efficace e definitiva».

«Solo questo potrà garantire una riorganizzazione e una ripartenza che assicurino ai cittadini la fruizione piena dei Livelli Essenziali di Assistenza, di fatto da tempo negata» hanno aggiunto i sindacalisti che, per il caos «in cui continua a dibattersi la Sanità in Calabria, anche nella delicata e decisiva fase della somministrazione dei vaccini anti Covid-19» hanno chiesto un incontro da fare, in tempi brevissimi, al ministro della Salute, Roberto Speranza.

«Come sperimentiamo ogni giorno – hanno proseguito Sposato, Russo e Biondo – la Sanità in Calabria è paralizzata, restano le gravi carenze negli organici dei medici e degli altri operatori e c’è confusione finanche sulle strutture nei territori e sulla loro destinazione. La nomina del Commissario ad acta per il rientro dal deficit nella persona del Prefetto Guido Longo, giunta in ritardo e attraverso arcinote e paradossali vicende dopo le dimissioni del Generale Saverio Cotticelli, non ha prodotto finora il salto di qualità che ci si aspettava nei servizi di Asp e Ao».

«Sapendo a cosa si sarebbe andati incontro – hanno aggiunto – avevamo chiesto che il Decreto Calabria prevedesse di dotare l’Ufficio del Commissario ad acta del personale necessario, tramite il ricorso a strumenti adeguati ad affrontare un’atavica emergenza regionale: quell’emergenza che ci ha portato più volte a manifestare in piazza, ad un confronto con il ministro della Salute e a presentare in novembre un esposto alla Procura della Repubblica di Catanzaro e alla Procura presso la Corte dei Conti».

«Ma non c’è niente di nuovo sotto il sole – hanno proseguito – mancano il coordinamento e il controllo sulle attività delle strutture commissariali territoriali e ospedaliere e si continua a navigare a vista, mentre crescono le preoccupazioni per la diffusione dei contagi da coronavirus, con le varianti che circolano ormai sull’intero territorio nazionale».

«E nessuno batte un colpo – hanno detto ancora i sindacalisti – anche sulla vertenza che riguarda il Sant’Anna Hospital di Catanzaro, con il rischio concretissimo che vengano meno servizi importanti per la salute di molti pazienti calabresi e vadano persi i posti di lavoro per un personale che conta centinaia di operatori e garantisce prestazioni di eccellenza.

«Riteniamo, dunque, necessario – hanno concluso i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria –, in assenza di interlocuzioni efficaci sul territorio, incontrare il ministro Speranza perché il Governo intervenga e operi finalmente per una vera, decisa svolta nel sistema sanitario regionale, con i mezzi adatti ad una situazione in grave degrado». (rrm)