IL PROVVEDIMENTO ARRIVA DOPO 22 ANNI DALLA PRIMA RIFORMA (VOTATA NEL 2001), DANDO VITA ALL'ARPAL;
LA NUOVA LEGGE PER RIFORMARE IL LAVORO CON IL VOTO "BIPARTISAN" IN CONSIGLIO

LA NUOVA LEGGE CHE RIFORMA IL LAVORO
CON IL VOTO “BIPARTISAN” IN CONSIGLIO

di FRANCESCO CANGEMI – Dopo più di vent’anni la Calabria ha una nuova riforma regionale sulle politiche del lavoro. Il governo Occhiuto tramuta Calabria Lavoro in Arpal durante l’ultima seduta del consiglio regionale.

La riforma darà un ruolo importante all’Osservatorio del Mercato del lavoro e istituirà una rete regionale dei servizi attivando una unità di intervento in caso di crisi aziendali.

La legge, ha detto la consigliera Pasqualina Straface che ha relazionato in Consiglio sul tema, non mette in liquidazione Calabria Lavoro ma «si opererà in piena continuità e sarà anche l’occasione per dare stabilità ai 370 dipendenti dell’Agenzia provenienti dal precariato storico regionale che saranno assunti con contratto a tempo indeterminato e determinato». «Una riforma – ha aggiunto ancora Straface nel corso della seduta – che era attesa da 22 anni e che mi chiedo perché non sia stata fatta prima».

«Si tratta di una sfida per tutti noi», ha detto nel corso dell’illustrazione della legge, la consigliera Pasqualina Straface di Forza Italia.

In merito alla proposta dalla quale scaturirà la nascita dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, appunto l’Arpal Calabria, dedica grande attenzione al prosciugamento del bacino dei lavoratori del precariato e alla riforma dei Centri per l’impiego «che saranno – ha sottolineato Straface – l’infrastruttura di base per lo sviluppo delle politiche attive del lavoro in Calabria».

«Si torna a casa con la soddisfazione di aver contribuito a fare approvare, dopo 22 anni, la riforma regionale sulle politiche attive del lavoro – dice l’assessore alle Politiche per il lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese –. Una legge che supera l’ultimo provvedimento normativo che risale al 2001. Con la nuova legge vogliamo, prima di tutto, provare a invertire la rotta, vogliamo creare quelle condizioni normative per avviare un’azione sinergica sul territorio calabrese con l’obiettivo di rimediare alle scelte sbagliate del passato che ci consegnano oggi una situazione quasi drammatica».

«Da domani, con la grande e competente squadra del dipartimento lavoro e formazione – ha aggiunto – inizieremo a costruire un piano strategico e straordinario sul lavoro con l’obiettivo di creare nuova e reale occupazione per i cittadini calabresi evitando costanti fughe fuori Calabria alla ricerca di un posto di lavoro».

«Grazie a chi – ha concluso – con grande impegno mi ha supportato nel costruire questo nuovo e importante progetto di legge approvato oggi con il voto favorevole anche dei consiglieri di opposizione. Oggi un bel giorno per la nostra Calabria».

La proposta di legge di iniziativa della Giunta regionale sulle “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente” è stata approvata a maggioranza, e con il voto favorevole del Pd.

Dopo l’approvazione il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha ringraziato la minoranza per aver permesso l’approvazione di una legge di grande importanza.

«Una bella dimostrazione che quando si parla di interessi comuni – ha detto – ci siete anche voi. Va bene così, a differenza di quando, come avete fatto nella scorsa seduta, avete abbandonato l’aula, senza discutere».

In sede di votazione finale il consigliere dem Ernesto Alecci ha sottolineato il senso di responsabilità del Pd che su una tematica così importante.

«Una legge in alcuni punti abbastanza confusa e contraddittoria», a parere di Alecci mentre Amalia Bruni pur riconoscendo la volontà di un avanzamento legislativo «nella stessa – ha detto – non abbiamo letto un grande futuro di visione», avvertendo sul fatto che nel passaggio da una agenzia, ente pubblico economico a ente pubblico c’è la necessità che siano espletati i concorsi per l’ingresso nella Pubblica amministrazione.

Raffaele Mammoliti, pur annunciando voto favorevole del Pd e la presentazione di alcuni emendamenti, ha definito la proposta «non una vera e propria riforma, ma piuttosto un adeguamento normativo che era necessario fin dal 2015.

La riforma – ha aggiunto Mammoliti – è tutta un’altra sfida, che va riempita di contenuti. L’azione riformatrice la dobbiamo ancora realizzare». Per la maggioranza, Antonio Montuoro, di Fratelli d’Italia, ha definito la proposta in discussione «una svolta importante per la tematica del lavoro in Calabria».

«Una riforma – ha aggiunto – che determinerà importanti prospettive e per le politiche del lavoro compiutamente disciplinate».

Ferdinando Laghi della Lista De Magistris ha annunciato il voto di astensione del suo gruppo. (fc)