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REGGIO: CHI È IL PERSONAGGIO DELLA TESTA DEL FILOSOFO?

9 luglio – Tante le storie che si possono raccontare sulle straordinarie opere presenti al Museo Archeologico di Reggio: l’ultima – suggerita dalla Direzione del MArRC, con a capo l’arch. Carmelo Malacrino – riguarda il famoso bronzo denominato “testa del filosofo”, rinvenuto nelle acque di Cannitello e oggi splendidamente esposto accanto ai bronzi.
«Gli studiosi – affermano al MArRC – hanno elaborato varie ipotesi per l’identificazione di questo affascinante personaggio raffigurato nella sezione di statua bronzea esposto insieme ai Bronzi di Riace e alla cosiddetta Testa di Basilea da #Porticello nella sala dedicata all’archeologia subacquea al #MArRC.
C’è chi vi riconosce il ritratto di un filosofo cinico (come Paribeni o Giuliano), chi lo ha attribuito al grande letterato e favolista #Esopo, chi invece ritiene che fosse una figura della letteratura greca antica. Quanto alla cronologia, invece, l’ipotesi più accreditata è che si collochi tra il 460 e il 440 a. C. (Paoletti, Parra, Rolley).
La nave che la trasportava, dal cui relitto sui fondali marini nell’area reggina è stata recuperata, molto probabilmente portava statue provenienti da un saccheggio di una delle città greche in Sicilia da parte dei conquistatori Punici, tra la fine del V secolo a. C. e l’inizio del IV». (rrc)