Successo per Bergarè, la Festa del Bergamotto di Reggio Calabria

Si è conclusa, con successo, la terza edizione di Bergarè, la manifestazione organizzata dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria con il supporto istituzionale della Città metropolitana e Comune di Reggio Calabria e l’obiettivo di valorizzare l’oro verde della Calabria.

Il Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria, Antonino Tramontana, ha ripercorso nel talk di chiusura i momenti salienti di questa edizione che ha visto la novità (molto apprezzata) dello street food, la mostra mercato dei produttori del territorio, gli spettacoli per grandi e piccini, la mostra sulla storia del bergamotto e sull’editoria, degustazioni e un convegno conclusivo sul bergamotto come attrattore turistico.

«Dal 3 ottobre – ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà – abbiamo davvero visto piazza Castello e il castello Aragonese invasi da cittadini curiosi, famiglie e quest’anno soprattutto da turisti. È la fotografia degli effetti di una programmazione di destagionalizzazione dell’offerta turistica che nel nostro territorio sta iniziando a produrre effetti positivi. Intorno a questi eventi si possono promuovere prodotti locali, le numerose eccellenze, le unicità di tutto il nostro territorio metropolitano, anche in chiave turistica».

Il  presidente della Camera di Commercio ha anche parlato del parco urbano dedicato agli agrumi, nel cuore della città, un giardino botanico aperto alla cittadinanza e ai turisti pensato per documentare le varie specie di agrumi ed ha inoltre ricordato la proposta emersa dal convegno di studio del mattino.

«Analogamente a quello che si fa per l’enoturismo e l’oleoturismo, vorremmo fondare una nuova offerta turistica: l’agrumiturismo, una nuova rete di accoglienza da creare insieme a tutte le associazioni di categoria, università, regione per coinvolgere l’intero territorio regionale. Si può creare una ”rotta” degli agrumi che abbracci anche le molte altre  eccellenze del territorio (cedro, clementine, limone). Si tratta di una proposta che integra il turismo locale e parte appunto dal Bergamotto come attrattore turistico», handetto Tramontana.

Su questa proposta il sindaco Falcomatà si è detto favorevole, anche perché il turista di oggi è diventato un viaggiatore che vuole fare esperienza e correla al viaggio la conoscenza del prodotto del territorio.

Natina Crea,  segretario generale della Camera di Commercio, ha parlato della recente competizione Bergathon, che ha dimostrato che ci sono soggetti innovatori e che ci sono progetti complementari tra loro che possono fare rete per partire con un’autentica promozione del bergamotto in chiave turistica. «Circa la mostra mercato – ha detto – le imprese hanno dato il meglio di sé e siamo veramente orgogliosi di questo mondo imprenditoriale che rappresentiamo»

Il rettore dell’università, Giuseppe Zimbalatti, ha ricordato gli anni durissimi di inizio Novecento che hanno visto gli operatori rinascere per poi vedere il territorio agricolo aggredito dalla nascente industria.

«Hanno saputo preservare la coltivazione e  la cultura del bergamotto. Ora si fa ricerca e formazione – ha aggiunto – servono anche master che coinvolgono tutta la filiera».

Sono quindi intervenute le categorie territoriali. Per Claudio Aloisio (Confesercenti) Bergarè è un importante evento per una città sempre più attrattiva, per Giuseppe Febert (Confindustria) si può ormai  parlare di una Reggio Bergacentrica e l’evento va in questo senso. Maria Clelia Zagarella (Coldiretti) ha detto che si tratta di una manifestazione indispensabile, mentre Lorenzo Labate, (Confcommercio) ha evidenziato come Bergarè dà un impulso determinante alla promozione del bergamotto ed ha accennato all’esperienza di VisitRC per favorire l’incoming. Diego Suraci (Confagricoltura) ha parlato di un evento eccezionale e portato i complimenti anche delle aziende, mentre Gianni Laganà (CNA) ha suggerito di puntare su enogastronomia e sui centri di benessere alla persona.

Ada Arillotta, curatrice tecnico scientifica della mostra sul Bergamotto, ha parlato di un’esperienza bellissima che è venuta dal rinnovato archivio della SSEA.

Sono, quindi,  intervenuti Ezio Pizzi del Consorzio di tutela del bergamotto e Tommaso Macheda (Copagri). Infine la vicepresidente della Camera di Commercio, Patrizia Rodi Morabito, che ha voluto dare pubblico ringraziamento a tutto il personale della Camera di Commercio coinvolto nell’organizzazione di questa manifestazione, coordinato dal segretario generale Natina Crea.

L’OPINIONE / Emilio Errigo: La storia di degrado ambientale dell’Arenella

di EMILIO ERRIGO – Invito il sensibile e sempre attento alle tematiche sociali e ambientali della Calabria, il Signor Presidente del Consiglio Regionale della Regione Calabria, dott. Filippo Mancuso, il carissimo sindaco della mia Città natale Reggio di Calabria, l’avv. Giuseppe Falcomatà e quanti ne avvertono il piacere-dovere, di visitare e constatare lo stato di vistoso e crescente degrado ambientale della antica fabbrica dei derivati del Bergamotto di Reggio Calabria, denominata Arenella di Reggio Calabria, per non confonderla con la gemella antica Fabbrica dei derivati degli agrumi Arenella di Palermo.

Adiacente alle storiche e in parte integre infrastrutture da mettere in sicurezza e renderli fruibili alla Comunità della Città Metropolitana di Reggio Calabria, fino a qualche anno addietro era perfettamente funzionante a pieno regime produttivo la storica Fabbrica dell’Essenza del Bergamotto di Reggio Calabria, sita in Via Nazionale San Gregorio al n.74, della vecchia SS 106. Ora tutto è fermo, nessun segno di vita, alcuna apparente attività parrebbe attivata da parte del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria.

Perché questo stato di silenzio produttivo, si e mi chiedono gli abitanti increduli e disorientati della piccola realtà abitativa di San Gregorio?
Sono circa 2 ettari di territorio dove sono presenti infrastrutture di gran pregio architettonico, storico e industriale. Si vedono solo arbusti di ogni specie in libera crescita e animali incontrollati presenti nell’area edificata e incontrollata, anche se la carissima amica di tutti noi ragazzi di San Gregorio la sempre presente Caterina, una delle Figlie del compianto Custode Antonino Campolo, non ci fa mancare il Suo ben augurante saluto amichevole.

I miei ricordi di quelle due Fabbriche del Bergamotto e suoi derivati, affondando negli anni ’60/’70, anche perché frequentavo quegli ampi spazi ambientali per giocare con i miei amici e compagni di Scuola Elementare. Poi solo delle apprezzabili iniziative dell’Associazione Culturale e Sportiva Pro San Gregorio, con il mitico Presidente il Comandante Cavaliere della Repubblica Italiana, Ettore Errigo, con la tradizionale settimana di eventi sportivi marinari e spettacoli musicali di Estate Insieme e connesso evento successivo Sapori d’Autunno, manifestazioni a forte caratterizzazione sociale coinvolgenti, che si concludevano ogni anno con il conferimento del Premio Internazionale San Gregorio di Reggio Calabria.

Ora dopo un breve periodo di funzionamento della Fabbrica dell’Essenza del Bergamotto di Reggio Calabria, gestita dalla nota e storica Società della Famiglia Capua, nulla di concreta operatività sembra vedersi all’orizzonte marino di San Gregorio. Tante promesse e atti di buona volontà per l’Istituzione dell’Istituto Internazionale Superiore della Profumeria in Calabria, finanziato in parte con il c.d. Decreto Reggio Calabria, di cui alla legge n246 del 5 luglio 1989, approvava il finanziamento per la realizzazione di interventi e opere pubbliche di Interesse nazionali, indifferibili e urgenti a favore della Cittá e abitanti di Reggio Calabria e Provincia.

Recentemente dopo i reiterati interventi giornalistici del quotidiano digitale on line Calabria.Live, anche il bravo, sensibile e noto giornalista Filippo Diano, di GS Channel, ha curato un ottimo e molto seguito in verità servizio televisivo, ricco di gradevoli immagini intervistando l’Ing. Domenico Giandoriggio, colui che ha coordinato il team di tecnici e specialisti per la progettazione esecutiva delle opere e aree didattiche.

Rimane in tutti noi abitanti e Cittadini di San Gregorio, la fiduciosa attesa che il nostro carissimo sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, riprenda in mano esperta e competente questa realtà a rilevante interesse pubblico per il prevedibile positivo ritorno occupazionale e ambientale che riguarda il comprensorio di quella che doveva essere la Zona Industriale e Mercatale di San Gregorio- Mortara – San Leo, area costiera marittima di pregio ambientale situata a circa 2 chilometri dall’Aeroporto di Reggio Calabria.

[Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, docente universitario di “Diritto Internazionale del Mare e Management delle Attività Portuali” presso l’Università della Tuscia di Viterbo]

LA BEFFA DEL BERGAMOTTO “SICILIANO”
REGGIO TUTELI LA SUA UNICITÀ MONDIALE

di SANTO STRATI – Siamo alle comiche finali: mentre si aspetta che la Regione porti a risultato l’operazione Dop per il Bergamotto di Reggio Calabria (avendo bocciato l’istanza di IGP (Indicazione geografica protetta) e che ristori i danni agli bergamotticoltori reggini per i danni del maltempo e della siccità, ecco che dalla Sicilia parte una grande campagna-beffa che svilisce e mortifica ogni tutela fin qui tentata.

La storia è nota: il Bergamotto non è “di Calabria” né tantomeno “siciliano” perché solo nella fascia vocata che va da Villa San Giovanni a Monasterace  crescono i frutti che sono il non plus ultra del benessere (per le proprietà nutraceutiche certificate da scienziati di prim’ordine). I vari tentativi di imitazione nel territorio siciliano e anche nel Cosentino sono stati penalizzati da un risultato che beffa i consumatori e i coltivatori: la qualità è scarsa e il frutto coltivato al di fuori del territorio reggino risulta privo di tutte le caratteristiche organolettiche che ne hanno fatto e continuano a fare non una tipicità locale, bensì un’unicità mondiale.

La campagna per la tutela del Bergamotto di Reggio Calabria e del suo marchio (con tanto di nome e cognome) condotta per anni dal prof. Pasquale Amato è riuscita persino a far modificare le etichette di prodotti alimentari e specialità gastronomiche dove veniva indicato genericamente (ingannando l’utilizzatore finale) “bergamotto”.

Adesso, siamo da capo a dodici, come si dice: l’offensiva disinvolta dei siciliani (che vendono persino le pianticelle) e l’utilizzo improprio del termine generico “bergamotto” rischiano di far tornare indietro di anni la comunità produttiva reggina che si vede così non solo “derubata” di un marchio  distintivo e univoco, ma persino danneggiata nella distribuzione dell’agrume “principe” e dei suoi derivati. La cui esportazione, per intenderci, copre i grandi numeri dell’intera regione.

Reggio deve insorgere e tutelare a spada tratta la sua unicità mondiale, ma avrà bisogno di avere a fianco tutte le istituzioni, a partire dalla Regione, dalla Camera di Commercio, dal Consorzio, e via discorrendo. Occorre un’accelerazione al processo di estensione della DOP (che già esiste per l’essenza) a tutto il comparto produttivo. Oltre a un’azione di rivalsa e di diffida nei confronti di chiunque tenti di “svalutare” il marchio “di Reggio Calabria”, quasi che si trattasse di una varietà agrumicola ottenuta al pari di altre specialità tentate (con successo, c’è da dire) dai produttori siciliani e dell’Alto Cosentino.

Il Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria, presieduto dal prof. Pasquale Amato, apprezzato storico e docente universitario reggino si è già attivato per studiare le iniziative necessarie per la tutela del marchio, a difesa del “principe mondiale degli agrumi”: è opportuno che l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo e tutti gli attori reggini trovino una corale intesa per evitare un ulteriore e insanabile “rapina” nei confronti di Reggio e della Calabria tutta. Il bergamotto di Reggio Calabria va difeso e tutelato, senza alcun compromesso e l’estensione della DOP sarà il punto di partenza per una controffensiva seria contro le “imitazioni”.  (s)

Il 25 agosto a Reggio la Festa del Bergamotto

Il 25 agosto, a Reggio, al Cric di Cannavò, si terrà la Festa del Bergamotto, organ

L’evento, che prende il via alle 19, prevede il convegno dal titolo Coltivazione e Mercati, introdotto da Ninni Tramontana. Modera Francesco Cuzzola. Ne discutono Nino Siclari, agronomo e imprenditore agricolo, Filippo Cogliandro, chef accademia Gourmet, Vittorio Caminiti, presidente Accademia e Museo Nazionale del Bergamotto ed Ezio Pizzi, presidente del Consorzio del Bergamotto.

Intervengono Mimma CatalfanoGiuseppe ZimbalattiDemetrio CaraFrancesco SaccàGiuseppe Marcianò. Ad arricchire l’evento, la degustazione di prodotti al Bergamotto e canti e balli a cura dei Tarantulati. La Festa si chiuderà con il libro Storia fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria di Filippo Arillotta, edito da Kaleidon Editrice.

«Negli anni della nostra infanzia – ha raccontato Enzo Cuzzola, portavoce del Comitato organizzatore – nella intera nostra Valle del Calopinace, il tempo era scandito da alcuni calendari, quello dell’anno scolastico, quello della coltivazione del bergamotto e quello delle festività religiose. L’anno scolastico divideva le stagioni a partire dal primo giorno di scuola, con i trimestri ed i compiti, le vacanze di Natale e di Pasqua, gli scrutini o gli esami finali e le pagelle, prima delle vacanze estive. Ma il nostro tempo era scandito soprattutto dai riti e dalle festività religiose. Iniziata la scuola, il primo tempo della attesa era quello per il Santo Natale, preceduto dal tempo e dai riti dell’Avvento, riti religiosi della tradizione popolare compresi».

«Seguiva il Carnevale che precedeva le Ceneri e la Quaresima – ha proseguito – cioè l’attesa della Santa Pasqua, sempre con i suoi riti religiosi e della tradizione popolare. Finita la Pasqua e ripresa la scuola, dopo le relative vacanze, si passava all’attesa della Festa di Madonna, che avrebbe segnato per noi ragazzi la fine dell’estate e l’attesa del nuovo anno scolastico. Nelle frazioni, l’attesa della Festa di Madonna era inframmezzata dalle feste dei vari Patroni. Faceva da sfondo il tempo della coltivazione del bergamotto, scandito dal tempo della potatura, con la concatura e la concimazione, i fumogeni e la fioritura, l’irrigazione e la raccolta del cascolo, fino a giungere alla raccolta finale e la successiva lavorazione». (rrc)

Emozioni alla 24esima edizione del BergaFest

Si è concluso, con grande successo, sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, la 24esima edizione del BergaFest, la kermesse dedicata al Bergamotto di Reggio Calabria e organizzata dall’Accademia Internazionale del Bergamotto di Reggio Calabria.

Il BergaFest, dunque, si è confermato ancora una volta come un evento di grande rilevanza culturale e scientifica, capace di valorizzare uno dei prodotti più distintivi del territorio calabrese, il bergamotto. Le immagini della serata, con i primi piani dei premiati e le interviste ad alcuni ospiti, completano il racconto di un’edizione indimenticabile.

«In 24 anni e 24 edizioni il Bergafest, il professore Vittorio Caminiti, e tutta la ‘Confraternita del Bergamotto’ hanno ampiamente confermato quanto il legame fra le eccellenze del territorio e il territorio stesso sia indissolubile. Noi non possiamo pensare di riqualificare, rigenerare, rinnovare i nostri luoghi storici e i nostri spazi, se poi questi spazi non vengono vissuti, non vengono attraversati dalla promozione della bellezza stessa», ha detto il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, nel corso dell’ultima serata, in cui sono stati premiati gli Ambasciatori per l’Accademia Internazionale del Bergamotto.

«Uno di questi appuntamenti di prestigio è sicuramente il Bergafest – ha aggiunto – che, peraltro, ha avuto una ulteriore ribalta nazionale, nei giorni scorsi, ospite del prime time estivo di Sky Sport, nella seguitissima trasmissione ‘Calciomercato l’originale’, che per una settimana, oltre al calcio ha mostrato a tutta l’Italia le bellezze dei nostri splendidi territori».

«Questo – ha aggiunto il sindaco parlando di fronte alla platea del sodalizio guidato da Vittorio Caminiti – significa quanto l’iniziativa privata e le istituzioni, possono fare anche per approfondire, sul piano culturale, un tema come quello dell’utilizzo del bergamotto di Reggio Calabria. Le eccellenza che sono state premiate quest’anno al Bergafest lo dimostrano, eccellenze che affondano le loro radici, il loro pensiero e la loro attività, nel campo culturale, scientifico, medico. Si tratta di una platea altamente qualificata e siamo contenti di aver promosso questa iniziativa all’interno dell’Estate Reggina, dando il giusto e necessario risalto a quella che è diventata una lieta tradizione».

Il primo cittadino, inoltre, in vista della 25esima edizione, ha sentito l’esigenza, e si è impegnato ad istituzionalizzare l’evento.

 

La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione di special guest di rilievo, tra cui: il Maestro Iginio Massari, noto pasticciere e volto televisivo, Ambasciatore dell’Accademia dal 2020, che ha premiato il Maestro Pasticciere Davide Comaschi, lo chef Alfonso Iaccarino, che ha premiato lo Chef Daniele Lippi per la sessione Gusto.Il maestro orafo Gerardo Sacco, che ha premiato l’attrice romana Roberta Garzia.

Gli Ambasciatori per l’Accademia Internazionale del Bergamotto e i Premiati della serata sono personalità, tra cui alcuni di fama internazionale che contribuiranno da questo momento a diffondere la conoscenza del bergamotto di Reggio Calabria attraverso vari ambiti: Ambasciatori per l’Accademia Internazionale del Bergamotto: Chef Daniele Lippi, Prof.ssa Giovanna Scala, dott. Pasquale Spinelli, dott. Johann Maria Farina, lo psichiatra Gilberto Di Petta, la giornalista Federica De Vizia, Maestro Pasticciere Davide Comaschi, dott. Domenico Scopelliti, Maestro Gelatiere Stefano Guizzetti, l’ttrice Roberta Garzia, dott.ssa Gabriella Chieffo, prof. Francesco Barillà.

Il dott. Rosario Previtera è stato insignito della massima onorificenza, La Tabacchiera d’Oro. Il premio Nobel Prof. Thomas Sudhof è stato insignito del Premio Uomo dell’Anno 24° BergaFest, mentre il premio per il miglior profumo al bergamotto di Reggio Calabria dell’anno è andato al dott. Michele Carpentieri, della ditta – Exsige Perfumes.

Sono stati premiati, per i meriti professionali, la ricercatrice C, e il prof. Ernesto Palma. Il regista Fabrizio Bancale, il dott. Vincenzo Bruno, la dott.ssa Lavinia Macheda, la dott.ssa Alessia Corlito e la Pastry Chef Roberta La Piana.

Alcuni di questi premiati, come Farina, Di Petta e Chieffo, erano già stati protagonisti delle prime due serate, che hanno esplorato il legame del bergamotto con l’Acqua di Colonia e la Neuropsichiatria. (rrc)

Una ricerca dell’UniCal sul bergamotto che ha creato un farmaco per la cura di demenza e cerebrolesioni

di FRANCO BARTUCCILa sperimentazione, che ha beneficiato della collaborazione con l’Istituto Sant’Anna di Crotone, ha fatto registrare per alcune patologie una significativa riduzione del dolore

Le ricerche all’Università della Calabria sulle proprietà analgesiche dell’olio essenziale di bergamotto partono dal lontano 2004 dagli studi del docente di Farmacologia, Giacinto Bagetta, in collaborazione con l’Unicz e l’Unige, prima, e con la Daiichi Pharmaceutical University di Fukuoka e con la Tohoku Medical and Pharmaceutical University di Sendai, successivamente. Il progetto ha ottenuto nel 2022 un rilevante finanziamento nell’ambito del Por Calabria che ha consentito di approdare alla fase finale di validazione.

«Al termine di un lungo e difficile iter – ha spiegato il prof. Giacinto Bagetta – è arrivato un risultato significativo. È doveroso, oltre il preziosissimo sostegno di Fincalabra, evidenziare l’importante collaborazione di molti professionisti oltre i ricercatori dell’Unical e dell’Istituto Sant’Anna a cui va ovviamente il mio particolare ringraziamento. Il successo di tutto il progetto, sin dalle sue fasi iniziali, è anche il frutto del supporto ricevuto da Monica Filice, Giuliana Carravetta, Andrea Attanasio e Massimo Paturzo e dagli altri tecnici dell’Area della Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Impatto Sociale (Ariis).

Importantissimo, inoltre, è stato anche il supporto amministrativo del Dipartimento di Farmacia Ssn con il responsabile Francesco Portadibasso ed i suoi collaboratori Giuliana Manna e Giuseppe Oliva. Infine un ringraziamento speciale è rivolto alle direzioni sanitarie, agli psicologi, agli operatori sanitari delle residenze sanitarie che hanno spontaneamente collaborato al successo del progetto di ricerca così come ai pazienti ed ai loro familiari».

Quindi diventa sempre più concreta la speranza di poter utilizzare l’olio essenziale di bergamotto ingegnerizzato (nanoBEO) contro demenza o patologie con gravi cerebrolesioni ancora senza una terapia. Si tratta dello sviluppo di un innovativo studio targato Unical che, dopo anni di ricerca e sperimentazione, è finalmente approdato all’ultimo step di verifica in clinica, poi – se le risultanze si confermeranno positive – diverrà un farmaco commercializzato.

Il progetto è stato selezionato dalla Regione Calabria all’interno della vetrina Ingegno quale collaborazione tra mondo della ricerca universitaria (Unical) e mondo delle imprese (Istituto Sant’Anna per le gravi cerebrolesioni di Crotone).

Nei giorni scorsi, nella sala stampa del Centro congressi “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria, alla presenza dei funzionari di Fincalabra, Adele Cascio e Carlo di Noia, è stato fatto il punto sullo stato dell’arte di questa ricerca denominata “Riabeo” (miglioramento dei processi neuro-Riabilitativi attraverso l’utilizzo di un innovativo sistema nanotecnologico di rilascio dell’olio essenziale di Bergamotto per il trattamento del dolore). In questa importante giornata, Damiana Scuteri e Loris Pignolo, individuati nell’ambito dell’associazione temporanea di scopo quali coordinatori del progetto per conto Unical e del partner Istituto Sant’Anna, hanno presentato i positivi risultati delle ricerche.

Particolarmente efficace si è dimostrato il controllo operato da NanoBeo sull’agitazione (circa 30% di riduzione al test di Cohen&Mansfield) e sul dolore (riduzione di circa il 45% al test con I-Mobid2) nei soggetti non comunicativi con demenza severa. I risultati sono stati molto apprezzati dai tecnici valutatori di Fincalabra, i quali hanno espresso un giudizio molto positivo sulla gestione del progetto ed eccellente per quanto attiene all’innovatività della nanotecnologia ormai giunta nella fase di maturazione prossima al trasferimento in clinica. I risultati sono attualmente in valutazione per la pubblicazione su una rivista indicizzata di settore e lasciano intravedere un positivo sviluppo in chiave industriale. (fb)

L’OPINIONE / Giuseppe Mangone: La politica ha abbandonato i bergamotticoltori e disattende le promesse

di GIUSEPPE MANGONEIl Dl Agricoltura da poco approvato dal Governo prevede diverse iniziative a favore del settore agricolo e impegna risorse in quasi tutti i comparti, alcune anche in maniera innovativa. È il caso per esempio delle modifiche importanti del Dlgs 198/2021 sulle pratiche sleali a tutela della filiera agricola rispetto al predominio della Gdo e rispetto alla violazione della normativa nei rapporti tra imprese della filiera agricola e quella alimentare, oppure della scelta di evitare gli impianti fotovoltaici a terra che oggi avrebbero danneggiato importanti ecosistemi e colture tradizionali regionali oltre a portarci lontano dagli orientamenti comunitari.

Lo stesso dicasi per affrontare il problema granchio blu, il problema cinghiali e la grave crisi dovuta alla peste suina africana ed altre zoonosi per bovini e ovini. Gli interventi urgenti per fronteggiare la crisi economica delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura e quelli inerenti le problematiche del comparto del kiwi e della vite, non contemplano quanto ci si aspettava in merito ai danni e quindi ai ristori riguardanti la crisi climatica dello scorso anno per il Bergamotto di Reggio Calabria, che interessa più di 1.500 ettari e centinaia di famiglie agricole e costituisce storicamente la base economica e rurale di 50 comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Dopo l’estate dell’anno scorso, la politica governativa regionale insieme agli esponenti di altri enti e del Consorzio del Bergamotto e con la presenza di parlamentari locali, lanciava a gran voce e dava per fatta l’imminente approvazione del bando per il riconoscimento del danno alla filiera bergamotticola e quindi dei previsti ristori in termini di contributi da parte del Governo e della Regione Calabria. Di fatto nulla è avvenuto, le interlocuzioni regionali col Ministero si sono arenate e nessuna risposta concreta si è ottenuta: ad oggi tutti si sono dimenticati dei famosi ristori per la crisi del bergamotto a partire dalla politica, che in questo caso sarebbe dovuta intervenire con le strutture regionali. Probabilmente per qualcuno il territorio cosentino è sempre più importante di quello reggino

La Regione con il presidente Occhiuto e l’assessore Gallo, mentre si è dimenticata delle procedure per attivare i ristori ha contribuito scientemente ad affossare il comparto del prodotto tipico reggino per eccellenza, con il boicottaggio a febbraio dell’Igp Bergamotto di Reggio Calabria che era stato approvato dal Ministero a dicembre 2023. Fatto ormai noto a tutti e di cui preferiscono tacere per evitare cattive figure in un periodo elettorale.

Nella realtà però ci avviciniamo alla nuova campagna produttiva bergamotticola ed un comparto storico si prepara a partire con gravi deficit strutturali ed economici, senza alcun aiuto da parte della politica competente regionale e locale e senza la tutela del prodotto, sempre più necessaria. E dovremmo inoltre iniziare a considerare l’imminente arrivo di nuove malattie importanti per il bergamotto e gli agrumi come il “Citrus greening” che in Sicilia già ci si sta organizzando a prevenire e in Calabria nemmeno se ne parla. Gli agricoltori dovranno unirsi e fare rete per affrontare insieme le problematiche evidenti e attuali, così come già sta avvenendo con la cosiddetta “crociata per l’Igp” a sostegno del Bergamotto di Reggio Calabria. (gm)

[Giuseppe Mangone è presidente dell’Associazione di Categoria Liberi Agricoltori – Anpa Calabria]

Il libro La storia fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria in onda sulla rubrica “Eat Parade” del Tg2

Domani pomeriggio, alle 13.30, il libro La storia fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria di Filippo Arillotta sarà la protagonista della rubrica Eat Parade del Tg2, ideata e condotta dal Bruno Gambacorta.

In questa puntata, dopo la consueta carrellata di interviste e speciali dedicati al meglio dell’enogastronomia italiana, si parlerà di libri specialistici e in particolare si segnalerà la Storia Fantastica del Bergamotto di Reggio Calabria, saggio di Filippo Arillotta edito dalla Kaleidon Editrice, in cui si raccontano i primi passi del Principe degli Agrumi attraverso una ricca documentazione per la prima volta pubblicata in un volume e con le splendide illustrazioni di Aldo Sacchetti.

Una grande soddisfazione per l’autore e per la Casa Editrice, oltre ad una grande occasione di promozione per la Calabria, per la città di Reggio e per il suo Bergamotto, che vengono proposti, grazie ad una vetrina nazionale, all’attenzione del vasto pubblico di appassionati che da anni segue TG2 Eat Parade. (rrc)

Il Bergamotto di Reggio Calabria protagonista al Macfrut di Rimini e al Cibus di Parma

Il bergamotto di Reggio Calabria è stato protagonista al Macfrut di Rimini e al Cibus di Parma, grazie al Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, guidato da Ezio Pizzi.

Il Macrut di Rimi, punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per il settore ortofrutticolo, è stata l’occasione per mettere in luce l’importanza e la qualità del bergamotto, un agrume che ha radici profonde nella cultura e nell’economia della regione Calabria. Il bergamotto, noto per le sue proprietà aromatiche e terapeutiche, è stato al centro di numerose discussioni durante la fiera, con degustazioni ed assaggi di un prodotto identitario ed unico al mondo. Valorizzare e proteggere il bergamotto, non solo come prodotto agricolo, ma anche come simbolo di identità culturale e storica: queste le due traiettorie impostate.

Con la chef Laura Barbieri, le marmellate di bergamotto ed i succhi hanno fatto innamorare curiosi ed addetti ai lavori.
«La partecipazione del Consorzio a Rimini, a Macfruit 2024, ha rafforzato la visibilità del nostro prezioso agrume ed ha confermato l’impegno della Regione Calabria per una promozione completa che aiuta tutti noi», ha rimarcato il presidente Pizzi.
«Siamo estremamente soddisfatti – ha aggiunto – della risposta entusiastica che abbiamo ricevuto non solo conferma la qualità superiore che del bergamotto calabrese, ma riafferma anche il suo ruolo cruciale nell’economia e nella cultura della nostra regione. Felici ed onorati anche della visita del Ministro Lollobrigida al nostro stand e del sempre attento interesse dell’assessore Gallo per il nostro agrume».
Abbinamenti ed esperimenti anche e contemporaneamente a Parma, al Cibus 2024, dove non è mancato respirare tutta l’essenza del bergamotto di Reggio Calabria.
Nelle degustazioni, nei talk, tra gli stand all’interno dell’area dedicata alla Calabria, il nostro bergamotto ha lasciato il segno. Molto incuriosita anche la stampa nazionale che ha dedicato ampi passaggi alla nostra essenza.
«Questo è Bergamotto di Reggio Calabria», è il commento entusiastico dei protagonisti. (rrm)

A Brancaleone i bergamotticoltori: L’Igp per bergamotto di RC non può più attendere

Bergamotticoltori, trasformatori, rappresentanti di cooperative, sindaci del territorio ed esponenti politici di destra e di sinistra fanno fronte comune contro il boicottaggio da parte della Regione Calabria dell’approvazione ministeriale dell’IGP avvenuta a dicembre

Se ne è parlato nel corso della terza assemblea pubblica sul “caso” Bergamotto di Reggio Calabria, tenutasi alla biblioteca comunale  organizzata dal Comitato dei bergamotticoltori reggini insieme a Copagri Calabria, Liberi agricoltori-Anpa, Conflavoro agricoltura, Nuova Unci Calabria, Usb Lavoro agricolo e al Comitato promotore per l’Igp Bergamotto di Reggio Calabria.

Il Disciplinare di produzione dell’Igp è stato anche in questa occasione distribuito al folto pubblico presente. Durante l’esposizione di tutto l’iter che ha condotto dopo tre anni all’approvazione ministeriale del Disciplinare Igp, sono emerse le incongruenze e le fallanze dell’ipotesi Dop che per i relatori è «qualcosa di inesistente e inapprovabile ma che per interessi privati sta bloccando il vero processo di sviluppo della filiera bergamotticola».

Giuseppe Falcone, del Comitato dei bergamotticoltori reggini, ha evidenziato come si stia perdendo tempo prezioso in un contesto di crisi climatica ed economica e in cui il prezzo del bergamotto non viene deciso dal mercato ma dal cartello dell’industria oltre ad evidenziare le criticità della Dop, il cui iter il Ministero non ha mai intrapreso:«è sufficiente vagliare la documentazione presentata per l’estensione del disciplinare della essenza Dop al frutto, per capire che è un copia e incolla del vecchio disciplinare dell’essenza: il  sesto di impianto indicato escluderebbe gran parte dei bergamotticoltori, l’utilizzo dell’arancio amaro quale portainnesto non è più consentito in Italia da un decennio, vi è la mancanza assoluta della documentazione necessaria all’approvazione della ipotetica Dop  ed è ormai ufficiale la mancanza dei  famosi studi dell’università tanto sbandierati e necessari per ottenere la Dop». 

«I video delle varie interviste televisive di molti personaggi coinvolti in questa storia infinita – ha proseguito – hanno dimostrato la scarsa conoscenza dei regolamenti e del problema, la quale che si trasforma in menzogna pubblica: è pazzesco che presidenti, onorevoli, rappresentanti istituzionali e di alcune associazioni di categoria si esprimano per sentito dire e senza mai aver letto le carte come si dovrebbe prima di prendere una decisione».

Giuseppe Mangone, di Liberi Agricoltori, ha sostenuto che «è finito il tempo delle parole e non si può più aspettare di concludere un iter approvato ovvero quello dell’Igp per coprire invece gli interessi del nulla ovvero della Dop solamente perché i decisori sono stati presi in giro e non possono ammetterlo; Occhiuto e Gallo non hanno nemmeno avuto il garbo di rispondere  alle nostre sollecitazioni e alla nostra lettera di aprile nella quale ci siamo aperti ad una soluzione unitaria mettendo in luce le criticità irreversibili dell’ipotesi Dop e suggerendo una ipotesi immediata e ottimale per tutti».

«Vuol dire che li andremo a trovare noi tutti insieme – ha detto – con le famiglie dei 508 aderenti all’Igp direttamente alla Cittadella, per un confronto schietto e si spera risolutivo».

Francesco Macrì di Copagri Calabria ha sottolineato come sia paradossale che si continui su questa strada, obiettivamente sbagliata solo perché si è convinti che «la Dop è meglio dell’Igp» senza conoscerne le motivazioni e quando ormai tutti sanno che non è così, oltre al fatto che il Disciplinare dell’Igp all’art. 8 specifica, come fosse una DOP, che tutta la filiera si svolge solo all’interno dell’area vocata e quindi non è possibile che possa entrare prodotto da fuori, argomento che la controparte porta avanti pur sapendo di mentire. La situazione da paradossale oggi è diventata letteralmente ridicola: è il frutto del malcostume diffuso di non applicare studio e approfondimento di ogni tematica».

Aurelio Monte di Usb Lavoro agricolo ha sottolineato come il “caso bergamotto” stia riuscendo, a livello locale, a mettere d’accordo la destra con la sinistra per fronteggiare un problema vero del territorio: «tutti parlano di Dop ma di fatto in più di venti anni a cosa è servita quella dell’essenza oltre a tenere in piedi un ricco carrozzone? A nulla! Visto che di fatto non esiste e non serve nemmeno alla tutela, dal momento che si producono 150.000 kg di essenza di bergamotto all’anno e in Italia se ne commercializzano due milioni».

Sono seguiti gli interventi del sindaco di Brancaleone, Silvestro Garoffolo, del sindaco di Staiti, Giovanna Pellicanò, del sindaco di Caraffa del Bianco, Stefano Marrapodi, dell’assessore al ramo di Locri Giuseppe Arone, del commissario regionale della Lega Giacomo Saccomanno, di numerosi agricoltori e trasformatori.

Ha concluso Rosario Previtera in rappresentanza del Comitato promotore dell’Igp Bergamotto di Reggio Calabria, che comunque si dimostra fiducioso: «Il 5 giugno 2024, giornata mondiale dell’ambiente, saranno tre anni dalla presentazione dell’istanza dell’Igp al Ministero e alla Regione Calabria. Ritengo che a questo punto sia solo una questione di tempo l’ottenimento dell’Igp di fronte di quanto ormai è emerso e continua ad emergere».

«Non si può rimanere in stallo per altri due anni – ha proseguito – a causa di motivi futili e senza alcuna base giuridica. Il Masaf convocherà la Regione, in seguito alla comunicazione del 28 febbraio proprio del dirigente del Dipartimento agricoltura calabrese che dopo tre anni si ricorda che non gli piace più l’Igp, ormai approvata, a fronte di una Dop oggi dimostratasi virtuale. Tale conta dei numeri tra soggetti che presentano una domanda simile, mostreranno però la differenza reale: più di 500 aderenti e più di 800 ettari per l’Igp a fronte di una ventina di operatori del consorzio della essenza Dop».

«Ma si perderà altro tempo prezioso inutilmente – ha concluso –. Ecco perché confido ancora nel governatore Occhiuto e nell’assessore Gallo, presidente e assessore di tutti, per una risoluzione immediata e indolore per come immaginato: si approvi l’Igp visto che esiste e subito dopo, quando gli studi necessari saranno pronti, si potrà pensare unitariamente alla eventuale conversione in Dop». (rrc)