Il sociologo Franco Caccia: “Il turismo delle radici è strumento di crescita e sviluppo”

«Il turismo costituisce un settore vitale non solo per l’economia ma anche per la rivitalizzazione di molti comuni del Mezzogiorno». È quanto ha detto il sociologo calabrese e componente della Siss – Società italiana sociologi della salute e dello sviluppo e già assessore al turismo del comune di Squillace, Franco Caccia, partecipando alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, spiegando come «tra gli altri temi, l’evento ha dedicato ampio spazio alla proposta del turismo delle radici, vale a dire l’offerta rivolta agli emigrati, o loro discendenti che tornano nei luoghi di origine per trascorrere le loro vacanze».

Nei mesi scorsi, diversi comuni della Calabria, hanno ricevuto un apposito finanziamento, erogato dal ministero degli esteri, e sono impegnati a realizzare specifiche progettualità capace di appassionare e motivare al viaggio i calabresi residenti all’estero.

«Il turismo delle radici – ha precisato Caccia – costituisce una grande opportunità a patto che nei comuni interessati si attivino delle reti di collaborazione e co-progettazione tra i diversi soggetti, pubblici e privati, impegnati nel campo della promozione culturale e turistica. Pare evidente che il ruolo di promotore della collaborazione debba essere ricoperto direttamente dai comuni beneficiari dei finanziamenti dedicati». 

Si pensi alle diverse ricadute derivanti da attività di ricerca storica e sociologica su fatti, persone e tradizioni che raccontano l’identità e la memoria dei luoghi ed al patrimonio di conoscenze che si possono trasferire alle nuove generazioni, così come sarebbe di forte impatto la ripresa di alcune tradizioni popolari, rievocate con il ruolo di giovani interpreti, tra cui anche gli stessi emigrati di ritorno.

Il turismo non si limita solo all’esperienza del viaggio ma è, soprattutto, desiderio di scoprire e di condividere esperienze uniche. Il progetto del turismo delle radici può mettere in atto questa rigenerazione emotiva collettiva dai risvolti assai positivi per le singole persone e per le intere comunità. Sarebbe un grave quanto imperdonabile errore limitarsi all’organizzazione di qualche sporadico evento, esaurito il quale non rimarrà traccia di progettualità e di prospettive future.

All’Unical presentato il libro sul Turismo delle Radici

di FRANCO BARTUCCIPresso il Dipartimento di Scienze Aziendali Giuridiche dell’Unical è stato presentato il volume “Turismo delle radici. Strategie e politiche di marketing” di Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Egea con il contributo di Confcommercio Cosenza.

Le due autrici portano avanti da molto tempo attività di studio, formazione e progettualità operative sul tema che riguarda i turisti internazionali che hanno come motivazione prevalente del viaggio quella di riconnettersi alle origini italiane, proprie o dei propri antenati.  Sonia Ferrari è professore di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale all’Università della Calabria, mentre Tiziana Nicotera è docente a contratto di Economia delle Aziende Turistiche presso il medesimo ateneo, nonché di Turismo delle Radici su incarico dell’Università degli Studi Internazionali di Roma.

 La presentazione del libro è stata un’occasione per illustrarne i contenuti da parte delle autrici tra approccio accademico e taglio pratico grazie ai numerosi esempi sul campo. Ma è stata anche l’occasione per alimentare un proficuo dibattito che ha posto l’accento soprattutto sulla necessaria formazione di tipo specialistico sul piano del marketing turistico legato a questa particolare forma di viaggi.

Alla presenza di numerosi studenti dei corsi di laurea in Scienze Turistiche e in Valorizzazione dei Sistemi Turistico-Culturali, dopo la lettera di saluti della Presidente della Provincia, Rosaria Succurro da sempre sensibile al tema anche come sindaco della città di San Giovanni in Fiore che ha lanciato la Settimana del turismo delle radici, ha dato l’avvio all’incontro Klaus Algieri, presidente della Camera di Commercio di Cosenza e vicepresidente nazionale Unioncamere, che ha sottolineato l’importanza di investire in questa tipologia del turismo. Come Confcommercio Cosenza ha organizzato, infatti, con le due docenti Ferrari e Nicotera un corso ad hoc, giunto nel giro di un anno e mezzo già alla sua quarta edizione prossima a partire.

Il professor Franco Rubino, presidente del corso di laurea in Economia Aziendale dell’Unical, ha testimoniato l’esperienza diretta vissuta negli Stati Uniti dove risiedono molte persone di origini calabresi che sono divenute imprenditori di successo ma con il cuore sempre verso la terra natale, auspicando, infine, che per i giovani studenti universitari quella di emigrare non sia una necessità ma una libera scelta di arricchimento.

A seguire, Vincenzo Abbruzzese, presidente regionale di Terranostra Coldiretti, ha annunciato la convenzione con il Discag dell’Unical per avviare un percorso formativo che vedrà impegnate le aziende agricole nella progettazione di attività di accoglienza turistica, al fine di aprirsi a nuove opportunità di mercato come esperienze immersive e laboratori esperienziali che incontrino proprio l’interesse dei viaggiatori delle radici. 

L’intervento di Giuseppe Varacalli, membro del Comitato Europeo delle Regioni, è stato incentrato sull’approvazione del parere di iniziativa sul turismo delle radici volto alla rivitalizzazione locale sostenibile soprattutto per borghi e piccoli comuni meno noti e sulla nascente associazione di comuni calabresi per lo sviluppo del turismo delle radici.

Tra il pubblico erano tra l’altro presenti i sindaci dei comuni di Malito, Verbicaro e Celico, che hanno raccontato le iniziative avviate e future, ma hanno evidenziato le criticità dovute alla mancanza di risorse e hanno richiesto con forza all’Università la condivisione dei risultati di ricerche scientifiche utili per la pianificazione delle attività turistiche.

Data la connessione del turismo delle radici con altre forme di turismo e altri fenomeni di consumo, si è citata, inoltre, la pubblicazione realizzata da Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera insieme al Crea sul turismo delle radici e la promozione dei prodotti agroalimentari italiani, con particolare riferimento al comparto olivicolo-oleario.

A tal fine è stata invitata a prendere la parola Gabriella Lo Feudo del Crea presente in sala, che ha ricordato il successo di una degustazione guidata di olio evo italiano effettuata a distanza con una scuola in Argentina.

La chiusura dei lavori è stata affidata all’ex sindaco di Dipignano, Giuseppe Nicoletti, che ha tracciato la linea della cooperazione tra università, imprese, amministrazioni locali e ha definito come inesauribile la ricchezza della storia, della cultura e delle tradizioni che in particolare proprio gli studenti di scienze turistiche potranno offrire ai viaggiatori delle radici. (fb)         

La prof.ssa Sonia Ferrari alla fiera del Turismo di Rimini

di FRANCO BARTUCCI – Sonia Ferrari, professore di Marketing del Turismo e Marketing Territoriale all’Università della Calabria, parteciperà al TTG di Rimini 2024, prendendo parte al Focus Workshop “Il turismo delle radici e Made in Italy”. La docente dell’UniCal è già stata ospite in passato del TTG, la più importante manifestazione fieristica dedicata al settore turistico in Italia, che si tiene ogni anno a Rimini. 

Il workshop, che si terrà giovedì 10 ottobre, alle 14 in Sala Cedro, è stato organizzato dalla Sistur, la Società Italiana di Scienze del Turismo, e tratta un argomento di grande attualità, visto che sia il Ministero del Turismo che quello degli Esteri hanno definito il 2024 “Anno del turismo delle radici”. Si tratta di una forma di turismo dall’importanza crescente e dall’impatto significativo sul territorio ma anche sulla promozione dei prodotti italiani nel mondo, al cui studio Sonia Ferrari ha dedicato vari anni. Ha svolto, infatti, ricerche internazionali di grande rilevanza su questa tipologia di viaggio, anche per conto del Ministero degli Affari Esteri e del Crea, ed è autrice con Tiziana Nicotera di due volumi, di cui uno appena pubblicato dal titolo: ‘Turismo delle radici. Strategie e politiche di marketing’.

Al seminario prenderanno parte illustri studiosi: Fabrizio Antolini, presidente della Sistur, Francesco Calabrò, docente dell’Università Mediterranea, Andrea Guizzardi e Hermann Graziano, entrambi docenti dell’Università di Bologna.

C’è un tema in particolare in questo momento che sta a cuore alla prof.ssa Sonia Ferrari, in quanto studiato insieme alla cultrice della materia, Tiziana Nicotera, ed è la promozione dei prodotti agroalimentari italiani nel mondo attraverso il turismo delle radici 

«I turisti delle radici – ci dice la prof.ssa Sonia Ferrari –mostrano elevati livelli di place attachment ed un forte coinvolgimento spirituale ed emotivo nei confronti del proprio paese di origine. Questi sentimenti danno vita al desiderio di supportare la terra delle proprie radici, effettuando investimenti, promuovendola insieme ai suoi prodotti e dando vita ad un passaparola positivo che ne favorisce l’immagine. Frequentemente tutto ciò determina anche un notevole interesse per i prodotti agroalimentari tradizionali locali, che rispecchiano la cultura e lo stile di vita della comunità. In genere, per questi turisti l’enogastronomia non è la principale motivazione del viaggio, ma uno dei tanti interessi, che li spinge a cercare, provare ed acquistare, per portarli a casa, i prodotti alimentari e culinari tipici dei luoghi visitati. Essi sono particolarmente interessati ai cosiddetti ‘prodotti nostalgia’, ossia beni tradizionali locali, principalmente prodotti alimentari, strettamente associati alle proprie radici».

«Una volta tornati a casa – ci tiene a dire – questi turisti sono desiderosi di sostenere la propria terra e riconnettersi ad essa, quindi, consumano i prodotti conosciuti e acquistati durante il viaggio e li fanno conoscere ad amici e parenti. In tal modo, frequentemente si instaura un vero e proprio circolo virtuoso, amplificato dall’attaccamento al territorio di questo segmento di visitatori, che consente di promuovere un’area geografica insieme alle sue produzioni.  Inoltre, grazie all’azione dei turisti delle radici, che conoscono, apprezzano e promuovono i prodotti italiani nel mondo, l’Italian Sounding può essere limitato. In particolare, attraverso il turismo delle radici si possono promuovere le produzioni locali ed i territori congiuntamente, anche attraverso ‘marchi territoriali’, ossia veri e propri brand che hanno una relazione molto forte con un luogo e ne rappresentano l’unicità o elementi non ripetibili». (fb)                  

Intesa tra Coldiretti e Unical per Turismo delle radici e promozione delle aree rurali

Favorire lo sviluppo turistico in alcune aree rurali della regione, particolarmente vocate all’attività agricola e agrituristica. È questo l’obiettivo dell’accordo siglato tra Coldiretti Calabriae il Dipartimento di Scienze aziendali e Giuridiche dell’Unical.

Nei giorni scorsi, infatti, si è svolto un incontro fra il direttore regionale di Coldiretti Calabria, Francesco Cosentini, il presidente di Coldiretti Cosenza, Enrico Parisi e la professoressa Sonia Ferrari, docente di Marketing del Turismo e di Marketing Territoriale dell’Università della Calabria. Oggetto dell’incontro è stata la definizione delle future azioni da intraprendere nell’ambito della convenzione.

«L’accordo, siglato – ha spiegato Cosentini – rappresenta un passo importante per entrambe le istituzioni. Coldiretti Calabria, da sempre impegnata nella difesa e nella promozione dell’agricoltura e del Made in Italy e l’Unical, punto di riferimento accademico e di ricerca per il territorio, che insieme  metteranno in campo competenze e risorse per la valorizzazione del patrimonio rurale e di chi vi abita».

Si tratta di un progetto teso ad incentivare lo sviluppo turistico attraverso la valorizzazione delle risorse locali ‘autentiche’, legate in particolar modo alla produzione agricola e alla filiera agro-alimentare. Si tratta delle risorse su cui puntare per rivolgersi ai turisti del settore enogastronomico: un segmento di visitatori in grande crescita negli ultimi anni che in Calabria potrebbe divenire uno dei principali target turistici, oltre che uno strumento di sviluppo sostenibile per rivitalizzare piccoli comuni ed aree rurali, coinvolgendo l’intera comunità e, in primo luogo, le giovani generazioni.

Il progetto prevede una fase di formazione degli operatori turistici che include l’offerta di servizi di marketing per favorire le attività di promozione e di vendita di prodotti e servizi, anche all’estero; unite a un’ attività di ricerca per definire le attese e il livello di soddisfazione dei turisti, il gap dell’offerta turistica da colmare e altri aspetti riguardanti il miglioramento della qualità dei servizi erogati e per accrescere l’efficacia dell’intero progetto.

La convenzione prevede una serie di iniziative congiunte, tra cui: progetti di ricerca e innovazione: sviluppo di studi e ricerche per individuare nuove strategie di promozione del turismo agrituristico e delle eccellenze agroalimentari locali.

Formazione e sensibilizzazione: organizzazione di seminari, workshop e corsi di formazione rivolti a studenti, agricoltori e operatori del settore per migliorare le competenze e le conoscenze relative al turismo rurale e agrituristico.

Con il Turismo delle radici, infatti, si recuperano affetti familiari, a partire dai luoghi e dalle tradizioni del proprio passato. Un segmento turistico divenuto oggi un fattore attrattivo dei nostri territori sempre più rilevante. Gli italiani residenti all’estero, siano essi di prima generazione oppure discendenti di origini italiane, rappresentano un bacino di potenziali viaggiatori di ritorno in grado di generare un forte legame emotivo con i luoghi di appartenenza, che ha come effetto anche quello di amplificare la conoscenza e il richiamo del Made in Italy nel mondo.

«Il turismo delle radici” salva le bellezze e l’economia dei piccoli borghi, da dove è partita l’emigrazione, soprattutto nella nostra terra – ha detto Vincenzo Abbruzzese, presidente di Terranostra Calabria –. La vacanza nei piccoli borghi, da sempre fortemente caratterizzata dalla presenza dell’agricoltura, rappresenta un esempio di turismo sostenibile prezioso per il sistema Paese che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale anche per la nostra Calabria. Non a caso il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasce proprio nei piccoli borghi e, a garantire l’ospitalità nei piccoli centri, c’è la rete di Campagna Amica con i nostri agriturismi». (rcs)

Alla Camera di Commercio presentato il libro “Turismo delle radici”

di FRANCO BARTUCCIIl libro, edito da Egea Università Bocconi e realizzato con il contributo di Confcommercio Cosenza, ha attirato un buon pubblico presso la Camera di Commercio di Cosenza. Infatti, la lettura è interessante e agevole grazie ai numerosi esempi e case study ma allo stesso tempo ricca e coinvolgente per l’approfondita analisi della letteratura internazionale. 

Il pubblico numeroso ha ascoltato con grande attenzione i relatori che si sono susseguiti dopo i saluti istituzionali dei padroni di casa, Klaus Algieri ed Erminia Giorno, rispettivamente presidente e segretario Generale della Camera. Giorgio Mencaroni, vicepresidente di Unioncamere e presidente Camera Commercio Umbria, e Domenico Maurielli, segretario Generale di Assocamerestero, hanno affrontato le tematiche della sostenibilità nel turismo, della rilevanza del volume presentato e dell’importanza della vacanza delle origini per le destinazioni, specie per piccoli borghi e territori interni ed isolati non sempre a forte vocazione turistica.

Il tema è stato approfondito da Angelo Sollazzo, presidente della Confederazione degli Italiani nel Mondo (CIM), che ha illustrato anche l’importante ruolo svolto a livello internazionale dall’associazione che egli presiede e che rappresenta gli interessi e il legame verso il nostro paese di un enorme numero di emigrati e loro discendenti. Sollazzo si è soffermato sul ruolo chiave di un libro come quello di Ferrari e Nicotera che propone una visione aziendalistica e di marketing di un mondo, quello appunto del turismo delle radici, oggi ancora conosciuto in modo piuttosto superficiale anche dagli addetti ai lavori.

 La stessa tematica è stata trattata da Ana Maria Blasone dell’Universidad Nacional de Mar del Plata, che ha collaborato attivamente con le due autrici a vari progetti di ricerca. Successivamente Salvatore Patera dell’Università Internazionale di Roma ha presentato una rilevante novità: due nuovi corsi universitari, un master ed un corso di laurea, che dedicheranno ampio spazio al turismo delle radici. 

Infine, le due autrici si sono soffermate su ruolo e finalità del volume, pubblico a cui si rivolge e contenuto specifico dei vari capitoli, mettendo in evidenza la positività di un turismo sostenibile in termini socio-culturali che arricchisce il territorio e interagisce positivamente con le comunità locali. Hanno evidenziato però anche la necessità di investire in innovazioni per volgersi verso un approccio smart al turismo ed essere davvero competitivi.

 Sono ancora tanti i progetti e le idee delle due studiose, che ormai da anni lavorano in questo ambito non solo nella ricerca ma anche in progetti concreti oltre che di formazione, come il corso online sul turismo delle radici, oggi alla quarta edizione, organizzato da Confcommercio Cosenza-Sdi. Ha concluso i lavori Anna Lo Presti dell’Università di Torino, che, illustrando il capitolo da lei elaborato, ha chiarito l’importanza dei dati nella gestione strategica delle attività turistiche e la necessità di organizzare in futuro un sistema di raccolta dati mirato con riferimento allo specifico segmento del turismo ancestrale.

Durante l’evento è stato siglato un protocollo d’intesa tra Confederazione Italiani nel Mondo (Cim), Confcommercio Cosenza e Sdi Confcommercio, che mira a offrire ai soci Cim nuove opportunità di formazione nel campo del turismo delle radici e non solo. Grazie a questa collaborazione, si rafforzerà il legame tra i nostri connazionali all’estero e l’Italia, promuovendo l’innovazione e l’aggiornamento costante. (fb)

COSENZA – Alla Camera di Commercio si presenta il libro “Turismo delle radici”

di FRANCO BARTUCCIIl 2024 è stato dichiarato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale anno delle radici italiane nel mondo. È, dunque, di grande attualità il libro ‘Turismo delle radici. Strategie e politiche di marketing’ di Sonia Ferrari, docente di Marketing del Turismo e Marketing Territoriale all’Università della Calabria, e Tiziana Nicotera, cultore della materia presso lo stesso ateneo ed esperta di marketing del turismo.

Il libro, appena pubblicato da Egea Bocconi con il contributo di Confcommercio Cosenza, sarà presentato il 6 settembre alle 17  presso la Camera di Commercio di Cosenza. Il tema trattato nel volume è un fenomeno turistico a cui oggi si sta rivolgendo in modo significativo l’attenzione di operatori turistici e amministratori pubblici desiderosi di realizzare iniziative promozionali dedicate al ritorno degli italiani nel mondo nella patria di origine. 

Il volume rappresenta una assoluta novità nel panorama dello studio di questo tipo di turismo, poiché incentrato sul marketing strategico e operativo. Le autrici si soffermano su tutti gli aspetti del marketing, dalla segmentazione del mercato alle esperienze e attrattive per il turista delle radici, compresa l’intersezione fra questa e altre forme di turismo e di emigrazione, fino alle leve del marketing mix e all’analisi quantitativa della domanda, con uno sguardo alla futura evoluzione del fenomeno in esame. Nella lettura emerge il perfetto connubio tra l’approccio accademico-scientifico, grazie all’approfondito studio della letteratura sul tema, e l’approccio pratico ed operativo, completato da esempi e case study, utile a ricercatori, imprenditori, professionisti, amministratori locali e altri soggetti coinvolti nell’offerta per i viaggiatori delle radici. 

All’incontro di venerdì, moderato dal giornalista Fabio Benincasa, saranno presenti le due autrici, che sono tra l’altro docenti del Corso di formazione a distanza sul Turismo delle Radici organizzato con grande successo da Confcommercio Cosenza e che è già alla quarta edizione. Alla presentazione interverranno, oltre a Presidente e Segretario Generale della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri (Vicepresidente Unioncamere) ed Erminia Giorno, Giorgio Mencaroni, vicepresidente Unioncamere e Presidente Camera Commercio Umbria, Domenico Mauriello, Segretario Generale Assocamerestero, e Angelo Sollazzo, presidente della Confederazione Italiani nel Mondo.

Saranno fra i relatori illustri docenti universitari, fra cui Fabrizio Antolini, presidente della Società Italiana di Scienze del Turismo, e Salvatore Patera, presidente del Corso di laurea magistrale in Lingue per la didattica innovativa e l’interculturalita dell’Università Internazionale di Roma. Daranno, infine, un importante contributo anche due studiose che collaborano da anni con le autrici, ossia Ana Maria Blasone dell’Universidad Nacional de Mar del Plata e Anna Lo Presti dell’Università di Torino. Quest’ultima è autrice di un saggio sugli aspetti quantitativi del turismo ancestrale.

Il volume che sarà presentato è il seguito ideale del ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’, delle stesse autrici; pubblicato nel 2021, esso racchiude una serie di studi internazionali sul fenomeno. I viaggiatori delle radici, emigrati e loro discendenti che vogliono riconnettersi con la propria patria di origine, mostrano caratteristiche e bisogni estremamente specifici, che richiedono una pianificazione mirata in termini di marketing per tener conto di motivazioni, aspettative, gusti e preferenze della domanda.  Il testo è già disponibile nel sito della casa editrice e nelle principali piattaforme online del mercato librario.

Note di presentazione delle due autrici

Sonia Ferrari insegna Marketing del Turismo e Marketing Territoriale all’Università della Calabria. Autrice di numerose pubblicazioni sui temi del marketing e del management dei servizi, del turismo e degli eventi, è stata relatrice in molteplici convegni nazionali e internazionali. Da anni svolge attività di ricerca sul turismo delle radici e ha pubblicato vari studi su tale argomento, fra cui il ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’ realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di cui è co-autrice. Ha, inoltre, creato una rete internazionale di ricercatori ed esperti di queste tematiche.

Tiziana Nicotera svolge attività di consulenza e formazione sui temi del marketing del turismo e marketing territoriale. Ha partecipato a progetti di ricerca scientifica sul turismo delle radici presso l’Università della Calabria, dove è cultore della materia. È co-autrice del volume ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’ realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di altre pubblicazioni sul tema. È docente del corso ‘Turismo delle Radici’ per SDI-Confcommercio. È Responsabile del Dipartimento ‘Turismo di Ritorno’ nella Confederazione degli Italiani nel Mondo. (fb)

 

Al presidente di Confcommercio Algieri consegnato il libro sul Turismo delle radici di Ferrari e Nicotera

di FRANCO BARTUCCIIl 2024 è stato dichiarato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale “anno delle radici italiane nel mondo”. Sonia Ferrari, docente di Marketing del Turismo e Marketing Territoriale presso l’Università della Calabria, e Tiziana Nicotera, cultore della materia presso lo stesso ateneo ed esperta di marketing del turismo, sono appena uscite con il loro secondo libro “Turismo delle radici. Strategie e politiche del marketing”, entrando nell’attualità dell’anno culturale promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il libro, appena pubblicato da Egea Bocconi con il contributo di Confcommercio Cosenza, al cui presidente Klaus Algieri ne è stata appena consegnata una copia dalla docente Sonia Ferrari, tratta un tema su cui oggi si sta focalizzando l’attenzione di operatori turistici e amministratori pubblici desiderosi di realizzare iniziative promozionali dedicate al ritorno degli italiani nel mondo nella patria di origine. 

Il volume è il seguito ideale del ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’, pubblicato nel 2021 dalle due autrici, che racchiude una serie di studi internazionali sul fenomeno. I viaggiatori delle radici, emigrati e loro discendenti che vogliono riconnettersi con la propria patria di origine, mostrano caratteristiche e bisogni estremamente specifici, che richiedono una pianificazione mirata in termini di marketing per tener conto di motivazioni, aspettative, gusti e preferenze della domanda.

L’obiettivo del libro è proprio quello di suggerire a operatori pubblici e privati politiche, azioni e strumenti adeguati per progettare un’offerta competitiva.

«Il nuovo volume – ci ha dichiarato la prof.ssa Sonia Ferrari – rappresenta una assoluta novità nel panorama dello studio di questo tipo di turismo, poiché incentrato sul marketing strategico e operativo. Le autrici si soffermano su tutti gli aspetti del marketing, dalla segmentazione del mercato alle esperienze e attrattive per il turista delle radici, compresa l’intersezione fra questa e altre forme di turismo e di emigrazione, fino alle leve del marketing mix e all’analisi quantitativa della domanda, con uno sguardo alla futura evoluzione del fenomeno in esame. Nella lettura emerge il perfetto connubio tra l’approccio accademico-scientifico, grazie all’approfondito studio della letteratura sul tema, e l’approccio pratico ed operativo, completato da esempi e case study, utile a ricercatori, imprenditori, professionisti, amministratori locali e altri soggetti coinvolti nell’offerta per i viaggiatori delle radici». 

Il tutto è arricchito dai preziosi contributi di numerosi studiosi ed esperti, tra i quali Anna Lo Presti dell’Università di Torino, autrice di un saggio sugli aspetti quantitativi del fenomeno. Le lusinghiere prefazioni sono a cura del Presidente della Confcommercio Cosenza Klaus Algieri, del Presidente della Confederazione degli Italiani nel mondo Angelo Sollazzo e di Ana Maria Biasone della Universidad Nacional de Mar del Plata.

In attesa della prima presentazione ufficiale organizzata da Confcommercio Cosenza insieme alle due autrici, che sono tra l’altro docenti presso l’ente delle prime tre edizioni di un Corso di formazione a distanza sul turismo delle radici, il testo è disponibile sul sito della casa editrice e sulle principali piattaforme online del mercato librario.

Sonia Ferrari insegna Marketing del Turismo e Marketing Territoriale all’Università della Calabria. Autrice di numerose pubblicazioni sui temi del marketing e del management dei servizi, del turismo e degli eventi, è stata relatrice in molteplici convegni nazionali e internazionali. Da anni svolge attività di ricerca sul turismo delle radici e ha pubblicato vari studi su tale argomento, fra cui il ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’ realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di cui è co-autrice. Ha, inoltre, creato una rete internazionale di ricercatori ed esperti di queste tematiche.

Tiziana Nicotera svolge attività di consulenza e formazione sui temi del marketing del turismo e marketing territoriale. Ha partecipato a progetti di ricerca scientifica sul turismo delle radici presso l’Università della Calabria, dove è cultore della materia. È co-autrice del volume ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’ realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di altre pubblicazioni sul tema. È docente del corso ‘Turismo delle Radici’ per SDI-Confcommercio. È Responsabile del Dipartimento ‘Turismo di Ritorno’ nella Confederazione degli Italiani nel Mondo. (fb)

Un nuovo libro sul turismo delle radici di Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera

di FRANCO BARTUCCIIl 2024 è stato dichiarato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale “Anno delle radici italiane nel mondo”. Sonia Ferrari, docente di Marketing del Turismo e Marketing Territoriale presso l’Università della Calabria, e Tiziana Nicotera, cultore della materia presso lo stesso ateneo ed esperta di marketing del turismo, sono appena uscite con il loro secondo libro “Turismo delle radici. Strategie e politiche del marketing”, entrando nell’attualità dell’anno culturale promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il libro, appena pubblicato da Egea Bocconi con il contributo di Confcommercio Cosenza, tratta un tema su cui oggi si sta focalizzando l’attenzione di operatori turistici e amministratori pubblici desiderosi di realizzare iniziative promozionali dedicate al ritorno degli italiani nel mondo nella patria di origine. 

Il volume è il seguito ideale del ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’, pubblicato nel 2021 dalle due autrici, che racchiude una serie di studi internazionali sul fenomeno. I viaggiatori delle radici, emigrati e loro discendenti che vogliono riconnettersi con la propria patria di origine, mostrano caratteristiche e bisogni estremamente specifici, che richiedono una pianificazione mirata in termini di marketing per tener conto di motivazioni, aspettative, gusti e preferenze della domanda. L’obiettivo del libro è proprio quello di suggerire a operatori pubblici e privati politiche, azioni e strumenti adeguati per progettare un’offerta competitiva.

«Il nuovo volume – ci ha dichiarato la prof.ssa Sonia Ferrari – rappresenta una assoluta novità nel panorama dello studio di questo tipo di turismo, poiché incentrato sul marketing strategico e operativo. Le autrici si soffermano su tutti gli aspetti del marketing, dalla segmentazione del mercato alle esperienze e attrattive per il turista delle radici, compresa l’intersezione fra questa e altre forme di turismo e di emigrazione, fino alle leve del marketing mix e all’analisi quantitativa della domanda, con uno sguardo alla futura evoluzione del fenomeno in esame. Nella lettura emerge il perfetto connubio tra l’approccio accademico-scientifico, grazie all’approfondito studio della letteratura sul tema, e l’approccio pratico ed operativo, completato da esempi e case study, utile a ricercatori, imprenditori, professionisti, amministratori locali e altri soggetti coinvolti nell’offerta per i viaggiatori delle radici». 

Il tutto è arricchito dai preziosi contributi di numerosi studiosi ed esperti, tra i quali Anna Lo Presti dell’Università di Torino, autrice di un saggio sugli aspetti quantitativi del fenomeno. Le lusinghiere prefazioni sono a cura del Presidente della Confcommercio Cosenza Klaus Algieri, del Presidente della Confederazione degli Italiani nel mondo Angelo Sollazzo e di Ana Marìa Biasone della Universidad Nacional de Mar del Plata. In attesa della prima presentazione ufficiale organizzata da Confcommercio Cosenza insieme alle due autrici, che sono tra l’altro docenti presso l’ente delle prime tre edizioni di un Corso di formazione a distanza sul turismo delle radici, il testo è disponibile sul sito della casa editrice e sulle principali piattaforme online del mercato librario.

Sonia Ferrari insegna Marketing del Turismo e Marketing Territoriale all’Università della Calabria. Autrice di numerose pubblicazioni sui temi del marketing e del management dei servizi, del turismo e degli eventi, è stata relatrice in molteplici convegni nazionali e internazionali. Da anni svolge attività di ricerca sul turismo delle radici e ha pubblicato vari studi su tale argomento, fra cui il ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’ realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di cui è co-autrice. Ha, inoltre, creato una rete internazionale di ricercatori ed esperti di queste tematiche.

Tiziana Nicotera svolge attività di consulenza e formazione sui temi del marketing del turismo e marketing territoriale. Ha partecipato a progetti di ricerca scientifica sul turismo delle radici presso l’Università della Calabria, dove è cultore della materia. È co-autrice del volume ‘Primo Rapporto sul Turismo delle Radici in Italia’ realizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di altre pubblicazioni sul tema. È docente del corso ‘Turismo delle Radici’ per Sdi-Confcommercio. È Responsabile del Dipartimento ‘Turismo di Ritorno’ nella Confederazione degli Italiani nel Mondo. (fb)

Il ministero degli Esteri scommette sul progetto del Turismo delle Radici di Squillace

Il ministero degli Esteri investe nel progetto sul turismo delle radici di Squillace, e lo fa facendolo rientrare tra i Comuni beneficiari di un contributo pubblico per la promozione del turismo delle radici, vale a dire un’offerta turistica dedicata agli italiani all’estero e agli italo-discendenti desiderosi di riconnettersi con le proprie origini.

Il progetto, dal titolo Il bello delle origini, alla ricerca di memorie e di legami, si propone di realizzare una variegata tipologia di interventi. Si prevede infatti l’attivazione di uno spazio interattivo (sia fisico che digitale), all’interno del quale svolgere le attività necessarie ai lavori ed alle riunioni operative dei “Laboratori delle Radici” con cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali.

In particolare sono previste attività di raccolta foto d’epoca e di Storie di Vita degli Squillacesi emigrati all’Estero. Verrà curata la ricerca genealogica delle famiglie interessate a scoprire conoscenze sulle proprie origini, con il supporto di personale comunale dedicato. Saranno censite e contattate le attività aziendali in grado di offrire lavoro ai giovani italo-discendenti interessati, nei periodi di vacanza, a fare un’esperienza lavorativa nella propria terra di origine o di quella dei propri parenti. Si procederà alla creazione di un sitoweb dedicato il quale, in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, conterrà una sezione dedicata ad informazioni utili per italo-discendenti interessati a possibili forme di investimento strategico o immobiliare sul territorio. Ciò sarà reso possibile grazie a un censimento, da parte del Comune, di tutti gli edifici e locazioni che risultano allo stato abbandonate o non in uso.

Molto ricca l’attività di ricerca. Con il supporto storico del Centro Studi Prima Italia costituito a Squillace con delibera di G.C. n.  26-2021, allo scopo di favorire la divulgazione delle radici storico-culturali della Calabria, si occuperanno di raccogliere informazioni relative alle feste storiche calabresi ed agli eventi distintivi di una terra così ricca di storia e tradizioni. Verrà costituito un comitato di accoglienza a cui parteciperanno anche le principali associazioni impegnate nel settore della promozione turistica e degli spettacoli. 

Nell’ambito del progetto è inoltre previsto il rafforzamento delle relazioni con le comunità di Squillacesi all’estero tra cui quelle in cui quella in opera il Sig. Giuseppe Mungo, Squillace emigrato in Francia negli ’50 con cui l’amm.ne comunale ha condiviso di recente il progetto “Cammino dell’emigrante” e con lo squillacese Pino Vallone, presidente della Comunità Acib (Associazione culturale italiana della “Broye – Zurigo Svizzera).

«L’opportunità offerta dal ministero degli esteri – ha precisato l’assessore alla programmazione e turismo, il sociologo Franco Caccia – ci permetterà di ampliare le nostre conoscenze e le nostre relazioni e soprattutto ci consentirà di arricchire la nostra comunità con le emozioni dei nostri emigrati e dei loro discendenti». 

Il comune di Squillace è, da anni, impegnato nel filone del recupero delle identità, a tale scopo è stata istituita la manifestazione Squillace-Day nelle cui quattro edizioni, finora realizzate, sono stati riportati alla luce e celebrati fatti, luoghi e persone del passato. Notevole è stata, inoltre, l’azione portata avanti dall’assessore alla programmazione e turismo, il sociologo Franco Caccia, per lo sviluppo di conoscenze ed il potenziamento delle relazioni organizzative. Rientrano in questa strategia il convegno tenuto durante la scorsa estate presso il Castello normanno dal titolo Turismo delle radici e delle emozioni per lo sviluppo partecipato del territorio, a cui hanno partecipato docenti universitari, prof. Tullio Romita-Unical, esperti della comunicazione, Santo Strati, direttore Calabria.Live, studiosi e ricercatori della storia di Squillace e dintorni, prof. Salvatore Mongiardo, direttore Centro Studi e ricerche della Prima Italia.

Da segnalare, anche, la partecipazione alla borsa sul turismo delle radici, tenuta a Matera nello scorso mese di novembre, in cui lo stesso assessore Franco Caccia ha confrontato le metodologie ed i risultati dei progetti turistici di Squillace in alcuni seminari dell’importante meeting internazionale.  (rcz)

A Cerisano presentato il progetto “Italia nel Mondo” per rivitalizzare i piccoli Comuni

Rivitalizzare i piccoli Comuni attraverso l’ospitalità degli italo-discendenti. È questo l’obiettivo del progetto Italia nel Mondo, presentato nella Casa della Cultura di Cerisano, che è un’operazione di marketing che offre delle prospettive molto allettanti ai paesi coinvolti.

Si punta, con decisione, alla valorizzazione delle bellezze naturali, artistiche, culturali, enogastronomiche attraverso il progetto che si fonda sul cosiddetto turismo delle radici, ovvero far tornare gli italo-discendenti nei luoghi in cui sono nati e hanno vissuto i propri antenati. Argentina, Brasile, Cile, Canada, Stati Uniti, Australia, solo per citarne alcuni. Il bacino d’utenza è figlio di un secolo di emigrazione. Ne ha intuito le potenzialità il sindaco di Cleto, Armando Bossio, presente ieri sera per portare la testimonianza della sua esperienza, sebbene ancora ai primordi. E non si è lasciato sfuggire la grande opportunità, il primo cittadino di Cerisano, Lucio Di Gioia.

«Noi dobbiamo replicare, se possibile, questa bella iniziativa che hanno sperimentato a Cleto – ha dichiarato Di Gioia –. Siamo fiduciosi sull’entusiasmo della nostra popolazione e anche delle nostre aziende, perché sarà un progetto che necessita della partecipazione di tutti: dei cittadini, delle nostre associazioni, delle attività commerciali. Credo sia una bella opportunità di sviluppo, una grande occasione per l’economia del territorio. Dobbiamo lavorare, ragionare serenamente su come costruire bene questa opportunità».

Il turismo delle radici è un’attrattiva unica per chi, di origine italiana, magari non è mai stato nei luoghi natii dei nonni, dei genitori.

«C’è un turismo di ritorno, accompagnato anche da una necessità di questi ex concittadini che vivono oltre oceano – ha sottolineato il sindaco di Cerisano – che hanno voglia di ritornare e di connettersi con questi territori. Per noi questa occasione può rappresentare un motore di sviluppo locale, generando nuove opportunità occupazionali e valorizzando le risorse del territorio in modo sostenibile. Penso che anche Cerisano debba cogliere questa opportunità e possa cogliere questa sfida».

«Questo tipo di progetto non può funzionare se non viene condiviso dal basso con la comunità – il presidente di Esse Turismo Calabria e organizzatore, Michele Di Stefano –. Quindi il primo passaggio che noi facciamo, che abbiamo fatto a Cleto e che faremo quindi a Cerisano, è quello di spiegare in cosa consiste per capire se effettivamente la comunità ospitante è pronta o comunque si preparerà ad accogliere queste persone».

«Nel turismo delle radici, da un lato – ha aggiunto – abbiamo chi è attaccato alla propria storia familiare che vuole tornare nello specifico comune. Dall’altro, c’è questo senso dell’italianità, l’attaccamento, l’orgoglio di appartenenza all’Italia. E molte persone cercano soprattutto i piccoli comuni, i piccoli borghi in cui poter ritrovare anche quella dimensione umana che spesso ormai si è persa. E quindi c’è bisogno di senso d’accoglienza e di molta empatia nel modo di accogliere queste persone – ha concluso Di Stefano – perché sono come residenti temporanei».

Del funzionamento “pratico” ha parlato invece la responsabile marketing del progetto, Tiziana Nicotera: «Le proposte riguardano i soggiorni di un mese e non è facile avere in un piccolo comune, persone che decidono di trascorrere una vacanza. È tutto basato sulla cultura. Gli italiani nel mondo vogliono cultura, tradizioni, riscoperta di tutto quello che è l’identità territoriale».

«Quindi queste persone, ad esempio – ha proseguito – seguono corsi di lingua italiana e vivono tutta una serie di esperienze legate al tessuto del posto: quella enogastronomica, ad esempio, ma in generale tutto quello che è folclore, quindi la danza popolare come la tarantella, non assistere soltanto, ma proprio immedesimarsi nello stile di vita locale. Senza dimenticare che per far funzionare il progetto sono fondamentali i residenti che devono essere protagonisti in prima linea, ad esempio, farsi avanti se hanno delle case da affittare, oltre al B&B che già esiste, per capire anche su quale ricettività poter contare».

Il primo bilancio del sindaco di Cleto, Armando Bossio, poi, ha fornito la testimonianza concreta e le prospettive di “Italia nel Mondo”.

«È partito a marzo nel nostro borgo – ha spiegato Bossio – il primo progetto legato all’esperienza del turismo delle radici, coordinato da Esse Turismo Calabria e dal nostro Comune. Come amministrazione comunale stiamo puntando molto su questo filone che permette di valorizzare il territorio coniugando l’attenzione per le tradizioni. Circa 80, a oggi, sono gli ospiti che dal Sudamerica sono arrivati in Calabria per partecipare a questa prima fase sperimentale di “Italia nel Mondo”».

«Per favorire un migliore inserimento ed una più efficace partecipazione – ha proseguito – tra le attività previste è partito il corso d’italiano di base. Un ritorno tra i banchi di scuola che apre spiragli di ricordi da condividere. Per circa 30 giorni gli ospiti sono veri e propri cittadini del borgo, prendendo parte a un ricco calendario di laboratori, lezioni, eventi organizzati e pensati per loro, per immergersi nella cultura storica, popolare ed enogastronomica locale». (rcs)