L’Autostazione Romano di Crotone è diventata ufficialmente una struttura cardioprotetta: è stato, infatti, installato un defibrillatore semiautomatico Dae, uno strumento vitale che consente un rapido intervento in caso di arresto cardiaco
Grazie a questo dispositivo, chiunque si trovi all’interno o in prossimità della struttura potrà contare su un presidio salvavita immediatamente disponibile.
Il dott. Giovanni Capocasale, direttore del centro Simeup accreditato dalla Regione Calabria, ha consegnato all’ing. Dino Romano, titolare dell’azienda, una Targa di “Struttura Cardioprotetta”, che è stata affissa all’esterno della stazione.
Un’iniziativa che potrebbe rappresentare un modello da seguire a livello nazionale, capace di integrare il trasporto pubblico con la prevenzione sanitaria.
Questo riconoscimento è molto più di un simbolo: è la testimonianza concreta dell’impegno quotidiano per garantire sicurezza, professionalità e cura verso tutti coloro che transitano per l’autostazione.
La presenza del Dae rappresenta una vera e propria rete di sicurezza per i cittadini e i viaggiatori: ogni minuto guadagnato in un’emergenza cardiaca può aumentare significativamente le possibilità di sopravvivenza.
L’installazione del Dae è solo una parte del progetto. L’ing. Romano ha voluto compiere un passo ancora più decisivo: formare oltre 30 dipendenti dell’autostazione, certificandoli all’uso corretto del defibrillatore.
Per raggiungere questo obiettivo, l’Autostazione Romano Crotone ha collaborato strettamente con la Simeup Crotone (Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica).
Un team di istruttori nazionali — Gaetano Nicoletta, Roberto D’Aguì e Davide Messina — sotto la guida esperta della dott.ssa Anna Maria Sulla, ha tenuto un corso intensivo e coinvolgente. Grazie alla metodologia dinamica e pratica, il personale ha appreso tecniche fondamentali per agire con prontezza ed efficacia in situazioni di emergenza.
«Una menzione speciale – si legge in una nota – va al signor Francesco Aprigliano, che ha curato in modo impeccabile l’organizzazione interna del personale. Il suo contributo è stato fondamentale per il successo del progetto: ha saputo gestire in maniera ottimale la logistica, coordinando tempi e presenze e garantendo un supporto continuo all’attività formativa svolta dalla Simeup Crotone».
Inoltre, durante la cerimonia, il dott. Capocasale ha ottenuto una nuova promessa dall’Ing. Romano: il progetto di cardioprotezione sarà esteso anche ad alcune linee provinciali verso l’entroterra crotonese.
L’idea è quella di installare defibrillatori sui pullman in servizio extraurbano e formare gli autisti alla gestione delle emergenze cardiache. Nasceranno così i “Pullman salva una vita”, mezzi che viaggeranno non solo tra i paesi, ma anche tra le possibilità di sopravvivenza di chiunque si trovi in difficoltà. (rkr)