Studenti dell’Università della Calabria a Bruxelles per il programma Erasmus traineeship

Di rientro da Bruxelles gli studenti dell’Università della Calabria che hanno preso parte al programma Erasmus traineeship, progetto dell’Unione europea promosso dall’Area internazionalizzazione dell’Unical attraverso il proprio Consorzio Great, che permette a studenti universitari e neolaureati di svolgere un tirocinio in altri Paesi membri dell’UE o di Paesi extra-europei che costituisce un’esperienza unica e altamente formativa non solo per arricchire il proprio bagaglio personale e professionale, ma anche per entrare nel mercato del lavoro nazionale e internazionale.

Le attività di tirocinio a Bruxelles sono state coordinate dall’ Associazione Calabresi in Europa Bruxelles in collaborazione con l’Ice-Agenzia per la promozione all’ estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il percorso formativo ha visto impegnati gli studenti in attività di tirocinio e visite presso le principali istituzioni che hanno sede nella capitale d’Europa, al fine di comprendere e ampliare la loro formazione sui processi di internazionalizzazione e la conoscenza dei fondi europei.

La sinergia messa in atto tra l’Associazione Calabresi in Europa, rappresentata da Berenice Franca Vilardo e l’area Internazionalizzazione dell’Università della Calabria, il cui responsabile è Gianpiero Barbuto, ha permesso la strutturazione di attività di tirocinio nella capitale europea che amplia il ventaglio di esperienze formative per i giovani studenti che si affacciano al mondo delle professioni. Diverse le attività svolte ed una serie importante di incontri e visite istituzionali, tra Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles rappresentata da Allegra Iafrate ed il Parlamento europeo con sessioni di approfondimento su vari aspetti legislativi e di funzionamento.

Coordinatore scientifico programma Erasmus Traineeship a Bruxelles è il professore Peppino De Rose, con cui i giovani universitari hanno avuto modo di confrontarsi ed approfondire i temi della progettazione europea e mercati internazionali e di comprendere al meglio politiche e programmi dell’Unione europea.

Un’altra iniziativa importante iniziativa europea che colloca l’Università della Calabria a guida del Rettore Nicola Leone tra gli atenei italiani con una forte propensione all’internazionalizzazione e interazione con le politiche europee. (rcs)

73 docenti Unical tra i migliori al mondo, secondo la Stanford University

di FRANCO BARTUCCI – Cresce la presenza dell’Università della Calabria nel World’s Top 2% Scientists ranking, la classifica mondiale delle scienziate e degli scienziati con il livello più elevato di produttività elaborata dalla Stanford University. Ben 72 docenti UniCal sono in questa classifica mondiale considerati tra i migliori secondo Stanford University. La graduatoria comprende la quasi totalità delle discipline tecnico-scientifiche, mentre non copre l’area socio-umanistica, tranne che per pochi settori di natura bibliometrica (es. psicologia).

Su circa 9 milioni di ricercatori esaminati – si precisa in una nota dell’UniCal – il ranking indica il primo 2% distintosi per qualità, quantità e diffusione delle pubblicazioni all’interno delle comunità scientifiche, fornendo due elenchi distinti: uno relativo all’intera carriera (periodo 1996-2022), l’altro che considera l’impatto della ricerca prodotta nell’ultimo anno (con riferimento alle citazioni ricevute durante il 2022).

L’Università della Calabria compare 72 volte (5 in più rispetto allo scorso anno) nella più recente graduatoria pubblicata da Stanford, in cui è presente anche qualche docente non più in servizio all’Unical che ha legato gran parte della sua produzione scientifica al campus di Rende. Di seguito i nomi riportati nella classifica da Stanford per Unical:

  • Agriculture, Fisheries & Forestry – Monica Rosa Loizzo
  • Biomedical Research – Giuseppe Genchi, Cesare Indiveri, Mariafrancesca Scalise
  • Built Environment & Design – Domenico Mundo
  • Chemistry – Donatella Armentano, Roberta Cassano, Giuseppe Cirillo, Filomena Conforti, Manuela Curcio, Renato Dalpozzo, Bartolo Gabriele, Domenico Iacopetta, Raffaella Mancuso, Mariangela Marrelli, Francesco Menichini, Janos B. Nagy, Francesco Neve, Ilaria Ortensia Parisi, Francesco Puoci, Maria Stefania Sinicropi, Rosa Tundis
  • Clinical Medicine – Antonio Cerasa, Marcello Maggiolini, Ida Perrotta, Sonia Trombino
  • Earth & Environmental Sciences – Salvatore Critelli
  • Economics & Business – Laura Eboli, Gabriella Mazzulla
  • Enabling & Strategic Technologies  Piero Bevilacqua, Roberto Bruno, Luigino Filice, Carmine Maletta, Fabio Mazza, Luciano Ombres, Alessio Siciliano, Antonio Tursi
  • Engineering  Giuseppe Carbone, Alessandro Casavola, Alfredo Cassano, Sudip Chakraborty, Giuseppe Cocorullo, Enrico Conte, Efrem Curcio, Fabrizio Greco, Domenico Grimaldi, Francesco Lamonaca, Marco Lanuzza, Paolo Lonetti, Francesco Longo, Raffaele Molinari, Renato Sante Olivito, Yaroslav D. Sergeyev, Domenico Umbrello
  • Historical Studies – Mauro Francesco La Russa
  • Information & Communication Technologies – Mario Alviano, Fabrizio Angiulli, Sandra Costanzo, Alfredo Cuzzocrea, Floriano De Rango, Giancarlo Fortino, Raffaele Gravina, Sergio Greco, Antonio Iera, Nicola Leone, Pasquale Pace, Domenico Saccà, Claudio Savaglio, Domenico Talia
  • Physics & Astronomy – Vincenzo Carbone, Gianluca Gatti, Nino Russo.

Come viene stilata la classifica

La World’s Top 2% Scientists ranking è realizzata dalla celebre università californiana in collaborazione con Elsevier utilizzando dati bibliometrici estratti da Scopus, uno dei più vasti ed aggiornati database di abstract e citazioni al mondo.

«Gli scienziati – si precisa nella nota dell’area comunicazione dell’UniCal – sono classificati in 22 campi scientifici e 174 sottocampi secondo la classificazione standard Science-Metrix. Per ogni ricercatore vengono valutate le citazioni e il relativo h-index, un indice che misura la prolificità e l’impatto scientifico di un autore, basandosi sia sul numero delle pubblicazioni sia sul numero di citazioni ricevute. Inoltre, viene assegnato un c-score, un indicatore composito che si concentra sulla rilevanza più che sul semplice numero delle pubblicazioni e include informazioni sulla co-paternità e sulle posizioni dell’autore (singolo, primo, ultimo autore). Il ranking indica anche le aree scientifiche di attività, dall’acustica alla zoologia, e il relativo ranking, secondo una classificazione del profilo dell’autore ottenuta con avanzate tecniche di machine learning per produrre risultati confrontabili tra le diverse aree scientifiche». (fb)

Unical, il corso di laurea in Giurisprudenza attiva la Clinica legale

La Clinica legale è un servizio attivato dal Corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università della Calabria che consente agli studenti degli ultimi anni di misurarsi su questioni pratiche provenienti dal contesto sociale, in un innovativo metodo di apprendimento esperienziale, fornendo, allo stesso tempo, supporto agli enti e alle associazioni che richiedono studi e pareri giuridici specifici.

Di origine anglosassone, alla Clinica legale, che è coordinata dal docente Alessandro Diddi, fino ad oggi, hanno aderito oltre 30 studenti del Corso di laurea in Giurisprudenza dell’Ateneo.

«I docenti– ha spiegato Enrico Caterini, coordinatore del Corso di laurea in Giurisprudenza – assistono gli studenti aderenti alla Clinica nell’affrontare e approfondire le questioni cui dare risposte con pareri, relazioni e studi. Tali elaborati possono essere oggetto anche di ulteriori approfondimenti per le tesi di laurea».

Di recente, le associazioni a tutela delle persone con autismo hanno richiesto la collaborazione della Clinica legale al fine di delinearne lo statuto dei diritti e di supportare le famiglie nell’assicurare prestazioni e servizi rivolti a tali persone svantaggiate.

«Abbiamo colto questa istanza proveniente dalle associazioni che operano sul nostro territorio che ha anche un importate risvolto di carattere sociale – ha evidenziato Enrico Caterini. Le associazioni chiedono una collaborazione sulle forme e le misure di tutela delle persone che sono affette da disturbi dello spettro autistico e anche delle loro famiglie che vivono purtroppo questo disagio. E noi, insieme a un gruppo di studenti, stiamo avviando le attività di approfondimento e di ricerca per dare risposte a queste associazioni».

I problemi sollevati hanno sùbito spinto gli studenti impegnati nella Clinica legale a lavorare sulle fonti giuridiche in materia di tutela delle persone con autismo al fine di definirne il loro reinserimento sociale, la tutela della loro salute e il loro sostegno economico per l’intero arco di vita.

Una grande opportunità sottolineata anche dalle parole degli studenti: «in questo modo riceviamo non solo una formazione di natura teorica apprendendo quelli che sono le varie nozioni sugli istituti giuridici, ma possiamo passare all’applicazione concreta per risolvere le questioni che ci vengono presentate». (rcs)

All’Unical un seminario sul saggio di Cersosimo su iniziativa di Lo Schiavo, Talarico e Pazzano

Si terrà domani lunedì 16 ottobre, alle ore 16.30, nell’aula seminari della Scuola superiore di Scienze delle amministrazioni pubbliche dell’Università della Calabria, ad Arcavacata di Rende, su iniziativa del consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, del già consigliere regionale Mimmo Talarico e di Saverio Pazzano del Movimento La Strada, consigliere comunale di Reggio Calabria, il seminario incentrato sul saggio “Cartoline dall’Italia, Calabria Italia estrema” di Mimmo Cersosimo, pubblicato dalla rivista “Il Mulino”. All’iniziativa, oltre ai promotori e all’autore, prenderanno parte autorevoli esponenti politici di area progressista, amministratori locali, docenti universitari, dirigenti sindacali e d’impresa.

Hanno, infatti, confermato la loro presenza al seminario la deputata e coordinatrice regionale del Movimento 5 stelle, Anna Laura Orrico; il senatore e segretario regionale del Partito democratico, Nicola Irto; il segretario regionale di Sinistra italiana Ferdinando Pignataro; il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita; il segretario regionale della Cgil, Angelo Sposato; Giorgia Scarpelli della segreteria regionale della Uil; il vicepresidente di Ntt Data Italia, Roberto Galdini; il presidente della Fondazione Carical, Gianni Pensabene; il vicecoordinatore regionale Anci giovani, Salvatore Celi; il sindaco di Casali del Manco, Francesca Pisani; il docente di Scienza politica dell’Unical, Francesco Raniolo; il docente di Sociologia generale dell’Unical, Giorgio Marcello; rappresentanti di associazioni e amministratori locali. La stampa è invitata a partecipare.

Il saggio di Cersosimo, profondo e impietoso sullo stato della nostra regione, individua al contempo le tracce per una possibile fuoriuscita dalle condizioni “estreme” della Calabria. Occorre però, osserva l’autore, organizzare un pensiero che si nutra di ottimismo, di cultura e di competenze.

La Calabria recente, nelle sue classi dirigenti, ha coltivato ossessivamente, da un lato, la ricerca esclusiva del consenso, dall’altro la ricerca del “contributo” pubblico in un contesto di frammentazione individuale e territoriale, che ha rafforzato l’antica rappresentazione della regione in “Calabrie”, degradanti a loro volta in campanili angusti e non comunicanti. Anche il comune malessere si è ridotto a piccoli interessi di fazione, a microcosmi politico–elettorali fondati sull’aspirazione di uomini e donne legati a piccole porzioni di territorio e mai sorretti da una visione d’insieme. D

avanti a un futuro incerto e preoccupante, pare continui a mancare uno sguardo capace di mettere insieme la Calabria/Calabrie e di creare ponti tra le forze e le esperienze positive. Riteniamo – spiegano i promotori – che esista un fermento di attività, associazioni, persone, competenze, intellettuali, passione civile che luogo per luogo, paese per paese, città per città, prova a costruire ogni giorno un destino diverso per questa terra. Partiamo da queste brevi riflessioni per mettere in relazione quei soggetti del territorio calabrese che vogliano ragionare sul presente e immaginare un diverso futuro. (rcs)

All’Unical conversazioni informali sul coming out

di MARIACHIARA MONACORicomincia la striscia di appuntamenti organizzati a puntino dall’Associazione Itaca, presso l’Università della Calabria, questa volta in collaborazione con Arcigay Cosenza.

Si tratta del Calming out day – conversazioni informali sul coming out, un’occasione di confronto, di scambio, ma anche un modo per arrivare ad accettare sé stessi, in un viaggio, quello identitario, difficile ma allo stesso tempo emozionante. 

Quella dell’11 ottobre non è una data scelta a caso, ma è stata pensata per ricordare un giorno particolare, di non molti anni fa. Infatti, la celebrazione di questa giornata nacque da un’idea di Robert Eichberg, psicologo del New Mexico, e Jean O’Leary, politico ed attivista LGBT di Los Angeles, in quanto si trattava del primo anniversario della seconda marcia nazionale su Washington per i diritti delle lesbiche e dei gay, tenutasi appunto l’11 ottobre 1988.

Ma cosa significa coming out? Questa espressione deriva dalla frase inglese coming out of the closet (letteralmente “uscire dall’armadio a muro”), cioè “uscire allo scoperto”, e rappresenta un momento fondamentale nella vita di una persona LGBT+, il momento in cui si prende consapevolezza di una parte importante di sé, il momento in cui si diventa orgoglios* e ci si sente pront* a mostrarsi liberamente alla società, alla famiglia e agli affetti.

La maschera sparisce, e con lei spariscono anche le mille versioni che raccontiamo a noi stessi e agli altri, così facendo rimane il vero volto di ognuno. Più facile a dirsi che a farsi, penserete, perché se la lingua è il sistema attraverso il quale ci si esprime e si comunica, in alcuni casi non è semplice trovare le parole.

Non è sempre facile parlare con gli altri, soprattutto quando non abbiamo ancora ben chiaro cosa vogliamo dire o abbiamo paura della loro reazione. Vale per le confessioni, e vale per il coming out che, per come molti nella società lo concepiscono, è una sorta di confessione a modo suo.

In verità il coming out non è più un rendere partecipi gli altri, chi ci sta intorno, le persone a cui teniamo di più, di una parte di noi che abbiamo accettato (qualora ci fosse stato il bisogno di accettarla). Ha molto più a che fare con la libertà personale – la libertà di dire “io sono questo” senza preoccuparsi del giudizio degli altri.

Di questo e di tanto altro si parlerà, in un luogo che accompagna le giornate di molti di noi, fra alti e bassi, con la maschera o senza.

Appuntamento dunque da non perdere, mercoledì 11 ottobre alle ore 19 presso Itaca-Associazione Studentesca, di fronte al cubo 22B, per il #ComingOutDay. (mm)

All’Unical si celebrano i 100 anni del Cnr

Domani, all’Università della Calabria, alle 9, nell’Aula Magna del Centro Congressi “Beniamino Andreatta”, si terrà l’evento Scienza e Tecnologia per un futuro sostenibile e resiliente, organizzato dall’Area della Ricerca del Cnr di Cosenza, dagli 8 istituti  che la compongono, nonché da altri istituti CNR della  provincia di Catanzaro e Reggio Calabria.

L’iniziativa rientra nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della fondazione del Cnr – Consiglio Nazionale delle Ricerche, avvenuta il 18 novembre 1923.

La presidente del Cnr, Maria Chiara Cazzorra, alla cerimonia inaugurale ha evidenziato come «celebrare il centenario del Cnr significa festeggiare cento anni di storia italiana, di tutti coloro che hanno contribuito allo sviluppo nazionale, all’eccellenza scientifica, alla leadership  industriale e all’innovazione sociale del nostro Paese».

Sara presente il Direttore Generale dell’Ente, dott. Giuseppe Colpani, mentre il fitto programma  di interventi annovera tra i relatori affermati ricercatori, direttori di istituti CNR, accademici,  esperti del mondo industriale e associazioni di categoria, con particolare attenzione rivolta al  ruolo delle donne e dei giovani nella ricerca scientifica. 

Il dibattito sarà moderato dalla dott.ssa Livia Blasi, Vice Caporedattore del TGR Calabria. 

Nella sessione pomeridiana, il programma prevede visite virtuali nei laboratori di ricerca di  avanguardia nel campo dell’inquinamento atmosferico, dello studio degli eventi meteoclimatici  e della medicina virtuale, seguito da quattro tavole rotonde, con tematiche focalizzate su agrifood, idrogeno, intelligenza artificiale e trasferimento tecnologico, arricchite dalla presenza  di numerosi relatori provenienti da tutta Italia, rappresentanti di start-up calabresi,  associazioni e imprese. (rcs)

All’Unical la mostra Arte e paesaggio a Cosenza e Scolacium

Il Sistema Bibliotecario dell’Università della Calabria ha allestito la mostra fotografica – in versione fisica e digitale – dal titolo Arte e paesaggio a Cosenza e Scolacium. Materiali dall’Archivio fotografico “Emilia Zinzi”, la cui referente è Maria Saveria Ruga e due mostre documentarie – interamente digitali – dal titolo Guerra e pace. Memorie periferiche fra le pieghe del secondo conflitto mondiale (referente scientifico prof.ssa Katia Massara); Tra realizzato e immaginato: la gestione dell’acqua in Calabria, passato e futuro anteriore (referente scientifico prof. Alfonso Senatore).

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto ViviAmo la Calabria: dalla conoscenza all’esperienza, finanziato dalla Regione Calabria (POR Calabria FESR-FSE 2014/2020- Asse VI- Azione 6 .8.3, approvato con DD n. 2671 del 24/02/2023).

Il Progetto ViviAmo la Calabria: dalla conoscenza all’esperienza, coordinato dalla Presidente del Comitato di Coordinamento delle Biblioteche Unical Paolamaria Pietramala, vuole promuovere la conoscenza del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della Calabria in prospettiva storico-scientifica, creando una rete di soggetti pubblici e privati cooperanti nel potenziamento del branding e dell’offerta turistico-culturale regionale, con particolare attenzione al tema dell’accessibilità. Partner del Sistema Bibliotecario di Ateneo per il progetto sono l’Associazione culturale Emilia Zinzi di Catanzaro, il Comune di Cosenza, l’Istituto calabrese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea (ICSAIC), il Museo e Parco Nazionale archeologico di Scolacium (Ministero della Cultura, Direzione regionale Musei Calabria), l’Unione italiana ciechi e ipovedenti sezione provinciale di Cosenza.

Grazie alle competenze scientifiche presenti in Ateneo e a una fattiva sinergia con i partner di progetto sono stati allestiti tre percorsi tematici di solido spessore culturale e servizi innovativi che ne favoriscono la fruizione. Documenti e fotografie, tratti da fondi librari e archivistici presenti nelle Biblioteche Unical, rinviano a siti fisici di interesse turistico-culturale e ambientale del territorio regionale, suggerendo il desiderio di esplorarne storia, aspetti inediti, approfondimenti scientifici, oltre a fornire informazioni utili per la loro fruizione.

La documentazione esposta nelle tre mostre è tratta in particolare da fondi specialistici di particolare interesse: il Fondo Emilia Zinzi (1921-2004, storica dell’arte, docente universitaria e militante attiva per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, paesaggistico e archeologico calabrese) depositato presso la Biblioteca di Area Umanistica; gli archivi storici delI’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, che ha sede presso la Biblioteca di Area Economico-Giuridica ed è attivo nella ricerca e divulgazione sulla storia contemporanea della Calabria e sulla didattica della storia; la Sezione Cartografica della Biblioteca di Area Tecnico-Scientifica, contenente documentazione rara sul patrimonio idrografico e naturalistico regionale. (rcs)

RENDE (CS) – La laureanda Pauline Wetzel consegue un doppio titolo accademico all’Unical

La laureanda Pauline Wetzel ha concluso lo scorso 11 settembre il suo percorso di studio internazionale conseguendo con lode la Laurea Magistrale in “Scienze Pedagogiche” presso l’Università della Calabria. Dopo aver superato con successo l’esame di laurea presso l’ateneo calabrese, la neo-dottoressa conseguirà a breve anche il titolo di laurea tedesco “Master of Arts in Interkulturalität und Integration” presso la sua università d’origine, la “Pädagogische Hochschule di Schwäbisch Gmünd” nel Baden-Württemberg, parte ovest della Germania meridionale, acquisendo così una “doppia laurea” italo-tedesca.

La Commissione di Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche è rimasta colpita dalla qualità della tesi e dalla discussione della laureanda in un italiano perfetto. «Ero molto emozionata», ha sottolineato Pauline nel descrivere la sua esperienza, anche perché a differenza della Germania, gli esami finali orali in Italia si svolgono davanti a un pubblico vasto, che comprende anche amici e familiari dei laureandi.

Il progetto di “Doppia Laurea” nasce dalla collaborazione didattica e scientifica tra le istituzioni sopraindicate e dalla volontà di implementare lo scambio di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, nell’ambito di una azione sinergica per quanto riguarda attività di formazione. Nello specifico, si tratta di un programma integrato di studio, ovvero di un percorso formativo internazionale, coordinato da parte tedesca dalla professoressa Miriam Stock, da parte italiana dalla professoressa Rossella Pugliese, in cui gli studenti svolgono periodi di studio di durata e di contenuti definiti, alternati in due università. Lo studente che partecipa al Programma di “Doppia Laurea” compie una parte del proprio percorso di studio presso l’università straniera. Al termine del percorso formativo e dopo la prova finale gli studenti partecipanti ricevono due titoli nazionali delle due istituzioni.

Tra gli obiettivi del programma di “Doppia Laurea” vi è quello di incrementare la sempre più importante cooperazione internazionale tra le Università e di contribuire così al miglioramento qualitativo del Corso di Laurea Magistrale partecipante al programma, a realizzare cioè un percorso di laurea che offra gli strumenti per una formazione innovativa nel campo delle scienze umanistiche e persegua gli obiettivi della Dichiarazione di Bologna per lo sviluppo di una coerente e coesa area europea dell’istruzione universitaria. A tal fine, questo percorso offre maggiori flessibilità e migliori prospettive d’inserimento professionale ai laureati formati secondo un percorso di studio superiore agli standard attuali in termini di contenuti, qualità e varietà. Nello specifico, il programma mira a fornire conoscenze e competenze linguistiche, interculturali e altamente professionalizzanti richieste su tutto il territorio europeo, quali ad esempio specifiche competenze nell’ideazione di programmi di promozione e sostegno delle politiche per l’integrazione, saper lavorare nell’ambito di programmi per l‘integrazione (ad esempio diversity management) presso enti pubblici, istituzioni formative, organizzazioni scientifiche e di consulenza, organizzazioni no-profit, fondazioni, associazioni, partiti politici, holdings nazionali/internazionali.

Oltre alla neolaureata Pauline, altre quattro studentesse tedesche e dieci studenti italiani hanno già beneficiato di questa particolare formazione professionale, culturale e linguistica. (rcs)

A Bruxelles i laureati calabresi per il corso europeo di formazione manageriali in programmi europei

A Bruxelles i giovani calabresi per la 4 edizione del percorso di formazione manageriale progettare turismo – programmi europei e percorsi di internazionalizzazione. Una iniziativa promossa in collaborazione con l’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane sede di Bruxelles, Antenna Europe Direct della Commissione Europea di Gioiosa Ionica, Università della Calabria Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche, Unindustria Calabria e diversi partenrs internazionali.

Un programma denso di incontri con esperti e funzionari delle Istituzioni Comunitarie con l’obiettivo di offrire ai giovani partecipanti le necessarie informazioni e competenze per affrontare al meglio le sfide dell’Europa, attraverso lo sviluppo di professionalità in linea alle esigenze del mercato. Le attività sono state strutturate per fornire le basi conoscitive per comprendere le finalità ed il funzionamento della programmazione comunitaria, favorire la conoscenza dei principali programmi europei di finanziamento, sostenere lo sviluppo dei rapporti con gli altri Paesi europei e con le Istituzioni comunitarie, potenziare la capacità di inserimento nei percorsi di progettazione e di internazionalizzazione. Il percorso si inserisce in un più ampio progetto di formazione manageriale denominato “Formazione per il Sud” che offre una serie di percorsi specializzanti fondati su tre settori principali: progettazione europea, turismo e internazionalizzazione.

Il direttore del percorso manageriale è il prof. Peppino De Rose, esperto in politiche e programmi dell’Unione europea e docente universitario: «In un sistema che fa fatica a trovare le giuste soluzioni per i giovani, questa attività è una straordinaria occasione di crescita personale e di confronto a livello europeo per lo sviluppo di un percorso che acceleri il processo di mobilità europea dei giovani, facendoli divenire parte integrante e non più straordinaria del percorso educativo e formativo europeo. La consapevolezza da parte dei giovani delle opportunità in ambito europeo per formarsi prima e lavorare dopo è fondamentale. Un’istruzione e una formazione di qualità, un’efficace integrazione nel mondo del lavoro e una maggiore mobilità son fondamentali per valorizzare il potenziale di tutti i giovani e contribuire alla loro crescita sociale, culturale ed economica soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno d’Italia». (rcs)

Max Gazzè sceglie ancora la Calabra Orchestra per i suoi prossimi concerti

Dopo il grande successo estivo al Kaulonia Tarantella Festival, la Calabria Orchestra sarà ancora al fianco di Max Gazzè con due concerti del progetto originale “Musicae Loci” previsti nel prossimo fine settimana. Un esperimento culturale legato al territorio, inteso non solo come area geografica ma come terra di storia, musica e arte: questo il valore aggiunto che il collettivo di 18 musicisti calabresi porterà dal vivo supportando il cantautore romano e mettendo insieme diverse sensibilità musicali per promuovere e divulgare la cultura e le tradizioni calabresi, con lo sguardo rivolto al futuro.

Il primo appuntamento è per venerdì 29 settembre, alle 21.30 con ingresso gratuito, all’Università della Calabria in occasione dell’evento conclusivo di “SuperScienceMe – ReSearch is your Re-Source”, organizzato in occasione della Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori. In piazza Vermicelli, lo spettacolo “Musicae Loci” offrirà un altro viaggio alla ricerca di suoni, strumenti e musicisti “identitari” del nostro territorio. Max Gazzè, accompagnato dalla Calabria Orchestra diretta da Checco Pallone, presenterà le sue canzoni in una veste inedita, arricchite dai colori e dai suoni tipici regionali e riarrangiate con gli strumenti della tradizione. Oltre venti musicisti sul palco per un evento unico che racchiude il senso ed il valore culturale della manifestazione. L’esperienza si ripeterà sabato 30 settembre anche nell’ambito dei festeggiamenti patronali di Monte Sant’Angelo (Fg), luogo suggestivo che si incammina verso il traguardo di Capitale della cultura di Puglia 2024.

«Max Gazzè con il suo staff capitanato dal produttore musicale Max Dedo, dopo la “prima” a Caulonia, ha apprezzato la professionalità e il talento della Calabria Orchestra, tanto da preferirla, per i prossimi appuntamenti live, ad altri gruppi molto accreditati”, commenta Giuseppe Marasco, ceo di Calabria Sona. “Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio, perché conferma la qualità della nostra proposta artistica e dei nostri musicisti che hanno la capacità di dire la loro anche al di fuori dei confini regionali. Rappresentando la voce di chi, da anni, lavora e produce sul e per il territorio, non posso che esprimere una grande soddisfazione perché il progetto Calabria Orchestra, su cui abbiamo fatto notevoli investimenti, può contare su un “testimonial” d’eccezione in grado di proiettarci alla ribalta nazionale. Un’occasione preziosa di crescita e di valorizzazione per i tanti artisti e le professionalità che la regione oggi può esprimere ed esportare con successo, veicolando l’immagine autentica, il senso di comunità e di appartenenza del made in Calabria».

Marasco spiega ancora che «lo spettacolo inedito e originale è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Otr (management dell’artista), il direttore artistico del Ktf2023, Massimo Bonelli, e Calabria Sona. La strada da incentivare è quella di investire nelle collaborazioni con realtà nazionali ed internazionali e nella proposta di concerti e progetti che vedano i nostri musicisti e la nostra musica protagonisti, sia sul territorio che fuori regione. Sarebbe un modo diverso e, forse, più efficace di promuovere il territorio, il proprio patrimonio artistico e culturale, la propria immagine favorendo anche un più duraturo e strutturato ritorno economico». (rrc)