IL GOVERNATORE DAL MINISTRO DELLA SALUTE OTTIENE L’IMPEGNO DI UN TAVOLO TECNICO REGIONE-MINISTERO;
Il ministro Roberto Speranza e il Governatore della Calabria Mario Oliverio

C’è Speranza per la Sanità calabrese, Oliverio: «Basta col precariato e sblocco assunzioni»

di SANTO STRATI – «Stop al precariato e immediato sblocco delle assunzioni»: il governatore della Calabria Mario Oliverio, ricevuto a Roma dal ministro della Salute Roberto Speranza (LeU), in un colloquio riservato di oltre un’ora, è andato subito al dunque, esponendo i tanti problemi della Sanità in Calabria, primo su tutti il guasto derivato dalla «fallimentare esperienza fallimentare del commissariamento della sanità calabrese».

Il Presidente della Regione, nell’incontro cui ha partecipato il suo consulente per la sanità Franco Pacenza  e il Direttore generale del Dipartimento Salute Antonio Belcastro, in oltre un’ora di incontro ha tirato fuori decine di situazioni insostenibili chiedendo in modo preciso interventi dello stato centrale per consentire il ripristino dei poteri ordinari della regione. «Ho posto – ha dichiarato Oliverio a Calabria.Live – il problema dello sblocco immediato delle assunzioni a partire dalla stabilizzazione dei lavoratori precari e dallo scorrimento e proroga delle scadenze delle graduatorie. I servizi sanitari devono essere garantiti e, per questo, è urgente immettere nelle strutture ospedaliere e territoriali medici, infermieri ed operatori sanitari. Ho evidenziato la necessità di dare alle aziende sanitarie la guida per essere governate. Sono mesi che, a seguito delle scelte scellerate del decreto “salva Calabria”, le aziende sono lasciate allo sbando. Ho posto il problema dello sblocco delle procedure di gara relativamente ai servizi ed alle forniture nelle aziende ospedaliere, a partire dalle forniture dei farmaci salvavita. In poche parole ho evidenziato la necessità di affrontare problemi per garantire la cura della salute ed i servizi sanitari a cui hanno diritto i cittadini calabresi».

«Il Ministro Speranza – ha detto Oliverio – mi ha ascoltato con attenzione e sensibilità e si è impegnato a valutare e ad approfondire le questioni poste e a dare le necessarie risposte. A conclusione dell’incontro si è deciso di costituire un gruppo di lavoro tecnico fra Ministero e Regione per individuare le soluzioni di carattere amministrativo e legislativo».

Il tavolo tecnico si è già insediato subito dopo l’incontro ed ha definito un preciso cronoprogramma di lavoro, aggiornandosi al prossimo venerdi 27 settembre. Si discuterà anche del decreto Calabria esibito come trofeo dai cinquestelle dopo l’inconcludente Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria lo scorso maggio? Oliverio ha spiegato che l’incontro di oggi, da lui stesso sollecitato, serviva soprattutto a illustrare e spiegare al ministro le tante problematiche della sanità calabrese. È evidente – ha fatto notare senza sbilanciarsi in proposito – che bisognerà pensare anche a porre rimedio alle molte incongruenze e alle criticità aggiuntive provocate dal decreto Calabria sulla sanità. Vista l’intesa dem-grillina a livello nazionale, Oliverio fa capire che non si può demolire in un sol colpo quanto è stato fatto (nel bene e nel male) dal governo precedente senza provocare irritazioni tra i cinquestelle che ora sono alleati, ma nello specifico sarà opportuno al di là delle opportunità politiche mettere al primo posto le reali necessità della Calabria.

L’incontro, definito da Oliverio «utile e proficuo», offre, insomma, qualche spiraglio di soluzioni a una situazione esplosiva. C’è Speranza (è il caso di dirlo, giocando col nome del ministro) di trovare soluzioni rapide ed efficaci. «Mi lega una profonda amicizia – ha detto il Governatore – col ministro Roberto Speranza e sono certo che il suo impegno su questa delicata situazione sarà totale. Il tavolo tecnico Regione-Ministero ci permetterà di individuare le soluzioni di carattere legislativo e amministrativo per diverse problematiche che hanno messo in ginocchio i calabresi che hanno bisogno di curarsi e che, sempre di più, si recano fuori della regione, per interventi e assistenza che dovrebbero trovare nella propria terra.

La fine del commissariamento (che significherebbe comunque stravolgere il Decreto Calabria) dovrebbe essere il primo passo per tentare a ricondurre sul giusto binario la sanità calabrese. La via indicata più volte dal sen. Marco Siclari di un azzeramento totale della situazione debitoria per uscire dalla crisi e ripartire da zero non è inimmaginabile, ma richiederebbe il concerto di tutte le forze politiche che con un impegno trasversale dovrebbero convincere il Governo (e il Ministro) a muoversi in questo senso. Diciamoci la verità: altre soluzioni che non siano un tampone provvisorio a una ferita incurabile non se ne vedono ed è opportuno trovare una drastica, quanto improrogabile, decisione. Il tavolo tecnico di lavoro costituito oggi potrebbe essere una buona base di partenza. (s)